A tu per tu con il cantautore genovese, fuori con il nuovo singolo intitolato “Balli bene”
Tempo di nuova musica per Canca, fuori con il singolo “Balli Bene“, disponibile in radio e su tutti i digital store a partire dallo scorso 3 giugno per Columbia Records Italy/Sony Music Italy. Un manifesto della diversità, un inno rivolto a tutte quelle piccole differenze che ci rendono unici e speciali.
“Balli bene”: che sapore ha per te questo brano?
“Balli bene” per me sa di necessità. Quella necessità che ci spinge a dimostrarci e liberarci di ciò che ci pesa e ci costringe a nasconderci. “Balli bene” l’ho scritta per chi come me ha avuto paura di mostrarsi veramente per non subire il giudizio degli altri. Ciò che ti rende diverso non ti rende peggiore, ti rende speciale.
Dal punto di vista sonoro, che tipo di sonorità hai scelto di abbracciare?
A me piace molto variare e provare tante cose. Per questi ultimi brani ho cercato un approccio più dance pop, però sono pronto a provare nuove sonorità per avere nuovi stimoli!
A livello narrativo, cosa avete voluto trasmettere attraverso le immagini del videoclip diretto da Brendon Lainez?
Abbiamo voluto creare un video che potesse essere divertente e simpatico. Un ragazzo che si diverte e si sfoga sul palco, ballando male e facendo espressioni innaturali. Insomma, volevamo racchiudere il significato del brano attraverso le immagini.
Che ruolo gioca la musica nel tuo quotidiano?
Per me la musica è fondamentale sotto molti punti di vista. La musica può essere compagna di viaggio durante il tragitto per andare a lavorare, può essere amica che ti da consiglio nei momenti difficili. Per me è sempre stato un bisogno. Il bisogno di tirare fuori e mettere a parole e suoni quello che a volte non ero in grado di dirmi.
Quali ascolti hanno influenzato e ispirato la tua crescita?
Io amo molto la musica americana. Penso di avere avuto tante influenze però non sono sicuro si sentano molto nella mia musica. Il mio artista preferito in assoluto è Kendrick Lamar, ma sono un grande fan anche di artisti come Kanye West, Frank Ocean, Tyler The Creator e The Weeknd (anche se è canadese). Mi piace pensare di aver preso un po’ da tutti questi artisti, creando uno stile e un suono nuovo.
A chi si rivolge la tua musica oggi e a chi ti piacerebbe arrivare in futuro?
Io non voglio pormi dei limiti. A me farebbe piacere arrivare a tutti. Non saprei bene come definire le mie tematiche o analizzare se sono fruibili solo per determinate categorie. La mia speranza è che quello che faccio arrivi, non importa a chi. Spero che la mia musica possa avere molti utilizzi: essere di conforto in un momento complesso, gasare quando si va in macchina oppure essere sfondo di un momento romantico.
Spero che possa piacere ai ragazzini che vanno al mare, alla mamma cassiera che va a lavoro o al nonno che si fuma un sigaro sul balcone. So che è un solo sogno, ma almeno nei sogni, non voglio pormi limiti.