La prima serata di Sanremo: la classifica Top & Flop di Alfredo Nocera Istant Fashion

Sanremo rappresenta da sempre un palco, una passerella,  dove oltre alle canzoni, gli abiti e il look sono al centro dell’attenzione.

Alfredo Nocera, Istant Fashion ci regala la sua personale classifica:

Top:

Virginia Raffaele chapeau per il primo abito perfetto di una classe assoluta.

Idem il terzo che addirittura sembrava non cucito, ma dipinto addosso.

Il secondo molto bello e ricercato, il video non gli rende giustizia sembra senza movimento, non se ne intuisce la ricercatezza ed è inadatto ad essere indossato sotto l’abito di Mary Poppins.

Flop l’acconciatura raccolta: i due ciuffi come “tendine” ai lati del viso, inguardabili.

Top & Flop di Alfredo Nocera Istant Fashion 3

Giorgia abito bellissimo, flop anche per lei i capelli, terribili, no alla frangia.

Paola Turci perfetta nel suo completo pantalone bianco, la giacca meravigliosa a metterne in risalto figura e femminilità.

Claudio Baglioni quest’anno elegantissimo con giacche fatte su misura e perfette, meglio dell’anno passato quando non erano così precise.

Negrita bella giacca lunga curata e di buon taglio, ben portata con una collana.

Favino elegantissimo, un po’ meno con l’abito alla Freddy Mercury stretto come una camicia di forza. Un po’ ingrassato, molto meglio in giacca che per gli uomini è sempre una salvezza, la giacca è un toccasana.

Cristicchi, impeccabile in una gran bella giacca.

Top & Flop di Alfredo Nocera Istant Fashion 1

Einar bella camicia e se avesse tolto il giubbotto sarebbe stato anche meglio

Flop:

Bisio e la sua prima giacca, portabile solo da chi può sfoggiare un fisic du role di un certo tipo (non è il suo caso). Ha recuperato con le successive.

Loredana Bertè fedele al suo personaggio, sempre con il corto sul davanti, un look visto e rivisto, ma questo il peggiore. Pessima la scelta del tessuto.

Arisa con un abito che ricorda quello di una caposala, probabilmente nero sarebbe stato più accettabile. Un’esagerazione di asimmetrie.

Tatangelo orribile, con un abito adatto ad una sfilata di Carnevale con quel ciuffo di tulle sulla spalla.

Patty Pravo trasgressiva come sempre, bella la giacca e la trasparenza del pizzo sotto, ma purtroppo il raso del pantalone ha evidenziato la pancetta. Meglio se avesse scelto pantaloni neri o una cinturona a nascondere il di più. Top il lavoro del suo parrucchiere, che ha fatto una vera magia.

Federica Carta in duetto con Shade, indossa un abitino che vorrebbe essere giovane con tanto di cappuccio, ma penalizzante risulta la scelta di paillettes così grandi e del colore. Esagerato, ha come unico risultato di appesantirla inutilmente.

Il Volo non decolla con scelta di non coordinarsi minimamente. C’è una mancanza di sintonia totale, le scarpe poi, in camoscio di uno dei tre, inguardabili. Sembrano capitati insieme sul palco per caso.

Top & Flop di Alfredo Nocera Istant Fashion

Nek bocciato il suo solito giubbotto di pelle, si può fare di meglio.

Ghemon goffo, senza forma e senza senso con una tuta indossabile probabilmente solo in passerella da un modello, lui sembrava pronto per un pigiama party.

Ex Otago troppo jeans, troppo street wear, troppo anche per loro.

Alfredo ci regala anche una nuova categoria:

Anonimi: RengaZen CircusNino D’Angelo

Per tutti gli altri uomini in generale bene, in giacca senza cravatta, con una scelta azzeccata del classico.

Alfredo Nocera aggiunge come probabilmente, per tutti sarebbe fondamentale fare una prova video per verificare la resa degli abiti, considerato come il video renda diversamente dallo specchio!

Casa Sanremo Vitality’s, ecco la classifica della prima serata del Festival secondo la Giuria degli Adolescenti istituita da Radioimmaginaria

 

Tra le tante novità della dodicesima edizione di Casa Sanremo Vitality’s c’è il coinvolgimento della Giuria degli Adolescenti, composta da 100 teenager di età compresa tra gli 11 e i 22 anni, istituita da Radioimmaginaria. All’interno della sala “Pepi Morgia”, collegati in diretta da diverse città d’Italia, I giurati, che per sentirsi “fuori dal coro” si sono dati il nome di “Stonati”, ieri sera hanno commentato le performance dei cantanti in gara, stilando una classifica provvisoria:

Ecco la classifica della prima serata del Festival.

