Blues River Festival compie 20 anni, e li festeggia nella splendida e nuova location di Vaprio d’Adda

Blues River Festival dal 19 al 23 luglio

Blues River Festival compie 20 anni, e li festeggia nella splendida e nuova location di Vaprio d’Adda vicino alle rive del suo fiume, nella verdeggiante Area feste dell’ex Parco Monasterolo, in via Concesa.

Dal 19 al 23 luglio 2023 sarà impossibile non venite attratti da questa grande festa di musica, cultura e di buon cibo, dove poter condividere emozioni e la bellezza dello stare insieme, con la giusta colonna sonora.

Per qualcuno questo è il festival di Musica Blues dell’estate per eccellenza, capace di proporre al sempre numeroso pubblico concerti di artisti accuratamente selezionati nel panorama nazionale e internazionale della musica Blues & Soul.

L’ingresso ai concerti è gratuito e il ricavato del Festival viene ogni anno devoluto ad enti o associazioni operanti nel Sociale.

L’organizzazione è realizzata dall’associazione no profit Hakuna Matata.

Oggi scopriamo questo intrigante Festival con Pablo Leoni, direttore artistico della kermesse musicale.

Pablo ha iniziata a suonare a 13 anni. Ha sempre lavorato negli ultimi 30 nei settori musicali, suonando come batterista e insegnando. Nel corso del tempo si è dedicato alla musicoterapia, organizzazione eventi e produzione di cd con gli artisti con i quali organizzava i Tour. Una vita al servizio della musica.

Pablo, come è nato questo festival che oggi compie 20 anni?

Il Blues River è stato uno dei miei primi eventi realizzati come direttore artistico, grazie all’amicizia di un gruppo di trezzesi, tra cui Michele Merletti (attuale proprietario de “La Birreria” a Trezzo) che ebbe l’intuizione di contattarmi avendo capito che poteva essere funzionale realizzare insieme un festival blues.

Il blues ha dei vantaggi oggettivi come genere musicale live per l’intrattenimento, tra i quali: ha un target potenziale ampio di pubblico, dalle famiglie, ai giovani e a più piccoli, è un genere che crea atmosfera, non disturba ma intrattiene e soprattutto è anche cultura, inclusione sociale. Un aspetto da non trascurare.

Michele sapeva che suonavo in questo circuito con artisti a livello internazionale e fin da giovane avevo ormai molte conoscenze con tutte le agenzie specializzate.

Blues River Festival dal 19 al 23 luglio locandina

Quali sono le particolarità di questa kermesse?

Questo festival è un grande esempio di associazionismo spontaneo. 20 anni fa il Blues River durava 10 giorni, mentre oggi si preferisce ridurre tutto a 5 serate visto l’impegno dei volontari nel montaggio delle strutture e nel servire cibo e bevande a tutti.

Questo impegno viene sostenuto   per raggiungere un obiettivo chiaro: devolvere l’utile o una parte alle associazioni no profit che si dedicano al sociale e il resto viene accantonato per garantire la successiva edizione del festival.

C’è una grande attenzione al territorio, alla disabilità e capacità di fare sistema tramite le relazioni.

Il Blues River si è sempre svolto vicino all’Adda e il l fiume come il treno ha sempre avuto un valore simbolico nella cultura afroamericana, spesso visto come via di fuga. Oggi la fuga è più legata allo stress e al caldo estivo.

Il Festival ha la caratteristica di mettere assieme artisti blues internazionali e italiani. Non mancano la buona cucina, il caloroso servizio, e ottima birra.

La location in mezzo alla natura ha sempre accolto il pubblico numeroso che ha voglia di ascoltare, stare insieme e conoscersi: musica, cibo e location di qualità sono un connubio perfetto.

Ci si può sedere gratuitamente, ascoltare liberamente e vivere le emozioni che gli artisti sono in grado di diffondere così generosamente come solo il blues sa fa nascere sul palco.

La musica blues in Italia sembra un genere un po’ di nicchia, ma nonostante questo negli ultimi anni stanno aumentando i ragazzi che si stanno approcciando a questo genere. Cosa ne pensi?

Sicuramente il blues è un genere di nicchia, ma è altrettanto vero che i festival di questo genere sono tra i più longevi, hanno ormai una buona rete organizzativa vedi IBU e EBU, e stando ai dati il numero di festival è in costante aumento anche dopo il covid.

Siamo contenti di fare parte nel nostro piccolo di questa grande famiglia dei festival blues che mette insieme appassionati, volontari e artisti.

Come vedi il futuro di questo Festival?

Stiamo lavorando affinché ci sia il ricambio generazionale che permetterà al festival di proseguire migliorando location e servizi.

Per questa ragione quest’anno abbiamo deciso di trasferirci a Vaprio d’Adda che ci ha garantito una location di qualità e di trovare la disponibilità di strutture già montate in condivisione con altre associazioni.

Rivolgo un ringraziamento a tutti i volontari che in questi anni si sono susseguiti e hanno dato il loro tempo libero nella realizzazione di questo grande evento.

Anche quest’anno siamo pronti e vi aspettiamo numerosi!

