Whitemore, il nuovo singolo “Trema”, un mix di ribellione, desiderio di evasione e ricerca di connessione, una nuova tappa nel percorso musicale del duo

Whitemore, con “Trema” rappresentanti della Ita-Pop

Whitemore, il duo formato da Riccardo Riccio e Miriam Santangelo, presenta il nuovo singolo “Trema”. Il brano segna una nuova tappa nel percorso musicale del duo, che sta ottenendo attenzione nel panorama della pop dance italiana.

Whitemore definiti come rappresentanti della “Ita-Pop”, un movimento musicale ispirato al successo del K-Pop coreano, ma con una produzione italiana. La “Ita-Pop” mescola sonorità moderne, new-gen e ballabili con testi in italiano.

Il singolo “Trema” cattura un mix di ribellione, desiderio di evasione e ricerca di connessione. Nel testo, la protagonista si sente intrappolata in una routine monotona, rappresentata dalla città deserta e dall’hangover che sale. Il bisogno di liberarsi e vivere intensamente si manifesta in un’esplosione di energia, espressa attraverso l’invito a “saltare fino a far scoppiare il mondo“. Il brano racconta il desiderio di sfuggire alle aspettative e di immergersi in un’esperienza di pura adrenalina e follia fino a far “tremare” tutto.

Il lancio del singolo sarà accompagnato dalla pubblicazione di un videoclip che offrirà una nuova dimensione visiva al brano. Il video esplorerà i temi di libertà e ribellione presenti nella canzone, aggiungendo un ulteriore strato di significato all’esperienza musicale.

Whitemore - Trema - Copertina Digital Store
Whitemore – Trema – Copertina Digital Store

Il videoclip è stato girato in una discoteca, un luogo che incarna l’energia e la libertà del brano. I protagonisti, immersi nella frenesia della pista da ballo, vivono un’esplosione di emozioni, circondati da luci stroboscopiche e musica travolgente. La discoteca in seguito ad una “esplosione di energia” diventa una sorta di dimensione parallela, dove è possibile abbandonare la routine e vivere il momento senza inibizioni.

Riccardo Riccio e Miriam Santangelo hanno unito le loro forze musicali per dare vita a Whitemore, un progetto nato dalla fusione di esperienze e influenze diverse. Con un background che include studi formali al conservatorio e anni di esibizioni dal vivo, il duo ha sviluppato un sound che mescola la melodia pop italiana a sonorità dance internazionali. Riccio, produttore e musicista, si occupa della parte strumentale, mentre Santangelo è la voce del gruppo e coautrice dei testi.

Whitemore
Whitemore

Dopo l’uscita di “Trema”, i Whitemore sono impegnati nella preparazione di nuovi brani che seguiranno la linea tracciata dal singolo, con l’obiettivo di continuare a espandere il loro progetto Ita-Pop. Nei prossimi mesi sono previsti altri rilasci e collaborazioni.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Anoraa, tra smarrimento e confusione nasce “Caduti dal cielo”, un viaggio interiore lungo, tortuoso e affascinante

Anoraa, “Caduti dal cielo” tra smarrimento e confusione
Caduti dal cielo – cover – ANORAA

Caduti dal cielo”, l’ultimo EP della giovane cantautrice ligure Anoraa. In questo album, tra alti e bassi, tra gioie e dolori, ci si confronta con le proprie fragilità, con i propri limiti e con le proprie ambizioni e aspirazioni. Un turbinio di emozioni è quello che troviamo in questo album e soprattutto nell’animo di Anoraa, che si mette a nudo e ci fa fare un viaggio tra i suoi momenti, belli o brutti che siano, ma essenziali per la sua musica: vera, sincera e trasparente. Noi di Musica 361 abbiamo deciso di raggiungerla per una piacevole chiacchierata.

Ciao Aurora, è un piacere averti qui tra le pagine di musica 361. Iniziamo da questo EP: quali sono le emozioni che ti hanno accompagnato per questo lavoro?

Ciao e grazie a voi per l’invito! “Caduti dal cielo” ha preso vita in un momento piuttosto confusionario, potrei definirlo quasi di “smarrimento”. Quel periodo mi ha permesso di gettare tutto il mio malessere nella musica. È un connubio di emozioni quindi per me: c’è della malinconia, che si percepisce all’interno dei sound; c’è della consapevolezza rispetto tutto ciò che mi stava travolgendo in quel momento e in ultimo, quel filo di leggerezza e spensieratezza, velate, ma presenti.

Caduti dal cielo”, quando nasce l’esigenza di questo Ep?

Caduti dal cielo” è il risultato graduale di tutti i miei attimi di pura intimità, quelli in cui metto le mani sul mio pianoforte o sulla mia chitarra e inizio a scrivere la mia storia. Come “Follia”, il brano che apre l’EP, è una ballata, o forse una corsa tra tutti i volti delle persone per capire se mi somiglino e il traguardo raggiunto dove prendo coscienza delle mie forze e capacità.

Anoraa, “Caduti dal cielo” tra smarrimento e confusione 1
Anoraa

Un viaggio interiore che ti ha regalato forza e consapevolezza. È stato un modo per scoprire un altro lato di te?

È sicuramente un percorso di scoperta del mio ego, ma mai autoreferenziale. Di tutte le insicurezze, di tutte le cose che gli altri vogliono vedere e sentire, e di tutto quello che invece io voglio dire.

La Liguria come patria del cantautorato, ma cosa ti ha spinto alla musica e al raccontarti in prima persona?

Uno sguardo ai grandi della musica è sempre presente. Indubbiamente questi sono un esempio di cultura, crescita e ispirazione. La musica è l’amica con cui mi confido, è il mio metro di giudizio, mi consiglia e mi conforta. Con lei posso deporre tutte le mie armi, con lei sono struccata.