1 Ultimo

2 Daniele Silvestri

3 Shade & Federica Carta

4 Irama

5 Simone Cristicchi

6 Il Volo

7 Boomdabash

8 Motta

9 Achille Lauro

10 Nek

11 Ex-Otago

12 Paola Turci

13 Mahmood

14 Arisa

15 Loredana Bertè

16 Francesco Renga

17 Ghemon

18 Enrico Nigiotti

19 Einar

20 Zen Circus

21 Negrita

22 Anna Tatangelo

23 Nino D’Angelo e Livio Cori

24 Patty Pravo e Briga

 

Al cantautore Ultimo, inoltre, è stato anche assegnato il titolo di “Artista più figo”. Loredana Bertè, invece, si è aggiudicata il titolo di “Artista più trash”.

 

Sabato notte, al termine della quinta serata, la giuria decreterà il proprio vincitore del Festival della canzone italiana, assegnando un premio speciale. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Casa Sanremo Vitality’s e la radio web animata da adolescenti, che da anni è presente nella Città dei fiori, durante la settimana del Festival, per raccontare la kermesse dal punto di vista dei ragazzi.

Polizia Postale e delle comunicazioni con lo youtuber Edoardo Mecca, in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Informatica.

 

Si è tenuto oggi, martedì 5 febbraio alle 12, all’interno dell’ex sala museale dedicata a Pepi Morgia di Casa Sanremo Vitality’s, un incontro organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Informatica.

 

Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2019, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha organizzato workshop e dibattiti sul tema del cyber-bullismo, coinvolti anche  studenti, insegnanti e genitori degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado di Imperia e provincia.

 

A Casa Sanremo Vitality's: Safe internet day 2019
Edoardo Mecca

 

Gli operatori della Polizia di Stato sono stati affiancati dallo youtuber Edoardo Mecca, che si è confrontato con gli studenti sulla tematica della sicurezza online e della web reputation.

Per l’occasione, lo youtuber ha regalato al pubblico di Casa Sanremo Vitality’s il suo spettacolo intitolato “Avrei soltanto voluto”.

L’obiettivo delle attività di prevenzione e informazione è quello di insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community on-line senza correre rischi connessi al cyber-bullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri, stimolando i ragazzi a costruire allo stesso tempo relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.

La sensibilizzazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza è assolutamente determinante.

“Una vita da social”

 Sono partiti questa mattina, nel Pino Daniele Theatre, gli appuntamenti quotidiani con i Campus di Casa Sanremo Vitality’s: 30 ore di formazione e orientamento con le scuole liguri in platea.

A presentarli, insieme a Vincenzo Russolillo, patron di Casa Sanremo, anche Ilaria Cavo, Assessore Politiche giovanili, Scuola, Università e Formazione, Sport, Cultura e Spettacolo, Pari opportunità della Regione Liguria; Ines Lazzarini, formatrice per progetto #Youthempowered di Coca-Cola HBC Italia; Roberto Surlinelli, direttore Tecnico Capo della Polizia di Stato ed esperto in sicurezza dei sistemi informatici ed in digital forensic; Eugenio Nocita, Assessore alla Cultura del Comune di Sanremo.

“Una vista da social”

“Una vita da social”, ciclo di incontri promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli adolescenti, durante il quale i referenti della Polizia Postale hanno il compito di istruire i ragazzi sul corretto utilizzo del Web, dei Social e, più nello specifico, del download della musica su internet.

Anche il progetto #Youthempowered di Coca-Cola HBC Italia parla ai giovani, tra i 16 e i 30 anni, per supportarli nella conoscenza delle proprie attitudini e indirizzarli verso il mondo del lavoro.

“Una vista da social” 1

 

I corsi #Youthempowered by Coca-Cola HBC nascono per accompagnare i giovani alla scoperta del proprio potenziale e allo sviluppo di competenze utili ad accedere nel mondo del lavoro, le cosiddette life skills e business skills.

I Campus, insieme alla Giuria degli Adolescenti e al Tour che si è concluso lo scorso gennaio, conferma la straordinaria attenzione che Casa Sanremo Vitality’s presta al mondo giovanile.

