Elodie: al Festival di Sanremo con “Due”, domani in uscita il quarto album “Ok. Respira”
Elodie è in gara per la terza volta al festival di Sanremo, dopo la partecipazione del 2021, quando è salita sul palco come co-conduttrice di Amadeus la seconda serata.
Dopo il secondo posto da Amici di Maria de Filippi nel 2015, arriva all’Ariston due anni dopo, con Tutta colpa mia – firmato, tra gli altri, anche da Emma Marrone – ottenendo l’ottavo posto.
Calca di nuovo il palco di Sanremo nel 2020 con Andromeda, scritto per lei da Mahmood, già vincitore del festival del 2019.
Elodie quest’anno pubblicherà il suo quarto album OK. Respira, in uscita il 10 febbraio, il quale precede il suo primo concerto al Mediolanum Forum di Assago che si terrà nei prossimi mesi.
Elodie, tra gli artisti in gara della 73ª edizione del Festival di Sanremo, ha presentato sul palco del Teatro Ariston il suo inedito “Due”, scritto da Federica Abbate, Jacopo Ettorre, la stessa Elodie e Katoo.
Due narra la fine di un amore, sentimento che si esprime attraverso un linguaggio universale, fatto non solo di parole ma anche di gesti e sguardi e che appartiene a tutti noi, senza alcuna distinzione.
L’amore non conosce età, orientamento o etnia, l’amore permea le vite di tutti assumendo forme e declinazioni infinite che sono in continuo mutamento.
Tutti coloro che amano possono farlo perché non esistono parole sconosciute o strofe inedite per chi vive o ha vissuto questo legame.
Elodie, nella serata delle cover, si esibirà insieme alla rapper irpina BigMama, duettando con il brano “American Woman” di Lenny Kravitz, cover dei The Guess Who del 1970. Le due artiste saranno accompagnate da quattro coriste e proporranno una versione differente dall’originale, puntando sull’empowerment femminile.
“Ok. Respira” contiene 13 tracce, oltre a 7 brani inediti. L’album contiene le già note Purple in the sky e “OK. Respira”, ottavo singolo consecutivo al primo posto dell’airplay radiofonico.
Di seguito la tracklist:
Purple In The Sky (Prod. DRD)
Danse La Vie (Prod. DRD)
Strobo (Prod. DRD)
Due (Prod. Katoo, Dardust)
Ok. Respira (Prod. ITACA)
Mai Più (Prod. DRD)
Bagno a mezzanotte (Prod. Marz, Zef)
Boy Boy Boy (Prod. Drillionaire)
Tribale (Prod. ITACA)
Apocalisse (Prod. DRD)
Vertigine (Prod. DRD)
Una Come Cento (Prod. Katoo, DRD)
Proiettili (Ti mangio il cuore) (Prod. Joan Thiele, Emanuele Triglia)
Articolo a cura di Davide Esposito
Sanremo 2023: i giovani che gareggeranno tra i big
Sanremo 2023: ecco chi sono i sei artisti vincitori di Sanremo giovani che gareggeranno tra i big sul palco dell’Ariston
Dal 7 all’11 febbraio 2023 insieme agli altri 22 Big selezionati da Amadeus ci saranno anche sei artisti vincitori di Sanremo Giovani.
Quest’anno, a differenza delle scorse edizioni, Amadeus darà la possibilità a ben sei giovani (tre in più rispetto allo scorso anno) di esibirsi sul palco dell’Ariston insieme ai big della musica italiana, scelti tra oltre 1200 candidati ed innumerevoli audizioni.
Sono stati 12 i finalisti che lo scorso 16 dicembre hanno partecipato alla finalissima durante la quale sono stati scelti i sei giovani artisti che gareggeranno nella nota kermesse musicale.
La commissione, presieduta da Federica Lentini, Massimo Martelli, Leonardo De Amicis e naturalmente dal direttore artistico del Festival Amadeus, ha decretato i seguenti vincitori:
Will, classe 1999, ha partecipato a X Factor nel 2020. William Busetti è originario di Vittorio Veneto. A Sanremo parteciperà con il brano Stupido.
Colla Zio è una band composta da 5 ragazzi: Andrea Mala Malatesta, Andrea Armo Arminio, Tommaso Berna Bernasconi, Francesco Lampo Lamperti e Tommaso Petta Manzoni. Il collettivo (milanese) parteciperà con il brano Non mi va.
Olly, classe 2001, aka Federico Olivieri è un rapper. Parteciperà con il brano Polvere.
Shari, all’anagrafe Shari Noioso, è nata nel 2002 ed è nata a Gorizia. Si fa conoscere al grande pubblico nel 2015 partecipando a Tu Si Sue Vales. Parteciperà con il brano Egoista.