La musica come forma di condivisione, ma la vedi anche come punto di contatto con chi ti ascolta?

La musica è il filo che connette tutti gli individui nel bene e nel male. È quel contatto per il quale però non provi repulso, che non respingi perché nessuno può farne a meno. Cioè, quando guardi o ascolti qualcosa o qualcuno sebbene questi non siano parti di te, egualmente ti trapassano e alla fine diventano tuoi amici. Quindi quel contatto da indiretto diventa diretto.

Il brano più rappresentativo, secondo te, di “Caduti dal cielo”?

Tutte le sei canzoni hanno una loro storia e un loro significato. Prima vi ho citato “Follia” perché racchiude quel senso di non appartenenza, ma sicuramente anche “Complicato” necessita di attenzione. “Complicato” è la canzone che chiude il progetto e si riferisce ad una lettera che ho scritto di mio pugno un paio di anni fa. Nel suo contenuto quella lettera incitava a lasciar correre, a non forzare nulla, a non necessariamente mantenere il controllo su tutti i singoli aspetti della vita, soprattutto rispetto alle interrelazioni. “È complicato ma ti rafforza da ciò che è stato”, è una frase all’interno della canzone ed è diventata il mio motto.

Anoraa, “Caduti dal cielo” tra smarrimento e confusione 2
Anoraa

In questo momento della tua vita, cosa ti auguri per la tua musica?

Con la mia musica spero che le persone possano sentirsi capite, soprattutto nel momento in cui non si sentono ascoltate. Ad oggi non è semplice aprirsi con qualcuno né tanto meno sentirsi accettato; purtroppo siamo in una società iper-presente e ipercritica, tante volte serve scappare, serve rifugiarsi in qualcosa, e lì c’è la musica. Questo non vuol dire “chiudersi” in sé stessi, ma piuttosto imparare a stare bene e a raggiungere da soli il proprio stato di serenità anche verso gli altri. Ora sto lavorando a nuovi progetti e sto sperimentando nuove combinazioni, che magari possano far emergere altri aspetti non ancora visibili ma che sicuramente ci sono perché io li sento.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli

Jadoo, DJ/Producer italiano  che si sta facendo largo in Europa, novità discografiche e nuovi progetti in vista 

Jadoo, DJ/Producer che si sta facendo largo in Europa

Jadoo, dj/producer italiano, ha pubblicato nell’ultimo periodo diversi singoli, tra cui risaltano “RitmiKa”“Katema” e “Secret Enemy”, con cui si è fatto notare dalla scena italiana e internazionale.

Il 2024, per il producer, si è rivelato un anno che ha determinato un vero è proprio punto di partenza, caratterizzato dal suo debutto su note etichette discografiche internazionali tra cui Groove Bassment, Atlast, Municipal Recordings e Profound.

Tra le numerose date del suo tour estivo e l’inizio della nuova stagione ricca di novità, la sua canzone più supportata è “RitmiKa” (uscita su Groove Bassment), che in pochissime settimane ha superato 230.000 ascolti su Spotify ed è stata suonata in Ucraina, Spagna, Svizzera e Giappone.

“Katema” (uscita su Municipal Recordings), è stata supportata da Revealed Recordings (label di Hardwell), Bingo Players, Hysteria e Panther’s Groove.

“Secret Enemy” (uscita su Atlast), ad oggi ha totalizzato più di 80.000 streams in meno di tre settimane su Spotify.

Jadoo, DJ/Producer che si sta facendo largo in Europa 1
Jadoo

È un periodo ricco di risultati e grandi progetti per Jadoo: date in Italia e all’estero, nuove produzioni in arrivo, sono alcune tra le novità per il suo progetto musicale.

Andrea Pipitone (Jadoo) è un DJ e produttore italiano nato nel 1998.

Suona e produce Tech House/Latin Tech House. Con le sue produzioni è alla costante ricerca di originalità e innovazione, raggiungendo il suo sound personale.

Jadoo, DJ/Producer che si sta facendo largo in Europa 2
Jadoo

Il suo debutto professionale avviene nel 2018 suonando come dj resident nei club più importanti della sua città, Catania. Nel 2022 si è esibito al Ministry Of Sound (Londra) e ad Amsterdam durante l’ADE. Recentemente ha suonato in Svizzera e Spagna.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Caroline Pagani, “Albergo a ore” per ricordare il fratello Herbert. Un brano intenso, capace di far vedere e rivivere con le parole una storia d’amore

Caroline Pagani - Albergo a ore - Cover
Caroline Pagani – Albergo a ore – Cover

È stato pubblicato Albergo a Ore, cover del brano del cantautore Herbert Pagani interpretata dalla sorella Caroline Pagani. Il brano è impreziosito dall’accompagnamento del pianista Danilo Rea e anticipa Pagani per Pagani l’album di prossima uscita dell’artista.

 “Albergo a ore” è un brano intenso, drammatico e poetico, capace di far vedere e rivivere con le parole una storia d’amore, calata in un’atmosfera in cui si sposano poesia e teatro.

 «Di “Albergo a ore” sono stati fatti tanti arrangiamenti e interpretazioni, l’hanno cantata Milva, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Alessandro Haber, Patrizia Laquidara, Antonella Ruggiero, Dargen D’Amico, Morgan, Leopoldo Mastelloni, Marcella Bella e altri ancora. Trovo che quello di Danilo Rea sia il più bell’accompagnamento di sempre – dichiara Caroline Pagani – Ho pensato a Danilo Rea perché, a mio parere, è uno dei più grandi pianisti viventi, fra tutti gli accompagnamenti che sono stati fatti di “Albergo a ore” trovo che il suo riesca a creare un’atmosfera, a calarti in uno stato d’animo, magico e coinvolgente.

