Disponibile nei negozi di dischi e negli store digitali, a partire da venerdì 24 novembre, l’album di cover natalizie del popolare attore romano.

Christian De Sica, esce il disco Merry Christmas
Christian De Sica, esce il disco Merry Christmas.

Il primo amore non si scorda mai, così Christian De Sica rispolvera la sua passione per la musica, la stessa che aveva mostrato nel corso dei suoi primi anni di carriera, quando prese parte in gara al Festival di Sanremo nel 1973 con “Mondo mio”, brano scritto da Paolo Conte che non ottenne il successo sperato. Da sempre estimatore del bel canto, anche grazie alla passione trasmessagli dal fratello maggiore Manuel, noto compositore di colonne sonore scomparso tre anni fa, ha preferito seguire le orme di papà Vittorio, considerato ancora oggi uno dei più grandi cineasti del nostro Paese, attore e regista protagonista assoluto del neorealismo e della commedia all’italiana.

Nel corso della sua longeva attività teatrale e cinematografica, Christian ha spesso sorpreso per le sue doti canore, le stesse che lo hanno reso uno showman completo, oltre che celebre anche per le sue incursioni discografiche. Dopo aver pubblicato quattro album (“Anch’io ho qualcosa da dire” del 1973, “Amerika” del 1979, “Sono tre parole” del 1994 e “Swing” del 2009), arriva la quinta opera musicale del poliedrico artista romano, una raccolta di cover natalizie intitolata “Merry Christian”, prodotta da Niccoló Petitto e distribuita da Warner Music Italia.

L’album contiene undici tracce che spaziano nella tradizione dei più popolari canti statunitensi dedicati al Natale, da White Christmas a Have yourself a merry little Christmas, passando per Jingle Bells”, “Let it snow”, “A Christmas love song e Winter wonderland, oltre alle versioni in italiano di “Astro del ciel” e “Santa Claus domani verrà, fino al grande classico della canzone napoletana “Lacreme napulitane”.

L’artista porterà in scena uno spettacolo unico nel suo genere, nel quale interpreterà dal vivo i brani inclusi nel disco, in un imperdibile evento che si terrà al Teatro San Carlo di Napoli il prossimo 27 dicembre, intitolato Christian racconta Christian De Sica”. Il re dei cinepanettoni sarà accompagnato per l’occasione da ben cinquantadue elementi dell’orchestra The Universe Big Band e Affinis Consort Symphony del pianista Riccardo Biseo, diretto dal Maestro Marco Tiso. L’appuntamento con il popolare attore si estenderà a breve anche sul grande schermo, con la pellicola “Poveri ma ricchissimi”, disponibile nelle sale cinematografiche italiane dal prossimo 14 dicembre.

Merry Christian (tracklist)

  1. Camminando nella fantasia
  2. Have yourself a merry little Christmas
  3. Santa Claus domani verrà
  4. Lacreme napulitane
  5. Jingle Bells
  6. A Christmas love song
  7. Astro del ciel
  8. Let it snow
  9. White Christmas
  10. Winter wonderland
  11. White Christian

Disponibile dal 24 novembre la riedizione di uno degli album più importanti per la carriera del cantautore bolognese, rimasterizzato e arricchito da alcuni contenuti inediti

Lucio Dalla, esce la riedizione di Come è profondo il mare
“Come è profondo il mare”, riedizione disponibile dal 24 Novembre.

A quarant’anni di distanza dalla sua pubblicazione, torna nei negozi e per la prima volta negli store digitaliCome è profondo il mare – Legacy Edition, uno dei capolavori discografici di Lucio Dalla, indimenticato poeta di cui si avverte oggi una fortissima mancanza. Non è per niente facile trovare nell’attuale scenario musicale artisti di questo calibro, tant’è che possiamo definirlo uno dei pochi cantautori senza eredi. Un omaggio al ricordo di questo istrionico personaggio, edito da Sony Music, disponibile in due versioni: quella CD e quella LP, entrambe impreziosite da un bonus contenente sette brani live e un libretto di quaranta pagine con foto e aneddoti inediti.

