Annalisa non si ferma mai: oltre al tour estivo “Invincibili”, che ha fatto tappa a Sant’Elia a Pianisi (CB) lo scorso 18 agosto, continua ad allenarsi per le paralimpiadi di Parigi 2024 dove concorrerà nel triathlon (corsa, nuoto, ciclismo).
Una determinazione che l’ha portata a vincere i pregiudizi e le sfide che la vita le ha posto davanti. Da sempre, attraverso la musica, Annalisa trasmette un messaggio di speranza e di forza interiore per tutti per dare il meglio di noi anche di fronte alle avversità. Una vera Ambasciatrice dell’inclusione, come ama definirsi sul suo profilo Instagram.
L’estate 2023 è iniziata con l’uscita del singolo “Blu” in featuring con il rapper FRE in una collaborazione nata con il brano “Nevica”.
Blu era anche il Treno che dava il titolo al primo album di Annalisa uscito all’indomani della vittoria sanremese del 1998 con “Senza te o con te” che quest’anno festeggia i 25 anni e può considerarsi un evergreen della musica italiana.
Ma il blu è anche uno dei colori dell’Iride, messaggera degli dei e personificazione dell’arcobaleno, anche titolo del suo libro uscito nel 2012: “Ho capito di dover diventare un arcobaleno, di vestirmi di colori, quelli della musica, dello sport, della speranza, dell’amore, colori che devi sentire e non vedere”.
Nella sua lunga carriera ha dimostrato che con la musica si può sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali e di solidarietà importanti: dai progetti per la ricostruzione de L’Aquila a quelli per la Croce Rossa, per la Bolivia, per l’Africa, per Telethon, per l’AIRC, per Doppia Difesa, per donazione organi, solo per citarne alcuni.
Abbiamo intervistato Annalisa prima del concerto di Sant’Elia a Pianisi, ove è riuscita ad emozionare il pubblico per tutta la scaletta che ha raccontato il suo percorso di vita artistico e personale, passando anche per le sue partecipazioni televisive a “Music Farm”, “Tale e Quale Show” e “Ora O Mai Più”.
Video intervista a cura di Domenico Carriero
Cricca: dal coro Australiano alla scuola di Amici
Cricca ha iniziato ad esibirsi dal vivo dall’età di otto anni, ha iniziato nel coro giovanile di Sidney, è entrato a far parte della scuola di Amici ottenendo grande successo
È stato tra i protagonisti dell’edizione n. 22 di Amici facendo parte della squadra di Lorella Cuccarini e facendo breccia nel cuore delle persone: Cricca (all’anagrafe Giovanni Cricca) è nato il 08/08/2003 a Rimini, vive a Riccione e si è diplomato al liceo linguistico di Rimini.
È nato e cresciuto in una famiglia giramondo di operatori umanitari, ha mosso i suoi primi passi nella musica nel coro giovanile di Sidney (Australia).
L’essere venuto in contatto con tante culture diverse lo hanno reso un autore libero da etichette prestabilite e attento all’aspetto emotivo delle canzoni.
Si esibisce regolarmente dal vivo dall’età di otto anni molto spesso da solo, essendo anche chitarrista e pianista.
Nonostante la giovane età, ha già fatto i lavori più diversi (cameriere, elettricista, bagnino ecc..) e da tutta questa esperienza di vita nascono le sue canzoni.
Nel 2021, insieme a un team di produzione e musicisti, ha dato vita alla produzione dei suoi primi brani.
Si è iscritto all’Accademia di Sanremo ed è risultato uno dei vincitori. Durante l’estate, è finalista del Contest Deejay on stage 2022, importante evento estivo organizzato da Radio Deejay a Riccione.
Si è quindi iscritto al casting di Amici 2022, ed è entrato a far parte della scuola, ottenendo grande successo coi suoi inediti e ampia popolarità.
Dopo questa fortunata esperienza televisiva è uscito il nuovo Ep omonimo (distribuito da Self) anticipato dal singolo “Australia” e coronato dal grande successo di “Se mi guardi così”.
Giovanni, come ha vissuto la grande occasione di Amici?
L’ingresso ad Amici per me era una missione impossibile! Non pensavo sarebbe potuto succedere ed è stata un’esperienza straordinaria che mi ha permesso di mostrarmi e rivelarmi a un pubblico numerosissimo. Amici è una scuola che ti insegna tanto a livello artistico, ma ti aiuta crescere anche sotto l’aspetto umano, nel corso della permanenza ci si evolve e si può mostrare sempre di più qualcosa di sé.