Danilo è una persona splendida e generosa, mi ha dedicato del tempo per provare insieme dal vivo in live la canzone con l’accompagnamento in tonalità, modalità, mood e velocità diverse. “Albergo a ore” è un pezzo di teatro, un brano poetico che non ha bisogno di altro se non di una buona interpretazione. Nello spettacolo concerto la canto a cappella, mentre nel disco è giusto che ci sia anche la musica. Si è creato un bel connubio tra la parola poetica, recitata, cantata e la musica».

Caroline ha debuttato lo scorso maggio al Teatro Franco Parenti di Milano con lo spettacolo – concertoPer Amore dell’Amore, un omaggio musicale, teatrale e multimediale all’opera del fratello Herbert Pagani di e con Caroline Pagani per la regia di Giuseppe Marini e con Giuseppe Di Benedetto al pianoforte. Lo spettacolo-concerto racconta la figura poliedrica di Herbert il cantapittore, che cantava con la penna e disegnava con la voce e che faceva danzare insieme musica, prosa, poesia, canzone, radio, scenografia, scultura, pittura e teatro.

Il 9 e il 10 ottobre Caroline è stata al Teatro Lo Spazio di Roma con “Mobbing Dick”, uno spettacolo brillante, ironico, graffiante, uno spaccato fra comico e tragicomico, reale e surreale, sulla condizione delle artiste nel mondo dello show business. Tra serio e faceto, dramma e comicità esilarante, una riflessione su Eros e potere, ai tempi di Shakespeare così come nella nostra contemporaneità. Un teatro, un’attrice e un regista attraversano scene da Lucrezia Violata, Antonio e Cleopatra, Sogno di una notte di mezza estate, Romeo e Giulietta, Misura per Misura.

Caroline Pagani è un’artista poliedrica con una formazione variegata che abbraccia teatro, musica, drammaturgia, regia e recitazione. Laureata in Storia del Teatro Inglese a Milanoparla e recita fluentemente quattro lingue, si è specializzata in Scienze e Tecniche del Teatro a Venezia. Si è formata come attrice allo Stella Adler Studio of Acting di New York.

Ha collaborato con istituzioni teatrali di fama internazionale. Ha studiato e lavorato con importanti nomi del teatro come Calixto Bieito, Peter Greenaway, Giorgio Strehler, Luca RonconiDavide Livermore, contribuendo a spettacoli di grande impatto emotivo e intellettuale. Come drammaturga, ha collaborato anche con il Teatro Baretti di Torino, ottenendo riconoscimenti per le sue opere come “Hamletelia, Luxuriàs“, “Mobbing Dick”.

Caroline Pagani, “Albergo a ore” in ricordo di Herbert 1
Caroline Pagani

Ha anche tradotto “The Secret Love Life of Ophelia” di Steven Berkoff. La sua carriera è caratterizzata da numerosi successi, con premi nazionali e internazionali per le sue opere teatrali e le sue interpretazioni, come il Premio Fersen alla Regia nel 2023, dimostrando la sua versatilità e il suo talento.

Attualmente sta lavorando a nuovi testi teatrali e a un libro sull’Eros in Shakespeare. A maggio 2024 ha debuttato con lo spettacolo-concerto dedicato a suo fratello Herbert Pagani, coprodotto dal Teatro Franco Parenti di Milano, ed è uscito il suo primo singolo, “Palcoscenico” con videoclip di cui ha curato sceneggiatura, interpretazione e regia.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Con l’album Eleven, Alis racconta il percorso di crescita, un cammino fatto di rinascite, ripartenze e voglia di riscatto

Alis - Eleven - Cover
Alis – Eleven – Cover

Alis è una giovane cantautrice di talento che riesce a mettere tutta se stessa in quello che fa. Nata e cresciuta a pane e musica, da subito si è contraddistinta per il suo ascolto attento e approfondito verso le sonorità internazionali. Influenze presenti già in Demone il primo EP e in Eleven il suo nuovo e attesissimo lavoro disponibile dal 16 ottobre e già presente su tutte le piattaforme digitali.

L’album rappresenta un nuovo percorso per Alis, un cammino fatto di rinascite e ripartenze e con 10 brani, cantati in italiano e in lingua inglese, che rappresentano il suo intero universo artistico, tra rock, punk, alternative e tra forza, determinazione e voglia di riscatto.

Un album che racconta quindi il percorso di crescita di un’artista, alla ricerca del suo porto sicuro e con la speranza di cambiare quello che non va.

Noi di Musica 361 l’abbiamo raggiunta per farci raccontare il suo Eleven e il lavoro dietro a questo progetto.

Ciao Alis e benvenuta tra le nostre pagine. Inizierei subito da questo album: quali sono le emozioni che ti hanno accompagnato per il progetto?

Questo progetto racchiude le tante emozioni che ho vissuto in questi anni. All’interno ci sono il senso di resilienza, di rivalsa e di rinascita, ma c’è anche una forte volontà di cambiare le cose. Con questo album voglio farmi portavoce di tutte quelle persone che non hanno voce, ma che vorrebbero cambiare le cose.

Alis, Eleven come simbolo di rinascita 1
Alis

Come nasce la necessità di Eleven?

Eleven nasce appunto con l’idea di parlare di rinascita. È una presa di coscienza verso una realtà passata che non ci appartiene più, ma che ci ha fatto crescere ed essere chi siamo oggi. È una sorta di rinascita dalle ceneri, proprio come avviene per la fenice. Un percorso evolutivo che ci fa crescere attraverso gli errori e i momenti bui. Eleven diventa così una lotta contro i nostri demoni passati che hanno contribuito però al nostro risveglio.