«Lucio sapeva di essere alla vigilia di un qualcosa di grande – racconta Ron un disco che ha lasciato senza parole tutti, nessuno si aspettava delle cose così importanti. Andò bene ma non eccessivamente, fù il trampolino di lancio per ‘Dalla’ e ‘Lucio Dalla’, i due dischi successivi considerati ancora oggi i suoi di maggior successo. Lui amava definirsi un cantautore per sbaglio, era davvero un artista fuori dagli schemi e lo ha sempre dimostrato nel corso della sua carriera».

Un album composto sotto il cielo stellato delle isole Tremiti, tra la primavera e l’estate del ’77. “Come è profondo il mare” rappresenta il settimo tassello discografico del cantautore bolognese, il primo a contenere tutti i testi firmati con il suo nome, rendendolo di fatto il manifesto del cambiamento e della sua consacrazione autorale. Un Dalla rivoluzionario, reduce dalla fine della decennale collaborazione con Roberto Roversi, uno degli scrittori italiani più importanti del dopoguerra. Un connubio di testi crudi e diretti, Lucio non aveva paura di esprimere il suo pensiero impegnato, che predomina in tutto il progetto, suggellato dalla sua inconfondibile interpretazione.

«Un disco che gli ha dato sicurezza – dichiara Samuele Bersani – di cui andava molto orgoglioso. Un tocco ostinato tutt’altro che italiano, originale e che non assomigliava a nessun’altra cosa esistente fino a in quel momento. Un album circense, libero e onirico, che rappresenta al meglio il ricordo personale che conservo io di Lucio».

Lucio Dalla, esce la riedizione di Come è profondo il mare
Lucio Dalla, esce la riedizione di “Come è profondo il mare”.

Oltre alla titile-track, sono contenuti altri autentici gioielli del suo repertorio: da “Disperato erotico stomp” a Treno a vela”, passando per “Barcarola”, “Il cucciolo Alfredo”, “Corso Buenos Aires”, “…e non andar più via” e “Quale allegria”, intensa ballad scritta originariamente per Ornella Vanoni, composta una settimana dopo la morte della madre dell’artista. L’intenzione e l’intuizione racchiusa in otto brani, che raccontano le storie immaginate e vissute da uno dei più importanti cantastorie del nostro Paese, in grado di mescolare la realtà al suo estro visionario e futurista. Ironico e provocatore, Lucio Dalla non si è mai preso troppo sul serio, questo il segreto del suo incredibile e intramontabile successo.

L’artista palermitano al suo debutto discografico con un brano dal testo futuristico e una melodia che rievoca i grandi cantautori del passato.

Giuseppe Anastasi, debutta con il brano 2089
Giuseppe Anastasi.

Cinque regole possono bastare a Giuseppe Anastasi per raccontare l’amore, sentimento irrazionale per antonomasia, declinandolo con consapevolezza all’epoca che stiamo vivendo, con uno sguardo proiettato in un futuro meccanico, privo di logiche umane e sentimentali. “2089” è il titolo del brano che segna la svolta della carriera dell’artista, che all’età di quarantuno anni può già vantare ben due vittorie al Festival di Sanremo come autore di Arisa, con “Sincerità” tra le Nuove Proposte nel 2009 e con “Controvento” tra i Big nel 2014.

Dopo Ermal Meta, Roberto Casalino, Federica Abbate e Davide Petrella, anche il cantautore siciliano scende in campo come interprete delle sue stesse canzoni, con un brano versatile che rappresenta il suo battesimo discografico, dopo aver prestato per anni la firma ai più grandi successi di Arisa, oltre ad aver collaborato con altri nomi importanti della scena musicale italiana, da Emma a Noemi, passando per Anna Tatangelo, Michele Bravi, Valeria Farinacci, Amara, Mietta, Alexia, Francesco Baccini, Mauro Ermanno Giovanardi, i Tazenda, Mario Lavezzi, Mogol, Cheope, Mauro Pagani, Adriano Pennino, Tony Bungaro, Cesare Chiodo e Ferdinando Arnò.

Autore di intense ballate come “La notte” e “Il diario degli errori”, Giuseppe Anastasi ha scelto un pezzo scanzonato e futurista per mettersi in gioco in questa veste inedita, che rispolvera un cantautorato d’altri tempi, poetico e riflessivo, melodico e per certi versi tagliente. Parole semplici e dirette, valorizzate dall’elegante arrangiamento curato da Roberto La Fauci, che analizzano la società e i rapporti interpersonali attraverso la complessità dell’epoca in cui viviamo, inevitabilmente frenetica e fortemente competitiva.

