Per me la musica ha un ruolo importantissimo, ma altrettanto importanti per me sono le “parole”

Musica a Teatro: Susanna Parigi, Il suono e l’invisibile
Più vado avanti più mi rendo conto che tutto è connesso e unire campi artistici diversi può rafforzare un concetto, quello che desideri esprimere (Foto © Barbara Carbone)

Cantautrice, scrittrice, musicista, Susanna Parigi inizia la sua formazione musicale al Conservatorio L. Cherubini di Firenze dove si diploma in pianoforte. La sua scrittura nell’insieme colta, ispirata alla grande letteratura, anche erotica, sicuramente originale e coraggiosamente impegnata, è stata sintetizzata dai critici con l’inedita formula di “pop letterario”. Gli inizi in televisione, come pianista, cantante, musicista, le permettono di capire quanto sia lontana la sua vita e il suo mondo artistico da certo ambiente televisivo, che deve prendere una decisione immediata e deviare per una strada meno battuta alla ricerca di qualcosa che la musica le sta suggerendo da molto tempo: il rapporto tra il suono e l’invisibile. Questo tra l’altro darà spunto al titolo del suo primo libro Il suono e l’invisibile-Musica come stile di vita (Infinito-2015).

Inizia così una serie di tour e collaborazioni dove si trova sicuramente più a suo agio: un tour con Riccardo Cocciante, l’altro con Claudio Baglioni, l’album di RafCannibali” …..

Vincere un concorso in Rai le permette di avere il suo primo studio di registrazione in casa.

Grazie a questo può iniziare a fare esperimenti, programmare suoni e provare ad arrangiare le canzoni che scrive.

Vince premi, e spesso unisce la propria arte a grandi cause sociali. Vi invito a consultare il suo sito per scoprire una artista davvero unica ed eccezionale.

Attualmente Susanna ha cattedra di canto pop/rock al conservatorio Nino Rota di Monopoli, ha insegnato al Conservatorio Arrigo Boito di Parma e al Conservatorio Francesco Antonio Bonporti di Trento.

Musica a Teatro: Susanna Parigi, Il suono e l’invisibile

Che musica ascolti abitualmente? Hai cambiato gusti negli anni?

La mia vita è stata immersa nella musica fino da piccola, molto piccola. Dico spesso che la musica mi si attacca addosso e quindi indosso strati di abiti musicali, uno sopra l’altro, di tutti i generi. Non faccio distinzioni dove c’è bella musica, musica curata, musica scritta ed eseguita non esclusivamente a scopo commerciale. Provengo indubbiamente dalla musica classica, infatti sono diplomata in pianoforte, e il mio ascolto preferito indubbiamente è la musica d’autore, la musica sperimentale, ma come ti ho detto ascolto di tutto. Alla tua domanda, se si cambia gusto con gli anni, rispondo sì, sicuramente, cambiano i gusti, come cambia il suono della tua voce. Guai se si resta fermi.

Questa impostazione che hai così “teatrale” a cosa è dovuta? Mi pare che in te sia innata. Ma forse è l’arrivo di un percorso

Su quella che chiami “impostazione teatrale”, credo sia innata. Ho studiato anche teatro ma credo sia arrivata per forza di cose. In che senso? Più vado avanti più mi rendo conto che tutto è connesso e unire campi artistici diversi può rafforzare un concetto, quello che desideri esprimere. Per questo nei miei “concerti-teatrali” a volte leggo poesie, o proietto quadri e foto, o mi servo di amici attori con voci fuori campo, o collaboro, come nello spettacolo su Jannacci, con amici giornalisti.

Musica a Teatro: Il suono e l’invisibile Susanna Parigi
la musica mi si attacca addosso e quindi indosso strati di abiti musicali, uno sopra l’altro, di tutti i generi (Foto © la casa del vento)

Hai all’attivo moltissime collaborazioni importanti. Ce n’è qualcuna a cui sei più legata?

Sì ho fatto grandi tour come pianista e vocalist con Riccardo Cocciante e Claudio Baglioni, ho lavorato per Raf, ho collaborato con Pat Metheny con Noa e Tony Levin. Tutte queste esperienze hanno lasciato un segno e ne sono riconoscente. Per chi inizia oggi è difficile poter fare la gavetta a questi livelli. Avere la fortuna di lavorare con grandi professionisti ti forma e ti trasforma. Soprattutto ti scaraventa nel mondo del lavoro, che è molto diverso da quello dello studio.

Come è successo che hai collaborato perfino col filosofo Galimberti? O è lui che ha collaborato con te?

Con il filosofo Umberto Galimberti la collaborazione è nata in modo spontaneo. Lui scriveva su temi che spesso io tratto nelle mie canzoni. Da questo nacque lo spettacolo “In differenze”.

Hai fatto e scritto cose importanti, legate alle parole e al loro uso. Hai scritto musiche per poesie. La domanda può sembrarti sciocca, ma ti sembra di riuscire ad esprimere di più con i testi o con la musica?

Ho iniziato a scrivere canzoni a 16 anni circa. Inutile dirti che venendo dallo studio del pianoforte per me la musica ha un ruolo importantissimo, ma altrettanto importanti per me sono le “parole”, alle quali ho dedicato buona parte dei miei album, cito solo alcuni: “L’insulto delle parole” e  “La lingua segreta delle donne”. Nelle canzoni è una battaglia continua, entrambe vogliono prendere il sopravvento ma poi devono imparare a convivere e ognuna perde qualcosa. La musica è sempre costretta quando è vincolata a un testo, e il testo di una canzone non sarà mai libero come quello di una poesia. Quando si riesce a creare un equilibrio tra le due parti è un momento oserei dire sacro.

Susanna Parigi, Il suono e l’invisibile
Ho iniziato a scrivere canzoni a 16 anni circa. Inutile dirti che venendo dallo studio del pianoforte per me la musica ha un ruolo importantissimo, ma altrettanto importanti per me sono le “parole” (Foto ©Max Chianese)

Progetti per il futuro?

Progetti per il futuro sono un audiolibro su quanto c’è di invisibile e nascosto dietro il percorso della voce, che uscirà a brevissimo per Audible, e poi ho iniziato le registrazioni del prossimo disco. Spero di tornare a suonare presto. Un anno e mezzo di lontananza dal pubblico è stato davvero difficile.

