“Non mi avete fatto niente” ignorata dalle giurie ma premiata dal pubblico, un risultato inaspettato che ha tenuto tutti con il fiato sospeso

Israele vince l'Eurovision, Italia quinta in rimonta grazie al televoto

Tutto sommato non è andata poi così male, il messaggio di Ermal Meta e Fabrizio Moro è arrivato al cuore della gente, il televoto ha premiato la toccante compostezza del testo di “Non mi avete fatto niente”, brano che ha rappresentato l’Italia alla sessantatreesima edizione dell’Eurovision Song Contest. Una finale al cardiopalma, quella che è andata in scena all’Altice Arena di Lisbona e che ha visto trionfare la venticinquenne israeliana Netta Barzilai, favorita alla vigilia dai bookmakers, dunque, una vittoria ampiamente annunciata che non ha lasciato spazio a grandi sorprese.

La sua “Toy” ha regalato all’Israele il quarto titolo della manifestazione canora, già conquistato per due anni consecutivi nel 1978-1979 e poi nel 1998. Al secondo posto Cipro e sul gradino più basso del podio l’Austria, seguita a ruota dalla Germania e dai nostri due delegati, già vincitori dell’ultima edizione del Festival di Sanremo. Nonostante le giurie dei vari Paesi ci abbiano relegato al diciassettesimo posto con soli 59 punti, il risultato finale è stato letteralmente ribaltato dal televoto, arrivando terzi tra le preferenze del pubblico, 249 punti che ci hanno permesso di scalare posizioni e di classificarci al quinto posto, un risultato più che soddisfacente. L’Italia chiama, l’Europa risponde.

La classifica della finale di Eurovision 2018

  1. Israele – Netta Barzilai – “Toy” – 529 punti
  2. Cipro – Eleni Foureira – “Fuego” – 436 punti
  3. Austria – Cesár Sampson – “Nobody but you” – 342 punti
  4. Germania – Michael Schulte – You let me walk alone” – 340 punti
  5. Italia – Ermal Meta e Fabrizio Moro – “Non mi avete fatto niente” – 308 punti
  6. Repubblica Ceca – Mikolas Josef – “Lie to me” – 281 punti
  7. Svezia – Benjamin Ingrosso – “Dance you off” – 274 punti
  8. Estonia – Elina Netšajeva – “La forza” – 245 punti
  9. Danimarca – Rasmussen – “Higher ground” – 226 punti
  10. Moldavia – DoReDos – “My lucky day” – 209 punti
  11. Albania – Eugent Bushpepa – “Mall” – 184 punti
  12. Lituania – Ieva Zasimauskaitė – “When we’re old” – 181 punti
  13. Francia – Madame Monsieur – “Mercy” – 173 punti
  14. Bulgaria – Equinox – “Bones” – 166 punti
  15. Norvegia – Alexander Rybak – “That’s how you write a song” – 144 punti
  16. Irlanda – Ryan O’Shaughnessy – “Together” – 136 punti
  17. Ucraina – Mélovin – “Under the ladder” – 130 punti
  18. Paesi Bassi – Waylon – “Outlaw in ‘em” – 121 punti
  19. Serbia – Sanja Ilić & Balkanika – “Nova deca” – 113 punti
  20. Australia – Jessica Mauboy – “#We got love” – 99 punti
  21. Ungheria – AWS – “Viszlát nyár” – 93 punti
  22. Slovenia – Lea Sirk – “Hvala, ne!” – 64 punti
  23. Spagna – Alfred & Amaia – Tu canción“ – 61 punti
  24. Regno Unito – SuRie – “Storm“ – 48 punti
  25. Finlandia – Saara Aalto – “Monsters” – 46 punti
  26. Portogallo – Cláudia Pascoal & Isaura – O jardim“ – 39 punti

Trionfa il talento della giovane artista campana del team di Al Bano, protagonista di una lunga cavalcata musicale iniziata con le Blind Auditions

The Voice of Italy, la vincitrice è Maryam
Maryam Tancredi, vincitrice della quinta stagione italiana del popolare talent show targato Rai 2

Tempo di bilanci per The voice of Italy che, nel corso della finalissima in scena giovedì 10 maggio, ha eletto Maryam Tancredi come vincitrice di questa edizione 2018. “E’ stata una delle avventure più belle della mia vita – racconta la diciannovenne napoletana – spero possa rappresentare un trampolino di lancio per il futuro. Al di là della vittoria, spero ci possa essere spazio nella musica, sia per me che per gli altri tre finalisti, perché credo che tutti noi meritiamo una possibilità in ambito discografico”.

