Un pezzo estivo sicuramente, ma che mette in gioco anche tematiche importanti come l’ansia di cambiare, tutto questo è “Fuoco Amico”, ultimo brano di Ina Sonora di cui ci ha parlato (insieme a molto altro) in questa intervista…
Oggi siamo con Ina Sonora, innanzitutto ti chiedo di presentarti agli amici di Musica361…
Salve a voi e a tutte le amiche ed a tutti gli amici di Musica361! Mi chiamo Ina Sonora, cantautrice emergente ed indipendente di Firenze.
Generalmente, mi trovo bene nell’ambito del Pop/Rock ma amo spaziare anche attraverso altre contaminazioni stilistiche, perché, in fondo, penso che non esistano generi ma soltanto musica bella o mediocre. Canto, suono il piano e compongo, fin da ragazzina, sia testi che musica.
Ho scritto canzoni, nel corso degli anni, per altri cantanti, nel frattempo, ho costantemente cercato di focalizzare la mia personalità e la mia voce ponendo sempre, alla base di tutto, il cuore senza il quale non può esserci verità e credibilità, in nessun caso, specialmente in campo artistico. Il mio progetto personale comincia a prendere forma nel 2018, quando ho pensato di mettere veramente in gioco me stessa, componendo brani cuciti sulle mie qualità individuali, sempre mettendoci un’anima infinita ed immensa passione. Le mie canzoni trattano svariati argomenti: spesso i concetti sfociano nel sociale, ma non mancano temi d’amore e sentimenti; comunque, il tutto sempre contemplato da un punto di vista assolutamente personale, in modo tridimensionale, a 360 gradi, con molteplici sfaccettature. Al momento sono presente su tutte le piattaforme musicali con i singoli, in ordine temporale: “Voi Poco Di Più Di 100”, “Metti che un giorno” , “L’innesco”, “Psycho Virtuale”, “Qui c’è un Natale” e “Fuoco Amico”, di pochissimi giorni fa. Tutti con i relativi video su YouTube. Inoltre è uscito, per adesso solo su Instagram, un brano acustico (e video) dal titolo “In bocca il sale”.
Da poco è uscito il tuo ultimo lavoro “Fuoco Amico”, vuoi parlarcene?
“Fuoco Amico”, come già accennato prima, è il mio ultimissimo lavoro, uscito il 5 luglio 2024. Per le sue caratteristiche ha uno stile che definirei Reggae/Rock, quindi ha un andamento anche ballabile, per quanto riguarda il ritmo. Nel testo ho voluto argomentare su quel tipo di
“auto-sabotaggio” che, in determinati momenti dell’esistenza, ognuno di noi sperimenta sulla propria pelle. Sicuramente un pezzo estivo, ma che affronta tematiche importanti come la paura del cambiamento e di perdere le abitudini consolidate…
Certamente il brano ha un sapore estivo. Ma ho voluto, comunque, affrontare una tematica che, in particolar modo negli ultimi tempi, mi ha fatto molto riflettere. Il fatto di essere costantemente “bombardati “ dalla comunicazione e l’assistere al successo ed al lusso di altri, in perenne ostentamento, porta frequentemente, a mio avviso, conseguenze negative sulle persone. Quando cerchiamo di raggiungere un obiettivo (che richiede, comunque, sacrifici e dedizione e che va oltre la zona comfort) nella mente, spesso, si affacciano e si affollano pensieri contrastanti ed entriamo, paradossalmente, in conflitto con noi stessi. Assilli dettati dalla paura, per l’appunto, di un cambiamento di vita e dall’infrangere di abitudini ormai consolidate. La sensazione negativa di non potercela fare, “auto consigli” ostili che suggeriscono di non buttarsi in nuove avventure, per il timore di essere incapaci, per bassa autostima, tutto ciò rappresenta un “esercito che spara a se stesso” . Il fuoco amico che, improvvisamente, uccide nuove aspirazioni e ambizioni più grandi. Così si ritrovano “nascosti dall’apatia progetti di un sogno… frammenti di un’altra idea a metà”: le frustrazioni e il male di vivere in una realtà che, altrimenti, potrebbe essere vissuta con pienezza e costellata di soddisfazioni. Siamo spesso nemici di noi stessi, ripetutamente il lotta con noi stessi e non sempre vince il migliore.
Il messaggio che ho voluto trasmettere in questo brano (e nel video) è di non lasciarsi trascinare da quelle voci ostili interiori che, probabilmente, sono anche frutto di sbagliati retaggi passati, familiari e culturali. Ma dovremmo predisporci ad essere sempre positivi. Dare il meglio di noi, per andare anche oltre quelle che pensiamo essere le nostre possibilità, così da sorprenderci nello scoprire di avere risorse ben al di sopra delle nostre aspettative.
C’è anche una critica ai social, tu come li vivi?
Siamo immersi, sempre di più, in una giungla virtuale. Immagine e social fanno da padroni e molte persone vorrebbero sentirsi, o, perlomeno, apparire come dei “leoni”. Ma, spesso, viene meno anche il coraggio di affrontare la vita quotidiana, comunque difficile e non priva di grossi ostacoli. Io, personalmente, cerco di vivere i social come sincero momento di comunicazione con gli altri.