Blues River Festival dal 19 al 23 luglio 1

PROGRAMMA DEL BLUES RIVER FESTIVAL

Mercoledì 19 luglioSons Of A Gun feat. Alberto Marsico

Progetto New Blues ad alto livello artistico e coinvolgimento assicurato, sonorità Black Soul ipnotizzanti cariche di intensità… Musica che arriva direttamente all’anima. (Chitarra voce: Ettore Cappelletti; Hammond: Alberto Marsico; Batteria: Pablo Leoni)

Giovedì 20 luglioLakeetra Knowles & Music Train Band (from USA)

Strepitosa cantante, modella, attrice dell’Arkansas show woman, mantiene le sue origini sul palco condensando vocalità, classe e grinta! Un repertorio entusiasmante suonato da una band eccellente formata dai migliori musicisti della Music Train Agency.

Venerdì 21 luglioJaime Dolce & Innersole (from USA)

Jamie Dolce è un bluesman e cantautore statunitense di New York. Nella sua carriera è stato il chitarrista di Mason Casey (armonicista con Wilson Pickett, Popa Chubby, Eric Udel, Lee Finkelstein). Spettacolo Rock/Blues di altissimo livello per tutti gli appassionati di buona musica.

Sabato 22 luglio: Daniele Tenca Band

Conosciuto artista della scena milanese, ci presenta il suo nuovo lavoro discografico: “Love is the Only Law”. Sonorità e arrangiamenti contemporanei ma radicati nella tradizione del Blues e dellaBlack Music in generale, utilizzati come veicolo di comunicazione sociale per la lotta e la denuncia di violenze e ingiustizie dei giorni nostri.

Domenica 23 luglioCek And The Stompers

Un progetto che consolida la forte presenza e l’anima roots di Cek Franceschetti voce e chitarra Dobro, arricchita da Annalisa Favero, voce, washboard, percussioni dal caldo e raffinato suono di chitarra e mandolino di Luca Manenti, al talento e la dinamicità di Pietro Ettore Gozzini al contrabbasso per chiudere il quintetto con l’armonica dal suono grintoso e ricco di colori di Andrea Corvaglia.

Articolo a cura di Raffaele Specchia

Antony Black esce “Angelo Azzurro” storia di amicizia e amore

Antony Black esce "Angelo Azzurro"
Antony Black esce “Angelo Azzurro”

Esce “Angelo Azzurro” del cantautore Antony Black, “…una storia di due amici in vacanza ad Ibiza, divertente ed entusiasmante. Uno di loro, incontra una ragazza dolce e sensuale, ma furba e dal carattere forte, tanto, da farlo innamorare e cosi le affida il nome di uno dei cocktail più famosi… “Angelo Azzurro”, come allo stesso Antony piace introdurre il brano.

“Vorrei che alla gente arrivasse un senso di freschezza e spensieratezza, dopo il Covid, la guerra, i morti in mare. Dopo tanta tristezza ci vuole la musica, perchè la musica è vita! Ho pensato ad una canzone da ballare e cantare ovunque, una canzone che desse un po’ di sana e meritata spensieratezza. È un invito a sognare, a viaggiare con le persone a noi care. Non esiste un’età per esaudire i propri desideri”

Antonio Polignano in arte (Antony Black), classe 1992, rapper pugliese di Monopoli (BA), ha cominciato a soli 14 anni a scrivere i primi pezzi. Poi pian piano ha iniziato ad auto produrre il suo primo cd, “Insultatemi”, e da lì le prime collaborazioni con altri artisti della sua città. L’anno dopo inizia a lavorare per il secondo disco, “Realtà Opposta”, con molte collaborazioni, e le strumentali auto prodotte da lui stesso.

Finalmente nel 2012 esce “Special One” disco interamente prodotto da Black. Nel 2015 escono i singoli inediti “Il mondo siamo noi” e “Il mio nome” firmando con l’etichetta discografica indipendente GD Records. Ha partecipato a diversi contest: nel 2014 ad X-Factor, nel 2015 ad Amici e nel 2017 a Sanremo Giovani. Negli anni a seguire sono usciti altri inediti e singoli e nel 2021 si traferisce a Milano.

Antony Black
Antony Black

Studia canto e dopo un percorso formativo artistico a marzo 2023 esce il suo nuovo singolo dal nome “Angelo Azzurro”, facendo in contemporanea dei live a Milano e il suo primo live in teatro nella sua città natale. Ha partecipato a vari talent regionali, come Puglia Talent e Talent Game, arrivando in finale.

Antony ama sperimentare: spazia dal Rap al pop, al trap, al reggaeton.

Video intervista a cura di Domenico Carriero e Vincenzo Salamina

Renzo Rubino: la 5a edizione di Porto Rubino il festival musicale che celebra il mare nei porti pugliesi

Renzo Rubino: la 5a edizione di Porto Rubino
Renzo Rubino: la 5a edizione di Porto Rubino (Foto di Ilenia Tesoro)

In occasione dell’ultima tappa della quinta edizione di Porto Rubino, il festival musicale che celebra il mare nei porti pugliesi, il cantautore Renzo Rubino ha tracciato il bilancio durante una conferenza stampa.

«Questa che si conclude è l’edizione che più mi è piaciuta perché dopo cinque anni tante cose sono di più semplice gestione, dal rapporto con gli artisti, che ora conoscono il festival, alle capitanerie, alle avversità meteorologiche».

