L’omaggio all’artista partenopeo che ha profondamente segnato la storia recente della musica leggera italiana.

Pino Daniele, omaggio a 3 anni dalla sua scomparsaCantautore e chitarrista di fama internazionale, anima delicata e voce senza tempo, questo e molto altro ancora è Pino Daniele, scomparso prematuramente il 4 gennaio del 2015. A tre anni di distanza da questa grave perdita, l’Italia intera continua a ricordarlo, onorando la sua memoria con manifestazioni canore, mostre, rassegne fotografiche e qualsiasi altra tipologia di tributo ma, in fondo, il modo migliore per ricordarlo è ascoltare e far rivivere il ricco repertorio lasciatoci in eredità.

Autentici capolavori realizzati nel corso di ben quarant’anni di carriera e che hanno accompagnato intere generazioni, attraversando i decenni e segnando le carriere di numerosi artisti: da Napule è” a Je so pazzo”, passando per “I Say i’ sto ccà”, Quanno chiove”, Terra mia”, “Yes I know my way”, “Resta cu’mme, O scarrafone”, “Anna verrà”, Quando”,Che Dio ti benedica”, A me me piace ‘o blues”, Io per lei”,Se mi vuoi”, Anima”, Dubbi non ho”, Che male c’è”, Stare bene a metà”, Amore senza fine”, Neve al sole”, Cosa penserai di me”, Sara”, Pigro e Back home”. 

L’intero firmamento discografico di Pino Daniele è costellato da canzoni intramontabili, impreziosite dal trasporto di una delle voci più intense del nostro panorama musicale. Numerose le sue fasi artistiche, dagli esordi con i Napoli Centrale alla scoperta di sonorità internazionali, dalla canzone napoletana al blues, dalle atmosfere acustiche a quelle elettroniche. Un tocco passionale e sempre all’avanguardia, precursore di suoni che non si erano ancora sentiti, almeno in Italia.

Per cercare di ricordare al meglio questo grande artista, vi proponiamo di seguito alcune delle frasi più belle tratte dalle sue canzoni:

  • “Napule è mille culure, Napule è mille paure, Napule è a voce d’ ‘e criature che saglie chiano chianu e tu saje ca nun si sulo” (da “Napule è” del 1977);
  • “Simmo lazzari felici, gente ca nun trova cchiù pace, quanno canta se dispiace è sempe pronta a se vutta’, pe’ nun perdere l’addore” (da “Lazzari felici” del 1984);
  • “Noi che abbiamo un mondo da cambiare, noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare” (da “Anna verrà” del 1989);
  • E vivrò, si vivrò, tutto il giorno per vederti andar via, fra i ricordi e questa strana pazzia e il paradiso, forse esiste chi vuole un figlio non insiste” (da “Quando” del 1991);
  • “Prova a chiedermi una carezza, per scoprire che la paura è una certezza” (da “Se mi vuoi” del 1995);
  • “Mai nessuna mi ha mai detto sono pazza di te, mai mai nessuna è grande come te, che metti i tuoi sogni dentro ai miei e riesci ad essere sempre come sei” (da “Dubbi non ho” del 1997);
  • “Se mi guardi con gli occhi dell’amore non ci lasceremo più” (da “Amore senza fine” del 1998);
  • “Quante cose inutili abbiamo nella testa, ma il tuo sorriso resta in the middle of the night (da “Sara” del 2001);
  • “Ho bisogno di te, ho un maledetto bisogno di te, per riempire il mio cuore, per mettermi in discussione” (da “Pigro” del 2005);
  • “Se avessi avuto almeno un’occasione adesso che so capire le parole, ma il ricordo di un amore continua a viaggiare nella testa” (da “Vento di passione” del 2007).

Le tournèe in programma nel nostro Paese nei prossimi dodici mesi degli artisti più amati dal pubblico italiano. 

I concerti più attesi del 2018, tutti i live da non perdereIl 2018 sarà un anno all’insegna della musica dal vivo, come sempre fonte di divertimento e di evasione per coloro che scelgono di trascorrere una serata in compagnia delle emozioni. Tra gli eventi più importanti dell’anno, ci sarà indubbiamente il doppio live di Laura Pausini al Circo Massimo di Roma, in calendario il 21 e 22 luglio, due anteprime della maestosa tournée internazionale che la riporterà in giro per il mondo nei mesi successivi.