Una rivincita su chi la giudicava più per la forma fisica che per le sue doti canore, un riscatto coronato con la conquista del titolo e di un contratto in esclusiva con l’etichetta Universal Music Italia: “Come sappiamo, il periodo storico in cui viviamo è molto complicato, ma credo sia arrivato davvero il mio momento, mi sento pronta, sono anni che provo, nonostante la mia giovane età. Spero che la mia anima e il mio cuore possano arrivare al pubblico, fino a questo momento il riscontro è stato molto positivo”.

Un successo che dimostra quanto la gavetta venga prima di tutto, portandoti il dono di risultare credibile sul palco: “Credo che se non avessi fatto tutto il mio percorso, probabilmente oggi non sarei diventata quella che sono. Di conseguenza, ringrazio tutte le porte in faccia che ho ricevuto, perché mi sono servite”. Una vittoria speciale anche per il suo coach Al Bano, diventato per la prima volta nonno poche ore prima della messa in onda del Live Show.

Riguardo all’inedito Una buona idea, conclude: “Una delle cose che mi ha colpito sin da subito è stato il testo, mi sono ritrovata nelle parole e spero di essere riuscita a trasmettere tutta la mia immedesimazione. In una canzone è sempre importante il messaggio che viene lanciato, in questo caso parla del seguire le proprie aspettative e realizzare quello che l’istinto ci dice di fare”.

Rush finale per il popolare talent show di Rai 2, ultima sfida per: Maryam Tancredi, Andrea Butturini, Asia Sagripanti e Beatrice Pezzini

The Voice 5
Il conduttore Costantino della Gherardesca insieme ai quattro finalisti dell’edizione 2018 di The Voice of Italy

E’ tutto pronto per il gran finale di The Voice, talent show di Rai 2 giunto alla sua quinta stagione italiana, questa sera giovedì 10 maggio, a partire dalle ore 21.20, andrà in onda l’attesissimo Live Show che vedrà protagonisti i quattro giovani artisti che, nel corso dei sette precedenti appuntamenti, hanno dimostrato di meritarsi questa finalissima. Conosciamoli meglio.

Maryam Tancredi

Diciannove anni, arriva da Napoli con una valigia di sogni e una forza vocale da pelle d’oca. La musica è l’arma che utilizza contro ad ogni forma di pregiudizio, il canto è la sua risposta a chi giudica basandosi soltanto sull’apparenza. Alle Blind Auditions ha conquistato un posto nel team di Al Bano cantando “E’ la mia vita”, uno dei cavalli di battaglia dell’ugola di Cellino San Marco. In finale proporrà “No” di Meghan Trainor, duetterà con il proprio coach in “The Prayer” di Andrea Bocelli e Celine Dion e presenterà dal vivo l’inedito “Una buona idea”.

Andrea Butturini

Ventitreenne bresciano, si definisce umile e riservato. Nel corso delle puntata si è guadagnato la stima di Cristina Scabbia interpretando brani come “Dentro Marylin” degli Afterhours, “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè e “Così sbagliato” de Le Vibrazioni. Questa sera eseguirà dal vivo “Dream on” degli Aerosmith, “Under pressure” dei Queen insieme al suo coach e, per la prima volta, il suo inedito “La risposta”.

Asia Sagripanti

Ha diciannove anni, vive a Pordenone e canta sin dall’età di sette anni. Durante le fasi del programma si è cimentata in “Careless wihsper” di George Michael, “Sweet child o’mine” dei Guns N’ Roses e “Ciao” di Vasco Rossi. Sul palco dello studio Mecenate 2000 proporrà questa sera: “I kissed a girl” di Katy Perry,  “L’amore altrove” in duetto con il suo mentore Francesco Renga e l’inedito “Gravità”.