Che rapporto sei riuscito a stabilire con Lorella?
Lorella mi ha scelto per ben due volte, la seconda dopo l’eliminazione di dicembre : sapere che c’è qualcuno pronto a scommettere su di te per bene due volte è stato bellissimo, un grazie sarà sempre troppo poco!
All’interno della scuola è stata fondamentale nel mettere a bada quello che volevo fare io e i suoi consigli da insegnante.
Sono ancora in contatto con lei, ci siamo visti in occasione dello spettacolo su Italia 1 “Amici – Full Out” presentato da lei; recentemente sono stato ospite del suo canale YouTube dove abbiamo chiacchierato…
Sono felice di poter dire che fortunatamente l’affetto dopo il programma non si è perso.
Se ti chiedessi il featuring dei sogni?
Non so dirti esattamente un featuring dei sogni, in realtà dipende molto dai momenti e dai giorni… Oggi ti direi Fabri Fibra.
Sono quella tipologia di progetti sui quali è bellissimo fantasticare, ma sono speciali se non lì programmi e arrivano direttamente.
Sarai tra gli ospiti di Rimini in Musica, una manifestazione molto importante che si terrà il prossimo 30 agosto. Come ti stai preparando?
Eventi come questi sono importanti poiché sono le occasioni nel corso delle quali avvengono scambi, condivisioni, si imparano cose nuove e ci si mette in gioco e soprattutto sono un modo per accrescere il proprio pubblico.
Credo e spero di poter prendere parte anche in futuro a questa tipologia d’eventi perché è qualcosa che apprezzo e mi piace fare.
La Romagna è la mia terra e a seguito all’alluvione mi sono esibito tenendo in mano una pala al pasto del microfono per spalare il fango, anche quella è stata un’occasione preziosa di scambio con il prossimo.
Insieme ai concittadini faentini e cesenati c’è stato uno scambio di sorrisi e ogni genere di conforto che arricchiscono il bagaglio artistico, culturale e umano.
Impegni per l’estate oltre all’evento di Rimini?
Ultimamente ho fatto un concerto nella mia città, Riccione, all’alba con un quintetto di archi che ripeterò il 22 agosto in un parco post cena, ad un orario più accessibile.
Successivamente sarò al Deejay On Stage di Riccione: la Romagna è sicuramente la regione dove ho più eventi ed è una bellezza poter vivere la mia terra!
Articolo a cura di Alberto Nano
Kevin Pelledoro: “Assenza” il primo singolo
“Assenza” il singolo di Kevin Pelledoro un brano che parla di una storia finita, ma le anime sanno che rimarranno legate per sempre
«“Assenza” riporta all’amore tormentato, ormai passato – afferma Kevin Pelledoro – e permette di rivivere i momenti più belli che poi, purtroppo, portano ai brutti pensieri. L’angoscia è ciò che divora lo stomaco e chiede di riavere ciò che più ama.
Nonostante la storia sia già finita le anime sanno che rimarranno legate per sempre. Ho voluto creare delle vibrazioni che partono dalla malinconica, alla rabbia, alla capacità di reagire a certe scelte, al fatto di essere confusi di non saper prendere decisioni, quelle decisioni che ti fanno stare male all’inizio ma poi ti fanno stare meglio dopo.
Parlando di una relazione tra due innamorati. Questa canzone è nata un anno fa e scegliere il titolo non è stato così immediato, ce ne era più di uno che catturava la mia attenzione, ma ho scelto “Assenza” alla fine perché racchiudeva il senso del brano.»
Kevin Pelledoro, classe ‘91 è nato il 3 luglio a San Miniato in Toscana ma è di origini siciliane.
È un cantautore e compositore, amante della musica italiana e internazionale, senza distinzione di genere dal pop, pop/rock all’r&b, dal country all’indie. La sua storia musicale inizia a 18 anni con la rock band Anarchy Eagles, scrivendo e componendo un intero EP di 6 canzoni in lingua inglese. A 26 anni prosegue facendo 2 anni di musical, dove comincia a studiare canto per la prima volta.