“That’s Napoli Live Show”, il progetto musicale ideato e diretto dal Maestro Carlo Morelli, sarà ospite alla serata inaugurale di Casa Sanremo

E’ fissata per domenica 3 febbraio 2019 alle 18.00 l’inaugurazione della dodicesima edizione di Casa Sanremo Vitality’s. Nella settimana del Festival di Sanremo, anche quest’anno il Palafiori si trasformerà nel centro nevralgico della Città dei Fiori, accogliendo i protagonisti della kermesse musicale e televisiva più importante d’Italia.

A tagliare il nastro, accanto al patron Vincenzo Russolillo, Presidente Gruppo Eventi, ci sarà una madrina d’eccezione: Roberta Morise, volto di punta della trasmissione di Rai2 I Fatti Vostri e il Maestro orafo Michele Affidato, la cui arte è rinomata in tutto il mondo.

Vincenzo Russolillo, ha invitato per l’inaugurazione That’s Napoli Live Showil coro di Napoli, progetto musicale ideato e diretto dal maestro Carlo Morelli.

Alla serata inaugurale di Casa Sanremo: “That’s Napoli Live Show”. 1

Ventidue voci e una band composta da quattro musicisti, tutti under 35, tutti diretti dal maestro Carlo Morelli, che con That’s Napoli Live Show ha dato una lettura molto originale e ben riuscita alla musica live, intrecciando il grande patrimonio della canzone napoletana di ieri e di oggi con grandi successi pop dance internazionali.

Capita, così, che John Lennon con “Imagine” incroci Pino Daniele e la sua “Napule è” in uno straordinario mash up, che diventa solo una delle tante chicche messe in un repertorio di 16brani, eseguiti da voci divise su quattro corde: soprano, mezzosoprano, tenore, basso. Un’ora e mezza di show.

Una carica di energia che vince nelle sperimentazioni, in cui, si ritrovano insieme, magistralmente intrecciate, “Tammurriata nera” e “Eye of the tiger” dei Survivor“’O surdato ‘nnammurato” e “Roxanne” dei Police, “Comme facette mammeta” e “Hit the road jack!” di Ray Charles“’O Sarracino” e “I will survive”di Gloria Gaynor“Reginella”“I want to break free” dei Queen e “Dancing Queen” degli Abba“Luna Rossa” e “Mas Que Nada” di Sergio Mendes.

Insieme alle voci, piano, chitarra, basso e batteria. E l’alchimia di successo si completa con il maestro Carlo Morelli, che diventa parte integrante dello spettacolo, nel suo modo davvero unico e esemplare di dirigere.

“Dirigere il coro è emozionante, esaltante e affascinante – racconta il maestro Morelli –. Sono rapito dalle note. Ecco perché la mia direzione è sempre in levare. Tra me e il coro si crea un feeling tale da renderlo il mio prolungamento musicale. È come quando si suona uno strumento: dallo strumento esce la musica di chi lo suona; dalla loro voce esce la mia voce. Il coro diventa me stesso moltiplicato. A ogni movimento che scandisco c’è una reazione puntuale e precisa. Il risultato è un’esplosione di energia, che arriva diretta al pubblico, coinvolgendolo e rendendolo protagonista di una performance davvero unica”

That’s Napoli Live Show ha la sua dimora fissa, la Chiesa di San Potito, che spunta nel dedalo dei quartieri antichi, in via Salvatore Tommasi 1 (nei pressi del Museo Archeologico). E da maggio ne avrà anche un’altra: il Teatro Tasso di Sorrento.

 

Alla serata inaugurale di Casa Sanremo: “That’s Napoli Live Show”.

Nella Chiesa di San Potito, avviene uno straordinario incrocio di musica e recupero dell’arte. L’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepeha concesso l’edificio in uso a Carlo Morelli e alla sua associazione “Ad Alta voce”, nella speranza di farla tornare ai fasti di un tempo. “San Potito era chiusa e abbandonata dal terremoto del 1980, era devastata e con l’associazione abbiamo compiuto un enorme lavoro di pulizia e ripristino – racconta Carlo Morelli –.

Oggi è la dimora fissa di That’s Napoli Live Show, progetto che nasce con un’idea è molto ambiziosa: essere un punto di riferimento dei turisti a Napoli, così come accade a Broadway; essere uno spettacolo permanente 8 mesi all’anno”. 

Ha la sua dimora fissa, dunque, That’s Napoli Live Show, ma ama anche viaggiare. Nel rispetto della vocazione, che ha nel suo nome “That’s Napoli” (“Questa è Napoli”), a porsi come ambasciatore di tutto quanto di bello, storico, artistico e importante la città all’ombra del Vesuvio ha da raccontare.