Sethu (Marco De Lauri), 1997, savonese. Il nome d’arte viene da una citazione tratta da un album dei Nile. Parteciperà con il brano Cause perse.
gIanmaria (Volpato) è stato vincitore di Sanremo Giovani 2022 con la Città che odi. Per la competizione del 2023 canterà il brano Mostro.
Ultimo e Mahmood sono nati nel contesto di Sanremo Giovani e hanno poi fatto tanta strada.
Ci sarà forse tra questi sei nomi un altro grande talento?
Articolo a cura di Davide Esposito
Aska è uscito “Asgard” il suo primo ep
“Asgard” il primo ep di Aska un viaggio nelle sue emozioni ed esperienze verso la consapevolezza di sé stessi
Dopo tanto lavoro il 16 dicembre 2022 è uscito “Asgard” il primo ep di Aska. Attraverso “Asgard” vuole far fare all’ascoltatore un viaggio, toccando diverse tappe della sua esistenza, che vanno dai suoi quindici/sedici anni sino ad oggi, raccontando tante storie, una diversa dall’altra, che però sono collegate tra loro da un filo sottile che ripercorre le sue esperienze e le sue emozioni.
Possiamo attraverso il viaggio scoprire l’evoluzione emotiva ed artistica che ha portato Aska ad essere quello che è oggi, un viaggio verso la consapevolezza di sé stessi. Abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda ad Aska per conoscere meglio questo suo ultimo lavoro.
Ciao Aska, ben tornato! Finalmente dopo tanto lavoro esce il tuo primo ep “Asgard”. Ce lo racconti?
Sì, è sempre un piacere parlare del mio lavoro, finalmente è uscito Asgard il mio primo ep, dal 16 dicembre distribuito su tutte le piattaforme digitali .
In questa raccolta mi sono concentrato sul racconto degli episodi che mi hanno fatto crescere durante gli ultimi anni, ponendo l’attenzione più sul cosa ho imparato piuttosto che su quello che ho vissuto.
Asgard è un viaggio che va su due binari paralleli, viaggio inteso nel senso fisico del termine e quindi il grande viaggio che è la vita, idealizzando come meta finale Asgard, il pianeta di Odino e Thor, dove ho idealizzato tutti i miei obiettivi e uno più metafisico dove non sono i piedi a viaggiare ma la testa, il viaggio che facciamo tramite l’introspezione di noi stessi, conoscendoci un po’ di più ogni giorno che passa.
Con questo ep affronti un viaggio dove ripercorri diverse tappe della sua esistenza, che vanno dai tuoi quindici/sedici anni sino ad oggi. Qual è quella più difficile che hai affrontato?
Sicuramente è stato un viaggio in un mare burrascoso pieno di episodi difficili, il più difficile penso sia stato l’episodio raccontato in “Posto nel mondo”, il racconto di un periodo della mia vita dove l’assenza di certezze e di basi solide mi hanno fatto vacillare e fare molte domande sul mio futuro e sul posto che dovevo occupare, non auguro a nessuno di stare in quello stato, di sentirsi fuori luogo anche nel pranzo di Natale, citando per l’appunto il testo della canzone.
É uno stato emotivo molto difficile da cui uscire e dal quale sono uscito solo grazie alle persone che mi stanno vicino e che mi hanno voluto bene , sicuramente dover pensare alle cose non aiuta, questo è il consiglio che mi sento di dare.
Ci dai un aggettivo per ogni traccia?
1 Asgard – Autocelebrativa
2 Il mio nome– introspettiva
3 03:00 am – speranzosa
4 D.I.P. – Sentimentale
5 Cammino Solo – Ritmata
6 Milano Goodbye – Pensierosa
7 Vicino – intima
8 Sigarette – Malinconica
9 Posto nel Mondo – Energizzante
10 Riemergo – Epica
Qual è la canzone a cui sei più legato e perché?
Per come ho inteso l’Ep, ovvero mettendo un pezzettino di me all’interno di ogni traccia per raccontare la mia storia, è difficile avere una canzone preferita, ma se proprio devo scegliere sicuramente “Riemergo” è la canzone che al momento rispecchia maggiormente l’artista che sono e quello che punto ad essere.
È stata l’ultima traccia che abbiamo registrato anche in ordine temporale e quindi, essendo la più recente è la più vicina a quello che ci sarà dopo, in più da quando l’abbiamo sentita, sia io sia i produttori abbiamo avuto da subito un feeling e un legame diverso con questa canzone.
Ci racconti “Riemergo”?
Inizialmente “Riemergo” non doveva far parte di questo ep, ma doveva essere uno dei singoli rilasciati dopo, ascoltandola però il tema del viaggio viene toccato in questo brano e dà come una conclusione a tutto il racconto e quindi abbiamo deciso di inserirla, il brano nasce da questo mio viaggio mentale alla guida di una macchina diretta verso una meta non ben definita, dove mentre guido vedo come flashback del mio passato ai lati della strada e dopo averli superati scendo da questa macchina e inizio a correre verso la meta cercando di portare quanta più gente possibile con me verso il traguardo.