Trovate altro su Susanna Parigi al suo canale Yotube , molti suoi live, i Monologhi Esoterici, la sua Storia.

Vi invito a  iscrivervi:  sarete i benvenuti: https://bit.ly/3o3WXaI

www.facebook.com/susannaparigifanpage

https://www.instagram.com/susannaparigi_official/?hl=it

www.susannaparigi.it

Articolo a cura di Sergio Scorzillo

La Radiolina di Valentina Incani: “buongiorno Sardegna!”

On Air 361: La Radiolina di Valentina Incani
Radiolina – logo

Qui in Toscana la primavera è proprio burlona ed io sai che faccio? Me ne vado al caldo, in una terra meravigliosa, su un’isola. Ma non illudetevi perché non vi sto dicendo velatamente che sono concorrente de L’Isola dei Famosi, non potrei mai sbarcare sull’isola che ho in mente e non mangiare panadas, fregula e seadas.
Ebbene sì, vado in Sardegna e più precisamente a Cagliari e “precisamentissimo” a casa di Valentina Incani speaker di Radiolina.

Dlin Dlon (suono onomatopeico). Valentina sono Lorenzo di On Air 361
Eccoti Lorenzo. Ero in pieno relax che ti aspettavo per la nostra chiacchierata.

Che onore! Valentina voglio conoscere tutto del tuo mondo RADIOLINA
Confesserò tutto. Sono una delle speaker di Radiolina da 2 anni e mezzo. Sono arrivata per delle sostituzioni di colleghi e poi mi è stato affidato lo spazio del weekend e poi …

E poi?
E poi dal 1 Febbraio 2021 ho preso lo spazio che va dal lunedì al venerdì dalle 6.00 alle 9.00 del mattino

On Air 361: La Radiolina di Valentina Incani 1
Valentina e Lele negli studi di Radiolina a Cagliari

Ma allora sei il buongiorno della Sardegna?
Assolutamente sì. Insieme al mio collega Lele Casini diamo il buongiorno a tutti tra notizie di attualità, musica, gag, sport.

Musica, attualità, gag. Raccontami
Nella mattina di Radiolina ci occupiamo di attualità grazie al gruppo editoriale Unione Sarda. Seguiamo tutte le notizie del momento dando più spazio a quelle della nostra Isola

Come direbbe una conduttrice: siete sotto testata giornalistica
Grazie all’Unione Sarda e anche grazie al gruppo Videolina. Ma devi sapere Lorenzo che il nostro scopo è infondere positività, per quanto la parola faccia fare balzi di panico. Quindi parliamo di attualità ma con good vibes.

Good Vibes che condividete anche con gli ascoltatori con cui interagite in diretta
Eh sì. Gli ascoltatori sono con noi e interagiscono con noi tramite whatsapp o tramite le nostre pagine social.

Oltre l’attualità però, parlate anche di Musica, Libri, Sport
Sport assolutamente e lì c’è Lele che interviene sul calcio essendo Radiolina la Radio Ufficiale del Cagliari Calcio. Ma parliamo anche di musica dando spazio agli artisti sardi, di libri e molte sono anche le rubriche che completano le nostre 2 ore.

On Air 361: La Radiolina di Valentina Incani al mare
Valentina Incani al mare

Dimmene alcune
Il martedì con l’Unione Sarda abbiamo la rubrica Lavoro Oggi utilissima per chi è alla ricerca di lavoro o per chi cerca dipendenti. E, anche se non è una rubrica, stiamo seguendo tutti i giorni l’impresa sportiva di Sabrina Schillaci che sta girando tutta la Sardegna in bici. Ogni mattina ci aggiorna sulle sue tappe.

Ma è una figata. Invece che artisti locali avete intervistato?
Te ne cito una: Luna Melis che sarà anche la conduttrice della finale del Radiolina Contest all’Ateneika Village.

Contest? Di cosa si tratta?
Le Band sarde mandano i loro brani e 8 di loro vivranno la fase finale con un unico vincitore. Sul sito www.radiolinacontest.it trovi tutte le info.

Valentina, confidami un segreto. Oltre agli Artisti Sardi, chi vorresti intervistare?
Il mio sogno: i Coldplay

MARKETTA TIME. Perché ascoltare il Buongiorno di Valentina e Lele?
Perché siamo portatori di endorfina. Portiamo allegria, good vibes. Perché vi diamo la sveglia e perché io sono pazzerella.

Per completare il racconto di Valentina e Radiolina dovrei fermarmi in Sardegna per più di una settimana. Valentina è uno tzunami di aneddoti, rubriche, racconti interessanti e allegri. Vi invito di cuore a conoscere questa bellissima realtà sarda al sito www.radiolina.it o tramite APP Unione Digital, che per molti Sardi è un mezzo per essere sempre informati sulla loro terra pur essendo altrove.

Articolo a cura di Lorenzo Amatulli 

Rock Targato Italia si fonda sulla forte convinzione che la scena italiana sia piena di talenti che meritano di essere promossi professionalmente con cura e massima sensibilità

Non solo talent: Rock Targato Italia

Nemmeno la pandemia ferma uno dei contest italiani più longevi.

Anche in questo 2021, il concorso che più di ogni altro ha segnato la storia del rock italiano negli ultimi 33 anni, non si ferma ma modifica leggermente il proprio formato per diventare ancora più importante e incisivo.

Nato nel 1986 da un’idea di Francesco Caprini e Franco Sainini – responsabili dell’ufficio stampa Divinazione Milano e dell’etichetta Terzo Millennio.

Rock Targato Italia si fonda sulla forte convinzione che la scena italiana sia piena di talenti che meritano di essere promossi professionalmente con cura e massima sensibilità.

Nata come manifestazione talent-scout, il contest mira ad offrire opportunità ad artisti sconosciuti al fine di mettersi in mostra, farsi conoscere, farsi strada nel campo della comunicazione e promozione tramite la loro attività.

Compilation 31a edizione
Compilation 31a edizione

Sin dagli inizi, ha contribuito a promuovere la carriera di numerosi artisti, ora conosciuti nel panorama musicale Italiano.

Lo scopo principale consiste nello scovare nuovi talenti e lanciarli nel mondo discografico.

Il più importante rock contest nazionale, ha contribuito a far nascere una scena musicale prestigiosa, un clima musicale eclettico, che dà spazio ancora oggi a tutti i generi musicali.