Casa Sanremo, nel corso degli anni, si è affermata come uno dei più importanti punti di aggregazione per artisti e addetti ai lavori, attraverso incontri mirati con il pubblico, esclusive rassegne e ospitando trasmissioni televisive, nel rispetto dell’idea condivisa nel 2008 da Vincenzo Russolillo e Mauro Marino.

Opportunità di promozione e visibilità sono garantite dalla presenza dei numerosi ospiti del jetset discografico, dai cantanti, i produttori, i giornalisti e le televisioni che costantemente e quotidianamente saranno testimoni del più importante evento musicale italiano: il Festival di Sanremo.

Ci buttiamo senza paracadute … i sogni mettono le ali

Incontro con la talentuosa interprete impegnata con la promozione del suo nuovo album “Senza paracadute”, al quale hanno collaborato gli autori di Gazzè, Morandi, Mina e Celentano.

Giovanna D’Angi, nel 2005 vince Area Sanremo e partecipa al 55°Festival di Sanremo come nuova proposta. Viene immediatamente notata per le sue doti vocali e accetta la proposta di diventare la protagonista del musical HairSpray insieme a Stefano Masciarelli.

Dopo questa prima avventura, inizierà a collaborare con tutte le principali compagnie di musical, lavorando accanto a tantissimi artisti come Michelle Hunziker, Paolo Ruffini, Sergio Muniz e Gabriele Cirilli.

Attualmente è impegnata con Bianca Atzei e Iva Zanicchi nel musical “Men in Italy” e con il lancio del suo nuovo CD “Senza paracadute” uscito su tutte le piattaforme digitali il 21 dicembre scorso e distribuito su supporto fisico dall’11 gennaio.

Ciao Giovanna, partiamo dal tuo nuovo disco, come è nato e cosa rappresenta per te?
Nasce dall’incontro con l’autore e produttore artistico Raffaele Andrea Viscuso, grande professionista con cui è stato un piacere collaborare.

Giovanna D’Angi: il suo nuovo album 1
cover album

Lo conoscevo già da anni perché fu lui a scrivere il brano che mi permise di entrare a Sanremo giovani. Da tempo volevamo realizzare un album insieme; è stato molto naturale iniziare questa avventura

Cosa rappresenta per te questo titolo?
Un inno alla positività! Sappiamo bene quanta crisi c’è nel mercato discografico attuale.
Lanciarsi senza paracadute è una metafora per intendere un salto nel vuoto. Non ci siamo preoccupati di questo salto, anzi, abbiamo confidato nei nostri mezzi, abbiamo creduto fermamente nel progetto e questa positività ci ha permesso di non cadere.

Raffaele ha chiuso un accordo editoriale con la società “Senza dubbi” che è stata editore di Benji e Fede, due ragazzi che sono diventati un fenomeno mediatico importante.  Ovviamente non è solo frutto della positività ma anche di tante ore di lavoro profuse nel progetto insieme a grandi professionisti.

Mi dicevi, infatti, che al disco hanno collaborato anche altri autori che hanno scritto per artisti come Gazzè, Gianni Morandi, Mina e Celentano. Come è avvenuto questo connubio?
Raffaele da diversi anni scrive e compone insieme a tanti autori del panorama italiano. Ha fatto sentire la mia vocalità e ha spiegato la direzione che voleva per il disco per poi lavorare su nuove canzoni adatte ai miei gusti.

Giovanna D’Angi: il suo nuovo album

I brani sono stati scritti tutti da lui ma in collaborazione con altri autori che hanno reso l’album ancora più originale. La musica di “Un amore senza fine” ad esempio, è stata composta da Mauro Lusini che ha realizzato un evergreen della musica italiana: “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.

Per me quindi è stato un onore e un ulteriore stimolo cantare queste canzoni inedite.

Sono felice anche di essere tornata a scrivere: uno dei brani “Troppe parole non dette” porta anche la mia firma.

Che tipo di sound avete voluto dare all’album?
Il mood ed il sound del disco sono venuti fuori da sé in modo quasi naturale seguendo quello che era la canzone. Anche nell’interpretazione ho dato spazio alle canzoni, alla musica, ai testi.
E’ stato per me una ulteriore crescita nel mio percorso artistico. Con Raffaele, abbiamo lavorato molto su questo aspetto, ricercando sfumature timbriche e nuovi registri vocali

Giovanna D’Angi: il suo nuovo album 2

Cosa ti aspetti da questo disco e come valuti in generale l’attuale mercato discografico?
Il mio è stato un percorso complicato anche per errori di valutazione e fiducia mal risposta.