Nella vita tutti abbiamo dei momenti di difficoltà. Quanto è importante riemergere?
Le difficoltà sono alla base della vita di tutti i giorni, da una parte purtroppo perché ci feriscono, dall’altra per fortuna perché ci fortificano.
In momenti come questi di grande difficoltà l’unica cosa a cui ci possiamo appendere, l’unica ancora di salvataggio, è fare ciò che ci rende felici, ciò che amiamo, nel mio caso riesco a riemergere da questo mare di intemperie solo attraverso la mia passione che è la musica.
Come ho detto prima non voglio raccontare solo ed esclusivamente di quello che ho vissuto, ma di quello che ho imparato, quindi più che raccontarvi il fatto che la mia passione è cantare il messaggio del brano è che la mia passione mi ha salvato.
Anche se sei triste, anche se sei a corto di soldi, anche se le cose non vanno come vorresti, continua a fare ciò che ami impegnati ogni giorno e anche tu riuscirai a riemergere.
Quanto è stato difficile metterti così a nudo raccontando te stesso?
È sempre difficile raccontare, lo è ancora di più raccontarsi, ma ho fatto di questo il mio mantra, faccio musica dal 2016 e sicuramente ho sbagliato molte volte ma non ho mai fatto uscire o scritto una canzone che non mi appartenesse o non avesse un pezzetto di me all’interno.
Sicuramente poi c’è da valutare anche l’aspetto umano parlando dei nostri affari, alle volte parliamo anche di cose successe con persone che stanno intorno a noi tutti i giorni e questo sicuramente non rende facile i rapporti interpersonali, ma questo è quello che faccio, quello che mi rappresenta, quello che amo, e non conosco un altro modo di farlo se non mettendoci tutto me stesso.
“Asgard” è stato un grande lavoro fatto con il tuo team. Ce li presenti?
Sì, anche se sulle ep c’è scritto Aska, c’è un gran lavoro di team dietro questo progetto, il team di cui sono co-fondatore, la juicy music group, abbiamo fondato questo collettivo da quasi tre anni ed è composto da tantissime figure che si occupano delle più disparate aree di lavoro, ringrazio ovviamente tutte le figure che hanno ruotato intorno all’ Ep.
Concerto del Primo Maggio 2023 a Roma
Concerto del Primo Maggio 2023 – Aperte le iscrizioni
I 3 vincitori di 1MNEXT 2023 si esibiranno in diretta TV durante il concertone
Al via le iscrizioni per 1MNEXT, il contest del CONCERTO DEL PRIMO MAGGIOROMA dedicato agli artisti emergenti, ideato e prodotto da iCompany, che per l’ottavo anno consecutivo organizza l’evento promosso da CGIL, CISL e UIL.
Come ogni anno saranno 3 gli artisti vincitori di 1MNEXT che,scelti attraverso le varie fasi di selezione, verranno invitati ad esibirsi durante il Concertone2023.
Le iscrizioni di 1MNEXT sono aperte a partire da ieri, martedì 13 dicembre 2022, e verranno chiuse alla mezzanotte di domenica 12 febbraio2023.
Al Contest sono ammessi tutti i generi musicali, ma non sono ammesse “cover”.
L’iscrizione a 1MNEXT è completamente gratuita e potrà avvenire esclusivamente online attraverso il sito 1mnext.primomaggio.net.
A seguito dell’insindacabile valutazione preliminare da parte della Direzione Artistica del Concerto del Primo Maggio, entro il 6 marzo 2023 verranno resi noti i nomi di almeno 50 artisti che accederanno alla fase successiva di selezione.
Dal 6 al 31 marzo 2023 il pubblico potrà manifestare la propria preferenza votando l’Artista preferito.
Il voto del pubblico della rete sarà sommato a quello di una giuria di qualità composta da addetti ai lavori.
La valutazione finale del singolo Artista sarà stabilita sommando, in quota ponderata, il voto del web con quello della Giuria di Qualità.
La Giuria popolare web inciderà per il 25% della valutazione finale e la Giuria di Qualità avrà invece peso pari al 75%.
Entro il 5 aprile 2023 verranno pubblicati i voti della Giuria di Qualità e saranno ufficialmente annunciati i nomi di almeno10 Artisti finalisti.
Le modalità di svolgimento della fase finale saranno annunciate in un secondo momento.
La Giuria di Qualità avrà il compito, nella fase finale, di scegliere i 3 Artisti vincitori che si esibiranno durante il Concerto del Primo Maggio 2023.
Il vincitore assoluto del contest sarà infine proclamato durante il Concertone.