Beatrice Pezzini

Infine, a contendersi la vittoria e un contratto discografico in esclusiva con Universal, la ventenne di Verona che ha conquistato il cuore di J-Ax, sin dalle prime audizioni. Tra i brani eseguiti lungo il suo percorso, ricordiamo “Nessun dolore” di Lucio Battisti, “Beautiful” di Christina Aguilera e “I’ll be missing you” di Puff Daddy. Questa sera si metterà alla prova con “Million reasons” di Lady Gaga, “Piccole cose” insieme al proprio coach e con l’inedito “Arriverà l’estate”.

Come votare

Per manifestare la propria preferenza è necessario chiamare il numero 894.424 da telefono fisso e seguire le istruzioni, oppure inviare un SMS con il codice del proprio candidato alla vittoria al 478.478.4, al costo massimo di 0,51 euro per ogni singolo voto. È possibile esprimere massimo 5 voti per sessione. Regolamento completo disponibile su thevoiceofitaly.rai.it

Dopo “L’isola” ed “Effetto domino”, l’artista salentina lancia il terzo estratto dal disco “Essere qui”, in radio a partire da venerdì 4 maggio

Emma e il nuovo singolo "Effetto domino"
Nuovo singolo per Emma Marrone, a pochi giorni dall’atteso ritorno dal vivo con il suo “Essere qui Tour”

Viviamo in un’epoca in continua connessione, i social network e le varie app di messaggistica sugli smartphone ci permettono di essere sempre in contatto, eppure l’incomunicabilità interpersonale sembra rappresentare un problema molto più che in passato. Lo racconta molto bene Emma nel suo nuovo singolo “Mi parli piano”, un brano che esprime “la complessità delle relazioni e la mancanza di comunicazione, muri sempre più alti che ci limitano nelle nostre esternazioni e la presunzione di pensare che il tempo sarà sempre dalla nostra parte”.

Parole che descrivono appieno questo nostro contraddittorio periodo storico, in una ballad che si presenta subito come un classico del repertorio dell’artista di “Amami”. Composta da Roberto Casalino e Davide Simonetta e prodotta a quattro mani con Luca Mattioni, la canzone rappresenta uno degli inediti più belli del suo ultimo lavoro Essere qui, pubblicato lo scorso 26 gennaio, un album che per il momento non ha ottenuto i risultati sperati, come lei stessa ha raccontato nel corso di una sua recente ospitata televisiva.

Lo sfogo di Emma ad “Amici”

“Per me è il disco più importante della mia carriera, ci ho lavorato due anni, eppure non ha raggiunto i numeri che tutti si aspettavano da subito: viviamo in un Paese in cui se non vendi non vali e questa è una cosa molto brutta, non per me, ma per l’arte in generale. Il nostro mestiere è quello di trasformare le cose brutte in bellezza, anche quando tutto sta crollando, quando tutti vi dicono che state fallendo perché non state vendendo”. Una presa di coscienza e un messaggio molto importante che, siamo certi, aiuterà molti giovani a non abbattersi davanti alle difficoltà, a non demordere nonostante le porte in faccia.

Il video di “Mi parli piano”

Le date della nuova tournée

Pochi giorni e l’attesa sarà finita, Emma tornerà ad esibirsi dal vivo nei più importanti palazzetti delle città italiane, con il suo Essere qui Tour. Info e biglietti su fepgroup.itticketone.it

14 MAGGIO – Pala Arrex di JESOLO (VE) – data zero
16 MAGGIO – Pala Lottomatica di ROMA
18 MAGGIO – Mediolanum Forum di ASSAGO (MI)
19 MAGGIO – Pala Alpitour di TORINO
21 MAGGIO – Kioene Arena di PADOVA
23 MAGGIO – Nelson Mandela Forum di FIRENZE
26 MAGGIO – Pal’Art Hotel di ACIREALE (CT)
28 MAGGIO – Pala Partenope di NAPOLI

Dal 4 maggio disponibile il brano che segna la ripresa discografica dell’ugola di Sora, a tre anni di distanza dal suo ultimo album “Libera”