Partirà da Milano la nuova tournée di Jovanotti, con dieci date consecutive in programma al Mediolanum Forum di Assago a febbraio, per poi proseguire il viaggio nelle più importanti città italiane fino a giugno. Pronto al grande salto è Cesare Cremonini, protagonista per la prima volta negli stadi, in scena a San Siro il prossimo 20 giugno. Tra gli altri che si esibiranno nel tempio della musica, segnaliamo i Negramaro e la coppia del rap composta da J-Ax e Fedez, con un indimenticabile concerto che andrà a chiudere il progetto “Comunisti col Rolex”.

Dopo il successo delle dieci anteprime sold out dei mesi scorsi, riprende a febbraio il tour di Caparezza, così come per Biagio Antonacci, reduce dal lancio del suo ultimo disco “Dediche e manie”. Sempre nei palazzetti, andranno in scena i live di Gianna Nannini, di Francesco Gabbani, del giovane Riki, di Giorgia, del trio inedito composto da Nek – Max Pezzali – Francesco Renga, dei Negrita, di Zucchero, di Gianni Morandi, che ha da poco rilasciato il suo quarantesimo album “D’amore, d’autore”, e degli Elio e le storie tese, con le ultime date prima del loro definitivo scioglimento.

Proseguirà a grande richiesta anche il “Combattente Tour” di Fiorella Mannoia, così come gli spettacoli teatrali di Massimo Ranieri, Umberto Tozzi, Patty Pravo, Luca Barbarossa, Francesca Michielin, Brunori Sas, Mannarino, Levante e dei Nomadi.

Sul fronte internazionale, infine, sono attesi in primavera Bob Dylan, Roger Waters, Lana Del Rey, Sam Smith e Harry Styles, mentre a giugno sono previsti gli show di Katy Perry (a Bologna) e dei Pearl Jam (a Milano, Padova e Roma). Sempre in estate, protagonisti del Lucca Summer Festival saranno Ringo Starr, Lenny Kravitz e i Gorillaz, mentre al Firenze Rocks 2018 approderanno i Foo Fighters, i Guns N’ Roses, Iron Maiden e Ozzy Osbourne. Che dire? Buon anno e buona musica a tutti!

Da Laura Pausini ad Eros Ramazzotti, tutti i dischi in uscita dei protagonisti della musica italiana e internazionale

Gli album più attesi del 2018, ecco quali usciranno
Da Laura Pausini a Eros Ramazzotti, sono diversi gli album più attesi del 2018.

Il 2018 si preannuncia un anno molto prolifico dal punto di vista musicale, grazie ai numerosi ritorni di molti artisti beniamini del pubblico. Le prime certezze arrivano per questo mese di gennaio, a partire dal terzo album in studio di Francesca Michielin (intitolato 2640”), passando per i due progetti discografici di due affermati come Giuseppe Anastasi (“Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”) e Roberto Casalino (“Errori di felicità”), concludendo con i dischi dal vivo di Giorgia (“Oronero Live”) e Carmen Consoli (“Eco di sirene Live”).

A febbraio sarà protagonista il Festival di Sanremo, il primo targato Claudio Baglioni, con la pubblicazione degli album degli artisti in gara: Ermal Meta, Max Gazzè, Annalisa, Fabrizio Moro, Noemi, Luca Barbarossa, Giovanni Caccamo, Le Vibrazioni, gli Elio e le storie tese, Lo Stato Sociale, Red Canzian, Bungaro, Pacifico, Ornella Vanoni, Mario Biondi, oltre alle ristampe di Nina Zilli, The Kolors, Roby Facchinetti & Riccardo Fogli, i Decibel e Renzo Rubino.

Gli album più attesi del 2018, ecco quali usciranno
Altri big proporranno i loro lavori dopo l’esperienza al Festival di Sanremo 2018.

Per la primavera è attesissima Laura Pausini, che festeggerà i venticinque anni di attività con il suo dodicesimo album di inediti, così come Alessandra Amoroso che celebrerà il suo decennale di carriera con un disco previsto per marzo.

Ancora in attesa di una collocazione temporale, invece, i nuovi progetti musicali per questo 2018 di: Eros Ramazzotti, Loredana Bertè, Emma, Malika Ayane, Elisa, Dolcenera, Arisa, i Tiromancino, Daniele Silvestri, Anna Tatangelo, Benji e Fede, Lorenzo Fragola, Il Volo, Andrea Bocelli, Mina, Antonello Venditti, Franco Battiato, Adriano Celentano, Antonella Ruggiero, Fausto Leali, Silvia Mezzanotte, Raf, i Negrita, Edoardo Bennato, Gianluca Grignani e Luca Carboni.

