Intervista al giovane artista calabrese, talento completo e ispirato che veicola attraverso la recitazione e il canto
Reduce dalla visibilità ottenuta con la trasmissione televisiva “Colorado”, Carlo Belmondo fa il suo esordio discografico con il singolo “Non illudermi“, prodotto da Massimo Di Cataldo per Dicamusica e distribuito da Believe Digital.
Canto e recitazione, quali analogie hanno per te queste due forme d’arte?
Camminano insieme ma per me l’arte in generale, sotto ogni forma, è collegata. Sicuramente il canto aiuta nel giocar meglio con la voce durante l’interpretazione di un personaggio come lo studio della recitazione ti aiuta a dare più peso alle parole che canti e di conseguenza farle arrivare maggiormente.
Come ti sei trovato a lavorare con Massimo Di Cataldo?
Benissimo, ho avuto la fortuna di collaborare con un professionista. Oltre a produrmi mi ha dato molti consigli e sicuramente tanti insegnamenti che custodirò gelosamente. Piccoli segreti sulla scrittura, sulla musica, sul come trasformare una canzone con la chitarra in un brano da far ascoltare e arrivare agli altri.
Un momento che reputi fondamentale per la tua carriera?
La chitarra presa in mano a 15 anni, tutto ebbe inizio da lì. Il resto è venuto da sé con sacrifici, voglia di mollare, costanza, perseveranza, studio e incontri fortuiti.
Con quale spirito ti affacci al mercato discografico?
Con la curiosità di un attore che ha composto un brano, quindi sto lì a bussare piano piano per non offendere chi lo fa di mestiere. Il mercato discografico mi piace molto perché le etichette indipendenti stanno facendo conoscere al pubblico molti ragazzi validi che altrimenti non avrebbero avuto spazi.
In conclusione, cosa vuoi fare “da grande”?
Seguire quello che mi arriva. Ho conseguito un diploma in recitazione quindi la mia priorità rimane quella ma non escludo altri campi. Ho da poco confezionato un altro brano ed altri sono in costruzione, credo di essere in un buon periodo creativo quindi lo sfrutto finché dura.