Qual è stato il brano che ti ha portato alla realizzazione di questo album?

L’idea nasce con la realizzazione del brano Il mio nome; è da lì che ho sentito la necessità di scrivere una serie di brani che mi rappresentassero veramente. Pezzi che insieme mi portassero a raccontare quello che vivevo e provavo in quel momento. Con Eleven quindi ho deciso di raccontare la realtà che mi circondava per come la vedevo e la percepivo.

Il brano che invece useresti per far conoscere questo progetto agli altri?

Sicuramente Letting Go, che è il primo singolo estratto di questo album ed è quello che caratterizza di più il concetto di rinascita; poi direi Eleven che è il brano che da il nome all’intero progetto. Quindi, partirei con loro, poi se ne dovessi scegliere altri, direi: Il mio nome e Città Dolente. Questi sono i brani che secondo me descrivono meglio la sceneggiatura dell’album.

Alis, Eleven come simbolo di rinascita 3
Alis

In questo album, oltre le canzoni, anche le collaborazioni diventano importanti. Quanto è importante per te avere un team di professionisti che ti segue?

È fondamentale! Senza Gobello Eleven forse non avrebbe mai visto la luce. Questo è un progetto che mi rappresenta pienamente, ma sapere di avere dietro una squadra forte, mi dà delle grandi certezze e la possibilità di rendere sempre al meglio. Avere un grande team come questo, mi ha fatto crescere tantissimo, artisticamente e personalmente.

Un album dal sapore internazionale, dove vengono utilizzati generi e sonorità lontane da quelle che offrono il mercato discografico odierno. Come mai questa scelta?

Sono cresciuta in una famiglia di musicisti e già da piccola ascoltavo musica, in particolare musica internazionale. Sono maturata quindi con delle sonorità e delle influenze più rock. I Paramore, i Nickelback, gli Evanescence e Avril Lavigne, mi hanno influenzato e hanno fatto sì che mi entrasse nell’orecchio quel tipo di sonorità. Così, quando mi sono ritrovata a scrivere, è stato per me istintivo ritrovarmi a utilizzare quelle melodie e quel modo di raccontare la musica. È come se avessi assimilato un’impronta che ora utilizzo anche per la mia musica.

Alis, Eleven come simbolo di rinascita 2
Alis

Con l’uscita di questo album, ti ritieni felice?

Assolutamente sì! Questa seconda uscita mi sta rendendo felicissima. Soprattutto mi ritengo soddisfatta, anche perché sono riuscita a far uscire tutto quello che volevo dire. Ho raccontato quello che volevo senza filtri. Sono felice e soddisfatta di questo lavoro.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli

Thomas oltre a proseguire la sua avventura nel programma “Tale e Quale Show” condotto da Carlo Conti in onda stasera alle ore 21.30, fa uscire anche due singoli

Thomas, da due nuovi singoli a “Tale e quale Show”
Thomas

Dal 27 settembre, è disponibile in digitale Salto Mortale,  il nuovo singolo del cantautore classe 2000 Thomas, che segue l’uscita di “Guarda come si fa” dello scorso 20 settembre.

Salto Mortale è un’anticipazione del nuovo progetto discografico del cantautore, in uscita prossimamente, nel quale rivela e approfondisce i due tratti caratteriali che meglio lo rappresentano.

Il brano, scritto da Berna, Enrico Palmosi, Marco Rettani e dallo stesso Thomas e prodotto da Dischi dei sognatori/ Quercus Production S.R.L./ Ada Music Italy con la produzione di Enrico Palmosi, racconta il sentimento dell’amore in tutte le sue sfumature e ambiguità.

«Salto Mortale parla dell’amore che, per citare Tenco, può essere definito come la forza più grande e, nelle sue contraddizioni, la più umana; un salto mortale che inizia senza avere una fine– racconta Thomas – Questo brano rappresenta, inoltre, il secondo lato, il lato B del mio nuovo progetto musicale di cui ne svela l’anima dark, introspettiva ed emotiva così diversa da quella rappresentata dal singolo Guarda Come Si Fa. Ho deciso di anticipare il nuovo album con i due brani che rappresentano veri e propri capitoli distinti, due canzoni opposte in un “45 giri digitale”».

Guarda come si fa è un brano intimo che racconta di come due perfetti sconosciuti possano diventare persone legate da un grande bene, qualcosa che avviene quotidianamente, un percorso semplice quanto bellissimo. Questo brano rappresenta, infatti, l’animo emotivo e profondo del cantautore.

Thomas sta stupendo tutti a “Tale e Quale Show” con le incredibili interpretazioni di Irama, Tananai, John Travolta, Tiziano Ferro, Justin Timberlake; per stasera annunciata quella di Gianluca Grignani. Sulla sua partecipazione allo show: «Sono felice, grato e pieno di energia, voglio vivere questa opportunità con grande curiosità e rispetto– afferma Thomas − Per me sarà un privilegio esplorare e cimentarmi in artisti diversi da me, e rendere omaggio alla loro musica con belle esibizioni

Thomas, cantautore e ballerino classe 2000, inizia da giovanissimo il suo percorso musicale studiando canto, chitarra e pianoforte con grande dedizione, la stessa che lo ha sempre contraddistinto anche nel ballo. Partecipa all’età di tredici anni alla trasmissione “Io Canto 4” sulle reti Mediaset con Gerry Scotti dimostrando già molto agio sul palco. Nel 2016 viene convocato a Roma per un provino nella scuola di “Amici di Maria De Filippi”, supera a pieni voti il casting ed entra ufficialmente nella scuola eseguendo “Uptown Funk” di Bruno Mars, dove si distingue per il suo talento come performer.