Anche quest’anno un grande successo di pubblico dal 30 giugno al 9 luglio nelle tappe di:

  • Brindisi, con Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via Di Gioia, Mahmood e Omar Pedrini
  • Giovinazzo (BA), che ha ospitato Madame, Emma Nolde, i Santi Francesi e Alan Sorrenti
  • Monopoli, dove è stata la volta di Bianco, Giovanni Caccamo, Niccolò Fabi e Antonio Diodato
  • Tricase (LE), dove si sono esibiti Carlo Amleto, Delicatoni, Levante, Nada, Raf
  • Campomarino di Maruggio (TA), dove Dardust, Dente, Emma Marrone e Francesca Michielin hanno concluso il festival.
Porto Rubino 5a edizione grande successo (Foto Ilenia Tesoro)
Porto Rubino 5a edizione grande successo (Foto Ilenia Tesoro)

«Sono contento che il festival si conosca di più, che Mahmood e Francesca Michielin siano tornati, che altri artisti abbiano cancellato alcuni impegni pur di esserci. Il festival è cresciuto molto e le persone non vengono più per gli artisti ma per vivere una esperienza unica.

Inizia a crearsi un pubblico di Porto Rubino che ha voglia di passare una bella giornata per divertirsi. Da noi c’è chi ascolta musica classica e chi l’elettronica: un vero porto di mare [ride]».

Che dimensione avrà in futuro Porto Rubino? Nella conferenza Renzo Rubino ha parlato anche delle prospettive di questo festival giunto alla quinta edizione.

«Abbiamo sempre richieste anche da altri comuni pugliesi ma anche da fuori della Puglia ma non è facile organizzare un festival del genere. Vorrei che rimanesse qualcosa di esclusivo e non estremamente commerciale, sia per avere cura dei luoghi in cui andiamo, non potendo ospitare migliaia di persone, che per far vivere agli spettatori una cosa speciale.

Vorrei che lo spirito rimanesse intatto, cioè un momento di stacco dal lavoro per gli artisti. Chi viene qua infatti non deve fare promozione.  Deve essere un luogo incontaminato per gli artisti e il pubblico deve vedere questa autenticità.

Renzo Rubino:Non ho fatto mettere le transenne sotto al palco perché ho fiducia verso chi viene a vedere il festival
Renzo Rubino:Non ho fatto mettere le transenne sotto al palco perché ho fiducia verso chi viene a vedere il festival (Foto Ilenia Tesoro)

È un festival che deve essere poetico con il tramonto, la luna e il mare. Non devono quindi esserci basi musicali e tutto deve essere suonato. A tal fine ho allestito una band, la Risacca. Il festival è una festa, è un momento in cui artisti e ospiti devono sentirsi liberi.

Non ho fatto mettere le transenne sotto al palco perché ho fiducia verso chi viene a vedere il festival. Gli artisti devono cantare tra di loro e il pubblico deve essere accogliente e non invadente. Mi piacerebbe comunque fare la prima tappa esterna a Milano, ci stiamo ragionando».

Anche le modalità di far conoscere il festival sono cambiate.

«Quest’anno non c’era la TV a far conoscere gli eventi. Ci siamo piuttosto concentrati sugli ospiti, ossia sulle persone che hanno deciso di venire in Puglia e godersi questo paesaggio fantastico. Abbiamo avuto un grande sostegno da Radio Capital e da influencer di eccezione, come Chiara Galiazzo, che ci hanno aiutato a raccontato il festival».

Porto Rubino è anche il titolo di una canzone del 2020 e Renzo spiega in cosa Porto Rubino l’abbia aiutato, come recita il testo.

Renzo alla fine ha cantato una piccola anticipazione di quello che sarà il suo prossimo album
Renzo ha cantato una piccola anticipazione di quello che sarà il suo prossimo album (Foto Ilenia Tesoro)

«In generale Porto Rubino mi ha salvato da un momento di depressione che hanno vissuto tanti colleghi durante il periodo del Covid. Io vedevo il festival estivo come una possibilità di concentrarsi su varie cose, per fare cose belle per la mia terra, per la sostenibilità ambientale».

Quella di Campomarino è stata l’unica tappa a terra del tour e Renzo spiega il perché: «questa zona della Puglia ha infatti un pescaggio molto basso che non ci permetteva la barca sotto costa. Questo è un posto speciale perche è una ex tonnara, molto amato dalle persone che vivono qui».

Tanti i duetti della serata, Emma ha cantato “Love is a losing game” di Amy Winehouse accompagnata al pianoforte da Dardust, Rubino ha duettato con Chiara Galiazzo in “Onda su Onda” di Paolo Conte, Emma e Francesca Michielin hanno interpretato “Baby one more time” di Britney Spears, già portata nella serata delle cover sul palco di Sanremo 2022.

Alla fine Renzo Rubino ha cantato una piccola anticipazione di quello che sarà il suo prossimo album, “molto pugliese”, prodotto da Taketo Gohara.

Articolo  a cura di Domenico Carriero

Daniele Nick: “La musica mi ha dato la possibilità di esternare le mie emozioni e di sfogarmi”

Daniele Nick: Mediocrità e i giudizi all’apparenza
Daniele Nick_1 @Lisa Schiavoni

Chi non ha mai avuto a che fare con persone, pensieri e considerazioni mediocri? Con questa domanda, si presenta il pensiero di Daniele Nick, giovane cantautore e polistrumentista romano, che il 3 giugno scorso è uscito con il suo nuovo singolo dal titolo Mediocrità.

Un brano che vive di musica rock e che si appoggia ad un testo che racconta quei momenti e quelle persone che si fermano all’apparenza, che parlano senza sapere e solo per il gusto di dare fiato alle bocche e giudicare la vita degli altri in modo superficiale.