Main partner: SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori
RDS 100% Grandi Successi a Natale regala la grande musica con la possibilità di vincere l’unica data italiana di Harry Styles
RDS è partner ufficiale della tappa italiana del Love On Tour della superstar internazionale
Roma, 29 novembre 2022 – Harry Styles, uno dei più grandi e influenti artisti del momento, arriva in Italia
con il suo Love On Tour.
Il 22 luglio 2023, lo straordinario performer accenderà l’RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo).
Fino al 4 dicembre gli ascoltatori di RDS potranno provare ad aggiudicarsi i biglietti del concertopartecipando al gioco radio ‘Effetto Domino’ ascolta e vinci.
Un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza unica, soprattutto in vista del Natale.
A partire dal 5 dicembre, RDS permetterà ai propri ascoltatori di vincere i biglietti per l’evento più atteso del 2023 grazie ad un contest online previsto su RDS.it.
Sono molteplici le attività messe in campo da RDS per promuovere la partnership. Una campagna dal valore
complessivo di oltre due milioni di euro coinvolgerà tutti gli ascoltatori e utenti della principale radio di flusso
italiana.
Oltre alla comunicazione radiofonica, la data italiana di Love on Tour sarà comunicata con una campagna
OOH nelle principali città italiane e si avvarrà di spot televisivi sui canali del gruppo WarnerBros. Discovery.
“Siamo convinti che la musica sia il regalo più bello di tutti. Non solo perché si tratta di un’arte, ma perché proietta tutti noi in un mondo fantastico, fatto di grandi esperienze ed emozioni uniche.” – dichiara Daniela Pozzessere, Head of Marketing di RDS 100% Grandi Successi –
“Per noi è una responsabilità supportare gli artisti e i loro concerti con campagne che possano dare la massima visibilità e connessione con i nostri ascoltatori.
Avere la possibilità di regalare la partecipazione a uno degli eventi più desiderati per noi è prioritario, perché la musica è condivisione, emozione e il regalo migliore da fare a Natale”.
Harry Styles ha pubblicato il suo terzo disco lo scorso maggio, “Harry’s House”, che ha ottenuto un grandissimo
successo di pubblico e critica in tutto il mondo.
I suoi spettacoli sono attesi e sempre sold out, RDS 100% Grandi Successi lo aspetta insieme al suo pubblico a Reggio Emilia.
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.rds.it
RDS 100% Grandi Successi
Fondata nel 1978, RDS 100% Grandi Successi è oggi la principale radio italiana di flusso con 5 milioni di ascoltatori medi giornalieri.
Una realtà che nel tempo si è trasformata in una vera e propria “Entertainment Company” e che oltre al cuore tecnologico, annovera tra i suoi tratti distintivi anche una mente aperta e un cuore attento ai temi della sostenibilità, sia essa ambientale, sociale o finanziaria.
RDS evolve costantemente insieme al suo pubblico grazie ad innovazioni in termini di proposta e produzione
di format e contenuti crossmediali e multipiattaforma – Radio, TV, Web, App – con l’obiettivo di regalare momenti di svago e rendere protagonisti i propri ascoltatori-utenti con i quali registra oltre 150.000 interazioni al mese.
Alessio Mayor: Saint Honoré, il nuovo singolo
Alessio Mayor, uscito il singolo “Saint Honoré” una preghiera ballata ma dal sapore malinconico
Alessio Maggiore, in arte Alessio Mayor, è un giovane cantautore pugliese al terzo progetto musicale. Classe 1992, si trasferisce a Pavia da giovanissimo per intraprendere un percorso di studi in campo infermieristico, ma il richiamo al mondo della musica è molto forte e decide così di esplorare quest’universo che tanto lo affascina.
Inizia circa un anno fa il suo percorso artistico, quando entra in contatto con Dheli, suo produttore. Tra i due nasce subito un’alchimia e decidono così di collaborare dopo che Mayor gli fa ascoltare i suoi pezzi.
È durante il periodo del lockdown, in particolare, che Alessio approccia alla musica, passando prima per la scrittura, che è in assoluto il campo d’azione in cui si sente più a suo agio, espressione che lo accompagna sin dall’adolescenza e rappresenta la valvola di sfogo in cui incanalare pensieri e riflessioni.
La capacità di scrittura di Alessio, dai tratti evocativi, sembra essere un buon lasciapassare per l’ambiente discografico e fa ben sperare per il futuro.
“Saint Honoré” è una preghiera ballata ma dal sapore malinconico. È il frutto del lavoro di Mayor sulla sua persona, quando capisce che alla base della sua inquietudine c’è la difficoltà di perdonare e del saper perdonare sé stesso.
Un brano che rappresenta la liberazione dal rancore e che racchiude i due aspetti della personalità di Alessio: il testo riflette il suo fare malinconico e intimistico, e la base ballata la parte estroversa e quella propensa al perdono.