Il percorso di Amici lo porta con grande successo fino alla fase conclusiva del programma serale e a firmare un contratto con la casa discografica Warner Music Italy. Nel 2017 pubblica il suo primo album “Oggi più che mai”, che ottiene il disco d’oro in meno di 10 giorni, nel quale è compreso il singolo “Normalità”, successivamente, in pochissimo tempo, pubblica il suo secondo album “Thomas” che comprende i singoli “E’ un attimo” “Il sole alla finestra”.

Nel 2018 in occasione del suo 18° compleanno esce “Thomas 18 Edition” che ottiene nuovamente la certificazione oro ed interpreta la sigla del cartoon “Spirit” per la Dreamworks Animation; altra importante tappa è la chiamata da Londra della 20th Century Fox per rappresentare l’Italia nel teaser promozionale del film di successo “Bohemian Rhapsody”. A ottobre 2018, assieme alla sua crew di ballerini, ha aperto 3 concerti di Laura Pausini, durante il “Fatti Sentire World Tour”.

Thomas, da due nuovi singoli a “Tale e quale Show” 1
Thomas

Nel 2019 esce “Il calabrone” brano di Gabry Ponte che lo vede coinvolto insieme al cantautore Edoardo Bennato. A dicembre partecipa e arriva finalista a Sanremo giovani con il singolo “Ne80” e a gennaio del 2020 esce con il suo nuovo EP “Imperfetto”. Dal 2017 al 2020, durante il tour italiano e gli in-store nelle più importanti città italiane, partecipa a numerosi programmi televisivi come: Wind music award (Arena di Verona), Wind Summer Festival (Piazza del Popolo a Roma), Radio tour (Festival show – Radio Bruno – Radio Stop), Battiti live in Puglia e Radio Italia in piazza Duomo a Milano che consolidano una fanbase di mezzo milione di followers.

Negli ultimi mesi Thomas si è dedicato intensamente alla scrittura di nuovi brani, seguendo con cura un percorso assieme al nuovo team di produzione guidato da Ricky Quagliato, ottenendo così una maturazione artistica e un fuoco ben preciso per il nuovo lavoro discografico.  A giugno 2022 Thomas torna con il nuovo singolo “806”, brano che segna una nuova rinascita con un sound fresco e potente dal respiro internazionale. A ottobre 2022 segue il singolo “Monroe”. Nel 2023 è uscito il singolo 23:23.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Neidia: una voce dal “Medioriente”, un richiamo alla sua terra e apre le porte del suo nuovo mondo artistico con un brano che accende una luce sul tema della diversità

Neidia: fuori il nuovo singolo “Medioriente”
Neidia

Nadia Gomma, in arte Neidia, è una cantautrice Italo Egiziana, nata da mamma italiana e papà originario del Cairo. Le sue origini la spingono a ricercare delle sonorità che caratterizzano i due diversi continenti dai quali proviene, ricreando uno stile che riflette perfettamente l’idea di “unione di due mondi”. “Medioriente” racconta l’incontro di due personalità opposte che si completano grazie alle loro diversità, abbattendo le barriere sociali costruite nel tempo dai poteri forti, per perseguire interessi prettamente personali. Spesso l’apparenza inganna, bisogna saper andare oltre e vedere il bello.

Buongiorno Nadia e benvenuta tra di noi! Come stai e come ti trovi in questo periodo lavorativo della tua vita?

A livello musicale è un periodo un po’ particolare perché ho 30 anni e sappiamo bene come nella discografia italiana meno anni hai e più opportunità hai. Ho sempre quel senso di fretta per poter far sentire la mia musica, vivo sempre di rincorsa. Ma non sempre tutto dipende dall’artista; il mio amore per la musica è viscerale e non. Anche se non arriva il successo, non smetto di fare musica, è una parte di me importante.

Che ruolo occupa oggi la musica nella tua vita?

Occupa un bell’80%. Faccio anche altri lavori per potermi mantenere ma non sempre vengo ben vista dagli altri datori di lavoro per questo mio obiettivo che richiede comunque molto tempo ed energie.

Come hai scelto il tuo nome d’arte “Neidia”?

Non l’ho scelto io. Un mio amico, invece di chiamarmi Nadia, storpiava il mio nome in Neidia e pensandoci suonava carino. Tra l’altro, non è un nome che si utilizza nel mondo arabo.

Come trovi l’ispirazione?

Sono molto spontanea, non seguo schemi. Affronto tematiche sociali, non mi importa parlare dei soldi o del sesso come fanno i giovani trapper di oggi; posso anche farlo ma gli do una connotazione diversa, cerco di scavare le problematiche. Nessuno parla quindi spetta ai cantautori farlo.

Quali sono state le tue influenze musicali?

Sono cresciuta a pane e Giorgia, Elisa e Laura Pausini. Ho seguito le loro orme e ho lasciato un po’ indietro le mie. Ora mi sono distaccata perché avevo altro da dire e in modo diverso, cercandomi di adeguare alla discografia attuale.

Neidia - Medioriente - Cover
Neidia – Medioriente – Cover

Riguardo le tue origini italo egiziane, quali differenze hai trovato tra queste culture, musicalmente e non?

Musicalmente ci sono molte differenze, vengono utilizzate delle scale diverse. Se questo viene unito alle nostre sonorità escono fuori dei pezzi pregiati, quindi ho pensato di fare questo tipo di lavoro. Spero di poter educare l’orecchio, in particolar modo quello italiano, ad ascoltare pezzi che vadano oltre la classica musica patriottistica e commerciale. A livello culturale sono due mondi quasi opposti, e parliamo di valori morali, religiosi e non solo.