È così che alla fine del progetto musical, firma un contratto con l’etichetta Hoop Music e inizia un percorso artistico durato 3 anni. Qui perfeziona il canto, l’interpretazione, la scrittura, la composizione e le performance. Ha l’opportunità di lavorare con grandi professionisti come Giancarlo Genise, uno dei più importanti vocal coach e Elena Nencetti senza tralasciare Michele Lombardi, Marcello Moronesi, Antonio Iammarino, Gabriele Cannarozzo e Antonicelli Vanni. È nel 2022 che pubblica “Into you” di Ariana Grande.
Video intervista a cura di Domenico Carriero e Vincenzo Salamina
Bobby Solo, da 60 anni icona musicale
Bobby Solo, da 60 anni icona musicale italiana nel mondo
Festeggia quest’anno il sessantesimo anno di attività una delle più grandi eccellenze musicali italiane nel mondo: Bobby Solo.
E proprio nella città ligure che nel 1964 presenta il brano che è diventato il suo più grande evergreen, “Una lacrima sul viso”, scritto assieme a Mogol.
Il pezzo viene premiato dalla critica ed è un successo in Italia ed Europa. Nello stesso anno Bobby esordisce nel mondo del cinema con “Una lacrima sul viso”, musicarello con Laura Efrikian e Nino Taranto in cui, oltre alla title track, interpreta altre canzoni tratte dal suo primo 33 giri.
La sua ultima partecipazione a Sanremo avvenne nel 2013 assieme al suo amico fraterno Little Tony con “Non si cresce mai”.
Bobby Solo è uno dei più grandi interpreti della musica italiana di tutti i tempi, rappresentante della prima grande onda rock sulla scena nazionale, tanto che il suo nome viene subito associato a quello di Elvis Presley, suo punto di riferimento sin da giovane.
Il successo di Bobby è stato planetario: in questi 60 anni di carriera ha tenuto moltissime tournée in Canada, negli Stati Uniti, nell’America del Sud, in Australia, in Giappone, con migliaia di viaggi in Europa ed un numero impressionante di concerti vincendo la prova del tempo.
Dal rock al blues, dal country al jazz, ha spaziato e sperimentato tanto nel suo percorso musicale. Una voce inconfondibile, unica.
Abbiamo intervistato Bobby Solo al “Città Sant’Angelo Village Outlet” vicino Pescara prima della sua esibizione per la “Notte Bianca” ove ha ripercorso i suoi più grandi successi davanti ad un pubblico al quale ha sempre dedicato la sua gratitudine.
Articolo e video a cura di Domenico Carriero
Matia Bazar continua il tour estivo e… “Non finisce così”
Continua il tour estivo dei Matia Bazar, riproposti tantissimi evergreen della musica italiana, dai grandi successi a “Non finisce così”
Abbiamo intervistato lo storico gruppo prima della tappa di Tollo (CH) in cui Fabio Perversi (tastiere e voce), Luna Dragonieri (voce), Piercarlo “Lallo” Tanzi (batteria), Gino Zandonà (chitarre), Silvio Melloni (basso e tastiere) hanno
riproposto i tantissimi evergreen della musica italiana in quasi 50 anni di attività del gruppo: da “Stasera che sera” a “Solo tu”, da “Per un’ora d’amore” a “C’è tutto un mondo intorno”, da “Ti sento” a “Fantasia”, da “Cavallo bianco” a
“Elettrochoc”, fino alle partecipazioni sanremesi con “Vacanze Romane”, “Messaggio d’Amore”, “Souvenir”, “Piccoli giganti”, “Grido d’Amore”, “Brivido caldo” e tanti altri fino all’ultimo singolo “Non finisce così”, brano che nasce da un testo scritto dal compianto Giancarlo Golzi e musicato da Piero Cassano.
Queste le prossime date del tour:
10 agosto – Ceriale (SV), Piazza Vittorio
13 agosto – Lauropoli di Cassano Jonio (CS), Piazza
14 agosto – Firmo (CS), Piazza
15 agosto – Montalto Uffugo (CS), Piazza
16 agosto – Marina di Mancaversa (LE), Piazza
18 agosto – Gissi (CH), Piazza
19 agosto – Roggiano Gravina (CS), Piazza
20 agosto – San Cassiano (LE), Piazza
21 agosto – Forte dei Marmi (LU)
22 agosto – Forte dei Marmi (LU)
23 agosto – Forte dei Marmi (LU)
26 agosto – San Benedetto dei Marsi (AQ), Piazza
06 settembre- Voghera (PV)
09 settembre – San Vitaliano (NA), Piazza Nicola Tofano
16 settembre – Matelica (MC), Piazza
30 settembre – Zagarolo (RM), Piazza
01 ottobre – Apecchio (PU), Piazza
I Matia Bazar si formano nel 1975 a Genova e la formazione originale era costituita da Antonella Ruggiero (voce), Carlo Marrale (chitarra, voce), Aldo Stellita (basso), Piero Cassano (tastiere, voce), Giancarlo Golzi (batteria).