Senza ricordare, che spesso, l’apparenza inganna e non mostra i sacrifici compiuti per raggiungere un sogno o un obiettivo.

Un pezzo di critica sociale quello proposto da Daniele Nick e che vede all’interno anche una componente autobiografica tipica dei grandi cantautori.

Un viaggio in musica, tra pensieri e parole, compiuto dallo stesso autore e vissuto anche da tutti noi.

Ciao Daniele, è uscito da qualche settimana questo tuo nuovo brano, ma com’è nata l’idea?

Non è una hit estiva, ma mi sta regalando delle belle soddisfazioni. Mediocrità è un brano nato di getto, come successo con tutti gli altri miei singoli. Io vedo la musica come una sorta di donna perfetta e nel momento in cui devo scrivere fa tutto lei. Mi pilota e mi guida.

Questo brano l’ho scritto in un momento di rabbia, è un pezzo rock, aggressivo e secondo me ha una grande potenza. Quello che racconto, è una critica aperta verso tutte quelle persone che giudicano basandosi solo sull’apparenza. Quella mediocrità di giudizio. La musica mi ha dato la possibilità di esternare le mie emozioni e di sfogarmi.

Per trattare una tematica del genere, immagino che ci sia una forte componente autobiografica…

Questo brano è una fotografia della realtà e ovviamente rappresenta anche la mia storia. In questo brano mi sono messo a nudo e ho raccontato una parte delle mie esperienze. C’è quello che ho vissuto in questi miei 28 anni, dagli amici falsi alle persone sempre pronte a giudicare.

Quello della critica basata sull’apparenza è una situazione che hanno vissuto un po’ tutti quanti. Cosa speri che arrivi al tuo pubblico?

Spero che la gente ci si possa ritrovare. Raccontare un tema scomodo non è sempre conveniente, ma io amo andare controcorrente. Spero di riuscire trasmettere qualcosa di buono se ci sono persone che hanno vissuto quello che ho vissuto io, sarei contento di condividere con loro questa esperienza. Se le persone hanno un sogno, non si devono mai arrendere. Spero nel mio piccolo di dare una forma di speranza.

La tua è una musica legata all’esperienza, artistica e personale.

Sì, credo che sia questo il mio segreto. Infatti, spero che quelli che mi ascolteranno riusciranno a percepire me e quello che ho vissuto. L’importante per me è che arrivi il pezzo e arrivi il mio vissuto. Non mi interessa la fama o la gloria.

In un mondo musicale sempre più liquido e dominato dalle piattaforme e dalle playlist, questo brano andrà a completarsi con un progetto intero o lavorerai su diversi singoli?

Il mio sogno è quello di riuscire a stampare dei vinili. Sono affezionato tanto a tutto quello che girava negli anni ‘70/’80. Il compromesso, purtroppo o per fortuna, è che oggi gira tutto attorno alle piattaforme digitali.

Da quando ho iniziato questo progetto, ho sempre fatto uscire un singolo al mese e pubblicato poi su web e su gli store digitali.

Questo l’ho fatto per rendere più agile l’ascolto e per arrivare a più persone possibili. Però, posso dire che questo brano, farà parte di una raccolta che uscirà tra ottobre e novembre, con 25 singoli già usciti e una bonus track.

I singoli lì andrò a prendere dalle due raccolte già uscite nel 2019. Insomma, un progetto imponente e stimolante.

Daniele Nick: Mediocrità e i giudizi all’apparenza 1
Daniele Nick_2 @Lisa Schiavoni

L’uscita di un brano è sempre un grande momento per un cantante, ma ci sono altri sogni nel cassetto?

Spero di diventare più visibile e di emergere ancora di più. Come detto, non mi interessa la fama, ma spero di arrivare a più persone possibili. Spero poi di continuare con questo progetto per tanti anni. Voglio continuare a fare musica per bene.

In conclusione, con l’arrivo del caldo è partita anche la stagione estiva dei concerti. Dove ti potremmo sentire?

Onestamente, non sono un amante del caldo. Anzi, io preferisco il freddo, ma parlando di periodo musicale, sono contento dell’arrivo dell’estate. Adesso però non farò grandi cose, anche perché da quando ho iniziato questo progetto mi sono concentrato più sull’aspetto contenutistico. Però ecco, prima o poi porterò questo progetto live.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli 

Cristina D’avena e la magia di trasformare, con la sua calda voce, tutte le donne e gli uomini in bambini cantando favole musicali

Cristina D’avena, la magia di tornare bambini 3
Cristina D’Avena Legnano (MI) (Foto di Isacco Foglieni per Rugby Sound Festival)

In una calda giornata d’estate arrivò la “Regina” nel castello magico di Legnano: Cristina D’Avena.

Le lancette del tempo per incanto si fermarono, tutte le donne e gli uomini presenti si trasformarono in bambini e una calda voce iniziò a cantare delle favole musicali”. I “bambini” e i “piccoli” ballarono per tutta la notte”.

Cristina d’Avena è la regina che riesce a far a sorridere e divertire il bambino presente nel cuore di tutti. Le sue note aprono come chiavi le porte dei ricordi, che il tempo ha nascosto negli angoli della memoria.

Nell’Isola del Castello di Legnano domenica 2 luglio ha visto protagonisti Cristina D’avena con i Gem Boy, in una serata speciale dedicata allo “Spettacolo”.

