L’album di una delle voci più belle dello scenario musicale italiano, disponibile in tutti i negozi e nei digital store a partire dal 19 gennaio.

Giorgia racchiude le emozioni del suo ultimo tour in “Oronero Live”
Oronero Live esce il 19 gennaio.

Tra le uscite discografiche più attese del mese di gennaio, senza alcun dubbio, troviamo il nuovo progetto di Giorgia, intitolato “Oronero Live”, che arriva a tredici anni di distanza dal precedente album dal vivo MTV Unplugged del 2005. La raccolta sarà disponibile in tre versioni: una classica contenente quindici tracce audio, una deluxe impreziosita dal disco in studio “Oronero” più un dvd con le immagini più belle del suo ultimo tour e, infine, la versione in doppio vinile.

L’artista romana ripercorre così le tappe più importanti della sua carriera, attraverso alcune delle canzoni più belle presenti in scaletta, da Gocce di memoria”a Di sole e d’azzurro”, passando per “È l’amore che conta”, Quando una stella muore”, Un amore da favola”, “Dimmi dove sei”, Tu mi porti su”, Posso farcela”, Non mi ami”, Io fra tanti” e le più recenti Vanità”, Credo” e Scelgo ancora te”.

Un progetto arricchito dalla presenza di due brani inediti prodotti da Michele Canova, “Chiamami tu” e il primo singolo estratto “Come neve”, eseguito in duetto con Marco Mengoni. Un pezzo che unisce due delle ugole più amate dal pubblico italiano e che, sin dal giorno della sua pubblicazione, risulta tra i più trasmessi in radio.

In occasione dell’uscita di Oronero Live”, la cantante riabbraccerà i suoi fans in due speciali tappe instore, previste il 19 gennaio alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano e il giorno seguente alla Discoteca Laziale di Via Giolitti nella sua amata Roma.

Ma le sorprese non sono di certo finite, a partire dal prossimo Marzo, Giorgia sarà protagonista di sei esclusivi concerti che andranno a concludere quella che, di fatto, possiamo considerare una vera e propria tournée dei record. Uno spettacolo completamente nuovo, che vedrà al centro dell’attenzione l’artista stessa, con un palco che sarà situato in mezzo al suo pubblico, fruibile da qualsiasi angolazione. Di seguito le date dei prossimi imperdibili appuntamenti da segnare assolutamente in agenda.

2 e 3 marzo al PalaLottomatica di Roma
7 e 8 marzo al Mediolanum Forum di Milano
12 e 13 marzo allaKioene Arena di Padova

Oronero Live – Tracklist

  1. Come neve (feat. Marco Mengoni)
  2. Chiamami tu
  3. Credo
  4. È l’amore che conta
  5. Vanità
  6. Io fra tanti
  7. Gocce di memoria
  8. Scelgo ancora te
  9. Non mi ami
  10. Dimmi dove sei/Un amore da favola
  11. Di sole e d’azzurro
  12. Tu mi porti su
  13. Quando una stella muore
  14. Posso farcela
  15. Onorero.

Da venerdì 12 gennaio disponibile in tutte le radio e nei digital store il nuovo tormentone dalle forti sonorità anni ’80, firmato dai due noti produttori multiplatino.

Da sola / in the night, Elisa e Tommaso Paradiso
Elisa e Tommaso Paradiso con Takagi e Ketra.

Arriva dopo l’incredibile successo estivo de “L’esercito del selfie”, il nuovo singolo di Takagi e Ketra, al secolo Alessandro Merli (conosciuto anche con lo pseudonimo di THG, ex disc jockey dei Gemelli Diversi) e Fabio Clemente (campionatore dei Boom Da Bash). Si intitola Da sola / in the night la canzone che promette di farci compagnia nelle prossime settimane, a dimostrazione del fatto che non esistono più le mezze stagioni, anche per quanto riguarda i tormentoni.