Un brano d’autore dalle sfumature pop, impreziosito dalle immagini del videoclip ufficiale diretto da Mirta Lispi e Paolo Cammillucci. «Una canzone prima di tutto onirica e poi nichilista – racconta l’artista a tal proposito – per quasi la sua totalità il protagonista vede decadere tutti i valori costruiti in tanti anni di lotte per la democrazia, per la giustizia sociale. Tutto finisce dentro lo schermo di un cellulare, in una continua corsa alla competitività che porta la società alla nevrosi, all’ansia. L’ultima regola è quella della speranza, di continuare a vivere pensando ai valori fondamentali, il primo tra tutti: la famiglia». 

Un interessante debutto discografico che potrebbe rappresentare l’inizio di un importante nuovo percorso artistico per Giuseppe Anastasi, uno degli autori più ispirati dell’odierno scenario italiano, attualmente impegnato con la lavorazione del suo primo disco di inediti, in uscita nel corso nel 2018, settantuno anni prima del tanto atteso “2089”.

Sarà disponibile dal 24 novembre la nuova versione del fortunato disco del giovane cantante umbro, impreziosita dalla presenza di quattro brani inediti.

Michele Bravi, le novità della riedizione di "Anime di carta"
Michele Bravi, le novità della riedizione di “Anime di carta”.

Il 2017 per Michele Bravi è davvero un anno da incorniciare, grazie soprattutto alla positiva partecipazione al Festival di Sanremo con “Il diario degli errori”, deliziosa ballad minimalista che lo ha riconsegnato al mercato discografico con una consapevolezza diversa. Una veste musicalmente nuova, caratterizzata da ambientazioni electropop che avvolgono in maniera riconoscibile l’introspettiva vocalità del giovane artista, venuto alla ribalta con la vittoria della settima edizione italiana di X-Factor.

Per anticipare “Anime di carta – Nuove pagine” è stato lanciato il singolo “Tanto per cominciare”, in radio dal 27 ottobre, firmato da Roberto Casalino, Federica Abbate, Fabio Gargiulo e prodotto da Francesco “Katoo” Cattiti. Tra gli altri inediti presenti in questa attesa ristampa, segnaliamo: “Milano”, “Il sole contro” e “Presi male”, realizzata in coppia con Alessandro Mahmood, tre pezzi che vanno ad arricchire questo importante progetto discografico, aggiungendosi alle tredici tracce già presenti nella versione pubblicata lo scorso febbraio, tra cui spiccano le hit radiofoniche “Solo per un po’” e “Diamanti”. Presente all’appello anche la sua personalissima versione de “La stagione dell’amore”, che lo stesso artista aveva eseguito al Teatro Ariston nella serata dedicata alle cover.

Si è appena conclusa la seconda parte della lunga tournée di Michele Bravi, accompagnato per l’occasione da una band di otto elementi, che ha toccato i palcoscenici e le città più importanti della nostra Penisola, dall’Atlantico Live di Roma al Fabrique di Milano, passando per l’ObiHall di Firenze, la Casa della Musica di Napoli, il Demodè di Bari, l’AfterLife di Perugia, il Gran Teatro Geox di Padova e l’Estragon di Bologna. Una serie di spettacoli in cui ha presentato dal vivo le nuove canzoni e reinterpretato i pezzi che lo hanno portato al successo, tra cui “In bilico” e “La vita e la felicità, estratti dal suo primo disco “A passi piccoli” del 2014.
«In questo nuovo album ci sono le persone che ho perso, le nottate a scrivere e cancellare e riscrivere per capire chi e cosa avevo perso – rivela il cantante attraverso i suoi canali social – c’è il mio imparare ad essere me stesso e raccontarlo agli altri senza più bisogno di parlare ma solo cantando».

 Insomma, un repack dal sapore inedito, che racconta le nuove pagine di un giovane artista messo da parte troppo in fretta dallo star system, considerato “finito” dopo la pubblicazione di soli due album all’indomani del suo diciottesimo compleanno. Una triste realtà tutta italiana che si è trasformata in una vera e propria favola a lieto fine, grazie alla tenacia e alla determinazione del protagonista, oltre che all’incondizionato affetto del suo pubblico.