Tanti i musicisti che, direttamente o indirettamente, sono legati alla storia della rassegna.

Tra i più noti: Ligabue, Timoria, Litfiba, Le Vibrazioni, Subsonica e ancora Negramaro, Zibba, Giulio Casale, Marlene Kuntz.

Vincitori del 2020
Vincitori del 2020

Rock Targato Italia accende i riflettori sui palchi di tutta la Penisola, da Palermo a Trento, da Torino a Venezia e offre la massima possibilità a sostegno di artisti che propongono musica autentica ed originale, no cover.

I premi consistono nella promozione discografica e organizzazione concerti (tour promozionali), la partecipazione degli artisti alla compilation della manifestazione che viene pubblicata indicativamente nel periodo Natalizio a livello nazionale.

La compilation è prodotta dall’etichetta Terzo Millennio e promossa attraverso stampa, tv, radio, webzine e social media.

I premi assegnati sono il Gran Premio Rock Targato Italia, il Premio Compilation di Rock Targato Italia e il Premio Speciale Stefano Ronzani e quello del Pubblico.

Tutti i video verranno caricati sul canale YouTube di Rock Targato Italia e una giuria composta da operatori del settore li visionerà con attenzione selezionando 14 artisti che potranno accedere, insieme ad altri 2 votati on line direttamente dal pubblico, alle finali nazionali che si terranno a Milano fra settembre e ottobre 2021.

Il vincitore assoluto del concorso si aggiudicherà una campagna promozionale effettuata tramite un ufficio stampa professionale, mentre i primi otto classificati avranno diritto a partecipare alla nuova edizione della storica compilation di Rock Targato Italia.

Rock Targato Italia aperte iscrizioni
Rock Targato Italia aperte iscrizioni

Per partecipare è necessario inviare un video contenente due canzoni eseguite dal vivo entro le ore 24:00 del 30 giugno 2021.

Il regolamento completo e tutti i riferimenti per iscriversi sono disponibili sul sito http://www.rocktargatoitalia.eu/regolamento.html

Articolo a cura di Roberto Greco 

Fotografi ma soprattutto uomini e donne appassionate, innamorate del proprio lavoro che mi hanno raccontato i loro sogni, le fatiche, le speranze

Vedere la musica: "Basta un po’ di fantasia e di bontà"
Vedere la musica: “Basta un po’ di fantasia e di bontà” (Foto © Paola Ferro)

“Invito al viaggio” queste parole del Maestro Franco Battiato e di Manlio Sgalambro, oggi cariche di malinconica tristezza (a dispetto di quanto il Maestro ci ha insegnato), ci hanno accompagnato nelle prime dieci tappe, all’incontro con altrettanti fotografi che hanno raccontato la musica, la moda, lo spettacolo, gli eventi. Immagini emblematiche che, spesso, sono diventate simbolo di un epoca.

Stefano Bidini
Foto © Stefano Bidini

Ci hanno permesso di entrare in punta di piedi, nel loro mondo, mostrandoci da dietro l’obiettivo, il loro punto di vista.

Avevo moltissime aspettative, come succede, quando mi appresto a partire: la mia fantasia, il mio cuore e la mia anima sono in attesa di quello che verrà in un meraviglioso “Sabato del villaggio”.

Gianni Brucculeri
Foto © Gianni Brucculeri

Oggi torno a casa, con la consapevolezza che mi sia colata dentro tanta bellezza e ne sono felice.

Marco Piraccini
Foto © Marco Piraccini

Porto con me, un bagaglio carico di emozioni, colori, profumi, sensazioni. Fotografi ma soprattutto uomini e donne appassionate, innamorate del proprio lavoro che mi hanno raccontato i loro sogni, le fatiche, le speranze.

Rita Cigolini
Foto © Rita Cigolini

Nel disfare questo primo bagaglio, voglio lasciarvi una cartolina per ogni tappa che abbiamo condiviso con Stefano Bidini, Gianni Brucculeri, Marco Piraccini, Rita Cigolini, Salvatore Valenti, Franco Covi, Iwan Palombi, Valerio Faccini, Valentina Privitera e Sabina Filice.

Salvatore Valenti
Foto © Salvatore Valenti

Voglio ringraziarli ancora, per la generosità con la quale mi hanno concesso di ritrarli, da vicino, senza trucco e trucchi, lasciandomi avvicinare senza riserve alla scoperta di quella che è “la camera oscura” dove nascono meraviglie: l’anima.

Franco Covi
Foto © Franco Covi

Questa rubrica, come ogni viaggio, vuole essere libera di annotare e ricordare, ogni incontro inaspettato, ogni imprevedibile imprevisto.

Iwan Palombi
Foto © Iwan Palombi

Non è un viaggio pianificato su strade battute e segnate, ma ama l’avventura e ne assapora il gusto. Questo è il tempo di rifare il bagaglio e se vi va, ripartire.

Valerio Faccini
Foto © Valerio Faccini

E, per rubare le parole ad una canzoncina di favole sonore che amavo da bambina: “Non serve l’ombrello, il cappottino rosso e la cartella bella per venir con me… Basta un po’ di fantasia e di bontà …”. Grazie e buon viaggio, Paola.

Valentina Privitera
Foto © Valentina Privitera

P.S. Chiedo scusa a Stefano, Gianni, Marco, Rita, Salvatore, Franco, Iwan, Valerio, Valentina e Sabina per aver, con la complicità di Juditta D’Arienzo, utilizzato un mio scatto da telefonino.

Vedere la Musica Sabina Filice
Foto © Sabina Filice

Articolo a cura di Paola Ferro 

Siamo tutti opere uniche e meravigliose – Ognuno ha la sua storia da raccontare,  “Ognuno ha il suo racconto”

Dentro la Canzone: Red Canzian “Ognuno ha il suo racconto”
Non ho mai avuto problemi nel raccontare la mia età, mi tengo i miei capelli grigi e non mi preoccupo di camuffare gli anni che ho (Foto © Alessandro Carlozzo)

Il tempo è una clessidra che non si può capovolgere.