Sul fronte internazionale, dopo quattro anni di silenzio, è pronta al grande ritorno Avril Lavigne, mentre sono in attesa di consacrazione Nicki Minaj, Selena Gomez e Camila Cabello, al suo esordio da solista dopo aver abbandonato le Fifth Harmony. Tra i grandi nomi del pop internazionale, da non perdere i nuovi album di Bruno Mars, Kylie Minogue e Celine Dion, regina assoluta del bel canto.

Una guida utile e pratica per conoscere tutti gli appuntamenti dal vivo in scena nell’ultima notte dell’anno, per dare il benvenuto al 2018 in musica!

Capodanno in piazza, tutti i concerti nelle città italianeAnche per questo 31 dicembre 2017, saranno numerosi gli eventi musicali gratuiti organizzati e dislocati in numerosi comuni del nostro Paese. Una serie di eventi che faranno compagnia a tutti i cittadini che sceglieranno di festeggiare in piazza lo scoccare della mezzanotte, in compagnia della buona musica con il classico concertone di Capodanno.

Partendo dal nord, nel suggestivo scenario di Piazza del Duomo a Milano si alterneranno Luca Carboni e Fabri Fibra, mentre in Piazza Sordello a Mantova si esibirà Max Gazzè. Tra gli altri eventi in calendario: ad Asti andrà in scena in Piazza Alfieri la raffinata voce di Elisa, in Piazza De Ferrari a Genova giocheranno in casa gli Ex-Otago, in Piazza Bra a Verona è previsto il concerto dei Soul System, in Piazza Ferretto a Mestre saranno protagoniste Le Deva, in Piazza Roma a Modena canterà Silvia Mezzanotte, in Piazza Martiri a Carpi il rapper Emis Killa, in Piazza Garibaldi a Parma ci sarà Fedez, in Piazza Del Popolo a Cesena i mitologici Nomadi, mentre in Piazzale Fellini a Rimini saliranno sul palco Daniele Silvestri e Nina Zilli.

Nell’incantevole location di Piazzale Michelangelo a Firenze andranno in scena Ermal Meta, Raphael Gualazzi e Morgan, sul lungomare di Livorno sarà protagonista con i suoi classici Ivana Spagna, mentre Siena ospiterà in Piazza del Campo i Bandabardò. Al Circo Massimo di Roma si terrà uno spettacolo teatrale della compagnia spagnola dei La Fura dels Baus, in Piazza della Rinascita a Pescara suonerà Vinicio Capossela, in Piazza Plebiscito ad Ancona intratterrà Colapesce e in Piazza Giorgini a San Benedetto del Tronto ci sarà Giuliano Palma.

Capodanno in piazza, tutti i concerti nelle città italianeTanta musica anche al sud, a cominciare da Napoli che dal cuore di Piazza Plebiscito metterà insieme un cast di trenta artisti, partenopei e non, tra cui Enzo Gragnaniello, James Senese, O’ Zulu’, i Desideri e molti altri ancora. A Salerno si saluterà il 2017 da Piazza Amendola in compagnia di Fiorella Mannoia, in Piazza Duomo ad Amalfi con Arisa, in Piazza Vittorio Veneto a Matera ci sarà Clementino, in Piazza Prefettura a Bari è atteso Marco Mengoni. Buona musica internazionale in Piazza dei Brusi a Cosenza con gli Skunk Anansie, mentre in Piazza Politeama a Palermo andrà in scena il rock di Edoardo Bennato. Per concludere, tanti i concerti gratuiti previsti in Sardegna: Cagliari ospiterà in Piazza Yenne l’intensità di Malika Ayane, sul palco di Piazza Italia a Sassari salirà Piero Pelù, nella zona portuale di Alghero arriverà Samuel Romano dei Subsonica, mentre dal Molo Brin di Olbia mister J-Ax intratterrà il pubblico presente.

Infine, per chi preferisce festeggiare comodamente a casa, sul fronte televisivo sono in programma due imperdibili eventi, a cominciare dalla consueta trasmissione di Rai Uno intitolata “L’anno che verrà”, condotta da Amadeus. In diretta da Maratea si esibiranno, tra gli altri, Al Bano e Romina Power, Patty Pravo, Raf, i Tiromancino e Marco Carta. Canale 5 risponderà con il “Wind Capodanno in musica” presentato da Federica Panicucci che, dal palco dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, avrà come protagonista un cast d’eccezione: da Francesco Gabbani a Fabrizio Moro, passando per Annalisa, Benji e Fede, Riki, Michele Bravi, Noemi, Alex Britti, Marco Masini, Ron, Enrico Ruggeri, Mario Venuti, Alexia, Michele Zarrillo, Anna Tatangelo, Nesli, Chiara Galiazzo, Sergio Sylvestre, L’Aura, Thomas, Elodie, Fred De Palma e Federica Carta.