Tutto quello che c’è da sapere sulla pellicola d’animazione attesa dai bambini di mezzo mondo, disponibile nelle sale cinematografiche italiane dal prossimo 6 dicembre.

My Little Pony, arrivano il film e la colonna sonora
My Little Pony,esce in Italia il6 dicembre

Sarà un Natale magico grazie a “My Little Pony – Il film”, il lungometraggio diretto da Jayson Thiessen basato sulla fortunata serie televisiva statunitense dedicata ai più piccoli. Un gioiello dell’animazione che prende spunto dalla linea di giocattoli della Hasbro, lanciata sul mercato nel 1983 e apprezzata di generazione in generazione.

Dopo il grande successo riscosso in America, il film è pronto a varcare i confini europei e fare incetta di incassi anche nel nostro Paese, approfittando delle festività natalizie, da sempre momento di aggregazione cinematografica per le famiglie. Dagli Hasbro Studios di Los Angeles al grande schermo, grazie alla collaborazione con Lionsgate, Leone Film Group ed Eagle Pictures, grandi e piccini assisteranno da mercoledì 6 dicembre a questa nuova “ponyca” avventura.

Al centro della storia le gesta dei teneri cavallini colorati, minacciati dallo stregone Storm King intenzionato ad invadere Equestria ed impadronirsi della magia dell’intero regno. Le sei amiche protagoniste la principessa Twilight Sparkle, Rarity, Applejack, Fluttershy, Pinkie Pie e Rainbow Dash, partiranno per un epico viaggio che attraverserà montagne e oceani, pur di salvare il proprio mondo incantato.

My Little Pony, arrivano il film e la colonna sonoraA fare da sfondo, come sempre, la musica: tema centrale della colonna sonora sarà “Rainbow”, brano scritto e interpretato dalla nota cantautrice australiana Sia, presente nella pellicola con una cameo in versione My Little Pony. Nell’adattamento nostrano, infine, sarà presente nel doppiaggio Lorella Cuccarini, showgirl considerata iconicamente “la più amata dagli italiani”, che ha prestato la voce al personaggio di Tempest, insieme a professionisti del calibro di Emanuela Pacotto, Donatella Fanfani, Tania De Domenico, Federica Valenti, Chiara Francese, Benedetta Ponticelli, Elda Olivieri, Deborah Morese e Davide Garbolino.

Un film che ha il nobile intento di regalare meraviglia ai bambini, anche grazie alla vastissima gamma di giocattoli glamour presenti sul mercato, che da decenni regalano gioia e puro divertimento ai numerosissimi piccoli fans. Secondo un’attenta ricerca, questi magici cavallini sono conosciuti da ben il 96% delle bimbe di età compresa tra i 3 e i 5 anni, di cui il 61% di queste ne possiede almeno uno. Un vero e proprio fenomeno di costume, che ha da poco raggiunto il traguardo di ben 100 milioni di pony venduti. Niente male per questi collezionatissimi e pluriaccessoriati simpatici personaggi, che il prossimo anno festeggeranno 35 anni di capriole e voli pindarici tra le nuvole.

A tu per tu con il giovane cantautore modenese che ci ha svelato i dettagli e i retroscena dell’album che ha segnato il suo debutto discografico

Francesco Bellucci, Siamo Vivi è il suo disco d'esordio
Francesco Bellucci, Siamo Vivi è il suo disco d’esordio.

Dodici tracce inedite che rappresentano il manifesto della consapevolezza artistica di Francesco Bellucci, un disco che nasce dall’esigenza di raccontarsi e di descrivere la realtà che lo circonda, come accaduto attraverso i due singoli apripista Vivere Davvero” e Il Mondo Sta Girando”. Scopriamo insieme questo interessante progetto, direttamente attraverso le parole dello stesso artista.