Sei riuscita a trovare un equilibrio?

Per trovarlo ho sofferto, non sempre vengono accettate determinate scelte. Tutt’oggi pago le conseguenze di questo equilibrio però per me la libertà di pensiero non ha prezzo. Il rapporto personale con la religione o con la cultura in generale è mio e non deve essere di nessun altro.

Quanto ti senti legata alle tue origini? Una parte del tuo cuore è ancora fermo lì dove hai vissuto?

Al di là di qualsiasi cosa, io ho quel sangue e non posso ripudiare nulla. Sento radici molto forti da entrambe le parti.

A tal proposito parliamo del tuo ultimo singolo, “Medioriente”? Come nasce questa canzone e che significato ha per te?

Questa canzone è una sorta di gratitudine. Ringrazio in particolar modo una persona che mi è stata molto vicina. Il mio carattere non è sempre facile, a volte ho degli attacchi di ira e sono impulsiva. Nonostante io sia poco diplomatica, questa persona ha capito che sono genuina e buona di cuore e l’ho voluta omaggiare in questo brano. Questo mio “difetto” fa anche un po’ parte della mia cultura, gli arabi hanno il sangue e la testa calda, tendono ad essere iracondi ed io mi ci ritrovo abbastanza. Ma c’è anche tanto altro nella nostra cultura: colori, profumi, sapori immagini; ho voluto rimarcarlo nel testo perché ci tengo.

C’è un messaggio che vuoi evidenziare?

Il messaggio è saper andare oltre queste dicerie che vengono propinate dai poteri forti per annientare una popolazione piuttosto che un’altra. Le persone hanno paura di conoscerci e di viverci ma chi è veramente intelligente va oltre i racconti degli altri, non si ferma alle apparenze. Con il Medioriente si è sempre presa la scusa della religione, pur non conoscendola, per fare terrorismo. Con questa canzone cerco di sensibilizzare e di non soffermarsi alla prima informazione. Ho scelto proprio questo titolo per far luce su questa situazione.

Ti vedi cambiata rispetto ai tuoi esordi?

Moltissimo. A livello personale, prima ero timidina, non volevo far niente se non nella mia cameretta. Adesso invece mi butto, sperimento e mi metto in gioco.

Ci racconti l’esperienza con Area Sanremo?

È stata l’esperienza più bella della mia vita. Sono arrivata finalista ma, al di là del risultato, ho conosciuto tantissime persone con le quali intrattengo rapporti tuttora. È stata un’opportunità di aggregazione e si sono aperte nuove possibilità.

Neidia: fuori il nuovo singolo “Medioriente” 2
Neidia

Come hai superato le difficoltà che hai incontrato durante la tua gavetta?

Con la frustrazione, c’è stata e ci sarà sempre. Con il tempo ho trovato l’equilibrio giusto per poterle gestire. Una delle grandi frustrazioni ricevute è iniziare un grosso lavoro e sapere che fosse un lavoro a termine. Nella musica ho capito che non c’è l’indeterminato, sei sostituibile e non dipende da te ma da altre logiche come il mercato.

Come occupi il 20% rimanente del tempo che hai a disposizione?

Studio. Sto conseguendo una laurea in scienze dell’educazione. Mi interessa molto il lato educativo e pedagogico, mi piacerebbe entrare al conservatorio musico-terapia e uno dei requisiti principali è la laurea.

Se ti chiedessi di descrivere la tua musica con tre aggettivi quali useresti?

Originale, educativa e unica.

C’è una frase o un verso che hai scritto a cui sei legata o che ti rappresenta?

In quest’ultima traccia in particolar modo quando dico “mi piaci quando dici che ricordi il Medioriente, quando faccio i disegni con l’hennè sulla mia pelle”. Non tutti dicono a primo impatto che io sia araba, non si nota subito. C’è stato un bel miscuglio con mia mamma che è italiana. Tutto al contrario di mia sorella che sembra più mediorientale di me.

Programmi per il futuro?

Stiamo lavorando ad un EP. In questa stagione uscirà un nuovo brano.

Un sogno musicale che speri di realizzare?

Avere una risonanza forte ed internazionale come quella di Laura Pausini. Non per la fama o il successo, ma perché vorrei essere un modello educativo per tante persone che si sono smarrite nel tempo.

Articolo a cura di Simone Ferri

Timothy Cavicchini: “Stabile” il nuovo singolo, un brano autobiografico un inno a dare valore a ciò che conta ma con la frivolezza di alleggerire la nostra vita 

Timothy Cavicchini, la ricerca della stabilità
Timothy Cavicchini

“Stabile” (Matilde Dischi), il nuovo singolo di Timothy Cavicchini, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 20 settembre 2024 e in rotazione radiofonica dal 27 settembre.

“Stabile” è un brano autobiografico in cui viene sottolineata la necessità di creare fondamenta solide, senza perdere il focus su ciò che davvero conta, la famiglia, il lavoro, le amicizie, ma anche la forza di mantenere viva la frivolezza che alleggerisce il nostro passaggio.

La stabilità è un concetto di volontà e di equilibrio tra gli estremi della vita.

Spiega l’artista a proposito del brano: «Quando ho scritto Stabile ho pensato che sarebbe stato complicato raccontare il concetto di stabilità. Mentre provavo con la mia band, il mio chitarrista mi ha suggerito di pensare ai miei figli, e, in effetti, sembrava una frase scontata, ma non lo è. Trovo incredibile come l’unico vero cerotto alle ferite della vita sia l’amore per i propri figli».