Il perdono è “dolcemente” identificato in una Saint Honorè.
Il cantautore ha voluto rendere omaggio a una figura a lui cara che per farsi perdonare gli portava sempre in dono un dolce, perdono e pentimento quindi, in stretta correlazione come cita il testo: “a patto che tu sappia pentirti”.
“Siamo tutto il nostro male, chi lo vuole superare e chi lo lascia scorrere, siamo l’ingordigia e un dolce da mangiare”.
Affida così il suo mondo interiore a una poesia in musica parafrasandola in una Saint Honorè.
Uscito Venerdì 21 Ottobre, Saint Honoré è il brano che segue “Bonsai” e “Palloni”. Maggiore decide però stavolta di mettersi in gioco totalmente e di aprirsi con un testo autobiografico, soprattutto, di svelare la sua parte più fragile e il tallone d’Achille che spesso interferisce nel rapporto con gli altri ma soprattutto con sé stesso.
Mayor punta a farsi conoscere attraverso i testi delle sue canzoni e mantenere un carattere autoriale che possa identificarlo in un contesto specifico.
Questo brano fa da apripista ai progetti per il futuro che sono già in cantiere e pronti per essere lanciati sulla scena pop.
Anche l’artwork della copertina riflette il desiderio di liberazione rappresentata dall’immagine del cantautore che vestito solo di veli bianchi, simbolo assoluto di leggerezza, è assolto dal peso del rancore.
Produzione affidata al giovane Gabriele Deliperi, in arte Dheli, sotto l’etichetta di Indieca Records che dà spazio ad artisti emergenti dal sound pop/elettronico.
Realtà giovane e dinamica nata nel 2019 ma che già ha già all’attivo un catalogo interessante e variopinto, con pezzi radiofonici e alternativi.
Alexx La Bay e China: “Sanremo sarà il nostro futuro”
Alexx La Bay e China: Bottiglie d’assenzio è solo l’inizio, siamo pronti ad allargare i nostri orizzonti
Sono fra le giovani promesse nel settore rap e hip hop romano, con qualche punta di trap. Ma solo accennata. China e Alexx La Bay, che hanno origini musicali diverse, hanno trovato una strada comune con il grande successo di “Bottiglie D’Assenzio”, di cui hanno anche realizzato un videoclip diventato una hit. E si preparano al grande salto, con alcune importanti collaborazioni. Fra i progetti? Sanremo.
Com’è nata la vostra passione per la musica, e soprattutto per questo genere musicale?
China: «La musica per me è sempre stata una cosa di famiglia, diciamo così. Mio cugino era un dj di musica black, e un ex compagno di mia madre faceva il chitarrista in una rock band. Quando sono stato folgorato dal rap? Direi subito dopo aver ascoltato 2pac, lì ho capito che quel genere di musica mi dava emozioni che altri non erano in grado di trasferirmi».
Alexx: «Io ho invece impresso il ricordo di mio padre che ogni mattina, quand’ero piccolo, mi svegliava suonando la chitarra. Quella stessa chitarra, crescendo l’ho usata anche io, quando ho fondato la mia prima rock band. L’hip-hop è arrivato un po’ dopo ma oggi entrambi i generi influenzano ciò che scrivo e produco».
Che tipo di emozioni e di soddisfazioni vi da cantare ed esibirvi?
Alexx: «L’esibizione live è per me il completamento di tutto il lavoro svolto in studio. Quando senti le persone cantare le canzoni sulle quali hai lavorato, magari con grande fatica capisci che ne è valsa davvero la pena».
China: «Cantare live mi fa sentire libero e… vivo! È un’emozione fortissima lo scambio che avverto tra ciò che provo io e ciò che prova il pubblico».
Quando siete sul palco, cosa c’è dell’artista e cosa c’è della persona?
China: «Artista e persona fanno parte dello stesso insieme: è dalle mie emozioni come persona, infatti, che nasce il lavoro artistico in studio».
Alexx: «Nella vita di tutti i giorni ognuno di noi vive delle situazioni in cui magari non può esprimersi al 100%. Tutta quella parte nascosta trova allora uno sfogo, una via fuga sul palco. Ed ecco che Alexx La Bay, nel mio caso, prende il sopravvento».
Nei testi delle vostre canzoni parlate di voi, o del mondo in generale?
Alexx: «Le nostre canzoni non contengono rimandi a situazioni politiche o tematiche sociali particolari. Poi è ovvio che tutto ciò che succede all’esterno ci influenza ed è filtrato da ciò che noi siamo nell’intimo. E sappiamo anche che fuori di noi c’è un mondo, c’è gente che ci ascolta e che magari può sentirsi rappresentata da ciò che cantiamo».