Cristina D’avena a Legnano Mi
Cristina D’Avena Legnano (MI) (Foto di Isacco Foglieni per Rugby Sound Festival)

Il ricordo di Valerio Bonalumi

Molto sentito il momento nel quale la cantante ha ricordato Valerio Bonalumi, fondatore del 2012 del Rugby Sound venuto a mancare due mesi fa: avrebbe dovuto festeggiare i 60 anni nello splendido scenario del festival che senza di lui non sarebbe mai nato.

Il   live

La cantante ha deliziato il pubblico con 24 hit tra cartoni animali e sigle tv:

All’arrembaggio, Mila e Shiro, Che campioni, Holly e Benjii, Sailor Moon, Tazmania, Siamo fatti così Lady Oscar, un mix dei Puffi (Puffi qua e là/I puffi sanno), Magica magica Emi, Incantevole Creamy,  Kiss me Lycia, Sailor moon, Ufo Robot in version “soft e delicata”, Piccoli problemi di  cuore/ricordati di me, Calimero Dance, Rossana, Dragon Ball, Hamtaro, Piccoli Criceti Grandi Avventure, Mew Mew amiche vincenti, Pokkemon e per finire Occhi di Gatto.

Le versioni delle hit proposte con interessanti arrangiamenti graffianti, rockeggianti e a volte dissacranti.

Brani degli anni ’80, affascinanti, di una bellezza senza tempo, riproposti in versione moderna senza snaturarne l’essenza ma accogliendo le nuove tendenze musicali: di fatti, le canzoni di Cristina diventano dei classici, che si prestano sia all’interpretazione romantica ma anche alle rivisitazioni irriverenti dei Gem Boy.

Il risultato è una mix esplosivo di melodie sulle quali i musicisti vanno in estasi con improvvisazioni, assoli e curiosi balletti economici.

Il concerto diventa spettacolo, quasi teatrale, ma che non si autocelebra, anzi, si apre al pubblico e alla rete: il social sale su pacco in diretta Instagram.

È la nuova frontiera dei ragazzi, dove la magia di Cristina riesce comunque a navigare. Le sue note sfidano gli haters e non hanno paura dei nuovi pericoli.

La spontaneità di Cristina abbatte i muri virtuali e apre i cuori.

Il castello di Legnano dopo la festa, sia addormenta sereno.  Dall’alto, Valerio ringrazia da una stella. La Regina è andata via, ma la sua musica è ancora viva.

Cristina D’avena, la magia di tornare bambini
Cristina D’Avena Legnano (MI) (Foto di Isacco Foglieni per Rugby Sound Festival)

I fan

A fine serata, immancabili i messaggi di affetto dei numerosi fan presenti in attesa di selfie e autografi.

Sono tanti anni che seguo Cristina che vedo spesso ai suoi concerti. È una persona meravigliosa e umile. È stato un bellissimo concerto e lei sa dare una grande carica esplosiva. Sono una ragazza di 51 “anni” e sono cresciuta con le sue canzoni che mi fanno stare bene.

Non importa quanti anni hai: se ti piace Cristina D’Avena non bisogna nascondersi. Io fiera di essere sua fan, ha commentato Maria Adele da Monza.

Articolo a cura di Raffaele Specchia

Brando Madonia, la ricerca di libertà nel suo “Le conseguenze della notte”

Brando Madonia, la ricerca di libertà

Le conseguenze della notte è il titolo del nuovo album che vede protagonista Brando Madonia, un’opera prima da solista di assoluto valore e di grande interesse, dopo i progetti con i Bidiel (con la band anche a Sanremo nel 2012 ndr).  Un album composto da dieci tracce che rappresentano il cantautore con tutti i suoi contrasti, i suoi pensieri, le sue paure e le sue sfumature.

La notte come sfondo di momenti, sensazioni e attimi di vita vissuta, per un flusso di coscienza continuo di pensieri e parole. Un lavoro cantautorale realizzato in piena libertà e in costante ricerca del giusto equilibrio, con una maturità artistica da vivere e con le giuste occasioni da cogliere.

Ciao Brando, come stai dopo l’uscita di Le conseguenze della notte?

Dopo i due anni di blocco che abbiamo vissuto, per me ripartire con un album al quale tengo molto è fondamentale, anche perché fare un album oggi, con la velocità con cui si esce, è anche un atto di grande coraggio e forza. Però sono felice ed entusiasta.

Legandomi a questo discorso: oggi si parla sempre più di musica liquida o da social, tu invece proponi un album intero e completo. L’essere figlio degli anni ’90, dove l’ascolto era legato al CD e allo stereo, ti ha in qualche modo influenzato per la scelta di questo album?

Probabile, oggi le persone non hanno forse tempo per ascoltare un album intero, non hanno l’abitudine di dedicare del tempo alla musica. Io sono legato ad una visione più romantica e forse, anche perché ci ho lavorato con mio fratello, lo trovo un lavoro sincero e libero da qualsiasi logica di mercato. Abbiamo fatto tutto quello che volevamo fare. È un lavoro tutto nostro!

Brando Madonia, la ricerca di libertà 2
Brando Madonia

L’album è uscito il 12 maggio, ma dopo questa uscita hai capito quali sono queste Conseguenze della notte?