Amo percepire le sensazioni e le emozioni delle persone e, allo stesso tempo, amo donarle: l’abbracciarsi, anche se virtualmente e l’arte che pratico mi dà modo di farlo e di arricchirmi proprio attraverso questo bellissimo scambio.
Lo stile è Reggae/Rock, ma quali sono i tuoi punti di riferimento artistici?
Ho sempre amato il Reggae, perché porta comunque solarità anche se, spesso, tratta argomenti seri e difficili. E miti indiscutibili come Bob Marley non hanno né tempo né età. Ho, da sempre, ascoltato tantissima musica di ogni tipo, Italiana e non. Più che punti di riferimento direi che, in qualche modo, io abbia metabolizzato questi ascolti nella mente e nell’anima dove, probabilmente hanno contribuito a creare la mia personalità artistica. Come esempio, i grandi cantautori Italiani: Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti, De Gregori, Zucchero, Vasco Rossi, Renato Zero… E poi, Tiziano Ferro, Marco Mengoni ed altri ancora… gruppi particolari che hanno fatto la storia del rock italiano di un certo tipo: band con stile progressive e molto coraggiose, come la Premiata Forneria Marconi, il Banco Del Mutuo Soccorso. Posso continuare citando alcuni stranieri: Led Zeppelin, Pink Floyd, Genesis, Nirvana, Soundgarden… fino ad arrivare a Sting (e Police), 30 Seconds To Mars, Lenny Kravitz e il giovanissimo Yungblud, ma la lista è veramente infinita. Pensando a cantanti donne… Mia Martini, Loredana Bertè, Mina, Barbra Streisand, Aretha Franklin. Ma anche Lady Gaga, Madonna. Cantautrici Italiane come Carmen Consoli, Mariella Nava. E, come già detto, la lista potrebbe continuare ancora… sicuramente non smetterò mai di ascoltare tutta la bella musica, anche quella classica. Attraverso Internet, se vogliamo, possiamo avere un universo musicale infinito a disposizione per scoprirlo ed ascoltarlo, oltre il tempo e lo spazio.
C’è qualcuno in particolare da cui, nella tua vita privata o professionale, hai subito un “fuoco amico”?
Certo e da diverse persone, sia nel privato che nella vita professionale; ad una di queste, in particolare, ho dedicato un brano, che è nato di getto, e che uscirà prossimamente. Comunque credo che ognuno di noi, nel corso della propria esistenza, abbia avuto a che fare con il “fuoco amico” di altri, l’importante è fare tesoro di ogni esperienza e, in seguito, poter riconoscere in tempo questo” fuoco”, prima che arrivi a provocare danni troppo ingenti.
Sei nata tra le bellezze di Firenze, quanto ti ha ispirato questa città?
Camminando per le strade di Firenze, si respira l’Arte in ogni suo angolo e chiunque ne subisce, senza dubbio, l’immenso fascino.
Credo che abbia influito molto l’essere nata in questa città e continuare a viverla, soprattutto sul mio modo di scrivere i testi: la lingua Italiana, per me, è patrimonio dell’umanità. Possiamo disporre di tantissimi vocaboli e modi di dire (e non si finisce mai d’imparare!) che costituiscono un florilegio di bellezza e che danno modo di esprimerci con estrema chiarezza e, nel contempo, anche attraverso la poesia: qualità e caratteristica che, da sempre, ha contraddistinto il nostro Paese.
Come mai la scelta di usare maschere nei tuoi video?
E’ stata una scelta istintivamente artistica, ma anche ragionata. Ho pensato di “potenziare” la melodia ed il testo delle mie canzoni attraverso l’uso di maschere, che sono sempre e comunque diverse ed attinenti al brano che sto cantando. Per lo più, le progetto e le creo con le mie stesse mani, in modo da essere totalmente fedele al mood, sia del brano che del video che sto interpretando.
Oggi imperversano i talent, qual è la tua opinione?
All’inizio, diversi anni fa, i talent, per chi voleva proporsi, rappresentavano una buona porta per entrare, anche con merito, nel mondo artistico, quello importante; adesso, purtroppo, penso che stiano sempre più trasformandosi in un mix di fiction, scenette divertenti, finte litigate e lacrime, dove, alla fine, la musica, invece di essere il piatto forte, è relegata ad un semplice contorno
di tutto ciò sopracitato.
Prima di lasciarci ci parli dei tuoi prossimi progetti?
Certamente, con piacere! Dopo l’uscita di questo ultimo singolo, “Fuoco Amico”, in rotazione radiofonica e in streaming su tutte le piattaforme digitali e su Youtube, ho in programma per questa estate un mini-tour nelle città della Riviera Adriatica. Sarà qualcosa di molto originale e speciale e… lo scoprirete partecipando direttamente o attraverso i miei post e stories su Instagram, anche in diretta! Dopo di che, entro l’autunno, sarà disponibile un nuovo singolo e video ufficiale. Poi, sempre nuovi brani in uscita, così da formare, in seguito,
un intero album o un EP. Ho anche intenzione di preparare tutti i miei pezzi in acustico e farne una raccolta.
Grazie mille a Musica361 per l’ospitalità!! Abbraccio tutti coloro che mi seguono e mi sostengono, che sono già numerosissimi!!