China: «Sono d’accordo! Anch’io scrivo augurandomi che qualcuno possa sentirsi compreso dalle mie parole. Parlo più spesso di me, di ciò che ho vissuto, ma non è raro che esprima anche un pensiero su quello che accade nel mondo».
Oggi non è semplice sperimentare nuovi sound, voi come ve la cavate?
China: «Il rap resta il perno centrale attorno al quale costruisco la mia musica. Detto questo, sperimentare mi piace, mi diverte. La reputo quasi una sfida con me stesso, e ogni sfida è sempre costruttiva».
Alexx: «Io ti dirò invece che sperimentare oggi è diventato più facile con la miriade di nuove tecniche di produzione e manipolazione del suono oggi a disposizione. Quello che invece è trovare un equilibrio tra la sperimentazione e la base da cui parte un artista: cioè sperimentare senza snaturare la sua identità».
In Bottiglie d’Assenzio, la prima vera produzione assieme, parlate degli amori difficili. È una chiave di lettura esclusivamente musicale, oppure oggi amare è davvero una cosa complicata?
Alexx: «Amare oggi è estremamente complicato. Soprattutto perché in un rapporto, sia di amicizia o di amore, siamo egoisticamente più abituati a prendere che a dare. È il paradigma che va cambiato: l’amore è scambio, a volte anche compromesso».
China: «L’amore oggi è un valore a cui non si dà la giusta importanza e in Bottiglie d’Assenzio parliamo proprio di questo, oltre a dire quanto sia difficile oggi trovare sentimenti autentici. Io posso ritenermi fortunato».
Però il sentimento d’amore nelle vostre canzoni è quasi onnipresente. Non sarebbe meglio dare voce anche ad altri concetti come l’amicizia, la famiglia, o semplicemente se stessi?
Alexx: «Ciò che scrivo rispecchia il momento che sto vivendo, e i sentimenti che lo animano, quindi l’amore, l’amicizia. Il prossimo pezzo con China allargherà senz’altro i nostri orizzonti».
China: «Entrambi veniamo da un momento molto difficile. E in questa difficoltà ci siamo trovati. È da qui che sono nati i nostri pezzi. E dico pezzi non a caso perché “Bottiglie d’assenzio” è solo l’inizio».
Come mai avete decido di univi in questo tandem, quali sono i vostri obiettivi?
Alexx: «Unirci musicalmente è stata la naturale conseguenza di un rapporto di stima e rispetto reciproci che esiste da anni. Il nostro obiettivo è semplice: crescere e fare in modo che la nostra musica sia ascoltata da sempre più persone».
China: «E così magari trasformare la passione in un vero e proprio lavoro».
Oggi suonare è diventato più difficile perchè il mercato è più vasto. Potrebbe esserci un altro caso Maneskin, visto che guardando al passato è difficile riscontrare analogie simili alla celebre rockband?
Alexx: «Difficile dirlo oggi. Accadrà solo se l’idea musicale è forte, e a patto che ci sia qualcuno che vi investa tempo e risorse».
China: «Per me il merito dei Maneskin, e non so se ci sarà un’altra band in grado di bissare il loro successo, sta nell’aver riportato all’attenzione del mercato italiano la musica rock. Prima di loro solo Vasco era stato così dirompente per il genere».
Quali sono i vostri artisti preferiti?
China: «Ascolto veramente di tutto, la proposta è molto ampia sia in Italia che all’estero. Per quanto concerne il mio genere, e relative contaminazioni, guardo con interesse particolare a Coez e Lazza».
Alexx: «Fare un elenco sarebbe lungo e riduttivo. Diciamo che molti dei miei ascolti dipendono dal periodo che sto attraversando».
La pandemia ha cambiato tante cose rispetto a prima. Anche nella musica qualcosa è cambiato?
Alexx: «È stato un periodo certamente difficile, ma gli artisti hanno dimostrato grande capacità di adattamento. Nel post-pandemia credo che la musica non possa non tenere in gran conto, anche dal punto di vista promozionale, le piattaforme e i social».
China: «Io penso che la musica si evolva a prescindere dalla pandemia, perché cambiano i tempi, le generazioni. Certo quello che abbiamo vissuto ha mandato in crisi il settore dei live, che però adesso per fortuna è ripartito ad un buon ritmo, e anche l’uscita di alcuni progetti discografici è stata ritardata».
Un progetto futuro?
Alexx: «La collaborazione con un big già affermato, appartenente al nostro genere, con cui condividere il palco di Sanremo».
China: «Lo ha già detto Alexx. Sanremo sarà il nostro futuro».
Articolo a cura di Gianni Lupo
“Tale e Quale show” la dodicesima edizione
“Tale e Quale show” al via su Rai 1 il varietà condotto da Carlo Conti
Dagli studi “Fabrizio Frizzi” di Roma da venerdì 30 settembre, per otto puntate, tutto è pronto per la 12a edizione di “Tale e quale show” il varietà di Rai 1 condotto da Carlo Conti.