Oggi la situazione è resa anche più critica dalla pirateria e lo streaming, nonostante tutto sono serena per il lavoro svolto e gli obbiettivi raggiunti: da tredici anni vivo dedicandomi interamente alla musica che mi ha regalato grandi soddisfazioni, come il palco di Sanremo.

Il mio intento di lavorare a progetti discografici che mi rappresentassero e quindi la collaborazione con persone che potessero esserne parte è stato pienamente soddisfatto con “Senza paracadute” che è stato realizzato con cura e passione.

Voglio poter credere che, nonostante la situazione complicata del mercato, possa arrivare e volare perché “ci buttiamo senza paracadute… e i sogni mettono le ali”.

Cosa ne pensi dei talent?
Certamente hanno monopolizzato la discografia italiana, infatti vengono messi sotto contratto i giovani che escono dai talent, sono comunque importanti perché danno loro visibilità.

Il problema riguarda le vendite che sono comunque poche e limitano così la possibilità di nuovi investimenti.
Spesso i cantanti devono autoprodursi e non sempre è possibile. A tutto questo si aggiunge una vera “giungla” di concorsi e concorsini che pullula di persone poco professionali che blandendo i ragazzi, seppur talentuosi, con promosse non mantenute ne compromettono il percorso artistico costringendoli a desistere.

Ritornando al disco, quali saranno i prossimi passi?
Nel disco vi sono otto brani, tra questi sceglieremo a breve quali promozionare in radio e non sarà una scelta facile! Stiamo preparando un tour per portare “Senza paracadute” in giro per l’Italia e quindi cominceremo a suonare dal vivo: è questo il momento più atteso, dopo il lavoro in studio … il palco!

 

Giunti al termine di questa rassegna, che ha visto come protagoniste le varie realtà radiofoniche e universitarie italiane, è bene anche fare chiarezza sull’ente fondamentale che crea collaborazione fra esse.

RadUni: il collante di tutte le web radio universitarie

Quando si affronta l’argomento delle web radio in Italia non si può non fare riferimento anche ad una realtà più ampia. Stiamo parlando di RadUni, un gruppo di ragazzi che dal 2006, si sono riuniti in un comitato per la promozione e la diffusione della radiofonia universitaria in Italia. Iniziando da un momento storico in cui le realtà radiofoniche erano ben poche, la missione del comitato RadUni è da anni quella di proporre un’esperienza fuori dal comune, che faccia uscire i ragazzi dalla propria confort zone e combattere ogni insicurezza e timidezza.

Le prime radio universitarie a dare fiducia ai ragazzi fiorentini furono “Facoltà di frequenza” e “Radiofrequenza” (esattamente le emittenti di Siena e Teramo), le quali offrivano già un servizio di trasmissione e informazione completo e professionale. È bene ricordare che RadioFrequenza è la prima web radio universitaria italiana, on-line dal 2000 e in simulcasting dal 2001.
La mission che RadUni si propone è quella di aiutare tutti i ragazzi che sognano di lavorare in radio e gestire una propria emittente. Ad oggi l’associazione, lavora su tutto il territorio nazionale, rapportandosi con ventisei radio universitarie e organizza occasioni di confronto tra le emittenti universitarie grazie ad incontri speciali.

FRU – Festival delle Radio Universitarie

Uno degli eventi a cui tutti radiofonici sono affezionati è il Festival delle Radio Universitarie, occasione annuale che viene organizzata in città italiane sempre diverse e che viene accompagnata da conferenze tenute da esperti nel campo dell’informazione e dell’intrattenimento radiofonico.
Una tre giorni alla quale partecipano più di 250 ragazzi, provenienti da tutti gli atenei italiani associati a RadUni.
Il Festival delle Radio Universitarie ha creato un programma ad hoc – aperto anche alla cittadinanza – fatto di occasioni di dibattito e momenti di formazione riguardo al mezzo radiofonico, alla musica, alla comunicazione multimediale e alle tematiche della comunicazione universitaria, non solo circoscritta all’ambito accademico ma anche al territorio circostante. Si organizzano, inoltre, dirette nazionali, concerti ed eventi ricreativi ad ingresso libero.