E paradossalmente impariamo a dare la giusta importanza ad ogni singolo granello di sabbia proprio con lo scorrere del tempo stesso. Quante volte avremmo voluto tornare indietro per correggere le imperfezioni, come facciamo noi donne con il make-up, o anche solo per riassaporare quella fetta di passato particolarmente dolce che però, lo sappiamo, non ci verrà servita più. Perlomeno non in quella forma, non in quel contesto e, con tutta probabilità, non per mano delle stesse persone.

E se anche per qualche strana coincidenza così fosse, saremmo noi a non essere più gli stessi perché il tratto di vita percorso nel frattempo ci ha fatto scoprire luoghi mai visitati e incontrare nuova gente, ognuna col suo racconto, ognuna con “un suo esclusivo canto”.

Red Canzian ha portato due anni fa a Sanremo un brano che parla proprio dei chilometri fatti, degli ostacoli superati e delle persone incrociate lungo la strada, nessuna uguale ad un’altra.

Quanto c’è di autobiografico in questa canzone?

Molto. Il testo è stato scritto a quattro mani con Miki Porru che mi conosce da circa 30 anni, è stato quindi naturale inserire dettagli che mi appartengono profondamente.

Ad esempio il riferimento alla pittura?

La pittura è effettivamente una delle mie passioni. Diciamo che chiunque abbia vissuto una vita intensa ha dipinto le proprie primavere con scelte e pensieri, nel mio caso anche con colori e pennello.

Nel testo dici di aver incontrato gente cara ma anche gente strana. Che bilancio ti senti di fare in proposito?

La gente che ho incontrato è gente buona. Il problema è che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce e quindi capita di rimanere delusi dall’umanità perché un solo brutto esempio mette nel mucchio centinaia di persone che non hanno colpa.

Dentro la Canzone: Red Canzian “Ognuno ha il suo racconto”

Qual è la vera natura dell’uomo secondo te?

Io credo che la gente sia buona. Nella storia sono esistiti comandanti crudeli che trascinavano le loro truppe alla cattiveria loro malgrado. Pensiamo però anche a quanti uomini si sono ribellati alla violenza che richiedeva il loro condottiero. Mediamente il popolo è buono.

Come sei giunto a questa conclusione?

Partendo dal semplice presupposto che gli animali non sono cattivi così come non lo sono i bambini, nasciamo tutti buoni allo stesso modo e un comportamento aggressivo è quasi sempre dettato dalla paura. I cattivi sono piccoli uomini che temono l’intelligenza altrui.

Io però ne ho incontrata di gente cara e non solo perché i fan mi vogliono bene ma perché il mondo è generalmente affabile. C’è da dire che negli ultimi tempi la pandemia ha un po’ inasprito la gente ma ciò è dovuto alla situazione di enorme difficoltà che stiamo vivendo.

Sei consapevole del fatto che la tua filosofia è molto affine a quella socratica?

Si, anche il filosofo greco sosteneva che facciamo ciò che riteniamo sia il bene e se viceversa facciamo del male è solo per ignoranza. Leggo molto Socrate e lo cito volentieri.

Dentro la Canzone: Red Canzian “Ognuno ha il suo racconto” Live
Dentro la Canzone: Red Canzian “Ognuno ha il suo racconto” – Red Canzian Live

Quanti racconti hai ascoltato durante questi anni?

Mi sono accorto che nessun racconto è mai uguale ad un altro. Certo due storie d’amore possono avere gli stessi parametri, ma se andrai ad esaminarle attentamente ti accorgerai che non sono identiche, ognuna lungo il percorso ha fatto le sue esperienze ed ha qualcosa di diverso da raccontare. Siamo delle meravigliose opere uniche, irripetibili.

Dentro la Canzone: Red Canzian “Ognuno ha il suo racconto”

Che rapporto hai col tempo?

L’unica maniera per invecchiare è rimanere vivi e vederlo passare. Non ho mai avuto problemi nel raccontare la mia età, mi tengo i miei capelli grigi e non mi preoccupo di camuffare gli anni che ho. Sicuramente musica e alimentazione aiutano molto a mantenersi giovani.

Con questa canzone sei tornato al rock.

La mia anima lo è sempre stata. La scrittura si può addolcire a seconda delle situazioni però le mie ballad hanno sempre avuto un tiro un po’ più energico.

Stai lavorando a qualcosa di nuovo?

Sono totalmente assorbito dal progetto “Casanova opera Pop”, un’opera inedita a cui sto lavorando con la collaborazione di tutta la mia famiglia e per la quale ho scritto due ore di musica. Sto curando anche la parte grafica, poichè lo spettacolo è basato sulle proiezioni di realtà aumentata, insomma sto vestendo la mia musica con le immagini di una splendida Venezia.

La nostra speranza è poter debuttare a novembre, con i teatri a pieno regime e l’incubo della pandemia ormai alle nostre spalle.

Articolo a cura di Sara Chiarei

Etichette Discografiche Indipendenti: abbiamo incontrato produttori coraggiosi che hanno deciso di investire sulla musica

Etichette discografiche indipendenti, grazie di esistere
Etichette Discografiche Indipendenti: il nostro viaggio

Il nostro viaggio all’interno delle etichette discografiche indipendenti è iniziato lo scorso 29 gennaio e che settimanalmente, vi ha proposto, tramite la viva voce dei protagonisti, un piccolo spaccato delle etichette discografiche indipendenti italiane privilegiando le più piccole, le più di nicchia.

Abbiamo scoperto che si tratta non di un sottobosco invisibile e rarefatto ma di una vera e propria realtà che opera, nonostante questi diciotto mesi condizionati dalla pandemia, una vera e propria operazione di scouting sul territorio alla ricerca della musica reale, quella che, per ragioni meramente legate al mercato, non trovano lo spazio che meritano.

Etichette Discografiche Indipendenti: il nostro viaggio

In questo piccolo viaggio abbiamo incontrato produttori coraggiosi che hanno deciso di investire sulla musica spesso occupandosi di quello che non è definibile mainstream, ossia commerciale, di largo consenso e consumo.

Abbiamo incontrato produttori che sono costretti a combattere quotidianamente con le playlist preconfezionate dei principali player digitali che oggi sono i più capillari distributori “porta a porta”, anzi “smartphone a smartphone”, di musica e novità discografiche.

Vorrei cercare di sintetizzare in poche righe quali ricchezze culturali abbiamo scoperto e come sia possibile per un artista debuttante, pensare che, ancora oggi, fare musica sia possibile senza dover mediare con il mercato.