Il programma dopo il successo degli scorsi anni riprenderà all’insegna della musica, del divertimento e delle emozioni, grazie anche ai travestimenti firmati da grandi professionisti che tutti i giorni lavorano dietro le quinte, dal trucco al parrucco.
Canteranno tutti dal vivo su basi e arrangiamenti del M° Pinuccio Pirazzoli, ci entusiasmeranno con le loro imitazioni delle grandi star della musica italiana e internazionale.
L’atmosfera è come ogni anno di grande empatia e impegno da parte di grandi professionisti: dai “vocal coach” Maria Grazia Fontana, Dada Loi, Matteo Becucci e Antonio Mezzancella e la “actor coach” Emanuela Aureli.
Confermata anche quest’anno la giuria composta dalla grande Loretta Goggi, Giorgio Panariello e Cristiano Malgioglio ai quali ad ogni puntata si aggiungerà un quarto giudice/imitatore diverso in ogni puntata.
Parte attiva anche il pubblico da casa, che potrà votare ed esprimere le proprie preferenze tramite i social.
Articolo a cura di Patrizia Bartoloni
Humana: “Un Altro Giorno” il nuovo album
Daniele Iudicone: “Abbiamo cercato di collegare e contaminare il rock elettronico, con sonorità più attuali”
Humana il duo, composto da Daniele Iudicone (voce, testi e melodie) e Lorenzo Sebastiani, già produttore e arrangiatore di Adriano Celentano e Jovanotti, è pronto per il ritorno sulla scena musicale con un nuovo disco.
Il nuovo album “Un Altro Giorno”, con 10 tracce caratterizzate da sonorità innovative e tre singoli accompagnati da video di forte impatto.
Abbiamo incontrato Daniele:
Come nascono gli Humana?
Humana nasce tra Latina e Rimini grazie all’incontro fortuito con Lorenzo Sebastiani che nella band si occupa della parte musicale. Conobbi Lorenzo nel 2011 in occasione della realizzazione di un disco punk, quando allora cantavo nella band Losca Brigata.
La casa discografica di allora aveva individuato Lorenzo in qualità di produttore del progetto che però finì in un nulla di fatto, con lo scioglimento del gruppo. L’affinità musicale che ci legava era particolarmente forte, sia per il punk rock, ma soprattutto per l’idea di rivisitare in chiave elettronica il rock.
Il nostro primo esperimento musicale si concentrò sulla cover di Rock and Roll Robot di Camerini. Pubblicammo la cover su Youtube ottenendo in pochi giorni migliaia di visualizzazioni e da lì nacque l’interesse della casa discografica Halidon di Milano che ci contattò per concretizzare l’avventura del primo disco, “Humana”, uscito nel 2012 accompagnato da un tour promozionale in giro per l’Italia.
A cosa vi ispirate nella composizione della vostra musica?
Ci piacciono moltissimo le sonorità anni ’90, primi anni 2000. Per restare in Italia, le nostre band di riferimento sono Subsonica e Bluvertigo ma spaziamo anche nel mondo dei Linkin Park e dei Depeche Mode.
Abbiamo cercato di collegare e contaminare il rock elettronico, con sonorità più attuali. In occasione del nostro concerto in live streaming in piena pandemia, dedicammo un tributo ai Linkin Park e al frontman Chester Bennington.
Il vostro nuovo album “Un altro giorno” com’è nato?
I testi del nuovo album, almeno nella prima fase di scrittura, sono stati creati in piena pandemia, tra coprifuoco e zone rosse. Ho voluto raccontare le relazioni, spesso complicate dalla pandemia e dalla mancanza di libertà.
Il nuovo progetto prevede anche tre videoclip di forte impatto visivo, come mai questa scelta?
Il videoclip di “Con te” è stato diretto magistralmente da Giulio Cannata che ha reinterpretato la storia d’amore raccontata nel testo in chiave insolita, scegliendo come protagonisti un uomo e una zombie.
Il secondo videoclip per il singolo “Vedo chi sei” continua a raccontare il filone della manipolazione dei rapporti ed è attualmente in lavorazione.
Tutti e tre i video che accompagneranno i 3 singoli del nuovo album saranno delle produzioni molto curate, da un punto di vista della sceneggiatura e dell’immagine, sicuramente di forte impatto visivo.
Chi è il pubblico di riferimento degli Humana?
Spaziamo dai 25 ai 45 anni; ci seguono quelle generazioni che sono cresciute con gli stessi nostri riferimenti musicali.
Avete collaborato con Alex Reeves e Ted Jensen, star della discografia internazionale che lavorano tra gli altri per Justin Timberlake, Lady Gaga, Rolling Stones, Madonna. Come sono nate queste collaborazioni?