Format

Tra i vari format proposti da RadUni troviamo CineUni ed Europhonica. CineUni è un format nuovo di zecca, dedicato al cinema e a tutte le sue sfaccettature (news, recensioni, ecc.). La redazione è formata da ragazzi giovanissimi, provenienti da molte realtà universitarie tutte diverse tra loro. I fondatori sono: Giovanna Delvino, che si occupa del settore radiofonico, Martina Ottaviani, tecnica del gruppo, Luigi Argenio e Marianna Sarselli, per la gestione dei social e della comunicazione.
Europhonica, invece, è una redazione che si occupa di radio a livello europeo. Si tratta di un progetto atto all’informazione da parte di ragazzi provenienti da più paesi facenti parte dell’Europa, motivo per il quale i contenuti (reperibili sul sito europhonica.eu ) non saranno solamente in italiano, ma anche in francese, tedesco, spagnolo e portoghese.

Articolo di Silvia Frattini.

Incontriamo nella realtà calabrese di PonteRadio , web radio ufficiale degli studenti calabresi.

Logo PonteRadioPonteRadio Unical è la WebRadio ufficiale dell’Università della Calabria. È in attività dalla fine del 2006 e in tutti questi anni ha raccontato il campus in tutte le sue sfumature, seguendo la maggior parte degli eventi culturali della città e non solo. Le voci che si sono alternate ai microfoni della radio calabrese sono numerosissime, come le interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, della musica, della cultura, come ad esempio: il premio Oscar Mauro Fiore, il giornalista Pino Casamassima, il regista Giovanni Veronesi, l’attore Claudio Santamaria e moltissimi altri.  La lista è lunghissima, indi per cui citare tutti i grandi nomi che si sono susseguiti ai microfoni di PonteRadio sarebbe pressoché impossibile Questo dimostra come PonteRadio sia riuscita nel tempo a costruire una realtà solida, che contribuisce a dare splendore al prestigioso ateneo calabrese.

Ambiente

Attualmente la radio è gestita da tre coordinatori responsabili e professionisti, i quali ricoprono ruoli ben precisi, ovvero:quello di station manager, che si occupa della manutenzione generale e dell’organizzazione del palinsesto; quello di responsabile regia, che insegna agli aspiranti registi e/o fonici le conoscenze di base dei mezzi di trasmissione di un programma radiofonico; e infine quello di social media manager, ovvero una responsabile che si occupa di gestire i profili social e i contenuti che vengono pubblicati sul sito.
Ogni ragazzo presente all’interno della redazione ha piena libertà (nel rispetto dell’educazione) di svilupparle proprie idee e seguire le sue passioni.

Eventi

PonteRadio segue in diretta con la sua postazione mobile molti festival di vario genere, concerti, sfilate di moda, rassegne cinematografiche delle quali poi diventa anche partner ufficiale.
 È stata, infatti, media partner del Be Alternative Festival, del Moda Movie, del MIC ROCK Festival, de La Sila suona Bee, per citarne alcuni.
Attraverso contenuti pubblicati sui social ufficiali dell’emittente o sul sito ufficiale di PonteRadio,supporta eventi cittadini; nel corso degli anni, ha sostenuto, ad esempio, il “Cinemambulante”, ovvero un progetto a sfondo culturale organizzato dall’associazione “La Guarimba”.Tuttavia questo progetto non è stato l’unico a godere del supporto e del prezioso aiuto dei ragazzi di PonteRadio, infatti si sono impegnati anche per la buona riuscita  del Progetto More organizzato dal teatro Morelli di Cosenza. Hanno anche partecipato attivamente all’evento “Fatti di Musica”, niente popo di meno che il festival live d’autore ideato e diretto da Ruggero Pegna.La redazione è anche impegnata nel sociale, attraverso la partecipazione  alle iniziative benefiche dell’ABIO (Associazione per il Bambino in Ospedale). Ogni anno, segue con attenzione e passione la stagione teatrale e musicale del Teatro Auditorium Unical e la Notte dei ricercatori, evento promosso dalla Commissione Europea che con esperimenti, visite guidate, stand, eventi e spettacoli anima l’ateneo per un’intera giornata.

Nel maggio del 2011, PonteRadio, ha ospitato nella cornice calabrese le altre radio universitarie italiane, in quanto organizzatrice ufficiale dell’edizione del Festival delle Radio Universitarie di quell’anno.