Il gruppo ha vinto per due volte il Festival di Sanremo, nel 1978 e nel 2002, affermandosi anche a livello internazionale mediante una ricerca musicale che è stata sperimentata fino all’ultimo singolo “Non finisce così” (2022).
Video Intervista a cura di Domenico Carriero
Marco Massa, l’artigiano della musica italiana
Marco Massa, l’artigiano della musica italiana, “Era Maggio”, il nuovo brano del cantante milanese
Marco Massa è uno dei grandi nomi della musica italiana, artista a tutto tondo, dalla lunga gavetta e dalle memorabili canzoni. Cantautore sempre sul pezzo e sempre con grandi novità all’attivo. Infatti, è disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download Era Maggio, il nuovo brano del cantante milanese. Un brano autobiografico, dove Massa va a ripercorrere attimi, momenti ed emozioni intime. Una lettera ad una persona cara, la mamma, e le emozioni, la nostalgia e le sensazioni raccontate in modo semplice e introspettivo.
Una carriera longeva e partita nel lontano 1997, dove pubblica il suo primo EP, “Come Un Tuareg” per poi arrivare ai giorni nostri, con canzoni sempre attuali e reali, come quelle dentro l’EP “A voi che siete buoni” e quelle che saranno nel suo prossimo progetto in uscita da settembre.
Un curriculum ricco di canzoni, premi, riconoscimenti e attestati di stima. A raccontare una carriera ricca di musica, storia e attualità, lo stesso Marco Massa.
Sei un cantautore esperto e che di musica ne ha fatta tanta, ma l’emozione di un nuovo singolo è sempre la stessa?
Certamente! Per me è sempre come la prima volta. L’uscita di un singolo è come dare alla luce un qualcosa di nuovo e di molto amato. Quindi, è un bel momento per me. Poi, in generale, questa è una produzione a cui io sono molto legato, ho cercato di trovare un senso e cogliere il lato umano e intimista delle cose. Il comprendere la nostra umanità, la forza e la debolezza. Insomma, capire le nostre scelte anche sotto l’aspetto emozionale.
Un EP dove riproponi anche le tue canzoni storiche, come mai hai deciso di percorrere questo viaggio con queste canzoni?
Ci ho messo un anno a fare il disco, ma non per lentezza, ma per una mia ricerca. Oggi la musica si è evoluta e se lavorata bene e con cura, diventa divertente ed interessante. Ho avuto la fortuna di incontrare Marco Grasso, un arrangiatore e un grandissimo direttore d’orchestra, con cui ho avuto da subito un grandissimo rapporto celebrale ed emotivo. Insieme, abbiamo scoperto di poter fare cose interessanti a livello sonoro, grazie alla musica nordica.
Ho così voluto riprendere dei brani già pubblicati, per vestirli di queste nuove sonorità e il risultato è stato sorprendente.
Com’è nata questa scelta?
I brani che ho scelto non sono del tutto inediti. Ho voluto recuperare brani della mia produzione, brani nati nell’arco di più di trent’anni di carriera. Dieci sono i pezzi scelti, tra cui Era maggio (l’ultimo singolo uscito ndr.), a cui ho voluto dare una linfa nuova a livello musicale, dare un nuovo mondo sonoro fatto di ricerca e passione. Forse, è il disco migliore in assoluto tra quelli da me realizzati, non ho cambiato i testi, ma solo i vestiti. Ci ho messo l’anima in questo progetto.
Era Maggio è l’ultimo singolo uscito in ordine cronologico, un brano emotivo e autobiografico, come ce lo presenti?
È un brano che parla di famiglia e delle contraddizioni al suo interno. Parla di una madre preoccupata e parla di problematiche che tutti vivono. È la mia storia e racconto anche le emozioni e l’intimità di quei momenti.
