Andare “Controvento” significa andare incontro a sé stessi non contro qualcosa. Un inno alla vita vissuta con coraggio e senza rimpianti
La libertà di spiccare il volo, o perlomeno provarci, trattenendo un attimo il respiro per poi lanciarsi in un abisso di emozioni, stando attenti a non far cadere la valigia di sogni che ci portiamo appresso. Adrenalina sì, ma anche paura di non riuscire ad atterrare, di schiantarsi al suolo e provare dolore non tanto nel corpo quanto nell’anima. Ma portare avanti con coraggio i propri pensieri, liberandoli dall’oppressione della convenzionalità implica anche questo, non significa andare controcorrente bensì controvento.
Federica Camba, cantautrice romana, cagliaritana d’adozione, ha pubblicato il nuovo singolo intitolato appunto “Controvento”, brano pop molto orecchiabile e dal contenuto potente. Racchiude un inno alla vita e uno stimolo a non smettere di inseguire i propri sogni come facevamo quando eravamo bambini. Perché la peggiore delle condanne che ci si possa infliggere è il pentimento di non aver fatto qualcosa o di aver vissuto solo a metà.
Firma di numerosi artisti quali la Pausini, Masini, Gazzè, Carboni, Emma, Amoroso, Morandi, ama scrivere indipendentemente che il brano sia destinato a lei o a un altro artista.
Che effetto fa sentire cantare una canzone scritta da te?
Una grande coccola. La canzone è come se fosse un prolungamento di me, tante facce del mio vissuto che vengono cantate da altre persone e ciò mi fa sentire appunto molto coccolata.
“Controvento” farà parte di un nuovo album?
Sì, ci sto lavorando sarà il mio terzo album e segue il precedente “Buonanotte sognatori” dopo una bella pausa, dato che fu pubblicato nel 2013.
Perché tutto questo tempo?
Perché nel frattempo la musica ed il mondo intorno a me cambiavano ed io facevo fatica a sentirmi autentica nell’attimo esatto in cui vivevo.
Dentro la Canzone: La Camba “Controvento”
Cosa ti ha fatto cambiare idea?
È stato il brano “Facci caso”, uno dei singoli che precede “Controvento”, a fare da spartiacque sottolineando come io sia riuscita a trovare la mia formula serena per sentirmi una donna autentica e al tempo stesso contemporanea.
Come riuscire a sentirsi autentici in questo difficile momento storico?
Ci sono quelle cose che serpeggiano dentro di te, sono delle consapevolezze che finché non diventano esplicite non sai di possedere. Semplicemente una mattina guardandomi allo specchio mi son vista con occhi che non erano i miei, e ho realizzato di non essere felice.
Perché?
In realtà tutto apparentemente sembrava filare liscio ma la verità è che man mano che viviamo ci allontaniamo da quello che siamo davvero perché siamo oppressi dalla cosiddetta normalità. Ci affanniamo a diventare uno standard solo per essere accettati anche se poi ci scopriamo persone infelici e lontane da ciò che sognavamo da piccoli di diventare.
È nata così “Controvento”?
Quella notte mi sono svegliata ed incredibilmente avevo in testa tutto il testo di “Controvento”. È stato come essere un tramite o come se questa cosa che lavorava dentro di me da tempo fosse esplosa finalmente fuori.
Qual è il vero significato di andare controvento?
Per me significa andare verso sé stessi, e non necessariamente contro qualcosa. È una forma di liberà che esige un grande coraggio perché a volte non riusciamo neppure ad immaginarci di poterci prendere questa libertà.
Come fanno i bambini?
Esatto, i bambini vanno controvento perché non hanno la minima idea di cosa ci sia attorno e di cosa sia la formalità, le cose da dire e da non dire. Nel videoclip ho una X nera sulla bocca che sta proprio ad indicare questo, finché ad un certo punto grido “Non me ne frega niente”.
Non voglio avere non ricordi perché non ho avuto il coraggio di vivere, è una cosa che ho appreso anche grazie a questa canzone che paradossalmente mi sta reinsegnando moltissimo, pur avendola scritta io. Solo ora capsico che un sacco di volte ho lasciato che fosse anziché scegliere.
Pensi che gli adulti si condizionino troppo?
Noi ci freghiamo con le nostre infrastrutture perché troppe volte ci poniamo dei paletti come se davvero non si potessero fare delle cose. La verità è che nessuno ci sta limitando, lo facciamo da soli.
Siamo troppi abituati alla nostra confort zone?
Probabilmente sì, ma trovo sia nemica delle felicità. Me ne accorgo anche nella scrittura, l’ostacolo è qualcosa che ti fa crescere, è utile anche nell’ascolto perché si trasforma in un gancio che ti rimane dentro.
Quindi tu consigli a tutti di vivere controvento?
Il mio, più che un suggerimento, è un grido. Personalmente non so se sto riuscendo completamente a metterlo in pratica ma senza dubbio dentro di me c’è la coscienza che per ogni cosa che facciamo possiamo scegliere se essere davvero o essere ciò che gli altri si aspettano che noi siamo. Io piuttosto cado, ma voglio provare a volare.
E tu sei caduta qualche volta?
Molte volte, io continuo a rotolare ma non rinuncio. Quando ci si rialza siamo più forti, ed anche un po’ più felici.