Etichette indipendenti italiane: 800A Records 2

 

Abbiamo parlato di 800A Records, un’etichetta Palermo based che si occupa, da ben 13 anni, di produrre musica che si propone di essere l’anello di congiunzione tra la tradizione e la modernità, proponendo la musica di artisti i cui testi e il cui tessuto musicale affondano nelle profonde radici culturale che sono vero e proprio patrimonio dell’etichetta.

 

 

Etichette indipendenti italiane: Bit Records

 

 

 

Bit Records, invece, è un’etichetta che ha deciso di affiancare alle produzioni dance che l’hanno caratterizzata, il pop italiano.

 

 

 

Etichette indipendenti italiane: Engine Records

 

 

“Prendere per mano i sogni di un ragazzo che non sa dove andare e vedere assieme a lui che è possibile realizzare qualcosa” è invece lo slogan di Engine Records, un’etichetta con sede a Milano che nel suo roster ha un gruppo di “debuttanti” non vincolati alla loro età anagrafica ma alla qualità musicale a ai suoi contenuti.

 

 

Etichette discografiche indipendenti: SONO Music Group 2

 

 

SONO Music Group è invece un’etichetta nata durante la pandemia ma è anche un collettivo di professionisti che mirano a poter dare potere agli artisti e che nel proprio roster ha sia artisti nazionali sia artisti internazionali.

 

 

 

Etichette discografiche indipendenti: Vrec dalla parte della musica

 

 

Vrec Music Label propone invece nuova musica di qualità tramite un’attenta selezione di artisti. Nel suo roster troviamo cantautori rock/intimisti band rock / blues e derivati. Difficilmente troverete i nostri brani nelle grosse radio perché, dichiarano “di essere perennemente fuorimoda”.

 

 

 

 

Etichette discografiche indipendenti: Piuma Dischi 1

 

 

l motto di Piuma Dischi è “Più Musica Alternativa”. Cercano musica indipendente e preferiscono i brani “suonati”. Cercano di trovare artisti i cui brani che lascino qualcosa dopo l’ascolto del brano perchè cercano storie da raccontare.

 

 

 

Etichette discografiche indipendenti: Apogeo Records

 

 

Apogeo Records è invece un’etichetta discografica che è sorta nel cuore di Napoli ed è nata nell’ambito del programma di recupero sociale “Rione Sanità, ieri, oggi e domani”. Non solo label promuove la cultura musicale anche tramite l’organizzazione di festival e di rassegne musicale.

 

 

Etichette discografiche indipendenti: Il Piccio Record

 

Individuare le migliori strategie nell’interesse dell’artista rappresentato è invece la mission de Il Piccio Records, una label che si occupa anche di management musicale e che ha deciso che “L’importante è il messaggio, non il genere musicale” e a questo guarda con attenzione perché le canzoni sono storie raccontate e la qualità di queste storie per loro è importante.

 

 

Etichette discografiche indipendenti: Boot Recordings

 

Nasce con l’obiettivo di dare agli artisti la possibilità di farsi conoscere e che per fare ciò ha attivato una serie di collaborazioni trasversali che gli hanno permesso di creare una buona sinergia con i suoi artisti Boot Recordings, una label la cui sede operativa è a Gravina in Puglia in provincia di Bari, oramai presente da 3 anni nel mondo dell’industria discografica.

 

 

Etichette discografiche indipendenti: ViceVersa Records 2

 

È fondamentale dare voce a chi altrimenti questa voce non avrebbe possibilità di farla ascoltare è invece la mission di ViceVersa Records, una label nata a Catania su iniziativa di Enzo Velotto, musicista sulle cui spalle ci sono i tamburi di band come i “Kunsertu” e i “Flor de Mal”, e che prosegue idealmente il lavoro che, nella seconda metà degli anni ’80, aveva realizzato Francesco Virlinzi con la sua “Cyclope Records”.

 

Etichette discografiche indipendenti: YourVoice RecordsIl nostro viaggio ci ha poi portato a Rimini, dove abbiamo scoperto YourVoice Records, una label indipendente creata per riuscire a valorizzare i giovani e per dargli la possibilità di trovare il proprio spazio all’interno del panorama musicale. Dimostrazione che Rimini non è solo spiaggia di giorno e dance-hall di notte.

Etichette discografiche indipendenti: Luminol Records

 

Il nostro universo è fatto di vibrazioni ed è la vibrazione che rende vivo il cosmo. La pensa così Luminol Records, un’etichetta discografica indipendente nata dalla passione genuina per la musica di qualità al di fuori dei canoni commerciali. Nel loro roster è possibile trovare artisti del genere “progressive” sia italiani sia internazionali.

 

Etichette discografiche indipendenti: Aulicus Classics

 

 

Non solo rock, pop, rap o hip-hop. Il panorama delle etichette musicali indipendenti italiane nasconde piccole gemme. Tra queste c’è Aulicus Classics, un’etichetta indipendente che pubblica musica classica, contemporanea ed elettronica con un catalogo che contiene sia i grandi autori del passato sia nuovi talenti e sperimentatori del genere.

 

 

Etichette discografiche indipendenti: Flebo Records

 

 

La canzone è una forma di comunicazione e cercano artisti che abbiano qualcosa da dire e che vogliano intraprendere un percorso di crescita artistica che gli permetta di stare sul mercato. Questa è la mission di Flebo Records, un’etichetta che produce pop e che ha deciso di stare nel mercato del mainstream proponendo qualità artistica sia autoriale sia musicale.

 

 

Etichette Discografiche Indipendenti: Meltina Records

 

 

A Città di Castello, in provincia di Perugia, c’è Meltina Records, una label indipendente che cerca di dare voce a quei progetti musicali meritevoli di essere diffusi e conosciuti, senza esclusioni di genere. Nel loro sito c’è scritto “nata con l’intento di dare spazio ad artisti emergenti e scoprire nuovi talenti”.

 

 

 

Ce n’è per tutti i gusti, si potrebbe dire ma, soprattutto, questo piccolo viaggio dimostra che oltre alla musica mainstream c’è altro, che le radio che preparano le loro playlist sulla base dei brani indicati dalle classifiche di Earone ma basandosi solo sul mainstream proposto quasi

esclusivamente dalle major, propongono ai loro ascoltatori solo una piccola parte della musica reale, quella che è costretta a viver al di fuori delle playlist e della rotazione radiofonica.

