Fabrizio Mocata, l’italiano alla conquista del mondo, protagonista dei prossimi Latin Grammy Award 2024 con “Tango Cruzados”

Fabrizio Mocata, l’italiano alla conquista del mondo
Fabrizio Mocata (Foto by Salvino Martinciglio)

Tra i protagonisti dei prossimi Latin Grammy Award 2024 (in programma il 14 novembre 2024 ndr.), non ci sarà solo Laura Pausini a rappresentare l’Italia; infatti, tra le nomination, sarà presente anche un altro musicista italiano: il pianista e compositore Fabrizio Mocata. L’artista siciliano sarà in concorso insieme all’argentino Franco Luciani, con il disco “Tangos Cruzados”.

Registrato in parte in Italia e in parte a Buenos Aires, “Tangos Cruzados” rappresenta un bellissimo esperimento. L’unione tra tradizione e innovazione, con il tango come punto di contatto tra due culture differenti, ma non troppo e attraverso esperienze, idee, contemporaneità e sonorità.

“Tangos Cruzados” è quindi il risultato di un grande lavoro, premiato con la nomination nella categoria “Mejor album de tango”.

Noi abbiamo raggiunto Mocata durante il suo tour, per farci raccontare l’emozione della nomination, di “Tangos Cruzados” e della collaborazione con Franco Luciani.

Ciao Fabrizio, come stai vivendo questo periodo?

Sto bene, ho ricevuto una sorpresa bellissima con questa nomination, anche perché non era inseguita o cercata. Rientrare nella rosa dei cinque album di tango più interessanti è sorprendentemente bello. Non tanto per la qualità del progetto che, secondo me è valido, ma perché essere scelti, è una grandissima emozione. Fa capire che anche agli altri è piaciuto quello che abbiamo proposto.

Una nomination non cercata, ma sicuramente importante. Questa nomination però cosa rappresenta per te?

La considero una conferma per tutto il lavoro svolto in questi anni. È la dimostrazione che sto facendo un qualcosa di buono nel mio percorso.

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Fabrizio Mocata e Franco Luciani – Tangos Cruzados – Cover

Cosa avete messo di vostro tu e Franco Luciani in questa collaborazione?

Con Luciani ci siamo trovati nonostante esperienze e percorsi diversi. Una diversità che è stata utile per questo progetto e questa idea musicale. Franco, ad esempio, viene da una carriera importantissima nel folklore argentino, io ho sperimentato in passato la fusione tra jazz e tango. Cose diverse, ma che ci completavano. Così abbiamo deciso di toccare e rileggere dei brani classici, rinnovandoli e stravolgendoli a modo nostro. A livello artistico è un qualcosa di nuovo e particolare nel tango di oggi.

Come nasce questa alchimia tra voi?

Il nostro primo incontro è stato nel 2019, sul palco del “Festival del Tango di Granada”. Tuttavia, nonostante quella conoscenza, tutto si fermò per via della pandemia. Al suo primo ritorno in Europa però, Franco, si ricordò di me e mi cercò. Così, dopo qualche concerto insieme, è scattata la scintilla. Abbiamo raggiunto una grande alchimia.

Grande alchimia che ha portato alla nascita di “Tangos Cruzados”, l’album che vi ha regalato questa nomination…

L’idea di registrare un disco nasce dalla voglia di fissare su un supporto la nostra collaborazione e la nostra idea di musica. Abbiamo registrato tante tracce, forse anche il doppio di quelle poi effettivamente pubblicate, ma la scelta è ricaduta su quelle canzoni che più di tutte rappresentassero l’idea di “Cruzados”, ovvero dell’incontro. Nel nostro caso, l’incontro tra la cultura italiana e quella argentina.

Com’è toccare comunque parte della tradizione argentina?

Bisogna innanzitutto avere rispetto e conoscenza della cultura originale del tango! Avere un po’ di sana follia e consapevolezza. Poi, importante, è la consapevolezza di lasciarsi andare senza troppi pensieri.

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Fabrizio Mocata (Foto by Daniel Montoya)

Qual è stata la tua reazione e quella di Franco Luciani appena saputo della notizia della nomination?

Non ne sapevo nulla, non sapevo neanche che quel giorno avrebbero annunciato queste nomination. Così all’improvviso, Franco mi mandò un messaggio con scritto: “We are” e io scherzando: “The world”, citando la celebre canzone. Poi ci siamo sentiti telefonicamente e abbiamo parlato per bene, per entrambi è stata una gioia incontenibile.

In conclusione: è per te anche una rivincita questa nomination?

Fa una certa impressione essere tra quei nomi! Tuttavia, io non baso la mia carriera sul confronto con gli altri, ma semplicemente cercando di apprendere e migliorare quello che faccio. Questa è sicuramente la testimonianza che con il duro lavoro i risultati arrivano. Oggi si vive la musica in maniera molto competitiva, io invece cerco di fare la musica migliore per me.

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