Ecco i nomi dei personaggi più seguiti su Facebook, Twitter ed Instagram in questi ultimi dodici mesi.

Personaggi più seguiti sui social network nel 2017Per il sesto anno consecutivo, arriva puntualissima la classifica dei personaggi famosi italiani più seguiti della rete, rilevata dall’Osservatorio Social Vip, che studia l’andamento dei profili ufficiali delle icone provenienti dal mondo dello spettacolo. Molte le stelle della musica in vetta agli indici di gradimento dei tre principali social network del nostro Paese: Facebook, Twitter ed Instagram.

Analizzando i dati della piattaforma di Mark Zuckerberg, troviamo al primo posto Laura Pausini con 6.916.830 seguaci, incoronata regina per il secondo anno di fila. Seguono: Eros Ramazzotti, Vasco Rossi, Andrea Bocelli, Tiziano Ferro, Gianni Morandi, Alessandra Amoroso, i Modà, Fabri Fibra, Biagio Antonacci, i Negramaro, Elisa, Renato Zero, Anna Tatangelo, Gianna Nannini e Il Volo, oltre a due vere e proprie webstar amatissime dai giovani, come Lodovica Comello e Ruggero Pasquarelli.

Su Twitter, invece, a dominare è Jovanotti, con 3.888.488 follower, seguito a ruota da Laura Pausini, Emma Marrone, Ligabue, J-Ax, Marco Mengoni, Cesare Cremonini, Annalisa Scarrone, Max Pezzali, Michele Bravi, Fiorella Mannoia e Noemi. Tra le giovani promesse della musica italiana, segnaliamo il fenomeno del trap Ghali e Riki, vincitore morale dell’ultima edizione di “Amici” di Maria De Filippi.

Conclude l’analisi Instagram che, tra selfie e scatti pseudo privati, vede tra i cantanti più cliccati Fedez, assieme a numerosi personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo, da Belen Rodriguez ad Alessia Marcuzzi, passando per Michelle Hunziker, Melissa Satta, Frank Matano Elisabetta Canalis, Fabio Rovazzi, Luciana Littizzetto, Barbara D’Urso, lo chef Antonino Cannavacciuolo, Luca Argentero, Simona Ventura, la make-up artist Clio Zammatteo, Mara Venier e altre stelle dello showbiz.

Personaggi più seguiti sui social network nel 2017Numeri da capogiro accorpati in un’unica classifica, che determina i venti personaggi più amati dal popolo di internet: tra storie, cinguettii e like.

Osservatorio Social Vip – Classifica generale

  1. Ruggero Pasquarelli (12.181.114)
  2. Belen Rodriguez (11.606.557)
  3. Laura Pausini (11.565.052)
  4. Fedez (8.852.197)
  5. Emma Marrone (8.252.653)
  6. Jovanotti (7.236.534)
  7. Lodovica Comello (6.483.284)
  8. Eros Ramazzotti (6.482.281)
  9. Alessia Marcuzzi (6.389.295)
  10. Ligabue (6.006.616)
  11. J Ax (5.943.451)
  12. Michelle Hunziker (5.774.679)
  13. Alessandra Amoroso (5.637.690)
  14. Melissa Satta (5.310.467)
  15. Frank Matano (5.200.278)
  16. Vasco Rossi (4.859.938)
  17. Tiziano Ferro (4.532.382)
  18. Marco Mengoni (4.528.502)
  19. Andrea Bocelli (4.501.956)
  20. Clio Zammatteo (4.313.168).

Rivelati i nomi dei concorrenti che comporranno il cast della categoria Campioni dell’annuale kermesse canora, in scena al Teatro Ariston dal 6 al 10 febbraio.

Sanremo 2018, ecco l'elenco dei 20 big in garaAlea iacta est: il dado è tratto! Puntuale come un orologio svizzero, è arrivato l’annuncio del nuovo direttore artistico Claudio Baglioni, che ha svelato i nomi dei cantanti che parteciperanno alla sessantottesima edizione della manifestazione musicale più amata e longeva del nostro Paese. Sarà un Festival della canzone italiana a quote paritarie, quello che andrà in scena a Sanremo il prossimo febbraio, che includerà venti canzoni in gara eseguite da ventisei artisti.