Non è però l’unico brano autobiografico del progetto, vero?
Quello che racconto è un viaggio, il viaggio della mia vita. La mia è un’esigenza e mi viene naturale parlare di quello che accade dentro di me e intorno a me. Anche in A voi che siete buoni, per esempio, parlo della problematica della droga e ne parlo attraverso un’esperienza diretta di un mio amico. Era giusto parlarne all’epoca ed è giusto parlarne ancora oggi. Cara Milano è un altro brano di questo progetto e che racconta Milano e della sua evoluzione. Certo, è cambiata ed è più sfacciata, non ha più quella sua intimità, ma resta centrale nelle nostre vite. Anche questa canzone è attuale, anche se l’ho scritta 15 anni fa.
Piccola provocazione: tu dici che questi brani sono ancora attuali, ma è perché eri troppo avanti tu o perché la realtà si è in qualche modo bloccata?
Secondo me questi brani sono attuali perché la realtà si è un po’ fermata, si è appiattita a livello celebrale ed emotivo. L’uomo si è omologato troppo, subisce quello che succede e sembra non voler provare emozioni. Prima si parlava, ci si confidava, oggi ci chiudiamo dentro il web e non sappiamo più comunicare a livello emotivo. Siamo tutti egocentrici e siamo meno forti. L’apparenza ci ha reso soli.
Canzoni attuali, ma anche intime. Non deve essere facile raccontare ciò che ti circonda e ciò che provi dentro?
Faccio un esempio: durante il periodo covid, siamo stati spettatori di quello che accadeva e io, come credo anche tutti gli altri, in quel momento mi sono visto dentro e ho cercato di analizzare le mie emozioni e le mie sensazioni. Volevo capire quello che succedeva fuori, ma anche quello che accadeva dentro me. Ci siamo fermati e siamo diventati più fragili, anche se non lo vogliamo dimostrare. Con questo progetto, ho voluto anche raccontare questa fragilità e i nostri limiti. Una sorta di contrapposizione di ieri con l’oggi.
Come sarà la tua estate musicale?
Farò un concerto importantissimo in una rassegna a Cassino, un luogo pazzesco e in un anfiteatro incredibile. Una rassegna storica dove ci saranno ancheConcatoe Morgan. Io parteciperò con questo mio progetto e insieme a me ci saranno l’attore Danilo Da Rodda e al chitarrista Pietro La Pietra. Poi le altre date le comunicherò più avanti e da settembre ci saranno anche le date nei teatri. Non vedo l’ora di tornare a calcare i palchi dei teatri.
Una carriera ricca di successi e traguardi, ma hai ancora sogni nel cassetto?
Quelli ci sono sempre e spero di realizzarli il prima possibile.
Articolo a cura di Francesco Nuccitelli
Lino Vairetti e Tony D’Alessio: le interviste
Successo per la 21esima edizione del BluBar Summer Festival a Francavilla al Mare (CH) – Interviste a Lino Vairetti e Tony D’Alessio (BMS)
Dal 3 al 6 agosto si è tenuto sul litorale abruzzese lo storico Festival che ha avuto per il secondo anno consecutivo la Direzione Artistica di Lino Vairetti, frontman degli Osanna.
Come da tradizione la manifestazione ha abbracciato diversi generi musicali.
La prima serata ha visto sul palco Elisabetta Serio Quartet, con special guest Sarah Jane Morris, seguiti dal Banco del Mutuo Soccorso.
La serata del 4 agosto è stata rinviata per maltempo ma avrebbe visto sul palco i Pink Floyd Moon, tribute band d’eccellenza dello storico gruppo inglese.
Il festival è continuato con il soul e jazz di Mario Biondi per concludersi con il cantautorato eclettico di Daniele Silvestri.
Le interviste a Lino Vairetti e a Tony D’Alessio, frontman del Banco del Mutuo Soccorso, qualche ora prima dell’inizio del BluBar Summer Festival.
Il BluBar Festival è nato da un gruppo di amici storici, appassionati sin da ragazzi di musica, che iniziano a strimpellare le chitarre nei garage di casa, cantando a squarciagola e rincorrendo i loro miti nelle lunghe notti francavillesi e non.
Nato con lo spirito di rievocare l’atmosfera degli anni ’60 e ’70, attraverso la musica, intonando le stesse canzoni che li avevano accompagnati durante i loro primi amori, le loro avventure, le loro prime esperienze professionali.