Ciao Francesco, benvenuto su musica361. Raccontaci l’evoluzione del tuo disco d’esordio Siamo vivi”, dal processo creativo al giorno in cui lo hai ascoltato per la prima volta…
Ciao a tutti, grazie per l’ospitalità! Evoluzione” è proprio la parola giusta. I primi provini di alcune delle canzoni contenute in Siamo Vivi” risalgono al 2014 e da allora sono cambiate parecchie cose, soprattutto musicalmente. Insieme ad Eric Ombelli (il coproduttore insieme a me del disco) ed agli altri musicisti abbiamo sperimentato molte strade prima di trovare la giusta quadra; il sound che si può apprezzare nell’album, così ricco di dettagli è il punto di arrivo di una vera e propria evoluzione sonora. Come per costruire un muro, un mattoncino sopra all’altro; i primi un po’ storti, poi smontati e rimontati, fino ad ottenere una parete liscia, perfettamente diritta!

Stessa cosa per i testi. La mia è una vera e propria ossessione… Mi sforzo di descrivere con parole semplici anche concetti complessi” perchè voglio arrivare al cuore dell’ascoltatore! Oggi sono soddisfatto del lavoro che ho fatto, ma la strada è ancora lunga e c’è ancora molto lavoro da fare!

Il tuo nuovo ultimo singolo si intitola Il Mondo Sta Girando”, secondo te, che direzione sta prendendo?
Purtroppo ho la sensazione che il mondo sia sulla cattiva strada”, ma penso che sia così da sempre! Ognuno lo vede solo in base a come lo percepisce… Credo che ognuno di noi debba cercare di plasmare il proprio mondo” per vivere con serenità. Iniziare a dare il giusto valore al tempo che passiamo con le persone che ci sono care e che vogliamo vicine è la mia personalissima soluzione per vivere meglio come canto nell’ultimo singolo Il Mondo Sta Girando”. Ad ognuno la sua!

Presentati in un tweet, hai 140 caratteri a tua disposizione per descriverti al meglio:
Ciao, son Francesco Bellucci e faccio il cantautore, o almeno ci provo. Scrivo canzoni per raccontar la vita per come io la vedo!

Il momento e l’incontro più importante della tua carriera?
Il momento più importante è stato quando nel 2016 ho deciso di portare avanti il mio progetto artistico, a testa bassa, con o senza appoggi, dedicandogli tutto… Nel limite delle possibilità, ovviamente! L’incontro più importante? Mi porti a ricordare i tempi delle scuole elementari. Ho avuto la fortuna di incontrare il primo giorno di scuola Eric Ombelli, Davide Guerri, Mattia Grilli e Lorenzo Ferrari. Gli amici di una vita, quelli che si contano sulle dita di una mano, con cui ho il privilegio di condividere la stessa passione per la musica e la stessa avventura. Oggi oltre ad essere i miei più cari amici sono anche i miei più stretti collaboratori!

Paragonando la musica all’alta cucina, ci sveli la tua personale ricetta per comporre una buona canzone?
Ingredienti: Una buona idea, un bel giro di accordi, un bel testo, molta ricerca sonora, un ottimo arrangiamento, molto molto lavoro e un pizzico di fortuna.

Far riposare l’idea, cuocere a fuoco molto lento il giro di accordi con le parole, assaggiare e aggiustare, se necessario, la riduzione. Farcire con un arrangiamento ricco ed equilibrato. Condire con molto lavoro. Guarnire con una buona dose di fortuna (q.b.) ed impiattare. Come il ragù a Modena e Bologna… Ogni famiglia ha la sua ricetta, ma il segreto è avere una buona idea e sapere da dove si viene. Non guasta avere rispetto per la tradizione!

Che idea ti sei fatto dell’attuale scenario discografico? Il mercato è ancora in grado di valorizzare il talento?
Per ascoltare un disco che mi piace devo andare indietro di almeno 15 anni… La musica di oggi è tutta di contorno, niente di significativo a parte alcuni rari casi! Non so cosa sia successo. Non ci sono più grandi artisti? Fatico a crederlo, sono tutti a scrivere e a suonare in qualche cameretta, cantina o garage e ci rimangono. Ho paura che non si possa contare sul mercato discografico per scoprire i nuovi cantautori. Ci dobbiamo svegliare e muoverci da soli!

Ti tocca andare a vivere su un altro pianeta e nel bagaglio hai spazio per un solo disco, quale porteresti con te?
Senza ombra di dubbio il mio Siamo Vivi”! Mi piace talmente tanto che lo ascolto spesso, proprio come fosse il disco di un altro artista. In questo momento non potrei separarmene!