Un brano confezionato per funzionare in radio e destinato a diventare una hit, che vede la partecipazione straordinaria di Elisa e Tommaso Paradiso, composto a quattro mani dallo stesso leader dei Thegiornalisti e da Davide Petrella. Dalle sonorità vintage un po’ anni ‘60 del precedente singolo, si passa direttamente all’elettronica e all’italo-disco che ha contraddistinto l’intero decennio degli anni ‘80, puntando ancora una volta sull’effetto nostalgia e giocando con generi che, se rispolverati abilmente come in questo caso, dimostrano di poter essere ancora attuali.

Il segreto di questo preannunciato successo? Un ritornello che ti entra subito in testa e che strizza l’occhio alla leggerezza, attraverso il trionfo delle atmosfere revival e della musica retrò, che riportano in auge un sound dimenticato, riletto in chiave decisamente ironica e originale, anche grazie alle immagini del divertente video ufficiale, con l’ugola di Monfancole in modalità parrucca bionda cotonata e il cantautore romano in tenuta da tennista. Immancabile anche la presenza di Francesco Mandelli, già protagonista della clip de “L’esercito del selfie”, che ha da poco superato 82 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Negli ultimi tempi, Takagi e Ketra hanno prodotto alcuni dei più grandi successi commerciali made in Italy, come “Roma-Bangkok”, “Vorrei ma non posto” e “Voglio ballare con te”.   Tante le collaborazioni, da Baby K a Giusy Ferreri, passando per J-Ax, Fedez, Jovanotti, Laura Pausini, Mika, Fabri Fibra, Marracash, Calcutta, Rocco Hunt, Jake la Furia, Briga, Arisa e Lorenzo Fragola, concludendo proprio con Elisa e Tommaso Paradiso, protagonisti di questo pezzo che, a tutti gli effetti, possiamo considerare il primo tormentone del 2018.

Insomma, gli anni ottanta sono prepotentemente ritornati… e adesso ridateci pure: il Festivalbar, Sandy Marton, Superclassifica show, i rullini fotografici, i gettoni del telefono, i fascicoli di Postalmarket, i telefilm di Kiss me Licia, Giochi senza frontiere, Magnum P.I., il vic 20 e il commodore 64, il portachiavi a mollettone, gli scubidù, il Cubo di Rubik, le ore passate a giocare con Pac-man, le musicassette e l’indimenticabile walkman.

In radio a partire da venerdì 12 gennaio il brano che segue la scia dei precedenti successi di: “L’amore merita”, “L’origine”, “Un’altra idea” e “Semplicemente io e te”.

Le Deva: esce Grazie a te, il nuovo singoloChi l’ha detto che la buona musica passa solo dal Teatro Ariston di Sanremo? Archiviata la mancata ammissione al Festival, con un brano che forse un giorno ci faranno ascoltare, Le Deva rinascono dalle proprie ceneri come l’araba fenice, più forti e consapevoli di prima, con quell’energia tutta al femminile che le contraddistingue dal resto delle attuali nuove proposte discografiche. Una scommessa vinta e in continua ascesa, frutto dell’unione artistica di Greta Manuzi, Roberta Pompa, Laura Bono e Verdiana Zangaro, quattro ragazze con storie e personalità differenti, ma con una smisurata e condivisa passione per la musica.

Il 2018 di questo “devastante” quartetto si apre con il lancio di “Grazie a te”, quinto singolo estratto dal loro album d’esordio “4”, pubblicato lo scorso ottobre. Un brano ritmico e crescente, che strizza l’occhio all’elettropop e alle innovative sonorità che caratterizzano l’intero disco. Composto da Marco Rettani, Mario Natale, Zibba e dalle stesse Laura e Verdiana, il pezzo è stato scelto direttamente dai fans del gruppo, che lo hanno eletto come il loro preferito. Un manifesto della coesione e di un affiatamento che, nota dopo nota, ha saputo conquistare un pubblico più che mai trasversale.