Il BLUBAR FESTIVAL è diventato in questi anni un punto di riferimento della grande trasformazione avvenuta dal pop al rock, individuando la musica che cambiò l’Italia, dalle canzonette pop al rock degli anni d’oro, quello che ha, in qualche modo, segnato la storia della musica in Italia così come nel resto del mondo.
Video interviste a cura di Domenico Carriero
Acinorev: il nuovo brano “La sua Prima Mossa”
Acinorev: La prima mossa, il suo nuovo brano, è un inno di speranza, coraggio e determinazione
Da Catania e all’ombra dell’Etna alla metropoli milanese, Acinorev (nome d’arte di Veronica Muzzio), non è una semplice cantante e neanche una semplice cantautrice, lei si definisce art-singer e così può prendersi il lusso di esplorare tanti universi musicali, raccontando e raccontandosi con maestria, garbo ed eleganza. La prima mossa, il suo nuovo brano, è un inno di speranza, coraggio e determinazione, perché solo così si possono raggiungere i grandi traguardi e solo così si può fare il grande passo.
La prima mossa è il terzo brano di questo percorso, dopo i singoli Libera e Carpe Diem, per un viaggio, anche se solo all’inizio, che la giovane artista catanese ha deciso di intraprendere per aprire nuovi orizzonti e raggiungere grandi obiettivi.
Con questi buoni propositi, Acinorev si racconta e ci racconta il suo progetto musicale.
Ciao Acinorev, quali emozioni stai provando dopo l’uscita de La prima mossa?
Sto bene, anche se non sto più nella fase di dover dimostrare un qualcosa a qualcuno, non mi pesa più il giudizio. Sono arrivata ad un punto di maturità, per cui le cose le faccio a prescindere e perché piacciono a me in primis. Se poi alle persone arriva, mi fa solo che piacere. Se non dovesse arrivare, pazienza, magari arriverà in seguito. Tuttavia, sono una persona emotiva e sto ancora cercando di raggiungere un equilibrio emotivo e quotidiano. La musicoterapia mi ha aiutato in questo.
La prima mossa è il tuo ultimo brano, cosa ci puoi dire di questo singolo?
Ho iniziato a scrivere questo brano qualche anno fa e solo nell’ultimo periodo l’ho aggiustato e terminato. Nasce dalla penna di una ragazza di 23 anni, che ha dei sogni nel cassetto, delle aspettative e la forza interiore per andare avanti e raggiungere i propri obiettivi. Perseguire le cose in cui crede e arrivare a compiere la prima mossa per un traguardo. Il brano presenta un messaggio importante per me: di credere in sè stessi e fare il primo passo. La forza deve partire da noi e solo così si possono raggiungere gli obiettivi. Fare la prima mossa è l’inizio, nessuno verrà da te ad offrirti un qualcosa.
Quello all’interno de La prima mossa è anche un messaggio per chi si addentra al mondo musicale? Fare la prima mossa e rischiare?
Assolutamente sì! Il messaggio è di non precludersi nulla, di fare il primo passo per raggiungere i propri traguardi. Se poi arriveranno dei no, bisogna insistere, rischiare e provarci ancora. Dietro ad un no, c’è una crescita personale e una critica costruttiva. Quindi, provarci non per gli altri, ma per non avere rimpianti dopo. Questo, è un discorso generale e che va oltre la musica.
È il terzo brano in ordine di uscita, dopo Libera e Carpe Diem, ma questi brani ti rappresentano?
Nelle mie canzoni c’è tanto di me e della mia vita. All’interno, ci metto anche un piccolo mantra da seguire. Qui si vedono i miei percorsi di studio in musicoterapia (ride ndr). Prima ero alla ricerca del successo, oggi cerco solo di fare arte e di diffondere la mia musica in un contesto reale. Anche se non è facile, la situazione virtuale di oggi è predominante e non è facile riabituarsi alla normalità. Oggi tutto è frenetico e non è facile raccontarsi in un brano, mancano la pazienza e l’ascolto.
Ci sarà un progetto finale che completerà questo tuo percorso o troveremo direttamente i nuovi singoli nelle piattaforme?