Per concludere, qual è la lezione più grande che hai appreso dalla musica?
La cosa più straordinaria è che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. La lezione più grande è proprio questa: C’è sempre una nuova lezione da imparare il giorno dopo!

Da Laura Pausini a Sergio Sylvestre, i migliori album in uscita in questo periodo prenatalizio. Idee e spunti originali da donare sotto l’albero ad amici e parenti

Dischi Natale 2017, i più belli da regalare
Dischi Natale 2017, i più belli da regalare.

Da sempre la musica è la colonna sonora della vita di ciascuno di noi, soundtrack anche dei momenti più magici del Natale, per questo motivo ogni anno milioni di italiani decidono di custodire sotto l’albero un disco o il biglietto di un concerto del proprio artista preferito, per regalarlo ai propri cari. Novembre e dicembre sono da sempre due mesi molto importanti per il mondo della discografia, perché vanno a coprire buona parte del mercato natalizio, grazie a raccolte di successi o album di inediti dei protagonisti della scena musicale nazionale. La musica, si sa, è un’ottima idea regalo e per questo 2017 ne abbiamo davvero per tutti i gusti.

Sono davvero tante le riedizioni di album già usciti nel corso dell’anno, una trovata sempre più in voga tra le etichette discografiche. Tra le ristampe, segnaliamo: Il mestiere della vita Urban vs Acoustic” di Tiziano Ferro, “Comunisti col rolex Deluxe Edition” della premiata ditta J-Ax & Fedez, Vietato morire Deluxe Edition” di Ermal Meta, Magellano Special Edition” di Francesco Gabbani, “Anime di carta Nuove pagine” di Michele Bravi, Nel caos di stanze stupefacenti Repack” di Levante, Fenomeno Masterchef Edition” di Fabri Fibra, “Vivere o rinascere passioni” di Michele Zarrillo e il nuovo cofanetto di Mina e Adriano Celentano, intitolato “Tutte le migliori”.

Tempo di compilation celebrative anche per Alan Sorrenti che pubblica Figli delle stelle”, la versione rimasterizzata dell’album cult che proprio quest’anno compie quarant’anni dalla sua prima uscita, mentre tra i dischi dal vivo arrivano: l’atteso “Live Modena Park” di Vasco Rossi, Magic Reunion Live di Al Bano & Romina e “Appunti musicali dal mondo live” di Tosca. Per gli amanti del cantautorato all’italiana, ricordiamo anche il doppio disco dal vivo “L’Ostaria delle dame” di Francesco Guccini, Com’è profondo il mare Legacy Edition” di Lucio Dalla, “Tu che mi ascolti insegni” di Fabrizio De Andrè e “Quando” di Pino Daniele.

Non potevano di certo mancare i greatest hits degli artisti più amati, da “Wanted” di Zucchero Fornaciari a “Le canzoni alla radio” di Max Pezzali, passando per Eros Duets di Eros Ramazzotti, Anni Luce 1997-2017” dei Subsonica e Foto di Pura Gioia” degli Afterhours. Merita una menzione speciale “Duets – Tutti cantano Cristina”, la raccolta di duetti che celebra i trentacinque anni di carriera di Cristina D’Avena, che per l’occasione ha coinvolto nomi di spicco dell’attuale panorama musicale italiano, per eseguire le sue amatissime sigle, tra cui: Loredana Bertè, Elio, Arisa, Giusy Ferreri, Noemi e nuove leve come Francesca Michielin, Alessio Bernabei, i La Rua, Baby K, Benji e Fede.

Tra i dischi di inediti, ricordiamo: “Oh, Vita!” di Lorenzo Jovanotti, “Possibili scenari” di Cesare Cremonini, Dediche e manie” di Biagio Antonacci, Amore che torni” dei Negramaro, “D’amore d’autore” di Gianni Morandi e “Insieme”, il primo disco post-Pooh di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. Per concludere, non potevano mancare gli album di cover della canzoni appartenenti alla tradizione natalizia: Laura Pausini con la nuova versione di Laura Xmas Deluxe, Sergio Sylvestre con Big Christmas, Giuliano Palma con “Christmas” e, infine, il popolare attore romano Christian De Sica in veste di cantante con “Merry Christian”. Insomma, per questo Natale 2017 avremo davvero l’imbarazzo della scelta, rigorosamente all’insegna della buona musica italiana.

