Dopo la visita al Milano55 in zona Sempione, torniamo in Barona per concludere la rubrica Locali361 portandovi nel BQ De Nòtt di Paolo Polli.
Tre lustri fa ha aperto i battenti in via Bussola 9 a Milano il BQ De Nòtt, sigla singolare che «sta per Birra di Qualità, mentre con “de nòtt” – in milanese “di notte” – intendo sottolineare l’orgoglio di valorizzare la lingua della mia città, ricordando che il locale è aperto fino alle 6 del mattino nel week end e in settimana fino alle 4». BQ è il marchio della birra artigianale che ha personalmente inventato e prodotto Paolo Polli, proprietario dell’omonimo birrificio a Delebio (SO) e di oltre dieci locali a Milano: «Mio padre mi ha tramandato il gusto della buona tavola e del bere bene e io ne ho fatto una professione. Il mio primo locale è stato un’enoteca in via Castelvetro: ho cominciato col vino poi dal 2001 mi sono sempre più interessato alla birra ma come degustatore però, nel senso che io produco per degustare». La produzione è nata una decina di anni fa seguendo e favorendo un nuovo interesse per la birra artigianale con corsi, lezioni e persino un festival (Italia Beer Festival) ma non solo: «Ho fondato anche l’Associazione Degustatori di birra, di cui sono presidente, istituendo il primo corso al mondo per sommelier, ho realizzato una trasmissione televisiva sul canale sky BQ TV e persino una rivista: oggi vengo invitato come giudice in tanti campionati internazionali a tema».
Tutto è nato dall’apertura del primo BQ in via Losanna con ben 24 spine: «Da allora ho cominciato a rifornire anche gli altri miei locali con la mia birra, finché nel 2003 ho aperto il BQ De nòtt al fine di sintetizzare in un solo luogo tutto quello che avevo creato durante questi anni». Il locale, in uno spazio di circa 400 mq, incarna molti dei desideri di Paolo: «Un bancone di 15 metri, 18 spine e persino un palco perfettamente attrezzato per la musica live, principalmente il venerdì e il sabato, spesso anche la domenica e talvolta il giovedì». Tante le band e i musicisti rock, blues, soul, funk, jazz e pop che si sono esibiti al BQ, compresi nomi importanti della musica italiana tra cui Francesco Tricarico, Deborah Zalanga, Paola Atzeni, Osvaldo di Dio, Pino Scotto, Marco Ferradini, Paolo Tomelleri e i Camaleonti». E non mancano veri e propri eventi: «Ho dedicato una serata a Genova quando c’è stata l’alluvione e negli ultimi tre mesi abbiamo sperimentato anche serate di cabaret con comici quali Senso Doppio, Flavio Oreglio e Simone Raimondo». E ancora appuntamenti di degustazione, tango, flamenco, black dance e perfino rap». A seguito della recente chiusura estiva, quest’anno ritardata per i mondiali, Paolo sta ultimando in questi giorni insieme ai suoi collaboratori il calendario live che ripartirà il terzo sabato di settembre: «Non mancheranno artisti affezionati come Gigi Cifarelli e i Riff Raff, tribute band degli AC/DC, vera eccezione dato che solitamente privilegiamo originali o al massimo cover band. Io personalmente amo il rock di fine anni ’70 e primi ’80, stile Talkin Heads, Devo e Clash ai quali ho dedicato persino una delle mie birre, la Strummer (una belgian golden strong ale), in onore allo scomparso leader».
Dati gli orari del BQ la clientela è varia: «La sera presto si va dagli studenti ai trentenni, mentre “de nòtt”, oltre ad artisti e musicisti si incontrano anche giornalisti, tassisti, medici e colleghi gestori di locali, prevalentemente coloro che staccano tardi dal lavoro e vengono a rilassarsi da noi». Un locale che Paolo, specifica, vede più affine ad un’atmosfera da Blue Note che a un luogo per ragazzini che mangiano attorno ad un palco: «Ci distinguiamo grazie ad una qualità che difficilmente si trova in un locale che fa musica dal vivo, sia per le nostre birre alla spina, sia per i cocktail, dato che abbiamo anche una bottiglieria importante, tra vini bianchi, rossi, prosecchi e spumanti. Quello che va di più è un cocktail targato Robby Marton, l’Italian Mule, un moscow mule preparato con gin italiano». E ad accompagnare tanta qualità alla carta pizza, hamburger, pane alla catanese con carne di cavallo, arrosticini, panini con pastrami, würstel e crauti, ma sempre con impasti artigianali, dalla pizza ai dolci». L’infaticabile ambizione di Paolo, caratteristica che l’ha sempre contraddistinto, si fa sentire anche nella sua ultima battuta: «Nonostante le soddisfazioni del BQ e dei miei locali sono alla ricerca di un’altra location diversa da quella in Barona per migliorarmi ancora e mettere in atto nuove idee. Presto sentirete nuovamente parlare di me (sorride)».