Un progetto semplice e coraggioso, che si alimenta dell’esperienza di un team di tutto rispetto, guidato dalle etichette New Music International e Dischi Dei Sognatori, due importanti realtà della scena indipendente che continuano a realizzare dischi “come si facevano una volta”, riponendo la massima attenzione ad ogni singolo artista, contrariamente a tutte quelle logiche consumistiche di mercato che, sempre più spesso, fanno dell’usa e getta il proprio credo discografico.

“Chi non perde mai è l’amore” recita nell’inciso il testo di questa esplosiva canzone, disponibile in radio dal 12 gennaio, che accompagna i preparativi dell’attesa tournée che le vedrà protagoniste con una serie di date in giro per l’Italia. A poco più di un anno dalla loro formazione, Le Deva rappresentano un’intrigante e originale novità all’interno dello scenario musicale italiano, niente male per quattro talentuose ragazze che continuano a viaggiare a tutta velocità sulla strada dell’affermazione. Un meritato successo espresso attraverso la grinta di Laura, la pacatezza di Roberta, l’ardore di Greta e l’intensità di Verdiana.

L’artista romagnola rompe il silenzio e annuncia la data di uscita del brano che spalanca nuovamente per lei le porte del mercato discografico.

Laura Pausini, quando esce il suo nuovo singolo Il conto alla rovescia per i numerosi fans di Laura Pausini è appena iniziato, a partire da venerdì 26 gennaio la loro beniamina tornerà in rotazione radiofonica con “Non è detto”, singolo apripista del suo dodicesimo album in studio, di prossima pubblicazione. Nelle ultime settimane, la cantante ha pubblicato sui social alcune frasi tratte dal testo di questa nuova canzone che uscirà, come di consueto, anche nella versione spagnola intitolata “Nadie ha dicho”.

A non rischiare niente non vai all’inferno e neanche sull’altare”, E noi così distanti a sopportarci con educazione”, sono alcuni dei versi postati dalla popstar di Solarolo, che ha recentemente trionfato in veste di coach nella versione messicana di “The voice”, grazie alla vittoria di un suo pupillo: il tenore Luis Adrián Cruz. Regina della musica ma anche dei talent show, dopo aver partecipato a “La banda” e “La Voz”, Laura sarà giudice della prossima edizione spagnola di “X Factor”, in onda prossimamente su Telecinco.

Tra un’assegnazione e l’altra, la Pausini ha trovato comunque il tempo per dedicarsi alla musica, realizzando un album praticamente già pronto, che sarà lanciato nel corso della prossima primavera, a cui seguirà una lunga tournée internazionale, che sarà inaugurata con due date evento in programma il 21 e 22 luglio al Circo Massimo di Roma. Di seguito le altre date che toccheranno le principali città europee e americane:

26 luglio – James L. Knight Center di Miami (Stati Uniti)
28 luglio – Greek Theatre di Los Angeles (Stati Uniti)
31 luglio – Arena di Monterrey (Messico)
2 agosto – Auditorio Telmex di Guadalajara (Messico)
4 agosto – Arena di Città del Messico (Messico)
6 agosto – Forum Majadas di Città del Guatemala (Guatemala)
8 agosto – Estadio Nacional di San Josè (Costa Rica)
11 agosto – Coliseo Voltaires di Guayaquil (Ecuador)
14 agosto – Jockey Club di Lima (Perù)
16 agosto – Luna Park di Buenos Aires (Argentina)
18 agosto – Movistar Arena di Santiago (Cile)
20 e 21 agosto – Citi Bank Hall di San Paolo (Brasile)
23 agosto – Teatro Guimaraes di Brasilia (Brasile)
25 agosto – Classic Hall di Recife (Brasile)
31 agosto – Radio City Music Hall di New York (Stati Uniti)
17 ottobre – Palau St Jordi di Barcellona (Spagna)
18 ottobre – Wizink Center di Madrid (Spagna)
20 ottobre – Zenith La Villette di Parigi (Francia)
21 ottobre – Forest National di Bruxelles (Belgio)
23 ottobre – Porsche Arena di Stoccarda (Germania)
24 ottobre – Hallenstadion di Zurigo (Svizzera)

