Blues River Festival compie 20 anni, e li festeggia nella splendida e nuova location di Vaprio d’Adda
Blues River Festival compie 20 anni, e li festeggia nella splendida e nuova location di Vaprio d’Adda vicino alle rive del suo fiume, nella verdeggiante Area feste dell’ex Parco Monasterolo, in via Concesa.
Dal 19 al 23 luglio 2023 sarà impossibile non venite attratti da questa grande festa di musica, cultura e di buon cibo, dove poter condividere emozioni e la bellezza dello stare insieme, con la giusta colonna sonora.
Per qualcuno questo è il festival di Musica Blues dell’estate per eccellenza, capace di proporre al sempre numeroso pubblico concerti di artisti accuratamente selezionati nel panorama nazionale e internazionale della musica Blues & Soul.
L’ingresso ai concerti è gratuito e il ricavato del Festival viene ogni anno devoluto ad enti o associazioni operanti nel Sociale.
L’organizzazione è realizzata dall’associazione no profit Hakuna Matata.
Oggi scopriamo questo intrigante Festival con Pablo Leoni, direttore artistico della kermesse musicale.
Pablo ha iniziata a suonare a 13 anni. Ha sempre lavorato negli ultimi 30 nei settori musicali, suonando come batterista e insegnando. Nel corso del tempo si è dedicato alla musicoterapia, organizzazione eventi e produzione di cd con gli artisti con i quali organizzava i Tour. Una vita al servizio della musica.
Pablo, come è nato questo festival che oggi compie 20 anni?
Il Blues River è stato uno dei miei primi eventi realizzati come direttore artistico, grazie all’amicizia di un gruppo di trezzesi, tra cui Michele Merletti (attuale proprietario de “La Birreria” a Trezzo) che ebbe l’intuizione di contattarmi avendo capito che poteva essere funzionale realizzare insieme un festival blues.
Il blues ha dei vantaggi oggettivi come genere musicale live per l’intrattenimento, tra i quali: ha un target potenziale ampio di pubblico, dalle famiglie, ai giovani e a più piccoli, è un genere che crea atmosfera, non disturba ma intrattiene e soprattutto è anche cultura, inclusione sociale. Un aspetto da non trascurare.
Michele sapeva che suonavo in questo circuito con artisti a livello internazionale e fin da giovane avevo ormai molte conoscenze con tutte le agenzie specializzate.
Quali sono le particolarità di questa kermesse?
Questo festival è un grande esempio di associazionismo spontaneo. 20 anni fa il Blues River durava 10 giorni, mentre oggi si preferisce ridurre tutto a 5 serate visto l’impegno dei volontari nel montaggio delle strutture e nel servire cibo e bevande a tutti.
Questo impegno viene sostenuto per raggiungere un obiettivo chiaro: devolvere l’utile o una parte alle associazioni no profit che si dedicano al sociale e il resto viene accantonato per garantire la successiva edizione del festival.
C’è una grande attenzione al territorio, alla disabilità e capacità di fare sistema tramite le relazioni.
Il Blues River si è sempre svolto vicino all’Adda e il l fiume come il treno ha sempre avuto un valore simbolico nella cultura afroamericana, spesso visto come via di fuga. Oggi la fuga è più legata allo stress e al caldo estivo.
Il Festival ha la caratteristica di mettere assieme artisti blues internazionali e italiani. Non mancano la buona cucina, il caloroso servizio, e ottima birra.
La location in mezzo alla natura ha sempre accolto il pubblico numeroso che ha voglia di ascoltare, stare insieme e conoscersi: musica, cibo e location di qualità sono un connubio perfetto.
Ci si può sedere gratuitamente, ascoltare liberamente e vivere le emozioni che gli artisti sono in grado di diffondere così generosamente come solo il blues sa fa nascere sul palco.
La musica blues in Italia sembra un genere un po’ di nicchia, ma nonostante questo negli ultimi anni stanno aumentando i ragazzi che si stanno approcciando a questo genere. Cosa ne pensi?
Sicuramente il blues è un genere di nicchia, ma è altrettanto vero che i festival di questo genere sono tra i più longevi, hanno ormai una buona rete organizzativa vedi IBU e EBU, e stando ai dati il numero di festival è in costante aumento anche dopo il covid.
Siamo contenti di fare parte nel nostro piccolo di questa grande famiglia dei festival blues che mette insieme appassionati, volontari e artisti.
Come vedi il futuro di questo Festival?
Stiamo lavorando affinché ci sia il ricambio generazionale che permetterà al festival di proseguire migliorando location e servizi.
Per questa ragione quest’anno abbiamo deciso di trasferirci a Vaprio d’Adda che ci ha garantito una location di qualità e di trovare la disponibilità di strutture già montate in condivisione con altre associazioni.
Rivolgo un ringraziamento a tutti i volontari che in questi anni si sono susseguiti e hanno dato il loro tempo libero nella realizzazione di questo grande evento.
Anche quest’anno siamo pronti e vi aspettiamo numerosi!
PROGRAMMA DEL BLUES RIVER FESTIVAL
Mercoledì 19 luglio: Sons Of A Gun feat. Alberto Marsico
Progetto New Blues ad alto livello artistico e coinvolgimento assicurato, sonorità Black Soul ipnotizzanti cariche di intensità… Musica che arriva direttamente all’anima. (Chitarra voce: Ettore Cappelletti; Hammond: Alberto Marsico; Batteria: Pablo Leoni)
Giovedì 20 luglio: Lakeetra Knowles & Music Train Band (from USA)
Strepitosa cantante, modella, attrice dell’Arkansas show woman, mantiene le sue origini sul palco condensando vocalità, classe e grinta! Un repertorio entusiasmante suonato da una band eccellente formata dai migliori musicisti della Music Train Agency.
Venerdì 21 luglio: Jaime Dolce & Innersole (from USA)
Jamie Dolce è un bluesman e cantautore statunitense di New York. Nella sua carriera è stato il chitarrista di Mason Casey (armonicista con Wilson Pickett, Popa Chubby, Eric Udel, Lee Finkelstein). Spettacolo Rock/Blues di altissimo livello per tutti gli appassionati di buona musica.
Sabato 22 luglio: Daniele Tenca Band
Conosciuto artista della scena milanese, ci presenta il suo nuovo lavoro discografico: “Love is the Only Law”. Sonorità e arrangiamenti contemporanei ma radicati nella tradizione del Blues e dellaBlack Music in generale, utilizzati come veicolo di comunicazione sociale per la lotta e la denuncia di violenze e ingiustizie dei giorni nostri.
Domenica 23 luglio: Cek And The Stompers
Un progetto che consolida la forte presenza e l’anima roots di Cek Franceschetti voce e chitarra Dobro, arricchita da Annalisa Favero, voce, washboard, percussioni dal caldo e raffinato suono di chitarra e mandolino di Luca Manenti, al talento e la dinamicità di Pietro Ettore Gozzini al contrabbasso per chiudere il quintetto con l’armonica dal suono grintoso e ricco di colori di Andrea Corvaglia.
Articolo a cura di Raffaele Specchia