Ho in produzione altri brani per formare un EP, ma essendo autoprodotto dovrò gestire al meglio le risorse e quindi non farò uscire 4/5 brani tutti insieme. Comunque sì, posso dire che c’è un progetto in lavorazione, ma ci vorrà del tempo. Sono legata ad un tipo di musica più tradizionale, anche per l’ascolto. Infatti, adoro ascoltare la musica in macchina con i CD. Tuttavia, ho fiducia in quello che faccio, anche se ci vorrà tempo e pazienza.
Ci sono altri progetti in lavorazione, magari un tour o dei live per presentare i tuoi brani?
Attualmente sto organizzando con un mio collega musico terapeuta uno spettacolo che abbiamo scritto insieme. All’interno ci saranno dei monologhi, dei miei brani inediti e anche un percorso immersivo sulla natura e sull’ambiente, poi troveranno spazio anche delle cover e tante sorprese. Sarà uno spettacolo completo e ricco. Ci stiamo lavorando, anche se non è facile trovare un’agenzia booking che creda al progetto, poi stiamo anche nel periodo estivo e molte sono già a lavoro per altri eventi. Quindi, ci vuole lavoro, tempo e soprattutto pazienza, ma spero di incontrare persone che mi possano dare una mano e riuscire così a realizzare questo spettacolo. È un progetto in cui credo molto.
Invece, come sarà la tua estate musicale?
Come dicevo, al momento con pochi brani è presto per parlare di live, anche se in realtà, ho diversi progetti e diversi brani in preparazione. Sono un po’ indietro, ma ho tantissime idee, dallo spettacolo alle serate per proporre la mia musica. Ho già fatto qualche evento, ma ad oggi non ho in programma dei live, però se chiamano mi rendo disponibile. La mia estate quindi sarà tranquilla, semplice e legata alla musica.
In conclusione, una curiosità: come mai questo tuo nome d’arte?
Sono sempre stata bastian contrario fin dall’infanzia. Amo fare le cose in controtendenza. Il nome Acinorev è Veronica al contrario e forse non è il nome più adatto per un mercato discografico, ma la mia è una scelta ben precisa. Faccio le cose quando smettono di stare in tendenza. Infatti, farò uscire a settembre il nuovo singolo, quando tutti staranno recuperando ancora dall’estate.
Articolo a cura di Francesco Nuccitelli
Methos: vi racconto la mia crescita dilatata
Methos: “Mondo Cane” atteso singolo del giovanissimo cantautore
Il nuovo atteso singolo di Methos, “Mondo Cane”, uscito il 21 aprile, è un brano in un certo senso romantico, che mette in risalto la scrittura semplice ma assolutamente non banale del giovane songwriter.
In questa traccia l’artista classe ’03 si trova dedito a una vita di caos e confusione che non sembrano fermarsi mai, se non quando è in fortunata compagnia della ragazza di cui è innamorato che riesce a dargli quel senso di pace che tanto ricerca.
Il brano, dalla buona dinamica e una parte strumentale molto viva, fa sorridere e muovere la testa con un ritornello efficace che viene memorizzato facilmente.
Scanzonato ma mai scontato, rappresenta a pieno lo stile originale di Methos.
Andrea Marano, in arte Methos, è un artista classe ’03, nato a Siracusa.
Appassionato fin da bambino alla musica, ha trovato la spinta per comporne di propria intorno al 2016.
Tra il 2017 e il 2020 ha partecipato a concorsi di vario tipo, come “One Shot Game” dell’etichetta discografica Honiro Label, oltre a vari concerti in giro per la sua città, Livorno, e in giro per l’Italia.
Tra il 2020 e il 2021 ha pubblicato vari album su tutte le piattaforme digitali, lavorando da indipendente inoltre ha partecipato all’European Tour Music Fest, al “Video Festival Live” e al “Premio Fiuggi Sound” arrivando alle soglie della finalissima.
Methos ha spaziato tra vari generi nel corso degli anni, oscilla tra R&B / Pop e Indie / Cantautorale, i testi sono prettamente romantici, talvolta complessi, semplici. A volte persino spinti o velati.