Insomma, manca davvero poco al rientro in patria di Laura Pausini, infaticabile artista che non conosce sosta. Negli ultimi giorni si è vociferato di una sua probabile presenza sul palco del Teatro Ariston, in qualità di super ospite del prossimo Festival di Sanremo, a venticinque anni di distanza dalla storica vittoria de “La solitudine”, il brano che le ha regalato grande popolarità, la stessa che è riuscita a mantenere e consolidare in questo suo ragguardevole quarto di secolo di carriera.

L’appello per conferire il giusto riconoscimento nei confronti di una delle regine della canzone italiana

Milva e il meritato Premio alla CarrieraMilva e il Festival di Sanremo: una bellissima storia d’amore che dura da ben cinquantasette anni, ossia dal debutto avvenuto nel 1961 con “Il mare nel cassetto”. Con le sue quindici partecipazioni, ad oggi, è la donna con più presenze in gara alla popolare rassegna canora, a pari merito con Al Bano Carrisi, Toto Cutugno e Peppino Di Capri, ma a differenza di questi ultimi non si è mai aggiudicata alcun titolo.

Motivo in più per sostenere con forza l’idea lanciata in tv da Cristiano Malgioglio e sostenuta sul web dagli amici di All Music Italia, che hanno rivolto un accorato appello al direttore artistico Claudio Baglioni, per consegnare all’artista il Premio alla Carriera sul palco del Teatro Ariston.

In poche ore, l’hastag #PremioCarrieraMilva è stato condiviso da una moltitudine di follower su Twitter, compresi alcuni illustri protagonisti della scena musicale italiana, da Ermal Meta a Laura Pausini, passando per Enrico Ruggeri, Fiordaliso, Syria, Le Deva, Leda Battisti, Ilaria Porceddu, Alessio Caraturo e molti altri.

Soprannominata “la pantera di Goro”, Maria Ilva Biolcati ha sviluppato le sue capacità interpretative grazie alla recitazione, approfondendo gli studi teatrali con l’ausilio di maestri del calibro di Giorgio Strehler e Gino Bramieri. Per lei hanno scritto canzoni prestigiosi autori e colleghi, tra cui ricordiamo: Franco Battiato, Enzo Jannacci, Ennio Morricone, Mogol, Raf, Giancarlo Bigazzi, Ron, Valerio Negrini, Giovanni Nuti, Astor Piazzolla, Roby Facchinetti, Alda Merini e Giorgio Faletti, che ha composto per lei “The show must go on”, brano in concorso al Festival nel 2007.

È giunto il momento di assegnare all’interprete emiliana il degno riconoscimento per aver più volte portato e rappresentato l’Italia nel mondo, cantando in nove lingue diverse e collezionando successi in Germania, Francia, Spagna, Giappone e tanti altri Paesi.  Con queste premesse Massimiliano Longo, direttore del portale All Music Italia, ha indetto una petizione su change.org, alla quale noi di Musica361 ci uniamo senza battere ciglio.

Firma anche tu la petizione, cliccando qui!

In radio dal 5 gennaio il nuovo singolo del cantautore milanese, secondo estratto dal suo ultimo album in studio “Dediche e manie”

Biagio Antonacci, Fortuna che ci sei è il nuovo singoloDopo il grande successo di “In mezzo al mondo”, per Biagio Antonacci è tempo di tornare in rotazione radiofonica con un nuovo brano tratto da “Dediche e manie”, la sua quattordicesima fatica discografica rilasciata lo scorso 10 novembre. Si intitola “Fortuna che ci sei”, il pezzo scelto come nuovo singolo, una melodica ballad che rappresenta appieno l’inconfondibile stile dell’artista e che racchiude nel testo il titolo dell’album.