Anna Tatangelo ritorna con il singolo "Chiedere scusa"
Tempo di nuova musica per Anna Tatangelo con un pezzo che anticipa l’uscita del suo nuovo progetto discografico

Reduce dalla meritata vittoria della seconda edizione italiana di Celebrity MasterChef, per Anna Tatangelo è giunto il momento di sfilare il grembiule da cucina per far ritorno al suo primo grande amore: la musica. Si intitola Chiedere scusa il brano uptempo scelto per trainare questa rinascita discografica, composto da Matteo Buzzanca e prodotto a quattro mani da Placido Salamone e Mattia Panzarini.

Energia è la parola d’ordine vagliata dall’interprete ciociara per riabbracciare il suo pubblico, che da anni la supporta in ogni singola tappa del suo percorso, iniziato nel 2002 grazie alla vittoria della categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo con “Doppiamente fragili”. Da quel preciso istante, Lady Tata ha vissuto varie ed altalenanti fasi artistiche, che le hanno permesso di arrivare a questa attuale presa di coscienza, sinonimo del raggiungimento di una completa maturità.

“C’è un tempo per resistere e un tempo per lasciare, per dirsi che è impossibile e per ricominciare” recita l’autobiografico inciso del testo, primo tassello verso la ricostruzione di una nuova credibilità e di una ritrovata serenità artistica. C’è molta determinazione in questo nuovo singolo, che mette sul piatto della bilancia diversi aspetti inediti, senza tradire le aspettative di un passato denso di grandi successi, da Ragazza di periferia” ad “Essere una donna” e tanti altri cavalli di battaglia che le hanno permesso di esprimere tutto il suo innato talento.

“Chiedere scusa” ci restituisce la migliore Anna Tatangelo, una canzone che anticipa l’uscita del suo settimo disco in studio, intitolato “La fortuna sia con me”, previsto per il prossimo settembre. Vi lasciamo alle immagini del videoclip ufficiale, sexy quanto basta in tutta la sua naturalezza, diretto dal regista Federico Merlo.

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dello straordinario rapporto che unisce le quattro artiste al proprio fedelissimo pubblico

Le Deva

Dopo avervi raccontato per filo e per segno la data zero dell’attesa tournée estiva de Le Deva, torniamo a parlare di Roberta Pompa, Laura Bono, Greta Manuzi e Verdiana Zangaro attraverso le parole dei loro supporters, in questo terzo appuntamento dedicato al loro fanclub.

La data zero e la nuova tournée nei club

Come avrete capito, siamo un fanclub molto unito. Appena vista la notizia del 7 aprile al Memo, abbiamo iniziato subito ad organizzarci. Nel giro di pochi giorni eravamo già una cinquantina. Per noi, oltre ad essere stati presenti ad un evento imperdibile, è stato anche una specie di raduno dove vederci uniti allo stesso tavolo è stato bellissimo, abbiamo avuto l’opportunità di conoscersi ancora di più e il legame di amicizia si è rafforzato.

Le Deva erano emozionate, noi di più, sentirle cantare per la prima volta i brani del loro primo album “4” in acustica è stato stupendo, un momento molto intenso fra noi e loro, in attesa di scoprire nel dettaglio le attesissime date che ci accompagneranno nei mesi estivi.

Il nuovo singolo inedito in arrivo

Pochi giorni dopo averle riabbracciate a Milano, le nostre quattro beniamine sono partite per Los Angeles, per girare il video del nuovo singolo che uscirà nelle prossime settimane, un brano inedito non contenuto all’interno del loro disco d’esordio.

Noi fans crediamo in loro e siamo certi che questa canzone possa diventare una hit estiva, piena di energia, da ascoltare a tutto volume.. Ballando! Non vediamo veramente l’ora di ascoltare questo nuovo pezzo, augurandoci che voi lettori, lo ascolterete insieme a noi e sarete dei nostri per il Download Day. La  data verrà pubblicata a breve nella pagina Le Deva Official e nel gruppoFans Group – Le Deva.