Ogni notte è diversa e può regalare diverse emozioni: c’è la notte di caos, la notte di solitudine, una notte intima e tanti altri tipi di notti. Insomma, ogni notte può portare un qualcosa di alternativo e non scontato. I brani di questo album sono delle piccole tracce lasciate ogni notte e come conseguenza, è nato questo album e sono nate queste canzoni.

Primo album da solista, ma com’è lavorare da solo dopo aver lavorato per anni in una band?

È diverso, ci sono pro e contro. Sono contento di essere arrivato a questo progetto da solista più maturo. Da ragazzino era bello avere vicino altre persone per un supporto. Da solista sei tu che decidi, lavori d’istinto e scegli tu come vivere certe esperienze. Io vivo molto d’istinto e ad esempio, questo album rappresenta il me di oggi, magari tra un anno cambierò e mi evolverò e sarò così pronto ad un altro passo per la mia carriera.

In Io non odio te, uno dei brani che ha anticipato questo album, tu parli di equilibrio. Questo equilibrio può essere un sinonimo di maturità, la stessa maturità che ti ha fatto intraprendere questo percorso da solista?

Assolutamente sì! Accettare certe situazioni è un grande passo, ma anche prendere le cose con leggerezza e ironia è importante. La maturità porta anche ad un equilibrio nelle sensazioni. Oggi mi sento maturo per questo mio percorso.

Quanto troviamo di Brando Madonia in questo album?

Per me è un album sincero, è il mio racconto tradotto in musica. dalle mie canzoni si può capire come sono, a tratti malinconico, ma con una certa leggerezza e ironia. Questo album sono io e mi rispecchia abbastanza.

Brando Madonia Le conseguenze della notte - cover
Brando Madonia Le conseguenze della notte – cover

Nell’album troviamo due duetti, è un album fatto anche di incontri questo?

Certamente! All’interno troviamo i feat con L’Elfo, un rapper totalmente lontano dal mio mondo musicale e con Ester Pantano, che è un’attrice che conosco da una vita. È nato tutto in maniera naturale e istintiva, con Ester era da anni che parlavamo di fare un qualcosa insieme e finalmente ci siamo riusciti. Anche con L’Elfo ci siamo sempre rispettati ed è bello il contrasto che si è creato tra il mio e il suo mondo.

Come sarà la tua estate in musica?

Spero importante, il live è fondamentale per me. Ho già fatto degli eventi a Catania e poi continueremo il giro. Aggiornerò presto il calendario con nuove date.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli

Torna Narciso, con il suo terzo singolo  “Discoball”  un brano travolgente che racconta di un amore non corrisposto che continua a far soffrire

Torna Narciso, Drag Singer e cantautore
Narciso “Discoball” – cover

Torna Narciso,  con un percorso musicale coerente e in crescita, con “Discoball”, il suo terzo singolo prodotto da Francesco Tosoni per Indieffusione e scritto insieme a Roberto Casalino, sinergia che si rinnova dopo il singolo di debutto “Make Up”.

Il brano è uscito il 12 Maggio insieme ad un originale video che vede l’artista protagonista in un’inedita veste grafica. Inoltre il brano entra nella playlist editoriale “Glow” di Spotify.

“Discoball” è un brano travolgente che sa già di hit, un mix di pop, dance e chitarre elettriche che racconta di un amore non corrisposto che continua a far soffrire, un sentimento dal quale si riesce però a trovare sollievo tra le luci della pista da ballo.

Torna Narciso, Drag Singer e cantautore 1
Narciso

Con la sua voce potente e la sua innata capacità di emozionare, Narciso ci guida in un viaggio attraverso gli sguardi, i ricordi e i dettagli di un amore che non si vuole lasciare andare.

Nonostante ci si sforzi di mascherare le proprie fragilità e far sembrare che tutto sia a posto, la realtà ci colpisce direttamente e le lacrime sembrano fare rumore anche mentre cadono su un pavimento di glitter.

Ma sulla pista da ballo, sotto le luci di una disco ball, tutto si azzera e diventa possibile tornare ad essere liberi di ballare almeno per una notte.

 

https://www.youtube.com/watch?v=iowKgGDY8Ww

 

Caratterizzata da un sound potente e coinvolgente e da un ritornello esplosivo, “Discoball” è una canzone che sa di rivincita, un inno alla libertà di espressione e alla forza che essa può donare, un brano che vuole raccontare come la musica e l’energia riversata nel movimento possano diventare il rifugio per superare anche i momenti più difficili mantenendo ferma la propria determinazione.

Narciso, nome d’arte di Stefano Rinaldi, si affaccia al mondo dell’arte fin da piccolo iniziando a studiare danza e pianoforte dall’età di 4 anni.

Crescendo si rende sempre più conto che il suo habitat naturale è il palcoscenico. Prendono vita, così, molteplici esperienze live con una band, un duo acustico e un coro Gospel.

Torna Narciso, Drag Singer e cantautore 2
Narciso

Trasferitosi a Roma nel 2016, inizia una carriera nel mondo della notte come Drag Singer in alcune delle realtà più note della scena LGBTQIA+.

Ad Agosto 2022 Narciso duetta in un fuori programma con Arisa su “Meraviglioso amore mio” durante il concerto dell’artista lucana a Frosinone.

Il video, ripreso dal pubblico, diventa virale sui Social superando le 874k visualizzazioni.