Questo significa solamente una cosa, per noi cronisti del nostro tempo, ossia che è necessario esplorare questo background e iniziare un nuovo viaggio perché la musica non è solo quella proposta dal mainstream.

Articolo a cura di Roberto Greco 

Lois Lane  & Clark Kent: singolo dalle sonorità Pop, anzi Ultrapop

Lois Lane  & Clark Kent: singolo dalle sonorità Pop, anzi Ultrapop   
Lois Lane  & Clark Kent: singolo dalle sonorità Pop, anzi Ultrapop

Prendete tre amici piombinesi di vecchia data e legateli a doppio filo con la comune passione per la musica, poi mescolate sapientemente il tutto e ciò che otterrete è una mix di energia e avvincenti sonorità di pop elettronico che, pur essendo estremamente attuali, strizzano un occhio ai sempreverdi anni ’80.

Francesco Mignogna (voce), Giovanni Germanelli (basso) e Luca Tognoni (batteria) militano nell’ambiente ormai da tempo ma è da soli tre anni che hanno deciso di vivere insieme questa avventura individuando una linea musicale precisa ed un nome che ben li rappresenta come Ultrapop.

Non è stato difficile trovare il loro mood dato che per anagrafe e conterraneità i tre elementi della band si conoscono da anni, tanto che era già capitato di suonare insieme.

Ma è nel 2019 che nascono quasi all’unisono l’idea di fare qualche serata estiva nei locali e un progetto di più ampio respiro decollato con l’inedito “Hashtag Love”, addirittura inserito nella colonna sonora del reality tv “Il Collegio” di RAI 2.

Tre amici toscani alla conquista dell’estate
Ultrapop Lois Lane& Clark Kent – Cover del singolo (Foto © Stefano Camarri)

L’anno successivo ci riprovano con “Shangai” un‘esplosione di suoni e colori perfettamente riuscita anche grazie ai feat. di Leda Battisti e Tony Esposito.

Recentemente è stata invece pubblicata la proposta musicale per l’estate 2021 “Lois Lane & Clark Kent”. Si tratta di un pezzo convincente e magnetico, segno di una maturità artistica ormai pienamente raggiunta.

Avete capito subito di avere tra le mani un pezzo molto radiofonico?

Ci speravamo, ma la verità è che siamo davvero soddisfatti per la buona riuscita e l’accoglienza che ha ricevuto da subito.

Il monitoraggio segnala più di 2mila passaggi e 30 radio in EarOne che suonano la nostra canzone.

È vero che uscirà anche una versione remix?

Si, non lo sapevamo neanche noi ed è stata una piacevole sorpresa. Un dj ci sta attualmente lavorando così durante l’estate, regole permettendo, la potremo ballare.

Chi ha scritto il pezzo?

Giovanni ha scritto il testo, dopo aver ascoltato la musica composta da Francesco.

È stato un lavoro corale partito dal personaggio di Superman e dal suo amore contrastato con Lois Lane, da qui il titolo del singolo.

Chi sono i supereroi al giorno d’oggi?

La gente comune di tutti i giorni, con le proprie storie, le vicissitudini, i racconti di una vita che nella quotidiana normalità, come nell’amore, può incontrare ostacoli (rappresentati da Lex Luthor) e perché no, superarli.

Come in tutte le nostre canzoni, c’è sempre un fondo di malinconia sottaciuta dal ritmo incalzante e apparentemente spensierato della canzone.

Non si tratta di un sentimento necessariamente triste, piuttosto muove da una riflessione intorno ad un tema, in questo caso una storia d’amore difficile.

Tre amici toscani alla conquista dell’estate
Tre amici toscani alla conquista dell’estate – autoscatto

Vi aspettavate questo successo?

Siamo senza dubbio felici. Non ci aspettavamo tutti questi passaggi e sicuramente dobbiamo molto ai nostri editori Alla Vigna e Universal. Grazie a questo pezzo, questa estate torneremo a suonare Live in moltissime location e ovviamente non vediamo l’ora.

State già lavorando ad un album?

Uscirà il prossimo anno e racchiuderà tutti i brani pubblicati più un singolo nuovo.

Inoltre possiamo già anticipare che il prossimo singolo uscirà nel periodo delle festività natalizie e si intitolerà “Natale a Maracaibo”.

Aspettiamoci quindi piacevoli sorprese sotto l’albero.

Articolo a cura di Sara Chiarei

Marco Ballerini: “Mi piace tantissimo lavorare con i musicisti.

Sono pazzi!!!”

Musica a Teatro: Marco Ballerini
non ho studiato musica e non canto ma in famiglia la musica è sempre stata di casa (Foto © GaePhotos)

Marco Ballerini nasce in un piccolo paesino di campagna della provincia di Como e comincia a lavorare in teatro nel 1984. Interpreta Arlecchino in Servitore di due padroni, Leonardo ne Le smanie per la villeggiatura di C. Goldoni, Erode in Salomè di O. Wilde, Agazzi in Così è se vi pare di L. Pirandello, Otello in Otello di W. Shakespeare, Don Chisciotte in Don Chisciotte di Miguel de Cervantes Saavedra, etc.

Autore ed interprete di monologhi e testi per il teatro, tra i più rappresentati si citano: “Il linguaggio del Paggio”“Viaggio nella terra di nessuno”“Da monologo in monologo”“Lo spettatore in scena”“Amleto Solo”, etc.

I suoi recital, adattamento e regia dello stesso Ballerini, sono stati portati in buona parte d’Italia: La ballata del vecchio marinaio“Adelchi”“Faust”“Yosll Rakover si rivolge a Dio”“Che palle la Poesia”“Odissea”, etc.

Lavora in collaborazione con le scuole, biblioteche e scuole di teatro. Tiene corsi di lettura espressiva teatrale, dizione e fonetica e di recitazione.

Appassionato di montagna, organizza gite letterarie per le campagne, ville e monti.

Ho avuto il piacere di lavorare come attore con lui qualche anno fa nel “Cyrano” e nella “Tempesta” messi in scena da Gianlorenzo Brambilla al Licinium di Erba. Esperienze davvero spettacolari. Potete seguirlo alla sua pagina https://www.marcoballerini.net/

Musica a Teatro: Marco Ballerini
Devo dire che la mia riscrittura di Amleto per attore solo, in chiave moderna, non mi dispiace (Foto © Cristina Antonucci)

Inizio sempre chiedendo che musica ascolti nel privato. Classica? Leggera? Tutto?