I Devastati

Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo progetto discografico del giovane artista vicentino, disponibile in tutti gli store a partire dal 4 maggio

Intervista a Thomas sul nuovo album
Thomas presenta la riedizione del suo ultimo omonimo album – © foto di Valentina Sabino

Diciotto anni e avere già le idee chiare in testa, questo è Thomas Bocchimpani, giovane cantautore che abbiamo imparato a conoscere nel corso della sedicesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi e che, lo scorso 13 aprile, ha festeggiato la maggiore età. Un traguardo importante che l’artista ha deciso di dedicare a tutti i suoi fans regalando loro Thomas 18 Edition, repack contenente cinque nuovi inediti.

Ciao Thomas, benvenuto su musica361. Come descriveresti questo momento che stai vivendo sia dal punto di vista personale che artistico?
I diciotto anni rappresentano una tappa per me interessante, perché ti si spalancano molte opportunità ed esperienze importanti, tipo imparare ad autogestirsi in maniera completamente autonoma, tutte cose necessarie e fondamentali per la mia crescita. Dal punto di vista lavorativo, ho vissuto fino ad ora diversamente rispetto a miei colleghi già maggiorenni, ora è strano pensare che non avrò più bisogno di far firmare liberatorie ai miei genitori (ride, ndr), per il resto mi sento sempre lo stesso Thomas.

I compleanni sono sempre tempo di bilanci, come valuti il tuo percorso sino ad ora?
In generale, mi considero in continua maturazione, cerco di sperimentare e di scoprire sempre di più me stesso. L’idea è quella di proporre al mio pubblico dei lati nuovi di me, che ancora non ho avuto modo di mostrare, mettendomi in gioco il più possibile, assorbendo più nozioni possibili per crescere e rafforzarmi come persona e come artista.

Intervista a Thomas sul nuovo album, il primo da maggiorenne
La copertina di “Thomas 18 Edition”

Sempre in ottica di festeggiamenti, hai pubblicato la riedizione del tuo ultimo disco, contenente alcune novità…
Si, ci sono cinque nuove canzoni che mi sono autovoluto regalare, si intitolano: “Non te ne vai mai”, “Tutta la notte”, “Libero”, “Rallenty” e “Giovani diamanti”. Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensano i miei fans!

A livello musicale, hai già ben chiare quali sono le sonorità che si sposano al meglio con la tua personalità e la tua timbrica vocale?
In parte, perché sono alla costante ricerca di nuovi sound. Sicuramente sono attratto dal funk, dal soul e dal rhythm & blues ma, in generale, non so quali sorprese la musica ha in serbo per me, senz’altro continuerò a viverla con grande passione e rispetto, convinto che la ricerca e la sperimentazione siano un motivo di crescita e di confronto. Non si può piacere a tutti, ma quantomeno bisogna provare a fare quello che piace a noi stessi, sempre.

Il prossimo 7 giugno aprirai il concerto dei “Why don’t we” ai Magazzini Generali di Milano. Un’altra bella e inaspettata soddisfazione professionale?
Mi sento onorato,  sono stilisticamente molto fighi, li seguo da diverso tempo e mi piace molto la loro dimensione acustica, l’armonia e la magia che riescono a creare nei loro spettacoli dal vivo. Come al solito, cercherò di dare il massimo sul palco perché lì sto bene, al contrario di quando mi tocca parlare nelle interviste (ride, ndr).

Sei giovanissimo ma, allo stesso tempo, hai tantissimi ragazzi che ti seguono e si ispirano a te. Sei consapevole che questa fortuna rappresenta anche una grande responsabilità?
Assolutamente si, la considero una cosa bellissima e, come hai detto tu, una grande responsabilità, perché chi ti ascolta ti vede come un modello da seguire e, in qualche modo, si aggrappa a te, spronandoti indirettamente a dare sempre il massimo. Aver raggiunto determinati obiettivi, mi spinge a voler continuare a perseguirne di nuovi, in fondo in ogni maratona il traguardo coincide sempre con il punto di partenza.