Un manifesto romantico, semplice e immediato, proprio come l’amore, sentimento raccontato e celebrato innumerevoli volte dallo stesso cantautore. Biagio si conferma poeta urbano e contemporaneo, grazie alla sua minuziosa e attenta cura delle parole, che dosa e usa per rafforzare le innovative sonorità presenti in questo ultimo lavoro, frutto di una sempre più conclamata maturità artistica.

Si apre con questo messaggio positivo il 2018 di Biagio Antonacci, attualmente impegnato nei palazzetti più importanti del nostro Paese con la sua nuova tournée. Tanti i cavalli di battaglia presenti in scaletta: da “Iris” a “Se io se lei”, passando per “Liberatemi”, “Mi fai stare bene”, “Quanto tempo e ancora”, “Non ci facciamo compagnia”, lasciando ampiamente spazio anche agli inediti più recenti, come “Il migliore”, “Mio fratello”, “Sei nell’aria” e “Un bacio lungo come una canzone”. Di seguito i prossimi appuntamenti in calendario:

11 gennaio – PalaFlorio di Bari
13 e 14 gennaio – Pala Sele di Eboli (SA)
16 e 17 gennaio – Palasport di Reggio Calabria
19 gennaio – Pala Evangelisti di Perugia
20 gennaio – Modigliani Forum di Livorno
23 gennaio – Adriatic Arena di Pesaro
24 gennaio – Pala Bam di Mantova
26 e 27 gennaio – Kioene Arena di Padova

L’artista milanese si appresta a varcare i confini nazionali per raggiungere  per la prima volta anche la Russia, con due date in programma il 12 e 13 febbraio, rispettivamente a San Pietroburgo e Mosca, per poi far ritorno in Italia a partire dal prossimo maggio, con la seconda parte di un tour che ha già collezionato numerosi sold out. Maggiori info su ticketone.it.

L’artista pugliese lancia il nuovo singolo, preludio di sonorità inedite che influenzeranno il suo prossimo capitolo discografico.

L'isola è il nuovo singolo di Emma“Elettropop” è la password per accedere al nuovo fantastico mondo di Emma, un ritorno quanto mai atteso per quella che possiamo considerare una delle nuove stelle della discografica italiana. Si intitola “L’isola”, il brano che segna la svolta artistica  della vincitrice della nona edizione del talent show “Amici” di Maria De Filippi, un pezzo da forti influenze internazionali, composto da Roberto Angelini, Gigi Canu e Marco Baroni dei Planet Funk.

Il testo della canzone, disponibile in radio e nei digital store a partire dal 5 gennaio, lancia un messaggio positivo e speranzoso, attraverso l’ausilio di parole chiare e semplici, che regalano all’interprete salentina maggiore consapevolezza, sinonimo di un’importante maturità artistica raggiunta in questi ultimi anni di carriera, soprattutto dopo il trionfo al Festival di Sanremo nel 2012 con “Non è l’inferno”.

Per il suo ritorno, Emma ha optato per un sound inedito, che spazia dal funk all’elettronica, generi riletti rigorosamente in chiave pop e arricchiti dalla sua solita grintosa impronta vocale, il tutto accompagnato dalle immagini del videoclip diretto da Lukasz Pruchnik, girato per le vie di Manhattan.

“L’isola” anticipa l’uscita della sua sesta fatica discografica intitolata “Essere qui”, prevista per il prossimo 26 gennaio, che arriva a due anni di distanza dal successo di “Adesso”, certificato doppio disco di platino, trainato dai fortunati singoli “Occhi profondi”, “Arriverà l’amore”, “Io di te non ho paura”, “Il paradiso non esiste” e “Quando le canzoni finiranno”.