Guarda, da buon curioso, ascolto tutta la musica, anche quella che… diciamo è abbastanza imbarazzante. A me piace il Jazz. Quando sono nel mio regno, la cucina, visto che il teatro… beh, anche il modo in cui hanno trattato ultimamente il Teatro e la Cultura in generale è imbarazzante, comunque dicevo in cucina io sono sempre sintonizzato su radio Svizzera Jazz (senza pubblicità!!!). Però il rock melodico anni 70’ lo seguo da sempre, ad esempio i Genesis me li porto dentro visto che sono più di quarant’anni che li ascolto.

Hai lavorato molto come insegnante, usi la musica, quale e come?

Dipende con chi lavoro e che lavoro sto realizzando. Ultimamente (due anni fa) in uno spettacolo per ragazzi ho usato i grandi degli anni 80’, i genitori non riuscivano a stare sulle sedie… per spettacoli sul ricordo le vecchie melodie degli anni 30’ o logicamente classica. Ho sfruttato Boito per un Faust (Mefistofele) e Chopin, i notturni, per spettacoli sull’olocausto, anche prima del Pianista, il film di Polanski.

Musica a Teatro: Marco Ballerini

Usi negli spettacoli musica, anche dal vivo. Come lavori con i musicisti? Aneddoti? Cosa ti orienta nelle scelte?

Mi piace tantissimo lavorare con i musicisti. Sono pazzi!!! Ho scritto un copione sulle origini del Jazz fino alla migrazione a Boston e portato nelle sale con musicisti di fama internazionale (Alfredo Ferrario, clarinetto e Sandro Gibellini, chitarra. Questi due musicisti hanno lavorato in tutto il mondo e inciso forse un centinaio e più di cd fra le varie collaborazioni). L’anno scorso, il primo di settembre, giorno del mio compleanno, ho registrato dal vivo, con l’Orchestra Franz Terraneo, Maestro Beppe Crosta, le Quattro stagioni di Vivaldi. L’Orchestra si sente bene, eravamo in una chiesa, l’attore… tra fonici, musicisti e attore, ci siamo dimenticati di microfonare la voce e sembra che io sia in una caverna. Hanno voluto ugualmente metterlo nel cd dedicato. Altrimenti con solo piano (Alessandra Gelfini) spettacoli sulla poesia Argentina con logicamente il Tango. Questi alcuni…

Hai studiato musica? Canti anche?

Non ho studiato musica e non canto. Mi vergogno. Arrivo da una famiglia dove la musica è sempre stata di casa. Mio fratello più grande era jazzista, pianoforte, e mio fratello più piccolo faceva casino con la batteria in gruppi rock. Mio papà suonava il clarinetto nella banda

Musica a Teatro: Marco Ballerini Otello
Ho recitato in tanti spettacoli di autori sommi, ma mi piace tantissimo lavorare anche come attore solista (Foto © Stefano Ripamonti)

Programmi per il futuro?

Ci lasceranno avere un futuro artistico?!?! Di idee ne ho ma visto che sono idee… quando diventeranno fatti sarete tutti invitati.

Mi dici qualcosa sul libro che hai scritto in collaborazione?

Ho scritto, diciamo che ho dato una mano a Ettore Cibelli e Giampaolo Bruni a scrivere un libro sulla comunicazione, infatti il titolo è “Comunicare” edito da Book Sprint. Poi ho mandato alle stampe il mio copione teatrale su Amleto, riscritto per attore solo. Non ho eliminato i personaggi ma questi vengono via via individuati fra il pubblico. Logicamente gli spettatori non devono fare assolutamente nulla. La ricostruzione dell’Amleto in chiave moderna, non mi dispiace. Il titolo è “Amleto solo” edito da Youcanprint sezione Monologhi.

Grazie, Marco: ci vediamo in teatro…

Articolo a cura di Sergio Scorzillo 

Happy Hour con Roberta e Bruno: “trattiamo argomenti seri in maniera leggera ma sempre con il dovuto rispetto”

On Air 361: l’Happy hour di Info Cilento Logo
Info Cilento Happy Hour – Logo

Con uno spiedino di mozzarella in mano, mi aggiro per le strade della bellissima Agropoli. Il Borgo Medioevale, il Castello Aragonese, gli Scaloni ed il magico Porto Turistico che con le sue luci accese assomiglia ad un presepe.

Mah! Luci accese? È l’ora dell’Happy Hour ed io non posso che raggiungere due amici speakers a Info Cilento.

Roberta, Bruno grazie per aver accettato l’intervista. Pronti per questo tour nella vostra radio?
Roberta: Grazie a te Lorenzo, siamo prontissimi. Ti stavamo aspettando.

Amici speaker, voi siete protagonisti di Info Cilento ma quando è nata la passione per la musica?
Roberta: Io ho iniziato tardi Lorenzo. Ho iniziato questa esperienza nel 2020 ma ho sempre sognato di farla.

Bruno: Io invece sono entrato nel mondo della radio nel 2016 e fino al 2019, sempre su Info Cilento, ho condotto Radio Paradise.

E poi c’è stata la vostra unione
Roberta: Eh sì. Io e Bruno ci siamo conosciuti in questa avventura radiofonica.

Avventura radiofonica che ha un nome?
Bruno: Si. Happy Hour ed è la nostra trasmissione che va in onda ogni giovedì dalle 18.00 alle 19.00 su Info Cilento.

On Air 361: l’Happy hour di Info Cilento Roberta (Speaker) Happy Hour Info Cilento
On Air 361: l’Happy hour di Info Cilento – Roberta (Speaker)

Di quale argomenti trattate nel vostro Happy Hour?
Roberta: E’ un’ora di leggerezza e di svago. Di puro intrattenimento e bisogna ammettere che questa è stata per noi una stagione pazzesca per seguito e per ospiti.

Ah che bello. Che ospiti avete avuto?
Roberta: Te ne cito alcuni. Orietta Berti, Denny Mendez, Justine Mattera, il Signor Giancarlo de La Ruota De La Fortuna e tanti altri nomi interessanti e famosi.