Tra gli esordi, segnaliamo l’arrivo in riviera di mister Mario Biondi, alle prese con la lingua italiana che, nel corso della sua blasonata carriera, ha musicalmente masticato poco, così come i giovanissimi The Kolors che, fino a questo momento, hanno dato sfoggio del proprio talento cantando in inglese. Debutto anche per il Maestro Enzo Avitabile, che regalerà momenti di prestigio e qualità rigorosamente made in Naples. A rappresentare il mondo indie, ci sarà il gruppo bolognese Lo stato sociale, veri outsider di questa edizione.

Tantissimi i ritorni, tra cui ben nove ex vincitori: Ron (con un brano inedito scritto da Lucio Dalla), Luca Barbarossa, Enrico Ruggeri (detentore di due vittorie, in gara quest’anno con i Decibel), Peppe Servillo (leader degli Avion Travel), Giovanni Caccamo e Fabrizio Moro (entrambi trionfatori nelle Nuove Proposte), Red Canzian e la coppia Roby Facchinetti – Riccardo Fogli (protagonisti della storica vittoria datata 1990 con i Pooh). Tra i veterani torna anche Ornella Vanoni, in trio con Bungaro e Pacifico, due degli autori più prolifici dell’attuale scenario musicale italiano, ed Elio e le storie tese, che daranno il loro definitivo addio al pubblico sul palco dell’Ariston con la loro “Arrivedorci”, un titolo che è già tutto un programma.

Sanremo 2018, ecco l'elenco dei 20 big in gara
Sanremo 2018, ecco l’elenco dei 20 big in gara.

Tra i più giovani, spiccano i nomi di Noemi, Annalisa, Nina Zilli (uniche quote rosa insieme alla Vanoni), Diodato accompagnato dal poliedrico Roy Paci, Renzo Rubino (con un brano co-firmato con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro), Le Vibrazioni (freschi di reunion con Francesco Sarcina) e Max Gazzè, istrionico artista che è solito portare in concorso solo pezzi da novanta del suo repertorio. Conclude la lista la coppia composta da Ermal Meta e Fabrizio Moro, due rappresentanti del nuovo cantautorato italiano, che possiamo tranquillamente inserire tra i papabili per la vittoria finale.

Il cast del prossimo Festival si compone di nomi importanti e titoli curiosi, il che lascia presagire un giusto bilanciamento tra tradizione ed innovazione. D’altronde, da un architetto come Claudio Baglioni non ci si poteva aspettare altro che proporzione, bilanciamento e stile.

La rosa dei 20 big di Sanremo 2018

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – “Il segreto del tempo”

Nina Zilli – “Senza appartenere”

The Kolors – Frida”
Diodato e Roy Paci – “Adesso”

Mario Biondi – “Rivederti”

Luca Barbarossa – “Passame er sale”

Lo Stato Sociale – “Una vita in vacanza”

Annalisa – “Il mondo prima di te”

Giovanni Caccamo      – “Eterno”

Enzo Avitabile con Peppe Servillo – “Il coraggio di ogni giorno”

Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico – “Imparare ad amarsi”

Renzo Rubino       – “Custodire”

Noemi – “Non smettere mai di cercarmi”

Ermal Meta e Fabrizio Moro        – “Non mi avete fatto niente”

Le Vibrazioni – “Così sbagliato”

Ron – “Almeno pensami”

Max Gazzè – “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”

Decibel – “Lettera dal duca”

Red Canzian – “Ognuno ha il suo racconto”

Elio e le Storie Tese – “Arrivedorci”

L’incontro con lo chef stellato, apprezzato volto del piccolo schermo, che ha fatto del sapore e della ricerca gastronomica il suo più profondo credo professionale.

Incontro con Gianfranco Vissani
Gianfranco Vissani, “La Cucina delle Feste” è il suo nuovo libro.

Si intitola “La Cucina delle Feste” il nuovo libro di Gianfranco Vissani (edito da Rai-Eri), un manuale di gustose ricette che attraversano le varie regioni italiane. Un volume impreziosito da consigli pratici da portare in tavola nel corso di ogni tipo di festività, dal Natale alla Pasqua, un giusto compromesso tra innovazione e rispetto della tradizione. In occasione di questa sua ultima fatica letteraria, abbiamo incontrato il rinomato cuoco, che non ha mai fatto segreto del suo passionale amore per gli ingredienti genuini prodotti dalla nostra terra.