Il videoclip di “Stabile”, diretto da Filippo Cabianca, racchiude il concetto di stabilità in una partita di basket. Protagonisti del video, insieme a Timothy Cavicchini, sono i suoi figli Achille e Dante.

Timothy Cavicchini - Stabile - Cover
Timothy Cavicchini – Stabile – Cover

Timothy Cavicchini è un rocker veronese di origini mantovane.

Dalla sua partecipazione a The Voce of Italy nel Team di Piero Pelù, alla presenza su Canale 5 come giudice sul muro di All Together Now condotto da Michelle Hunziker e J-ax, passando per le collaborazioni con Ringo di Virgin Radio, Timothy è sempre rimasto sulla cresta dell’onda grazie a un’incessante attività Live che può vantare anche 200 concerti all’anno.

Timothy Cavicchini live
Timothy Cavicchini live

Negli anni ha saputo creare un grande rapporto con il suo pubblico, trasformando uno spettacolo prettamente rock in un’ambiente intimo, ricco di dialogo tra lui e chi lo ascolta. Questo lo ha reso in Italia, un punto di riferimento per tutti gli amanti del Rock, registrando quasi sempre dei sold out sia nei club che in altre manifestazioni.

Intervista a cura di Domenico Carriero

Benedetta Scandale, la collaborazione con Zibba e la nascita di “Come il fuoco” il suo ultimo singolo, è un brano dedicato alla forza e alla resilienza insita in ognuno di noi

Benedetta Scandale, la nascita di "Come il fuoco"
“Come il fuoco” il nuovo singolo di Benedetta Scandale

Benedetta Scandale è uno dei talenti della nuova scena musicale italiana. Un’artista ricca di talento che ama mettere in musica le proprie emozioni e i propri sentimenti. Come il fuoco, il suo ultimo singolo, è un brano dedicato alla forza e alla resilienza insita in ognuno di noi; un grido di speranza che si fa strada nonostante le incertezze e le paure che possono manifestarsi nel proprio percorso di vita.

Sonorità contemporanee e una ritmica legata al pop degli anni 2000, è questo quello che troviamo in questo brano che nasce dalla collaborazione tra Benedetta e Zibba (co-autore del testo e produttore del brano).

Come il fuoco segna il ritorno in grande stile di Benedetta, a distanza di pochi mesi dal precedente singolo, e in attesa di conoscere l’Ep, ormai prossimo all’uscita.

Noi l’abbiamo raggiunta per una piacevole chiacchierata e per raccontarci i segreti dietro a Come il Fuoco e la collaborazione con Zibba.

Ciao Benedetta, benvenuta sulle pagine di Musica 361. Inizierei chiedendoti come va?

Sono in un buon periodo e dove mi stanno succedendo delle belle cose. Ho incontrato un grande artista come Zibba e ho una squadra che mi segue e lavora con me. Questo è per me un momento di forti cambiamenti, personali e artistici, modifiche anche sofferte ma felici. Sto facendo quello che amo e quindi sono contenta!

Benedetta Scandale - Come il fuoco - Cover
Benedetta Scandale – Come il fuoco – Cover

La collaborazione con Zibba in questo progetto, un incontro importante per te e per la tua carriera, ma cosa rappresenta questo incontro?

Zibba è un artista che seguivo dall’adolescenza e già da allora era un mio punto di riferimento! Oggi, oltre a produrmi, sta dando tantissimo per la mia crescita personale e artistica. Ho scoperto in lui una grande umanità e mi sono sentita capita da subito al 100%. Ci siamo scoperti simili ed è per questo che abbiamo scritto Come il fuoco. Tuttavia, è per me ancora strano pensare che la vita mi abbia fatto incontrare un artista così grande e che l’abbia messo sulla mia strada artistica!

Da questa collaborazione, nasce per l’appunto Come il fuoco: ce lo vuoi raccontare?

Il pezzo nasce in modo abbastanza casuale. Infatti, viene alla luce in studio, dopo una chiacchierata tra me e Zibba. Ci eravamo incontrati per fargli ascoltare alcuni pezzi che avevo scritto e stavamo facendo una sorta di recap dopo un po’ che non ci vedevamo. Alla fine, tra una confidenza e l’altra, siamo andati a parlare di argomenti e sensazioni che aveva vissuto anche lui e quindi comprendeva benissimo le emozioni che stavo vivendo in quel momento. Così, parlando, abbiamo capito che da quella conversazione poteva nascere un qualcosa di interessante. Senza rendercene conto, in quel momento stavamo già scrivendo il pezzo e tra i miei racconti e le scelte artistiche di Zibba, è nato il brano Come il fuoco!

Un brano che si presenta con delle sonorità attuali, ma che presenta anche dei rimandi alla musica dei primi anni 2000…

Vengo da quegli anni e innegabilmente gli anni 2000 mi hanno influenzato in tutto e per tutto. Il pop di quel periodo me lo sono vissuto pienamente. Tra le mie influenze, ci sono infatti Giorgia ed Elisa; a queste, si uniscono poi gli ascolti di oggi, come: Ghemon e Willie Peyote. Con Zibba, abbiamo quindi voluto fare un mix di tutto quello che ho ascoltato e che sto ascoltando. Insomma, in questo brano c’è tutto quello che mi ha formato, dall’adolescenza ad oggi.

Benedetta Scandale - Come il fuoco
Benedetta Scandale – Come il fuoco

È del 2017 il tuo primo Ep, ma in questi anni, cosa è cambiato in Benedetta?