Video intervista a cura di Domenico Carriero e Vincenzo Salamina

Angelae: “Sassolini”, in questo album sono rappresentati tanti mondi

Angelae: "Sassolini" è il titolo dell'album
Angelae: “Sassolini” è il titolo dell’album

Quello che ci propone la cantautrice padovana Angelae, nome d’arte di Angela Zanonato, è un album ricco di sfumature ed emozioni, un vero viaggio nella musica e un percorso tra sonorità differenti e momenti unici legati tra loro.

Sassolini è il titolo dell’album e come nella celebre fiaba di Hansel e Gretel dei fratelli Grimm, anche in questo caso, i sassolini ci conducono per la giusta via; e se per i due fratellini, i sassolini sono la strada per tornare a casa, nel nostro caso, rappresentano la via e il percorso da seguire per non perdersi in un progetto ricco di musica e diversità.

Un viaggio che parte dalla celebre cover La casetta in Canadà (primo brano estratto), per arrivare a raccontare un universo musicale ricco e variegato, tra sonorità pop e dance, passando per il rock e il cantautorato, fino a tornare alle ballad dove tutto è iniziato.

Insomma, un cammino partito due anni fa e che Angelae, attraverso i sassolini, ci mostra e ci fa vivere in maniera completa.

Come stai dopo l’uscita di questo album?

Sono molto emozionata e anche molto soddisfatta del lavoro che è stato fatto. Un lavoro lungo che ha coinvolto tante città e tanti professionisti. Sono veramente felice del risultato.

Un album itinerante, con tante persone e ricco di incontri…

Sì, lo possiamo considerare come un album itinerante e che ha già fatto il giro prima ancora della realizzazione e della produzione. Siamo infatti partiti da Ferrara per poi arrivare a Padova e per terminarlo a Berlino, coinvolgendo tante persone e tanti professionisti. Abbiamo fatto un viaggio importante con Sassolini, ma alla fine siamo tornati a casa.

Sassolini è il titolo dell’album, ma come lo presenti?

È un viaggio sonoro!  Ho scelto di aprire e chiudere questo album con due ballad acustiche con voce e liuto, che sono state registrate in presa diretta e quindi proprio dal vivo. Poi, attraverso le tracce, passiamo a brani elettronici con un uso dell’effettistica vocale, dei brani dai suoni più rock e altri più dance. In questo album sono rappresentati tanti mondi.

Angelae: "Sassolini" - Cover
Angelae: “Sassolini” – Cover

Apri questo progetto con una ballad, per poi evolverti musicalmente andando ad affrontare altri generi, una scelta ben precisa quella svariare tanto?

Mi sembrava giusta l’idea di iniziare con una ballad in acustico, anche perché ho iniziato la mia carriera così. Mentre adesso, quando suono live, suono con l’elettronica, con delle sequenze ed evoco un mondo totalmente diverso. Mi piaceva l’idea di ripartire da dove sono nata e di mostrare il mio percorso ad oggi.

Un viaggio nella musica, ma anche nelle emozioni…

Sono partita con l’idea e la convinzione di fare un album intero, anche se in questo momento si fanno solo singoli o EP. Avevo voglia di realizzare un viaggio completo, erano due anni che portavo avanti questo progetto. È cresciuto insieme a me e dentro all’album si possono trovare le mie insicurezze, ma anche il mio orgoglio, la rabbia e le certezze del mio percorso. La bellezza di poter lavorare con la musica e le parole è la vera emozione.

C’è un pezzo che più di tutti consiglieresti per far capire l’essenza di questo album?

Domanda difficile, ma forse ne consiglierei due: La casetta in Canadà e Sassolini, che sono i due pezzi all’estremo del mio essere una cantante. Sassolini è un brano orecchiabile, pop e racconta tantissimo di me. La casetta in Canadà è una cover particolare, strana e fuori di testa. Amo sperimentare e non farmi influenzare troppo, mi piace seguire la follia del momento. Questo era il brano adatto per far vedere anche questa mia natura.

Angelae: "Sassolini" è il titolo dell'album
Angelae: “Sassolini”

Il periodo dei live è arrivato, ma come sarà la tua estate musicale?

Per me il live è fondamentale, è forse il lato più importante nella musica. Saltare sul palco ed entrare in contatto con il pubblico è un’emozione bellissima. Abbiamo già fatto il relase party a Padova per presentare l’album e ci sono già delle date, ma spero di avere sempre più concerti. Anche se non sono pratica di social, sui miei profili aggiornerò il calendario.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli 

Niccolò Caffarelli, in arte Caffa ha le idee chiare sul suo futuro: il suo sogno è diventare infatti “musicista cantautore”

Caffa il suo sogno diventare "musicista cantautore"
Niccolò Caffarelli, in arte Caffa

È nato a Roma il 6 agosto 2003. Anche se ha solo 19 anni, Caffa ha le idee chiare sul suo futuro: il suo sogno è diventare infatti “musicista cantautore”.

La musica è la sua più grande passione: suona e scrive canzoni da quando aveva 12 anni. La sua formazione nasce presso la scuola di Ostia Lido “Mondo Musica” dove ha frequentato per anni lezioni di chitarra e di canto.

Caffa il suo sogno diventare "musicista cantautore" 3
Caffa

Dal 2018 ha frequentato per tre anni il Laboratorio di Songwriting diretto dal cantautore Jacopo Ratini e da allora la sua creatività ha preso ancora più forma e struttura.