Ciao Ganfranco, partiamo dal tuo ultimo libro “La cucina delle Feste”, in che modo descriveresti la tua arte?
La mia non è assolutamente una cucina altolocata, ma destinata a tutti. Prediligo i cibi naturali e veraci, sono contrario all’azoto e a tutti quelli che ti mettono il fumo nel piatto. Ormai l’immagine conta più del gusto, stanno distruggendo secoli di tradizione con tutta questa storia della cucina molecolare che modifica geneticamente un alimento, al punto da non sapere più cosa stiamo mangiando. Personalmente sono molto legato alle mie radici, chi non rispetta la propria cultura non ha molto futuro davanti a sé.

Quale potrebbe essere “la ricetta” per contemplare una cucina sana, mantenendo sempre come priorità il gusto?
E’ necessario ripescare nella nostra tradizione, andare a riprendere quelle che sono le pietanze dei nostri nonni e attualizzarle, ma senza le basse temperature o altre diavolerie degli ultimi anni. Dobbiamo tornare a realizzare piatti che parlano e che emozionano, la gastronomia dà sempre modo e maniera di potersi esprimere e, di conseguenza, riempire il mondo.

Se la tua cucina fosse musica, a quale cantante ti paragoneresti?
Mi viene in mente il mio amico Francesco De Gregori, oppure Lucio Dalla, che ho avuto la fortuna di incontrare e di intervistare in passato, due grandi artisti e due grandi persone. Ecco, la mia cucina vorrei che trasmettesse le stesse emozioni delle loro canzoni più belle.

Incontro con Gianfranco Vissani
Chef Gianfranco Vissani.

Cosa rappresentano per te le festività natalizie?
Il ricordo di quando ero bambino, la prima cosa che mi viene in mente è il profumo dei mandarini, che oggi non ci sono più e sono stati sostituiti dalle clementine, che non hanno alcun sapore. Il Natale trovo sia la festa più bella, perché aggrega tante persone intorno ad un tavolo e ti fa dimenticare le cose negative legate alla quotidianità del nostro tempo.

Tra pochi giorni è l’ultimo dell’anno, qual è il segreto per un cenone con i fiocchi?
Non abbandonare la tradizione per inseguire le mode del momento e, soprattutto, non buttare via niente. Gli avanzi fanno parte della nostra cultura, per esempio, le bucce del mandarino non dovremmo scartarle, ma conservarle e metterle in infusione per aromatizzare i dolci. In tempi di crisi si può fare tutto quello che vogliamo, basta avere creatività e quella non si compra al mercato.

Per concludere, progetti futuri e buoni propositi per il 2018?
Scriverò un altro libro e sto preparando qualcosa di nuovo per la televisione. Poi il resto si vedrà, la vita va assaporata, proprio come un buon piatto.

A tu per tu con il quarto classificato del popolare talent show targato Sky, che ci racconta la sua personale avventura vissuta sotto l’occhio vigile del suo giudice Fedez.

Samuel Storm, intervista al giovane talento di X Factor
Samuel Storm, quarto classificato a X Factor 2017.

Un bagaglio di talento e un passato di cui non ama parlare, questo è molto altro ancora è Samuel Storm, diciannovenne emerso nel corso dell’undicesima edizione italiana di X Factor, conclusasi giovedì scorso con la finalissima al Forum di Assago e la vittoria di Lorenzo Licitra. Dalla Nigeria all’Italia il viaggio di Samuel non è stato semplice ma, col senno di poi, ne è valsa la pena, visto il successo che sta riscuotendo nel nostro Paese grazie alla sua incredibile voce. Fiero del suo percorso e dell’inedito “The story”, abbiamo incontrato il giovanissimo artista, che ha finalmente coronato il sogno di cantare.

Ciao Samuel, benvenuto su Musica361. Com’è stato questo tuo X Factor?
Sono contento di tutto quello che ho fatto, dall’inizio alla fine. È stata un’esperienza incredibile, pazzesca. Sono cresciuto tanto, ho imparato un sacco da chiunque, dai miei colleghi concorrenti a Fedez, passando per gli altri giudici, al mio producer Fausto Cogliati. Non potevo chiedere niente di più grande, cantare al Forum davanti a così tante persone, accanto ad un artista internazionale che stimo moltissimo come James Arthur, insieme a tre amici come Lorenzo, Enrico e i Maneskin, non potevo desiderare di meglio. 

Prima di salire sul palco hai affermato di sentirti un vincitore, così come gli altri tre concorrenti. Qual è stata la tua vittoria più grande?
Esattamente, abbiamo vinto tutti e quattro, è quello che succederà dopo X Factor che conta. La mia vittoria più grande è stata lanciare il mio inedito, sapere che una mia canzone oggi è disponibile su Spotify, YouTube e in tutte le radio, è la cosa più bella per me.

