Oggi siamo in compagnia di Carlo Tabarrini, chitarrista dei Butt Splitters, per l’uscita dell’album Nibelvirch: un lavoro molto particolare che si basa sulla vita affascinante di Paul Amadeus Dienach, protagonista di una storia che vi lascerà senza parole…
Ciao Carlo, innanzitutto ti chiedo se puoi presentare i Butt Splitters agli amici di Musica361…
Certo. I Butt Splitters nascono circa sei anni fa dall’unione di cinque elementi accomunati da una grande amicizia ma soprattutto dalla stessa passione per la musica metal. Proveniamo tutti da diversi gruppi, MACE, JUMPING SHOES, SYNTHESIS, GLORY HUNTER, OXODURO, il nostro scopo è solo divertirsi e far divertire, infatti nasciamo come una cover band. Abbiamo fatto numerosi concerti in giro per il centro Italia fino all’avvento del Covid, che realmente ci ha bloccati. In questo periodo di pausa forzata abbiamo cominciato a condividere riff e pezzi inediti che sono sfociati nel disco in questione dal titolo NIBELVIRCH. Il gruppo è composto da: Stefano “bubba” Firmani alla voce, Marco Radicchi alla chitarra solista e cori, Francesco Martinelli al basso e cori, Matteo Scorsolini alla batteria ed io alla chitarra ritmica.
Gli elementi del gruppo sono tutti accomunati dalla passione per la musica Metal, ma quali sono i vostri gruppi di riferimento musicale? A chi vi ispirate?
Le influenze musicali sono molteplici, andiamo dal metal anni ’80 fino a sonorità più moderne, infatti le nostre cover spaziano dagli Iron Maiden fino ai SOAD (System of a Down) per intenderci. Nel disco abbiamo miscelato tutte queste influenze nella parte strumentale e ne sono usciti pezzi particolari e originali (secondo il mio modesto parere) e molto moderni per quanto concerne i suoni.
Recentemente è uscito il vostro album Nibelvirch, vuoi parlarcene?
NIBELVIRCH nasce dalla voglia di creare qualcosa di originale e la pausa forzata del Covid, per quanto possa essere assurdo, l’ha resa possibile. Il disco è un concept, ma anche questa cosa è uscita fuori in modo del tutto spontaneo, la formula del concept ci ha permesso di fare un lavoro complesso ed interconnesso tra i pezzi ed è stato più gratificante e stimolante che creare la solita canzone a se stante, in poche parole ci siamo divertiti parecchio.
Si tratta di un concept album, le canzoni sono legate da un filo tematico, in particolare l’argomento sono i controversi diari di Paul Amadeus Dienach, un tema interessante, potresti approfondire?
NIBELVIRCH: termine che indica la nuova capacità cognitiva raggiunta dalle persone, una nuova antenna di comprensione. Cosa significa? l’intero album si ispira alla vita di Paul Amadeus Dienach. C’è un libro dal titolo “Cronache dal Futuro”, parla di un insegnante svizzero di Tedesco che nasce alla fine del diciannovesimo secolo. Nei primi anni del ventesimo secolo si innamora di Anna, e vive un amore travolgente, Anna però dietro ordine del padre va in sposa ad un ricco commerciante. Si ammala e muore di Tubercolosi. Paul è disperato e pure lui si ammala di encefalite letargica, la malattia del sonno. Si addormenta due volte, nel 1917 e il suo coma dura 15 gg, si risveglia e continua tranquillamente la sua vita. La seconda volta nel 1921, l’attacco è più grave, entra in uno stato di incoscienza per un anno. Al suo risveglio si ricorda di aver vissuto un’esperienza straordinaria. Nello stesso periodo che il suo corpo era incosciente all’ospedale di Zurigo, la sua coscienza si trasferisce nel corpo di Andreas Northam, uno scienziato che vive in Italia, ma nel 3905.
Una storia affascinante
Non riconosce nessuno, neanche il suo aspetto, visto che il corpo è di Andreas e non capisce neanche la lingua con cui parlano. Un misto di sassone e scandinavo. Oltretutto nel futuro soffre di insonnia. Passa le notti a studiare la storia del mondo in quei 20 secoli che lo separano dalla sua era. Vive, viaggia e si innamora. Il resto non lo raccontiamo altrimenti roviniamo la sorpresa.
Diciamo che quando torna nel suo tempo scrive un diario e racconta tutte le esperienze e le notizie che aveva appreso. Si ammala anche lui di tubercolosi ed i medici gli consigliano di andare in un posto temperato. Sceglie la Grecia e continua a fare l’insegnante di tedesco. Ha uno studente in gamba, Georgios Papachatzis al quale consegna il manoscritto da tradurre dal tedesco al greco, per esercizio, ma senza dirgli nulla. Tutto il resto potete leggerlo in rete.
Da dove nasce la passione dei Butt Splitters per una tematica del genere?
Quello che ci è piaciuto di più di questa storia straordinaria è il rincorrersi di un amore perduto che viene ritrovato a distanza di duemila anni. La speranza in un mondo migliore. Il messaggio da divulgare ai nostri contemporanei è che c’è un sistema differente di società. La possibilità di avere una qualità della vita migliore. L’inutilità del possesso delle cose, la fratellanza fra i popoli e l’abolizione delle frontiere.
Sarà vera questa storia? Questo non lo sappiamo, ma lo speriamo vivamente.
Tornando a voi, in questi tempi imperversano i talent, voi li prendete in considerazione?
Finora no, ma non dico che non potrebbe succedere. Secondo il mio parere i Talent hanno appiattito un po’, un po’ tanto, il significato di gavetta, di studiare uno strumento, di farsi le ossa con i live e magari far emergere le potenzialità di un cantante o di un musicista, ma è vero anche il contrario, che magari danno luce e notorietà a persone che altrimenti non avrebbero possibilità di averla.
Prima di lasciarci ci puoi parlare dei vostri progetti futuri?