Palinsesto

Il palinsesto della stagione 2018/2019 propone agli ascoltatori una vasta scelta di programmi. Per citarne qualcuno: “Cine-Doc”, un format dedicato al cinema documentario,” In-Joy” che racconta il mondo degli ingegneri gestionali e del percorso che i laureati in questo settore compiono dentro e fuori dall’Unical, “Quasi una fantasia”, che si propone di essere un’agile introduzione all’ascolto della musica classica, “Matricole Fuori Corso” che racconta la vita dello studente nell’ambito universitario e privato, “Una Manciata di Motivi”, un viaggio in musica alla (ri)scoperta del cantautorato italiano contemporaneo e del passato, “90-00 The Golden Years”, che ripercorre il decennio di musica e costume degli anni ’90.

Il target di PonteRadio non si limita al target formato dagli studenti universitari, il suo intento è quello di poter arrivare a più gente possibile e promuovere tutti i suoi contenuti ad una, quanto più possibile,vasta fetta di pubblico.

Contatti

Per contattare la redazione e informarsi sulle iniziative del territorio calabrese vi consiglio di andare sul sito ponteradiounical.it e sulle pagine social Facebook e Instagram, che potete trovare digitando sulla barra di ricerca “Ponteradio”.

Radio Ca’ Foscari (RCF) è l’emittente dedicata a chi vive l’Ateneo dell’Università Ca’Foscari di Venezia.

Molti studenti dal 2007 si alternano ai microfoni per approfondire gli argomenti più disparati , esprimendo la propria creatività al massimo e rispettando in tutto e per tutto le loro tendenze.

Radio Ca’ Foscari: la web radio universitaria veneziana

 

Ambiente

Radio Ca’ Foscari, non è una vera e propria redazione.Si può definire come un agglomerato di “nuclei” indipendenti (tanti quanti i programmi presenti in palinsesto) che collaborano fra loro al fine di creare un progetto piacevole e completo. Parallelamente a queste piccole redazioni ci sono due staff mistiche si occupano della parte prettamente musicale e di quella riguardante il cinema.
Al di là di tutto il lavoro che viene svolto con serietà e professionalità, la radio funge anche da luogo d’incontro extraradiofonico. Spesso i ragazzi si ritrovano negli spazi dedicati indipendentemente dalle attività di registrazione e redazione.

Eventi

Gli eventi a cui la radio prende parte ogni anno con regolarità e in qualità di partner ufficiale,sono per lo più quelli organizzati dall’Università Ca’Foscari, quindi: Notte dei Ricercatori,  il Festival Letterario “Incroci di Civiltà” e i vari concerti organizzati da “Musicafoscari”.
Partecipano, a vario titolo, agli incontri con le matricole e con gli studenti universitari e prendono parte a molte iniziative culturali e musicali che si svolgono nella città di Venezia. Quando ne hanno possibilità ,loro stessi organizzano eventi, come ad esempio delle rassegne cinematografiche, al fine di promuovere la loro realtà .

Palinsesto

Come ogni web radio che si rispetti, il target principale che vogliono raggiungere è quello degli studenti universitari, sebbene voglia dire tutto e niente. Infatti ognuno ha i suoi gusti e le proprie preferenze, per questo motivo il palinsesto cerca di accogliere le  idee di tutti gli studenti che collaborano al progetto per creare  un’offerta valida e variegata che possa mettere d’accordo quanti più ascoltatori possibili. Oltre a questo impegno, i ragazzi della redazione cercano sempre di dare un tocco personale a tutto quello che fanno, evitando di proporre musica o format che possono essere facilmente seguiti sulle radio commerciali.

Contatti

Il sito ufficiale della web radio veneziana è  www.unive.it, mentre i loro contatti sui social sono facilmente trovabili digitando “radiocafoscari” su Instagram e “Radio Ca’ Foscari”su Facebook.

Articolo di Silvia Frattini.

“Noi non siamo del Politecnico. Noi siamo nostri dal Politecnico”. Questo è il manifesto dell’indipendenza della radio barese Frequenza libera, che è libera per davvero.