Oggi frequenta I’Istituto Saint Louis College of Music di Roma (indirizzo canto pop) dove intende laurearsi. La sua “carriera” nasce ufficialmente nell’ Aprile 2020, in pieno lockdown, partecipando al CC-TALENT di Claudio Cecchetto su Instagram.

Vince il suo “contest” e come premio, a luglio, Claudio Cecchetto realizza il suo primo EP “Ho solo 16 anni” contenente quattro dei suoi pezzi, interamente prodotti da Danusk: Tom Tom, Fuori di Testa, Appiccicato, Scarabocchi e Graffiti.

Comincia a suonare live la sua musica già a 15 anni e da allora non ha mai smesso partecipando a numerosi contest musicali (Roma Music Festival, I Visionatici, Dominio Pubblico, Spritz Factor, Spazi emergenti) che hanno tutti contribuito alla sua formazione professionale.

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Caffa

Viene in contatto anche con le radio affrontando così le prime interviste radiofoniche (Sonica, Kaos, Smeraldo, Rai Radio Tutta Italiana).

Nell’estate 2022 il progetto Caffa si impreziosisce con la formazione di una band, composta da quattro musicisti suoi coetanei, di supporto al cantautore per gli eventi live che si spingono anche fuori dalla capitale.

Caffa il suo sogno diventare "musicista cantautore" - live
Caffa – Live

Ha suonato infatti ad Ivrea, a Bergamo e a Torino, dove è invitato come ospite fisso dell’evento “Riso Fa Buon Sangue Show” organizzato dagli AMICI DEL CABARET che dal 2010, organizzano il tour promuovendo, attraverso la comicità e la musica, in collaborazione con le AVIS, FIDAS e altre Associazioni in Italiana, la donazione del sangue.”

Partecipa anche a trasmissioni televisive: da “Amici di Maria De Filippi” in qualità di Sfidante Cantautore a “Viva Rai 2” di Fiorello, lo scorso aprile, cantando in diretta il brano edito “Mannaggia” che presenta in questa intervista.

Video intervista a cura di Domenico Carriero e Vincenzo Salamina.

Wonderful Sila Festival: 1a edizione, un evento musicale unico nel cuore della Calabria

 1a edizione del Wonderful Sila Festival
1a edizione del W.S.F.

Il Parco nazionale della Sila, con i suoi scenari incantevoli di laghi, altipiani e foreste, sarà il palcoscenico di un evento straordinario il prossimo 12 agosto 2023 a Cotronei (KR) : la prima edizione del Wonderful Sila Festival.

Organizzato da Gibelle S.r.l., con la direzione artistica di Antonio Vandoni, noto anche come direttore artistico musicale di Radio Italia Solomusicaitaliana, che afferma:

«Sono felice di collaborare alla prima edizione del Wonderful Sila Festival. Sono certo che il 12 Agosto 2023 faremo un bellissimo Festival, che si confermerà nei prossimi anni.

Correte a prenotate per tempo il vostro biglietto, perché saranno 12 ore di musica pazzesca, in una location meravigliosa».

Il Wonderful Sila Festival promette di offrire una giornata indimenticabile di concerti live, intrattenimento e attività extra.

La line-up artistica del festival è composta da una combinazione di artisti nazionali e talentuosi musicisti locali.

La giornata inizierà con il concerto di Domenico Scordamaglia, seguito dalle esibizioni di Anima Mundi, Liccia, Renato Caruso, Francesco Coriale, Antheo, Dharma, Dj Keyel e Santino Cardamone.

Il palco ospiterà anche Andy Fumagalli, ex membro dei Bluvertigo, e Saturnino, il celebre bassista di Jovanotti. Altri artisti attesi sono Maninni, Eman, Pierdavide Carone e i Boomdabash.

La giornata si concluderà con il coinvolgente Dj Set Dance Hall Radio 105.

Wonderful Sila Festival: 1a edizione
locandina

Oltre ai concerti, il Wonderful Sila Festival offrirà agli ospiti un’ampia scelta di attività.

Gli stand di Food & Beverage delizieranno i visitatori con specialità culinarie locali, mentre il merchandising ufficiale del festival offrirà l’opportunità di portare a casa un ricordo dell’evento.

Un punto culminante sarà la mostra del museo Casa Mia Martini, in collaborazione con l’associazione “Minuetto Mimì Sarà”, che esporrà per la prima volta in Calabria oggetti personali appartenuti a Mia Martini.

Il Wonderful Sila Festival, sostenuto anche dagli enti territoriali, promuove l’importanza della diversità e incoraggia l’espressione individuale dei partecipanti.

L’obiettivo è ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’evento, lavorando in sinergia con gli artisti e i partecipanti.

Il Festival sarà presentato da due noti volti dello spettacolo: Francesco Rapetti Mogol e Vanessa Grey.

I due talentuosi presentatori guideranno il pubblico attraverso le varie esibizioni e intrattenimenti, creando un’atmosfera coinvolgente e vibrante.

Non resta che segnare questa data sul calendario e prepararsi per un’esperienza unica nel cuore della Calabria.

Il Wonderful Sila Festival del 12 agosto 2023 promette di combinare la magia della musica con la bellezza naturale della Sila, creando un evento da non perdere per gli amanti della musica e della natura.

Tutte le informazioni sono disponibili su www.wonderfulsilafestival.com

Acquista qui i biglietti: https://www.wonderfulsilafestival.com/ticket

Articolo a cura di Davide E.

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