Ecco la raccolta che celebra gli storici duetti del cantautore romano, disponibile da venerdì 17 novembre in tutti i negozi di dischi e store digitali.

Duets, la raccolta di Eros Ramazzotti
Duets, la raccolta di Eros Ramazzotti.

Si intitola “Eros Duets” il nuovo album di Eros Ramazzotti, uno degli artisti italiani ad aver collezionato il maggior numero di collaborazioni prestigiose in carriera. Grandi nomi del panorama internazionale, da Tina Turner a Cher, passando per Anastacia, Ricky Martin, Carlos Santana, Nicole Scherzinger, i Take 6, Patsy Kensit, i The Chieftains, ma anche artisti italiani di tutto rispetto, come: Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Raf, Giorgia e Antonella Bucci.

Quindici duetti impreziositi da un booklet di 36 pagine, con al suo interno fotografie e aneddoti inediti. Tutti singoli che hanno riscosso successo sia in Italia che all’estero, da pezzi storici come “Cose della vita (Can’t stop thinking of you)”, “Musica è”, “Anche tu”, “La luce buona delle stelle”, Amarti è l’immenso per me” e “Se bastasse una canzone”, fino alle più recenti “Fuoco nel fuoco”, “Più che puoi”, “Un’emozione per sempre”, “Un attimo di pace”, “I belong to you (il ritmo della passione)”, “Non siamo soli” e “Fino all’estasi”, oltre ai due pezzi “Solo un volo” e “Inevitabile” scritti da Eros per Ornella Vanoni e Giorgia ed inseriti per la prima volta in un suo progetto discografico.

Nel corso della sua longeva attività musicale, le collaborazioni realizzate da Ramazzotti sono state molte di più di quelle incluse in questo progetto, al punto che ci sarebbe voluto un triplo cd per racchiuderle tutte. Tra gli altri artisti ricordiamo: Joe Cocker, gli Hooverphonic, Wyclef Jean, Steve Vai, Amaia Montero, Ricardo Arjona, i Tazenda, Gianni Morandi, Max Pezzali, Pino Daniele e l’amico Alex Baroni.

Una lunga carriera lanciata nel 1981 dal Festival di Castrocaro, proseguita sul palco dell’Ariston di Sanremo con “Terra promessa”, “Una storia importante” e “Adesso tu”, brani che lo hanno portato alla consacrazione e alla successiva esposizione internazionale, con i suoi 70 milioni di dischi venduti, rappresenta uno degli artisti italiani più popolari al mondo. In definitiva “Eros Duest” è il modo migliore per raccogliere e celebrare le hit di Ramazzotti, in attesa di ascoltare il suo nuovo album di inediti previsto per il prossimo anno.

EROS DUETS (tracklist)

  1. “Cose della vita (Can’t stop thinking of you) – Tina Turner
  2. “Fino all’estasi – Nicole Scherzinger
  3. “Inevitabile” – Giorgia
  4. I belong to you (Il ritmo della passione)– Anastacia
  5. “Non siamo soli” – Ricky Martin
  6. “Più che puoi” – Cher
  7. “Musica è– Andrea Bocelli
  8. “Fuoco nel fuoco” – Carlos Santana
  9. “La luce buona delle stelle” – Patsy Kensit
  10. “Un attimo di pace” – Take6
  11. “Solo un volo” – Ornella Vanoni
  12. “Amarti è l’immenso per me” – Antonella Bucci
  13. “Anche tu” – Raf
  14. “Se bastasse una canzone” (live) – Luciano Pavarotti
  15. “Un’emozione per sempre” – The Chieftains

Tutto quello che c’è da sapere sulla pellicola diretta da Paolo Genovese, presentata in anteprima nel corso dell’ultima edizione del Festival del Cinema di Roma, disponibile nelle sale cinematografiche dal 9 novembre.

colonna sonora del film The PlaceDopo l’incredibile successo ottenuto con “Perfetti sconosciuti”, Paolo Genovese è tornato dietro la macchina da presa con un’opera che promette di non far rimpiangere quella precedente. Una storia avvincente, ispirata dalla serie televisiva statunitense “The booth at the end”, arricchita da un cast d’eccezione, composto da alcuni dei migliori attori della scena nazionale, da Valerio Mastandrea a Marco Giallini, passando per Sabrina Ferilli, Rocco Papaleo, Silvio Muccino, Vittoria Puccini, Alba Rohrwacher, Vinicio Marchioni, Silvia D’Amico, Alessandro Borghi e Giulia Lazzarini.