Come descriveresti il tuo rapporto con Fedez?
All’inizio non ci eravamo molto capiti, siamo entrambi molto timidi e personalmente non riesco ad esprimermi ancora bene con l’italiano. Ci sono state delle incomprensioni, ma le abbiamo superate senza problemi dalla terza puntata in poi, grazie a il mio produttore che ha in qualche modo bilanciato i nostri caratteri, aiutandomi ad esprimere quello che volevo dire veramente.

Hai mai temuto che la tua storia potesse, in qualche modo, distrarre il pubblico dall’attenzione sul tuo talento?
Forse all’inizio, dopo le audizioni, ma dai live in poi la mia storia era già archiviata, mi sono concentrato solo sul mio percorso e sulla finale, il mio obiettivo primario era quello di iniziare e finire questa avventura.

Come vedi il tuo futuro da questo momento in poi?
Mhmm, sarà un qualcosa di pazzesco, me lo sento, anche se non accadrà subito e ci vorrà del tempo sono certo che per me ci saranno grandi cose, intanto porto pazienza. 

All’indomani della finalissima del popolare talent show di Sky, abbiamo incontrato il terzo classificato, fiero del percorso e del suo brano inedito.

Intervista a Enrico Nigiotti, terzo classificato a X Factor
Enrico Nigiotti, terzo classificato a X Factor 2017.

È un momento particolarmente fortunato per Enrico Nigiotti, reduce dalla straordinaria avventura di X Factor, un’esperienza che lo ha portato al tanto atteso riscatto discografico dopo l’auto-eliminazione ad “Amici” del 2010. È tornato per far ascoltare la sua musica, in particolare l’inedito “L’amore è”, uno dei brani più trasmessi in radio e scaricati del web, che ha voluto accennare sul palco del Mediolanum Forum di Assago durante la finalissima dello scorso 14 dicembre, contrariamente a quanto previsto dal regolamento.

Ciao Enrico, benvenuto su Musica361. Come hai vissuto questa esperienza?
Direi nel migliore dei modi, non ho mai sentito e vissuto la gara, sono venuto qua per promuovere la mia musica e far conoscere le mie canzoni. Ho cercato di strappare un minuto e mezzo alla diretta per eseguire il mio inedito, ci sono riuscito e ho imparato che quando chiedi qualcosa sul palco, davanti al pubblico, nessuno ha il coraggio di negartela! 

Com’è stato riprendere contatto con la libertà?
Bellissimo, non ce la facevo più, perché non sopporto l’idea di essere recluso in nessun contesto e, in passato, penso di averlo anche dimostrato. Ho cercato di restare calmo in queste settimane chiuso nel loft, è stata dura ma sono riuscito a domare il mio carattere, sono molto contento di esserci riuscito e di essere tornato alla libertà da finalista.

Pensi di essere stato capito dal pubblico?
Si, altrimenti non sarei arrivato fino a questo punto. Non credo nemmeno di essere stato avvantaggiato dalle mie esperienze precedenti, anzi se non avessi fatto un talent prima, molto probabilmente, sarei stato considerato il personaggio più indie di questa edizione. Ho imparato che nella vita bisogna crederci, crederci, crederci, crederci sempre!

Ti hanno definito il vincitore morale di questa edizione, d’altronde Mara ti ha chiamato ‘Lorenzo’ per tutta la serata…
Infatti! (ride, ndr). Scherzi a parte, non mi sento il vincitore morale di X Factor, ma posso affermare di aver vinto la sfida più grande con me stesso, perché sono riuscito a ricrearmi un’opportunità di lavoro, la stessa che avevo sprecato qualche anno fa. Nel mondo della discografia non è facile avere una seconda possibilità, soprattutto se ti sei giocato male le tue carte da solo, come nel mio caso. Se la mettiamo sotto questo punto di vista allora si, moralmente mi sento un vincitore anch’io.

Quindi, non classificarsi al primo posto non sempre equivale ad una sconfitta?
Assolutamente, il mio più grande desiderio era quello di arrivare all’inedito, per far ascoltare al pubblico quella che reputo una canzone importante per il mio percorso. Infatti, già dalla quinta puntata volevo di nuovo auto-eliminarmi perché il mio obiettivo lo avevo raggiunto, ma ho resistito fino alla finale e proprio per questo mi sono meritato di cantare ‘L’amore è’ al Forum.