Doppia uscita discografica per l’ex Articolo 31 che torna in radio con “Italiana”, tormentone che segnerà l’uscita di scena dei “Comunisti col rolex”, la coppia d’oro del rap italiano

"Il bello di essere J-Ax", nozze d'argento con la musica per l'amato rapper

Il 4 maggio 2018 è una data importante per Alessandro Aleotti, al secolo J-Ax, che pubblica contemporaneamente un singolo e un album, due progetti discografici distinti e separati: il primo si intitola Italiana, un nuovo brano inedito realizzato in coppia con Fedez, e si candida di diritto come uno dei tormentoni della prossima stagione estiva, il secondo è Il bello di essere J-Ax, una raccolta dei suoi più grandi successi suddivisi in due cd, per un totale di quaranta brani che hanno segnato la sua venticinquennale carriera.

Dagli esordi targati Articolo 31 (“Tranqi Funky”, “Domani”, “La fidanzata”, “Volume”, “Domani smetto”, “La mia ragazza mena”, “L’italiano medio”, “Spirale ovale” e “Non è un film”), passando alle collaborazioni con Neffa (“Faccia come il cuore” e “Fare a meno di te” del progetto Due Di Picche), Pino Daniele (“Anni amari” e “Il sole dentro di me”), Fedez (“Vorrei ma non posto”, “Piccole cose” e “Senza pagare”), fino alle canzoni che contraddistinguono il suo repertorio da solista (“Ti amo o ti ammazzo”, “I vecchietti fanno o”, “Deca dance”, “Meglio prima”, “Immorale”, “Maria Salvador”, “Piccoli per sempre” e “Intro”).

"Il bello di essere J-Ax", nozze d'argento con la musica per l'amato rapper 1
J-Ax e Fedez live al Meazza di Milano

Subito dopo il lancio di “Italiana”, il duo milanese concluderà questo avvincente sodalizio artistico, sancito dalla pubblicazione del fortunato “Comunisti col Rolex”, con l’ultimo concerto in programma il prossimo primo giugno allo stadio San Siro di Milano, considerato da sempre il tempio della musica dal vivo nel nostro Paese. Tra gli ospiti già annunciati di questa imperdibile serata, segnaliamo le presenze di: Guè Pequeno, Malika Ayane, Nina Zilli, Levante, Grido, Il Cile, Sergio Sylvestre e Stash dei The Kolors. Info e biglietti disponibili sul circuito ticketone.it e nei punti di vendita tradizionali.

A tu per tu con l’interprete romana che fa ritorno sulla scena discografica con un nuovo singolo disponibile dal 13 aprile

Intervista a Giada Agasucci: "Vi racconto la mia Itaca"
Tempo di nuova musica per Giada Agasucci  – © Carlo William Rossi e Fabio Mureddu

Sono trascorsi quattro anni dalla conclusione della tredicesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi, popolare talent show dal quale è emersa Giada Agasucci, artista classe 95′ che vanta partecipazioni a numerosi festival canori del nostro Paese, una lunga gavetta, la stima di diversi addetti ai lavori e l’affetto del pubblico che non le ha mai fatto mancare il proprio calore.

Ciao Giada, benvenuta su musica361. Partiamo da “La mia Itaca”, cosa rappresenta per te questo pezzo?
E’ un brano a cui tengo molto, racconta della mia crescita e della mia rinascita interiore. Più che l’amore nei confronti di qualcuno, in questo brano ho deciso di parlare dell’amore verso me stessa, paragonandomi ad Ulisse che per amore della sua terra e del suo popolo riesce a superare qualsiasi ostilità.

Ti sei trovata a tuo agio con questo tipo di sonorità per te nuove?
Pensavo di non trovarmi a mio agio, avevo un po’ di timore a dir la verità, ma subito dopo averla provata ho capito che quel tipo di tonalità era giusta per me. Sono sempre pronta a nuove sperimentazioni musicali.

Intervista a Giada Agasucci: "Vi racconto la mia Itaca" 1

Tra i brani inediti che hai cantato nel corso del tuo percorso, a quale ti senti maggiormente legata?
Sono molto legata a “Da capo” perché è stato il mio primo inedito in assoluto, al brano “Non lasciarmi andare” perché segna l’inizio della collaborazione con la Otto P Management, e chiaramente a “La mia Itaca”, perché come ho già detto rappresenta tutta la mia voglia di rinascita.

