Quattro chiacchiere con la cantautrice calabrese prima della partenza del suo tour europeo
E’ partito dal Mare Culturale Urbano di Milano lo scorso 24 novembre l’eurotour di Ylenia Lucisano, il viaggio che porterà l’artista calabrese ad esibirsi dal vivo in alcune delle località più affascinanti del vecchio continente. Marsiglia, Alise Sainte Reine, Digione, Bruxelles, Parigi, Amsterdam, Eijsden, Berlino, Monaco di Baviera e Francoforte, sono le città in cui farà tappa il suo spettacolo musicale. Scopriamone di più con la diretta protagonista.
Cosa puoi anticiparci di questa imminente tournée?
Andremo in giro in trio, insieme ai musicisti Pasquale “Paz” Defina e Roberto Romano, rispettivamente alla chitarra e ai fiati. Ogni sera sarà una sorpresa diversa, perché attraverseremo Paesi con tradizioni e culture diverse. In scaletta canterò le canzoni del mio ultimo album “Punta da un chiodo in un campo di papaveri“, più qualcosina in dialetto calabrese del mio primo disco, un brano di Fabrizio De Andrè e uno di Francesco De Gregori.
Ti piace viaggiare? C’è una tappa di questo tour che ti affascina particolarmente?
Sì, amo molto viaggiare, ho già avuto modo di visitare molti dei posti in cui andremo a suonare. Mi affascina un po’ tutto l’itinerario, per via delle diverse reazioni da parte del pubblico di ciascuna città. E’ sempre bello ragionare sul fatto che la musica sia un linguaggio comune, che và oltre la lingua, per cui lavorerò molto per cercare di trasmettere emozioni al di là delle parole.
Un viaggio che non hai ancora fatto e che ti piacerebbe fare?
Banalmente New York o Nuova Delhi in India, che sono completamente due opposti (ride, ndr), ma io sono fatta così, non ho una via di mezzo!
Il 2019 è stato per te un anno di soddisfazioni, quali sono i tuoi buoni propositi per il futuro?
Mi piacerebbe prendermi del tempo per capire cosa voglio, devo ammettere di sentirmi un po’ satura, vorrei cercare di trovare dei modi diversi per esprimere la mia musica. Oggi come oggi tutti fanno dischi, gli spazi sono più ristretti e le possibilità sempre di meno. Vorrei un po’ lavorare su me stessa per capire come veicolare quello che ho da dire. Intanto mi godo il presente, quello che sto costruendo giorno per giorno, dalle date live alle collaborazioni. Per me resta fondamentale non entrare nel vortice del dover fare a tutti i costi qualcosa.