Il tastierista dei Subsonica intraprende la carriera solista.
Un disco innovativo e ricco di ospiti quello di Boosta che, per la prima volta, mette da parte le vesti di tastierista dei Subsonica e indossa quelli di solista. L’artista milanese si presenta in una veste completamente inedita pubblicando il suo primo disco dal titolo La stanza intelligente dove si mette “a nudo” e racconta tutte le sue emozioni.
Il brano è accompagnato dal video, girato da Giacomo Triglia tra il Piemonte e la Calabria, ed è ispirato al film “Se mi lasci, ti cancello”. A dare voce e volto a Boosta è l’attore Andrea Sorrentino, mentre la giovanissima youtuber Greta Menchi, veste per la prima volta, le vesti di attrice, interpretando la sua compagna.
L’album è composto da 13 tracce ed è stato anticipato dal singolo 1993, un brano intimo e ricco di passione, da quello che traspare anche dal videoclip. Ma l’album di Boosta è un party con molti ospiti: da Malika Ayane a Nek, da Luca Carboni a Raf, da Giuliano Palma a Cosmo e ancora Briga, Enrico Ruggeri, Marco Mengoni e Diodato.
«Ho invitato chi volevo, ho ritrovato tanti amici che si sono messi a disposizione, anche voci lontane dal mio mondo… visto che è un gioco era giusto farlo con chi mi diverto. Tutti hanno accettato con molta leggerezza, perché il senso della musica è proprio questo» – dichiara l’artista.
Alla domanda su cosa racchiuda il disco, Boosta risponde «É un disco autentico, curato in ogni dettaglio. Ho invitato alla mia festa chi volevo ed è andata bene perché nessuno ha detto no. Cosmo canta in Mezzo Uomo, una voce giovane e affascinante. Nek è una voce delicata e solida, Giuliano Palma è un doppiatore di un fumetto in musica che è “Santa Kaos”. Luca Carboni è il mio fratello maggiore, Briga ha portato se stesso, giovane, arrabbiato e pronto in “Ad Altezza Uomo”. Malika in “Noi” è la voce che mette in scena la delicatezza di un amore ricevuto e pronto a esser donato. “Il Mio Compleanno”, scritta e cantata con Raf, è una festa riuscita. Enrico Ruggeri è il mio capitano nella nazionale cantanti ed è un portatore sano di aneddoti della storia della musica italiana. Ed infine Marco Mengoni, voce pulita e profonda e Diodato in “Quello che vuoi” è leggero, avvolto in un suono anni 70».
Molto chiaro anche nella sua considerazione della musica. «Credo che oggi la musica abbia bisogno di valore e spesso diamo molte cose per scontate. Vorrei che in giro ci fossero più dischi come questo, nel senso che è nato davvero per esigenza di dire qualcosa. E se non avrò altro da dire non ne farò più, anche se dubito, dovrete sopportarmi ancora».
Articolo di Marco Masciopinto