Frequenza Libera: la web radio degli studenti baresi

Nasce nel 2011 nel Politecnico di Bari, e ama definirsi la web radio DAL Politecnico per una questione strettamente legata all’ospitalità che la struttura da sempre riserva alla redazione.
Nasce dal progetto di alcuni ragazzi che, ai tempi, frequentavano il corso di ingegneria. Tra questi, vi è Matteo Benedetto, che ha fondatola radio, ma ha anche creato il sistema di automazione che essa utilizza per registrare.
Frequenza libera si differenzia dalle altre emittenti già approfondite perché non di Ateneo. Infatti, seppur situata nel complesso di ingegneria è aperta a tutti i rami universitari anche esterni, come ad esempio Lettere, la facoltà che ha frequentato Giovanna Delvino, importante collaboratrice della redazione, vincitrice del FRU Talent del 2017 (anche se a quei tempi si chiamava ancora Speaker Challenge) e membro fondatore della redazione di CineUni. Fino a quando non conobbe la realtà di Frequenza Libera, Giovanna, sapeva solo che le piaceva ascoltare la radio. La vera scoperta fu entrare e tuffarsi interamente in questo mondo per comprendere che era bello anche parlare al microfono e comunicare.
Ecco, Frequenza Libera nasce dall’esigenza di comunicare qualcosa, e prende vita laddove l’ingegneria sposa la comunicazione. È una radio che sta dalla parte degli studenti e che prende accordi con le università solamente quando le richieste e le esigenze di quest’ultimi vengono comprese, e quindi rispettate.

Ambiente

All’interno della redazione di Frequenza Libera si respira freschezza. Il significato della parola “libera” rispecchia i ragazzi in tutti i sensi, a partire dalla libertà da vincoli, Siae e doveri istituzionali, arrivando alla libertà di opinione, di parola, di essere se stessi. L’aria che si respira all’interno della redazione è un costante desiderio di confronto, prima ancora del desiderio di andare in onda. Spesso dopo le riunioni, i ragazzi si fermano ancora un po’ negli spazi di Frequenza Libera per festeggiare la giornata e fare quattro chiacchere anche (anzi soprattutto) con persone con cui si hanno avuto degli screzi. Non sempre a Frequenza Libera vi è una scaletta da seguire, molto spesso i microfoni vengono accesi in piena libertà per dare la possibilità a tutti di dire come ci si sente e cosa si è imparato durante la giornata si tratta di persone unite dalla stessa passione complici nel realizzare contenuti di valore. È un’atmosfera libera, caratterizzata da un’intesa magica che oltrepassa la barriera radiofonica e arriva direttamente agli ascoltatori. Da microfono a cuffiette.
Non vi sono gerarchie a Frequenza Libera, la cosa più importante in assoluto è il perenne confronto, fatto anche di critiche sempre costruttive.

Eventi

Essendo legati all’associazione RadUni, molti eventi a cui partecipano sono correlati a questa splendida collaborazione che i due enti intrattengono. Ogni anno presenziano al FRU e contribuiscono a creare quell’ambiente familiare cheti entra sotto la pelle.
Prendono parte a molti eventi nel territorio barese, alcuni anche molto importanti, come ad esempio:

  • Il BFest, ovvero il Festival del Cinema di Bari. Da anni prendono parte a questa iniziativa e riescono a creare tantissimi contenuti. li viene riservata la postazione nel salone principale, e grazie a questa posizione strategica e alla loro scioltezza raccolgono interviste anche di persone che solitamente stanno dietro il grande schermo (fonici, registi,ecc..).
  • Il BGeek, nientepopodimeno che il corrispettivo del Romics. Un festival interamente dedicato ai cosiddetti “nerd” e ai loro grandi interessi. In quel caso la redazione ha l’opportunità di intervistare cos player e grafici

Oltre a partecipare ad eventi istituzionali come quelli appena nominati, i ragazzi di Frequenza Libera organizzano anche loro, ampliando le proprie tendenze e facendo il tutto a misura di studente e non solo. Insieme alla Mediateca di Bari, che ha fornito spazi e attrezzatura, hanno organizzato la visione di determinati film. La riproduzione dei film scelti dai ragazzi di Frequenza Libera, avveniva al mattino, in un orario che metteva d’accordo sia gli studenti universitari che le persone anziane. Naturalmente la visione delle pellicole era gratuita e aperta ad ogni tipo di pubblico: sia a quello che voleva scoprire cose nuove, sia a quello che voleva semplicemente approfondirle.

Palinsesto

Essendo la redazione stessa molto variegata, il palinsesto non poteva di certo essere noioso. Si spazia dall’argomento più classico a quello più di nicchia, da quello più tecnico e che richiede maggiore attenzione nell’ascolto, a quello frivolo divertente che tiene compagnia durante le faccende quotidiane.
Ogni argon omento scelto per la programmazione rispetta al 100% le tendenze dei ragazzi.

Contatti

Tutto il lavoro dei ragazzi di Bari facilmente reperibile sul sito frequenzalibera.it e sui social Fecebook e Instagram digitando “Frequenza Libera”.

 

Articolo di Silvia Frattini.

Top