Lorenzo collabora spesso con Alex Reeves; lavorano insieme ad alcune produzioni e arrangiamenti nel suo studio londinese. L’idea di coinvolgerlo per la cover di Ruggeri “Punk prima di te” nasce dal fatto che ad Alex venne in mente di suonare in modo diverso e particolare il pezzo della batteria; l’idea ci piacque molto così decidemmo di tenere la sua traccia nella realizzazione e registrazione della cover. Ted Jensen, invece, è uno straordinario tecnico del suono, lo abbiamo coinvolto per masterizzare nel suo studio di New York sia il nuovo album “Un Altro Giorno” che il lavoro precedente Humana Electro.
Avete in programma anche un tour per promuovere il disco? Ci anticipi qualche data?
In autunno partiremo con un vero e proprio tour nei teatri nelle più importanti città italiane. Le date sono in fase di definizione (per aggiornamenti sulle date consultare il sito Thehumana.it), saremo sicuramente il 20 ottobre a Firenze, mentre il 17 novembre a Roma al Teatro Centrale.
La pandemia ci ha insegnato come lo stare insieme, il divertirsi grazie alla musica live siano una parte essenziale della nostra stessa vita e quanto ci fossero mancati in questi due anni; lo straordinario successo degli eventi musicali quando è stato di nuovo possibile organizzarli dal vivo lo ha dimostrato.
Andrea Rombolà: “Per fare il tour manager ci vogliono puntualità e credibilità”
Tempi. Ritmi serrati. Organizzazione. A volte è difficile immaginare il lavoro che c’è dietro un live show, piccolo o grande che sia. Responsabilità e precisione sono la chiave per chi intraprende la strada del tour management.
Noi abbiamo avuto modo di intervistare uno che di show ne ha organizzati tanti con artisti oggi più che mai sulla cresta dell’onda come Irama e Rocco Hunt per citarne alcuni.
Andrea Rombolà, Rombolaus sui social, di strada nel mondo della musica ne ha fatta tanta, vivendo in prima persona l’evoluzione del mezzo digitale che è entrato appieno nelle strategie comunicative degli artisti. Ecco cosa ci ha raccontato.
Professione tour manager. Quanto contano oggi le PR in un mondo come quello della musica e perché?
Dietro una grande azienda, agenzia o personaggio, deve esserci sempre un bravo PR. Le relazioni sono sempre state fondamentali, ancor di più ai giorni nostri con la digitalizzazione dove il comunicare e tenere rapporti solidi mediante uno strumento come i social media è fondamentale.
Il lavoro delle PR si è evoluto con la digitalizzazione. Il rapporto umano rimane fondamentale ed è quello che preferisco ma di altrettanta importanza rimane il network delle relazioni online.
Oggi la musica è ripartita. Ma quanto conta muoversi in anticipo per assicurarsi una continuità di date e location per gli artisti che segui?
Dietro l’organizzazione di un tour c’è un lavoro di logistica incredibile. Ci sono sia tutti gli iter standard da seguire che comprendono le esigenze dell’artista e del team, ma soprattutto il problem solving, legato a tutti gli imprevisti che puntualmente capitano ad ogni tappa.
Irama, Rocco Hunt e non solo. Gli artisti sono diversi ma quali caratteristiche non possono mai mancare al tour manager?
Puntualità: non solo per quanto riguarda me ma il coordinamento di tutto il team che deve seguire una scaletta e degli orari definiti.
Credibilità: mi piace dare visibilità a quello che faccio ma la cosa più importante ritengo che sia l’essere credibile e soprattutto una persona di fiducia su cui talent e artisti di così alto livello sanno di poter contare.
Quanto i social hanno stravolto il mondo della musica e quanto per un’artista che oggi vuole farsi conoscere è necessario saperli gestire?
Una volta l’unico modo che un artista aveva per farsi conoscere era raccontarsi esclusivamente attraverso giornali e televisione, quindi attraverso la figura di un intermediario.
Ora, grazie ai social, un artista può raccontarsi senza filtri e senza qualcuno che racconti (e interpreti) i suoi messaggi. Questi sono uno strumento potente da saper padroneggiare con maestria.
Hai avuto tante esperienze, in primis quella che ti lega a Francesco Facchinetti alla Newco Management. Che ricordo ne hai e cosa ti ha insegnato?
Facco è il mio mentore. Lui mi ha dato la chance tanti anni fa di crescere, imparare, sbagliare, rimediare e misurarmi in questo bellissimo mondo che è la musica.
Molti mettono superficialmente il suo cognome davanti, facendo collegamenti con il padre, ma Francesco è un imprenditore e un visionario. A lui devo davvero tutto e ogni giorno imparo qualcosa solo standogli vicino.
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