Una pellicola corale che racconta le storie di nove personaggi diversi, che in comune hanno soltanto la frequentazione con un uomo misterioso, di cui non si conosce la vera identità, che dispensa consigli dal tavolino di una caffetteria romana. Il suo compito? Realizzare i desideri dei propri interlocutori. “The place” ci spinge a riflettere sul prezzo da pagare per ottenere quello che vogliamo, portandoci inevitabilmente ad interrogarci sulla nostra intera esistenza, sui limiti che siamo disposti ad oltrepassare per raggiungere quella che crediamo sia la nostra felicità.

«È un racconto molto intimo, che affronta un tema doloroso che scandaglia l’animo nero delle persone» ha spiegato il regista. Un film che porta al centro della narrazione una visione cinica ma non distorta della realtà, destinata ad un pubblico riflessivo, che ha voglia di porsi domande e immedesimarsi nei protagonisti di questa storia.

A fare da sfondo, come sempre, la musica: tema centrale della colonna sonora è l’omonimo brano “The place”, interpretato dalla giovane e talentuosa Marianne Mirage, che abbiamo apprezzato tra le Nuove Proposte dell’ultimo Festival di Sanremo, composto assieme agli STAG, al secolo Marco Guazzone, Stefano Costantini ed Edoardo Cicchinelli. Tra le canzoni, figura l’altro inedito “How do you feel today?”, scritto e prodotto da Matteo Buzzanca, affidato sempre alla soave voce della cantante romagnola.

L’analisi della nuova fatica discografica del cantautore milanese, tra sonorità ricercate per nulla scontate e l’importanza nella cura delle parole.

Dediche e manie: torna Biagio Antonacci
Biagio Antonacci.

A tre anni di distanza dal successo riscosso con “L’amore comporta”, Biagio Antonacci si riaffaccia sul mercato discografico con il suo quindicesimo album di inediti, intitolato Dediche e manie”, impreziosito dal guizzo di un sapiente team di produttori, composto da Fabrizio Ferraguzzo, Davide Tagliapietra, Placido Salomone e Stefano De Maio.

Anticipato dal singolo In mezzo al mondo”, il progetto comprende tredici tracce nelle quali protagonista assoluta è la musica, con tutte le sue sfumature… le famose 50 sfumature di Biagio”.

Dalle immancabili canzoni d’amore di antonacciana memoria a pezzi musicalmente rivoluzionari, di quelli che non ti aspetti e che rappresentano una gradita sorpresa. Tra questi spicca Mio fratello”, brano che si avvale della partecipazione di Mario Incudine, ispirato esponente della musica popolare siciliana, che ha impreziosito la parte finale del pezzo attraverso il cunto, antica tecnica canora che per la prima volta sposa il mainstream del pop. Altra curiosa collaborazione con il rapper italo-belga Laioung, giovane promessa del trap, che accompagna in francese i versi di Sei nell’aria”.

L’ascolto si apre con l’energia de Il migliore”, brano di forte impatto emotivo, e prosegue nei meandri dei sentimenti con intense ballad quali Un bacio lungo una canzone”, Fortuna che ci sei”, L’addio che mancava”, Perchè te ne vai e Stanco”, passando per pezzi up-tempo che abbracciano l’elettronica come inVorrei amarti anche io” o il rock in Super”, per concludere con due introspettive chicche, che spaziano dall’estrema attualità de L’appello dei popoli” al toccante ricordo di un’amica recentemente scomparsa in Annina piena di grazia”.

Un’altalena di sensazioni che Biagio Antonacci cercherà di riprodurre dal vivo nella sua nuova tournée, al via dal 15 dicembre da Firenze e che proseguirà fino a fine gennaio, per poi riprendere in primavera dal prossimo maggio. Info e maggiori dettagli su fepgroup.it.

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