Possiamo dire, dunque, che si è chiuso un cerchio?
Certamente. La cosa che più mi è piaciuta è che tutto è finito così come è cominciato, ho eseguito il mio inedito chitarra e voce sia alle audizioni che in finale, l’unica differenza è che prima non la conosceva nessuno, mentre l’altra sera c’erano 12.000 persone che la cantavano con me. È stata un’emozione pazzesca, mi sono sentito per un attimo un po’ Tiziano Ferro anch’io!

L’incontro con uno dei fenomeni musicali del momento, un gruppo che nonostante la vittoria sfiorata continua a fare incetta di consensi e gratificazioni.

Incontro con i Maneskin di X Factor
I Maneskin.

In fondo hanno vinto anche loro: Damiano, Victoria, Ethan e Thomas, i quattro giovanissimi componenti dei Maneskin, la band rivelazione dell’undicesima edizione italiana di X Factor. Nonostante il secondo posto alle spalle di Lorenzo Licitra, il loro inedito “Chosen” colleziona record e si è aggiudicato il disco d’oro raggiungendo le 25.000 copie vendute. Li abbiamo incontrati per sentire dalle loro voci il racconto di questo positivissimo momento che stanno vivendo.

Ciao ragazzi, benvenuti su Musica361. Come descrivereste il vostro percorso ad X Factor?
Davvero incredibile, abbiamo visto concretizzarsi un sogno, questa esperienza la consideriamo un po’ come un assaggio, adesso vogliamo che diventi la nostra realtà. Poi la finale è stata fantastica, eravamo insieme ad altri tre amici e ha vinto Lorenzo che se lo meritava, perciò tutto è andato come doveva andare.

Suonare al forum è stato come ve lo aspettavate?
Una grande emozione, la nostra fortuna è stata quella di fare l’apertura, diciamo che l’opening ci ha tolto un po’ di responsabilità proiettandoci in quella che sarebbe stata l’intera serata. Quell’esibizione ha smorzato tutta la tensione, il resto è stato solo concentrazione e carica.

Non siete per nulla amareggiati di aver sfiorato la vittoria dopo essere stati considerati i vincitori alla vigilia?
Dal momento in cui Alessandro Cattelan ha annunciato il nome del vincitore ad ora, non c’è stato il tempo materiale per pensare a nulla, ma forse è meglio così. Alla fine il risultato finale per noi conta poco, siamo fieri del nostro percorso.

C’è qualcosa che credete vi abbia penalizzato? Magari il modo di tenere il palco, così insolito per il nostro Paese?
La nostra presenza sul palco non credo ci abbia penalizzato, anzi, nonostante la nostra giovane età siamo riusciti a tirare fuori cose che non si erano sentite prima, almeno in Italia. Questo è sicuramente un valore aggiunto, non una discriminante.

Come rispondete alle critiche? A chi vi dice di “tirarvela di meno”?
Sin dall’inizio di questo percorso abbiamo ricoperto il ruolo degli antipatici, cosa che in realtà non siamo. A chi pensa che ce la tiriamo, lascio rispondere i fatti: siamo un gruppo con un’età media di diciassette anni, abbiamo fatto delle esibizioni che ad X Factor non si erano mai viste. Noi non ce la meniamo, siamo solo fieri delle nostre capacità e del lavoro che costantemente facciamo. Siamo consapevoli che l’orgoglio può essere confuso con la spocchia, ma abbiamo la coscienza pulita.

Com’è nata ‘Chosen’ e cosa rappresenta per voi?
L’abbiamo scritta poco dopo aver avviato il nostro progetto, rappresenta per noi il momento di svolta dal ‘fare musica per puro divertimento’ al ‘facciamo musica per lavoro’. Il testo parla proprio di questa consapevolezza, del sapere già in partenza che sarà un percorso difficile, che va affrontato di petto altrimenti si corre il rischio di venire schiacciati da questo mondo. Un po’ di sana irriverenza ogni tanto aiuta ad acquisire la forza per andare avanti e non mollare, l’importante è sempre restare fedeli a se stessi con convinzione.

E riguardo al disco d’oro, come avete preso la notizia?
Direi presa bene, anzi benissimo! Come la dovevamo prendere? (ridono, ndr). Una bellissima soddisfazione, non ce l’aspettavamo, speriamo di arrivare pure al platino!

Per concludere, cosa vi aspetta da questo momento in poi?
Tanto lavoro, tanto sudore, per poter continuare a fare ciò che amiamo, raggiungendo sempre più persone possibili.

Top