Vi dividete lo spazio alla conduzione o si tratta di co-conduzione?
Bruno:
Si siamo co-conduttori di Happy Hour e siamo contenti perché tra noi si è instaurato un bel feeling che porta anche a valorizzare gli ospiti e gli argomenti trattati. Ci dividiamo solo la musica.

On Air 361: l’Happy hour di Info Cilento

In che senso vi dividete la musica?
Bruno: Durante la trasmissione io scelgo 3 canzoni e le altre 3 vengono scelte da Roberta. Diciamo che io sono più genere pop e Roberta più genere romantico.

Roberta: (annuisce) …e queste canzoni ci accompagnano nella prima mezz’ora in cui trattiamo notizie curiose dal mondo e nella mezz’ora finale in cui abbiamo l’ospite di puntata.

Durante l’Happy Hour c’è anche l’interazione con l’ascoltatore?
Roberta: Si assolutamente. O tramite whatsapp o tramite una chat presente sul nostro sito Info Cilento.

Bene. A proposito come possiamo seguirvi?
Roberta: In diretta su www.infocilento.it/media/

On Air 361: l’Happy hour di Info Cilento
Bruno (speaker) Happy Hour

È il momento MARKETTA, perché ascoltare Happy Hour?
Roberta e Bruno: Perché trattiamo argomenti seri in maniera leggera ma sempre con il dovuto rispetto. Perché Fabio ha la parola giusta al momento giusto e perché Roberta ha una voce bellissima e una dialettica molto precisa, puntuale e allegra.

Mi avete convinto Roberta e Bruno. Siete stati gentilissimi e dalla vostra voce e dalla vostra intervista ho percepito tanto amore per la radio e per questa passione che vi auguro di vivere sempre con più energia. Io intanto mi rimetto in cammino. Nord, Sud, Ovest, Est (no, non sono Mauro Repetto) dove mi porterà la mia bussola questa volta? A martedì.

Articolo a cura di Lorenzo Amatulli

Aquara Music Fest è rivolta a gruppi emergenti provenienti da tutta Italia che propongono brani propri, sia editi che inediti, senza limiti nel genere musicale.

Non solo talent: Aquara Music Fest, affrettati!
Non solo talent: Aquara Music Fest

Giunta alla terza edizione, l’Aquara Music Fest si svolge ogni anno nei mesi estivi ed è rivolta a gruppi emergenti provenienti da tutta Italia che propongono brani propri, sia editi che inediti, senza limiti nel genere musicale.

L’Aquara Music Fest (AQMF) è pensato come un contenitore musicale nel quale convivono il Contest musicale “Fioravante Serraino“, masterclass e concerti vari.

Al Contest musicale possono partecipare solo gruppi emergenti (non professionisti) con brani propri editi e/o inediti che devono esibirsi dal vivo suonando almeno uno strumento musicale.

Non sono previste limitazioni sul genere musicale e sulla lingua del testo. Le domande possono giungere da ogni parte d’Italia.

Il Contest è suddiviso in due fasi: la prima, fase di preselezione, consiste nello scegliere tra tutte le richieste di partecipazione ricevute i finalisti che si esibiranno dal vivo durante la finale del Contest (seconda fase).

Non solo talent: Aquara Music Fest
AQMF21 – Locandina

L’ammissione alla fase finale è decretata da una giuria popolare di circa 250 persone composta da musicisti professionisti e semplici appassionati di musica, di Aquara e dell’intera valle del Calore, senza limiti di età.

Il periodo in cui è possibile inviare le adesioni è giugno/luglio (tale periodo può subire piccole variazioni a secondo dell’edizione) ed entro la fine di luglio vi è la comunicazione dei finalisti.

Come l’anno scorso, due i premi legati al contest. Il primo, il Premio Aquara Music Fest, vede in giuria come presidente il bassista veneto Federico Malaman, forte di un’esperienza come session man al fianco di musicisti quali George Benson, Solomon Burke,

Non solo talent: Aquara Music Fest -AQMF21

Wilson Pickett, Al Jarreau, Kid Creole, Zucchero, Lucio Dalla, Ron, Renato Zero, Claudio Baglioni, Gianni Morandi, Giorgia, Gianna Nannini, Fabio Concato, Marcus Miller, Billy F. Gibbons (ZZ Top), Stefano Bollani, Paolo Fresu, Andrea Braido, Christian Meyer, Alfredo Golino e moltissimi altri.

Aquara Music Fest, affrettati!
Aquara Music Fest – Premio della critica 2020

Il secondo, il Premio della Critica “Fioravante Serraino”, è presidiato dal poeta e scrittore marchigiano Fabio Strinati, direttore della collana poesia per le Edizioni Il Foglio e curatore della rubrica poetica Retroscena, sulla rivista trimestrale del Foglio Letterario.

A causa dell’emergenza sanitaria, anche quest’anno la manifestazione sarà in modalità virtuale.

I finalisti del contest, nel mese di giugno, saranno scelti da un gruppo di ascolto (formato da oltre 300 ascoltatori volontari) costituito da musicisti professionisti e da semplici appassionati di musica di ogni fascia di età e professione.

Non solo talent: Aquara Music Fest -AQMF21

Dopo questa selezione, i finalisti verranno annunciati tramite con un film-evento mandato in diretta streaming sulla pagina Facebook @acalveare il prossimo 31 luglio.

Il film-evento non ha come unico scopo l’evento musicale in sé, ma anche quello di raccontare il territorio degli Alburni – Valle del Calore.

Non solo talent: Aquara Music Fest
Premio Aquara Music Fest 2020

Il 16 agosto, sempre tramite un film-evento in diretta Facebook, la “Giuria tecnica” e la “Giuria L’Alveare” decreteranno i vincitori assegnando rispettivamente il “Premio Aquara Music Fest” alla migliore band/artista e il “Premio della critica Fioravante Serraino” al miglior testo.

Il 28 agosto prossimo, condizioni sanitarie permettendo, i vincitori si esibiranno e verranno premiati ad Aquara dalle due giurie».

Inoltre, il 29 agosto Federico Malaman terrà una masterclass di basso elettrico aperta a tutti gli appassionati dello strumento.

Questo il link per scaricare il bando: https://www.acalveare.it/contatti/aqmf/aqmf2021/.

La deadline per la domanda è fissata al 6 giugno 2021.

Articolo a cura di Roberto Greco

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