«Mi sono presa il tempo necessario, il mio tempo – racconta l’artista – il tempo di fare e di disfare, di suonare e di risuonare, di cantare e di ricantare, il tempo per capire. Il tempo per essere felice. Si chiama ‘Essere qui’ questo nuovo album, perché è già tantissimo esistere e fare ciò che amo di più, avere la possibilità di raccontarmi e di raccontare ed essere scelta e amata da così tante persone, talmente tante che un cuore solo non le può contenere. In ogni canzone ho messo una parte di me…spero la migliore!».

L'isola è il nuovo singolo di Emma

Hunziker e Favino spalleggeranno Baglioni alla conduzione della popolare kermesse, in scena al Teatro Ariston a partire dal prossimo 6 febbraio

Festival di Sanremo 2018, presentata ufficialmente la squadraNonostante l’organizzazione della sessantottesima edizione del Festival di Sanremo sia partita in ritardo rispetto agli anni passati, il direttore artistico Claudio Baglioni è riuscito a recuperare il tempo perduto, arrivando puntualissimo per la seconda conferenza stampa ufficiale, quella in cui ha rivelato le principali novità ed annunciato i nomi degli altri presentatori.

Gasatissima Michelle Hunziker, alla sua seconda partecipazione dopo aver affiancato Pippo Baudo nel 2007, che promette di portare con sé contenuti volti a sensibilizzare l’attenzione sulla violenza di genere, un tema affrontato da oltre dieci anni daDoppia difesa Onlus, fondazione voluta e sostenuta dalla showgirl svizzera e dall’avvocato Giulia Bongiorno. Presente all’appello anche Pierfrancesco Favino, che riesce a mascherare l’emozione con un tocco di ironia, grazie alla sua conclamata esperienza di attore.

Sarà il Festival dell’immaginazione, slogan di sessantottina memoria lanciato dallo stesso Baglioni, che saprà bilanciare e dare il giusto peso alle parole “rivoluzione” e “tradizione”. Come già annunciato, non ci sarà alcuna eliminazione tra i cantanti in concorso, che non dovranno più fare le valige prima della serata finale, e la durata delle canzoni è stata allungata a quattro minuti, il tutto per mettere il più possibile al centro la musica, unica protagonista della storica rassegna canora prestata alla televisione.

«C’è un telaio fissato – afferma il cantautore romano – ovvero i 28 brani in gara che saranno raccontati e cantati. Tutto il resto deve uniformarsi. Spero che qualche piccola rivoluzione saremo in grado di portarla, Sanremo è una manifestazione gloriosa ma che, come ogni tradizione, ha bisogno ogni tanto di una revisione e di innovazione: sarà un Festival 0.0».

Infine, sono stati svelati alcuni dettagli sulla scenografia, disegnata da Emanuela Trixie Zitkowsky, che richiamerà la struttura di una sala da concerto e, per la prima volta, sarà semplicemente bianca, come una pagina su cui tratteggiare luci, suoni e colori. Che l’immaginazione abbia inizio.

A due anni dalla sua scomparsa, resta vivo il ricordo del cantautore britannico nei milioni di fans sparsi in tutto il mondo

David Bowie, omaggio alla memoria del Duca BiancoInnovatore e geniale, considerato come un’autentica leggenda del rock, un’icona intramontabile che ha profondamente influenzato con le sue sonorità l’intera musica del XX secolo. Impossibile definire tutte le anime artistiche di David Bowie, così come il vuoto incolmabile che ha lasciato nel settore discografico.

La sua creatività e il suo estro lo hanno portato a comporre canzoni senza tempo, tra cui “Space oddity” (incisa anche in una versione italiana dal titolo “Ragazzo solo, ragazza sola”), ma anche capolavori che possiamo a dir poco definire spaziali come “Starman” e“Life on mars”, o l’eclettica “Ziggy stardust”, le celebri “Heroes” e “Let’s dance”, fino alla collaborazione con i Queen di Freddy Mercury sulle note di “Under pressure”, altro brano avanguardista del suo repertorio.

