Il potere terapeutico della musica viene spesso citato dai cantanti. Anche Fedez lo conferma, e chiaramente, con il nuovo disco “Paranoia Airlines”, un volo libero che esorcizza le sue paure.
Quali paure hai, Fedez?
Diventare padre mi fa sentire ancora di più inadeguato di fronte a diverse situazioni della vita, e l’ipocondria. Con queste nuove canzoni le mie paure ho ritirate fuori e le ho messe da parte. È arrivato il tempo, per me, di superarle. Credo che a un primo ascolto questo disco possa risultare cupo, ma per me è stato terapeutico e liberatorio.
Musicalmente come definisci questo album?
Ho sempre lavorato con la massima libertà, ma in questo disco si nota di più. “Paranoia Airlines” è un disco eterogeneo ma ci vedo più coerenza dal punto di vista della produzione rispetto ai miei album precedenti.
È anche un album ricco di featuring, da Annalisa a LP, da Dark Polo Gang a Zara Larsson.
Sono tutte collaborazioni nate da una jam session in studio, durata un anno anno e mezzo, con evidentemente le eccezioni di Zara Larsson e Trippie Redd che non erano qui. Zara è passata a casa nostra durante la settimana della moda, Trippie Redd ha mandato il suo contributo. Mi chiamava per dirmi che non era riuscito a passare in studio, ma alla fine ce l’abbiamo fatta (ride, nda).
Avremmo scommesso ci sarebbe stato un featuring con Dua Lipa, amica tua e di Chiara.
Solo perché i nostri impegni si sovrapponevano e non è stato possibile, ma l’idea c’è.
Con quale altro artista straniero ti piacerebbe collaborare?
Un grande sogno sarebbe Travis Scott (rapper e produttore americano, nda). Ha una visione pionieristica della musica e dell’iconografia che la musica si porta dietro, e per questo mi piace.
E le tue amicizie internazionali?
Sento quotidianamente Martin Garrix (dj e produttore, nda), quindi posso considerarlo un amico. Lui fa tipo 200 date all’anno e vive su un aereo. È nato per fare quella vita lì e ne è felice. Ed è un ragazzo umile (ha dormito sul divano a casa mia, eppure di case così potrebbe comprarne più di una), fa le cose che gli piacciono e si gode il momento.
Per quanto riguarda il prossimo tour?
Da marzo sarò impegnato con il tour nei palazzetti, dove sono già stato ma non da solista. La data di Milano è sold out, ce ne sarà una seconda.