Video intervista a cura di Domenico Carriero e Vincenzo Salamina
Papiro: uscito il singolo Wonder Woman
Papiro: uscito il singolo “Wonder Woman”, la forza delle donne per uno scopo più importante
Wonder Woman è l’ultimo singolo della poliedrica artista siciliana Papiro, artista a tutto tondo capace di alternarsi in diverse arti e tutte con grande maestria. Wonder Woman non è un semplice brano, ma una dedica a tutte quelle donne con l’indole da crocerossina nei confronti di uomini. Un messaggio e un invito a comprendere che non c’è nessun uomo da salvare e che si potrebbero utilizzare tempo e fatica per cose più utili e costruttive. Insomma, un brano dedicato alle donne e alla loro possibilità di andare oltre e non fermarsi a fare da semplice balia e comportarsi invece come la celebre amazzone dei fumetti, destinata ad un bene superiore per salvare l’umanità, o comunque, a fare qualcosa di più utile. A raccontare la forza delle donne e la sua giovane, ma già importante carriera, la stessa Papiro.
Partiamo da questo nome d’arte: come nasce la scelta di Papiro?
Il nome l’ho scelto qualche anno fa, sentivo il bisogno di scegliere un nome che mi rappresentasse in quel momento. Avevo diverse opzioni, ma Papiro riusciva a tradurre al meglio ciò che ero e in parte ciò che sono oggi. Inoltre, è legato ad alcuni viaggi che ho fatto con la mia famiglia in Africa, in particolar modo in Egitto e in Marocco. Viaggi che mi hanno segnato tanto e che, ripensando a quei posti, mi fanno risentire a casa. Infine, il Papiro è stato uno dei primi strumenti per scrivere per l’uomo.
Wonder Woman è il tuo ultimo brano, ma è un pezzo autobiografico?
I miei brani sono tutti autobiografici, tutto inizia da me e dalla mia esperienza. Ho iniziato a scrivere il brano in treno ed esprime un momento di ribellione. Come dico nella canzone: molte donne cercano di salvare l’uomo, interpretando il ruolo della crocerossina e con questa voglia di aiutare il prossimo. Ciò che voglio trasmettere con il brano, è che noi donne abbiamo così tanta forza e tante capacità, che potremmo utilizzare questo nostro potere per qualcosa di utile e costruttivo e non per salvare un uomo che gioca a fare la vittima.
Un brano per le donne e quindi un messaggio ad utilizzare il proprio tempo per le cose più utili. Quindi è una sorta di monito per le donne?
Assolutamente no! Siamo nate per essere qualsiasi cosa e anche mamme, l’indole c’è ed è giusta, ma quello che dico: è di fare attenzione a chi donare le proprie attenzioni. C’è chi sfrutta questo nostro istinto e se ne approfitta.
Sei partita con Inimaginable e a seguire Wonder Woman, ma nelle tue canzoni troviamo tutto il tuo mondo artistico e la realtà che ti circonda?
Tutto parte da me e inevitabilmente ciò che racconto è una rappresentazione anche della realtà. Il racconto di un dettaglio o di una riflessione rappresentano la quotidianità e questo succederà anche nelle canzoni che usciranno prossimamente. Essendo autobiografiche le mie canzoni raccontano le mie esperienze e la mia realtà artistica.
Hai accennato ad altri pezzi in uscita, ma sei più per un progetto definito o per una musica più liquida?
La cosa che mi piace dell’album e dell’EP, è che le canzoni hanno una coerenza tra loro, o comunque fanno parte di uno stesso periodo di vita. Quindi è bello raggrupparli in un progetto unico. Tuttavia, per me è importante condividere le mie canzoni e i miei messaggi. Anche far uscire dei singoli è fondamentale per me.
Per te l’importante è condividere la tua musica, ma è per questo che ti sei dedicata a tante forme d’arte?
Sono cresciuta con una certa timidezza e insicurezza, anche se mi hanno sempre raccomandato di essere generosa e di condividere la mia arte. Ho avuto la fortuna di nascere in un contesto artistico. Infatti, sono nata tra il palco e le quinte del Teatro Club di Catania, ho avuto una grande fortuna e senza volerlo l’ho tramutata nella mia vita. Poi, è nata anche la passione del doppiaggio e il percorso da attrice, anche se l’essere cantautrice esprime ogni parte di me. Attraverso la musica riesco a condividere quello che sono.
In conclusione, come sarà invece la tua estate musicale?
Ho fatto un live in Sicilia di recente, ed è stato molto bello. Il 29 luglio avrò l’onore di aprire il concerto di Nada a Genzano e il 16 agosto aprirò il concerto di Pierdavide Carone in Campania. Queste sono le cose sicure che al momento posso dire.
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