Venticinque album in studio, circa seicento canzoni composte, cinquemila concerti dal vivo e qualcosa tipo centotrenta milioni di dischi venduti nel mondo, questi i numeri che in cinquant’anni di attività lo hanno consacrato come un mito, al quale abbiamo dovuto dire addio troppo presto.

David Bowie si è spento nella notte tra il 9 e il 10 gennaio del 2016, dopo una lunga ed estenuante battaglia contro il cancrodurata diciotto mesi, a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione del suo ultimo disco “Blackstar”, riconosciuto universalmente come il suo testamento artistico, nel quale ricorre frequentemente il tema della morte, proprio come nel videoclip del singolo “Lazarus”, in cui è riuscito anche con le immagini a rappresentare tutto il suo genio.

Ci penseranno i Decibel a ricordare sul palco del Teatro Ariston questa autentica icona della musica internazionale, infatti, la band di Enrico Ruggeri sarà in gara al prossimo Festival di Sanremo con il brano intitolato “Lettera al Duca”, ispirato e dedicato alla memoria del poliedrico cantautore britannico.

Istrionico, provocatore, intuitivo, eclettico, istintivo e geniale: questi e molti altri ancora gli aggettivi per descrivere una delle icone artistiche più influenti del nostro Paese.

Adriano Celentano, gli 80 anni del MolleggiatoUna vita trascorsa ai vertici delle classifiche, sempre in tendenza anche prima dell’avvento di Twitter! Ebbene sì, possiamo considerare Adriano Celentano l’artista più social di tutti i tempi, precursore di ogni forma di tecnologia, che ha saputo far parlare di sé in qualsiasi circostanza e per ogni sua apparizione, complici gli oltre quaranta film girati (molti dei quali considerati ancora oggi dei cult) e le tanto discusse incursioni televisive che hanno consacrato la sua popolarità.

Nato a Milano il 6 gennaio 1938, da genitori pugliesi emigrati al nord, sin da giovane si dimostra interessato al rock and roll, che in quegli anni spopolava. Conosce e collabora con altri giovani emergenti della scena musicale, da Giorgio Gaber ad Enzo Jannacci, passando per Luigi Tenco e Tony Renis. La consacrazione arriva sul palco del Teatro Ariston, dove propone 24.000 baci” che si classifica al secondo posto delFestival di Sanremonel 1961. Il successo è clamoroso, al punto da farlo diventare il primo musicista nella storia della musica italiana in grado di autoprodursi, fondando una propria etichetta discografica: il Clan Celentano. L’autonomia creativa lo porterà ad esprimersi con la massima libertà, fino a diventare quel mito fuori dagli schemi, che oggi tutti conosciamo.

La carriera del Molleggiato è costellata di primati, con oltre 200 milioni di copie di dischi venduti ed innumerevoli successi collezionati sia in Italia che all’estero: da Azzurro” a Il ragazzo della via Gluck”, passando perUna carezza in un pugno”,Il tuo bacio è come un rock”, Si è spento il sole”, Pregherò”,Svalutation”, Prisencolinensinainciusol (il primo rap della storia), Soli”, Il tempo se ne va”eL’emozione non ha voce”, fino alle recenti ultime hit realizzate in coppia con Mina, altra testa di serie e assoluta protagonista del bel canto all’italiana.

Dunque, tanti auguri ad Adriano Celentano! Un artista a tutto tondo, poliedrico edestremamente sagace, che nel corso dei suoi sessant’anni di carriera non si è mai preso troppo sul serio e, forse, questo ha contribuito a renderlo una vera e propria leggenda, un personaggio influente diventato parte integrante non solo della storia della musica, ma anche del costume e della cultura del nostro Paese.

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