Tra le cover che hai interpretato, invece, ce n’è una in particolare che ti sei sentita cucita addosso?
Non ho dubbi: “Quando nasce un amore” di Anna Oxa e “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini.

Se ti guardi indietro cosa vedi? Qual è il tuo personale bilancio della tua carriera fino ad oggi?
Domanda difficile, se guardo indietro vedo tante cose: dalle belle esperienze come Amici, ai tanti errori, alle “cadute”, alle persone sbagliate incontrate sulla mia strada. Un bilancio? Alla fine direi positivo, rifarei tutto quello che ho fatto, perché mi ha portato qui, oggi, ad essere la persona che sono.

A tu per tu con la giovane interprete di Vimercate, al suo debutto discografico con un brano melodico e passionale, che mette in luce sentimento e trasgressione

Chiara Melzi,
Chiara Melzi, classe 1992, debutta nel mondo della musica con l’intensa e travolgente “Solo di notte”

Non lascia nulla al caso Chiara Melzi, al suo esordio discografico con un brano ricco di sfumature e di armonia, composto a quattro mani da Luca Sala e Remo Elia, distribuito dall’etichetta La mia song. “Solo di notte” si presenta come una ballad melodica a servizio di un testo crudo e schietto, che racconta il desiderio di evasione dall’abitudine della routine quotidiana per concedersi un momento di pura trasgressione.

Ciao Chiara, benvenuta su Musica361. Hai da poco pubblicato il tuo singolo d’esordio, che momento stai vivendo?
Un momento fantastico, ricco di emozioni. Sono consapevole del fatto che si tratti di una partenza, di un piccolo inizio, ma la soddisfazione di essere stata scelta da un musicista talentuoso ed affermato come Luca Sala, è davvero immensa. “Solo di notte” è il mio biglietto da visita, una canzone che rappresenta al meglio il mio mondo, la mia vocalità e tutto ciò che ho dentro.

Luca Sala ha collaborato con grandi artisti (Emma, Valerio Scanu, Le Deva, Clementino, Sal Da Vinci, ecc ecc..), come descriveresti il vostro incontro?

Direi fondamentale per la mia crescita e per il mio percorso. Ormai lo conosco da due anni e, sin dall’inizio, mi ha sempre spronato a dare il massimo senza darmi false speranze. A differenza di altri addetti ai lavori che magari ti promettono mari e monti, mi ha consigliato di rimanere sempre con i piedi per terra, insegnandomi ad essere realista coltivando sempre un piano B, vivendo la musica come una grande passione che, magari, un giorno potrebbe trasformarsi in un mestiere a tutti gli effetti.

Cosa è riuscito a trasmetterti con la sua esperienza?

Artisticamente parlando, mi ha sempre stimolato ad essere me stessa, tirando fuori la mia vocalità senza star dietro alle mode e scimmiottare artisti che in questo momento godono dei favori del pubblico, in parole povere di seguire la mia natura melodica e non le logiche di mercato perché, in fondo, la verità ripaga sempre, mostrarsi con una maschera non è mai, a lungo termine,, una scelta vincente.

Quali sono stati gli artisti e i generi che hanno accompagnato la tua evoluzione artistica? 

Sono cresciuta ascoltando Giorgia, la Pausini, Whitney Houston e Celine Dion, tutte grandi voci e punti di riferimento che ho ancora oggi. Il mondo da cui provengo è questo, la melodia all’italiana e il pop internazionale, anche se apprezzo e ascolto anche il soul, il rhythm and blues e amo la musica a 360 gradi.

Progetti futuri e/o sogni nel cassetto?

Abbiamo in cantiere un secondo singolo estivo, mentre tra i miei desideri futuri c’è quello di continuare a perfezionarmi, magari attraverso un’esperienza importante come quella del CET di Mogol, una scuola che mi ha sempre affascinato. Ecco, il mio più grande sogno nel cassetto è quello di vivere sempre a stretto contatto con la musica, in simbiosi con le sette note.

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