In questi anni c’è stato un momento di blocco totale, soprattutto a livello di scrittura. Mi stavo convincendo che non sapessi più scrivere o che comunque, non avessi più nulla da dire. Iniziavo a sentirmi solo come un’interprete. Zibba è arrivato nel momento giusto, nell’attimo in cui ho deciso di concedermi totalmente alla musica. Ha saputo ridarmi fiducia nella scrittura e mi ha fatto capire che avevo ancora tanto da dire e da raccontare. Questi anni sono stati utili a riscoprire me stessa e a riscoprire la cantautrice che avevo dentro.

Quello che uscirà, che Ep sarà?

L’Ep parlerà molto di me, della mia vita e di come vivo i rapporti personali. Sarà un progetto molto intimo e dove valorizzerò i miei punti forti. Per me sarà il momento della rivalsa dopo il periodo difficile. Spesso siamo noi i primi nemici di noi stessi e questo progetto sarà il modo per far capire che c’è sempre speranza; che dopo il buio c’è la luce. Con questo lavoro ho riscoperto me stessa e spero che anche gli altri possano scoprire la vera Benedetta.

Cosa speri possa arrivare al pubblico dalla tua musica?

Ognuno vive delle battaglie personali e in base alle esperienze vivrà e troverà cose differenti dalla mia musica. L’unica cosa che mi auguro è di poter arrivare alle persone e magari essere per loro una voce amica. Mi farebbe piacere se la mia musica fosse utile per rialzarsi dai momenti no.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli 

Known Physics, con “Adrenaline” la carica di cui c’è bisogno, un brano che invita a trasformare ogni sfida in una spinta verso l’alto

Known Physics, con “Adrenaline” la carica di cui c’è bisogno
“Adrenaline” l’ultimo singolo dei Known Physics

Known Physics sono pronti a lasciare il segno con il loro nuovo singolo Adrenaline”, prodotto da Riunite e Tour Music Fest, il contest europeo dedicato alla musica emergente, che ha visto la band vincitrice del Premio #Riunitelaband nel 2023, il brano è disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali dal 27 settembre.

Dopo un’estate trascorsa in tour, che li ha visti calcare i palchi di 20 città italiane dal Veneto alla Puglia, e in apertura di artisti come Modena City Ramblers, Punkreas, Meganoidi, La Sad, Sud Sound System, NoBraino, Piotta e Bambole di Pezza, la band si conferma in continua evoluzione ed è pronta a presentare il suo nuovo capitolo musicale.

“Adrenaline” è un invito a non fermarsi mai, a cercare forza nelle difficoltà e a continuare a lottare. È l’inno che ti spinge a non mollare, a vedere ogni ostacolo come un’opportunità di crescita. Con un sound che miscela chitarre distorte con beat elettronici creando un equilibrio perfetto tra energia e modernità, i Known Physics dimostrano di riuscire a spingersi con successo oltre i confini dei generi, mantenendo una forte identità sonora che li rende una delle band più interessanti dell’attuale panorama indipendente.

Nati nel 2020 vicino Perugia, i Known Physics si distinguono per una potente fusione di rock ed elettronica, con un mix tra riff di chitarra taglienti e beat moderni. Tra le fonti di ispirazione principali del loro percorso musicale si possono citare artisti come Imagine Dragons, The score, Bring Me the Horizon e Planet Funk.

La band è composta da: Davide Faralli aka Dais: Lead Vox; Simone Vaccaro aka Simonhouse: Chitarra elettrica e cori; Francesco Pierangeli aka R3dOwL: Bassista, Beatmaker e cori; Luca Carloncelli aka Uchi Sensei: DJ e cori.

Cover Adrenaline - Known Physics.
Cover Adrenaline – Known Physics.

Il 27 aprile 2022 viene pubblicato il primo singolo “Reaper, costruito su una combinazione tra riff di chitarra, voce graffiante ed electro. L’apprezzamento da parte del pubblico permette alla band di esibirsi in diversi locali e competizioni per artisti emergenti.

Il 25 gennaio 2023 esce il brano “Dying for this” che racchiude in sé il desiderio di portare avanti le proprie passioni, qualunque esse siano, e nonostante ogni difficoltà.  In occasione di una stagione estiva 2023 ricca di concerti i Known Physics pubblicano “Moving in the Rain”, avventurandosi nel territorio del pop moderno, pur mantenendo un sound di matrice rock. Il brano dipinge il quadro di un amore non corrisposto e la complessità delle relazioni umane.

Il 26 ottobre 2023 esce “My Son”. Questa volta è l’atmosfera energetica del punk a fondersi con l’elettronica. Il testo stimola ed esorta l’ascoltatore a superare i propri limiti, smettendo di preoccuparsi delle aspettative e delle pressioni sociali.

Known Physics, con “Adrenaline” la carica di cui c’è bisogno 2
Known Physics

Il 2023 è segnato inoltre dall’importante vittoria del Tour Music Fest 2023, contest europeo che vede primeggiare i KP su centinaia di band selezionate. Vincono inoltre il “Premio Riunite” che li porterà a collaborare con il produttore discografico Valter Sacripanti nel 2024 alla creazione di un nuovo singolo.

Il 2 maggio 2024 esce “Key-P”, brano che unisce la potenza dell’Hard Rock con l’elettronica, creando un connubio di potenza ed eleganza travolgente. Il testo stimola l’ascoltatore a perseverare nei propri ideali senza farsi scalfire o influenzare da nessuno.

La band è anche presente assiduamente sui social, per rendere i fans partecipi delle proprie esperienze, condividendo i retroscena dei concerti attraverso una serie di vlog pubblicati sul loro canale Youtube e parlando con la community tramite appuntamenti live su Instagram e Twitch.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Top