Wonderland l’abum di Sonia Spinello 4tet (Abeat Records) esce il 27 ottobre 2016.
Il jazz in fondo è una cosa semplice. Basta saper suonare o cantare benissimo, avere un senso della melodia da virtuosi e saper condividere note e storie con altri straordinari musicisti. Nulla di più, nulla di meno. Se non ci sono questi elementi si può al massimo parlare di variazioni sul tema, di stravagante interpretazione. Nulla di più, nulla di meno.
Il nuovo e coinvolgente lavoro di Sonia Spinello e del suo quartetto di protagonisti del jazz (Roberto Olzer – pianoforte; Yuri Goloubev – contrabbasso; Mauro Beggio – batteria), è un omaggio a Stevie Wonder non solo nella riproposizione jazz di suoi pezzi, ma anche, se non soprattutto, nella proposta di brani inediti della stessa Spinello e di altro autore.
Un omaggio deve essere così: ricordare un autore e anche raccontare la creatività musicale che ha suscitato, quindi le composizioni che dall’ascolto del suo sound sono nate. Così dovrebbe e così è in questo Wonderland che, già dal primo ascolto, ci porta dalle colorate melodie di Wonder all’affabulazione musical-cromatica che trova nella voce di Sonia Spinello una chiave interpretativa di rara sensibilità. Coprotagonisti tre solidissimi musicisti, jazzisti di raro talento, che hanno la grazia di esprimere le loro qualità con una leggerezza che è tipica dei grandi.
Che dire di più? Nulla, solo che nella sua particolarità è un disco da ascoltare e da cui farsi accompagnare per lungo tempo, per avere la fortuna è la gioia di scoprire, dopo aver creduto di aver colto ogni sfumatura, un particolare suono che richiama uno stato d’animo nuovo. Una scoperta nella scoperta. Nulla di più? Soprattutto nulla di meno.