Cantante mascherato, Coruzzi sbalordisce, Katia gioca

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Foto di Iwan Palombi

L’espressione più libera di se stessi è sotto una maschera: il venerdì sera su Raiuno, una vera lezione di vita

Mauro Coruzzi e Katia Ricciarelli. Sono loro i nuovi cantanti smascherati.
Alla fine il mistero è stato svelato: come ipotizzato già da molti, sotto la maschera della Giraffa c’era proprio Katia!
La cantante soprano si era presentata come una persona indipendente e innamorata dell’amore. Le carte da gioco e il binocolo tipico del loggione erano stati indizi materiali piuttosto importanti.
A convincere tutti della presenza di Katia Ricciarelli in quel costume, però, è stata proprio la sua interpretazione da cantante professionista con gorgheggi inimitabili. E, insieme, la sua voglia di giocare.
Così Katia Ricciarelli, che già conosciamo anche nella sua profonda autoironia, ha voluto divertirsi cantando brani pop. Decisamente diversi dalle opere liriche. Chi avrebbe mai potuto credere di sentire una come lei interpretare canzoni di Achille Lauro, Stato Sociale o Baby K?

A Il cantante mascherato succede anche questo.

La trasmissione di Raiuno continua a riscuotere successo in virtù della qualità dei suoi concorrenti, capaci di emozionare e convincere con la sola forza della voce. Troppo facile apprezzare l’esibizione di un cantante conoscendone l’identità e restandone influenzati positivamente sin dall’inizio.
Il cantante mascherato ci insegna a guardare oltre: è così che sotto il costume della Giraffa, Katia Ricciarelli può sfoderare la sua anima più pop.
‘Per me è stata un’esperienza straordinaria’, ha detto Katia appena smascherata, più che mai sorridente.

Ma la vera sorpresa dell’edizione, fino a questo momento, è Mauro Coruzzi.

C’era lui sotto la maschera della Tigre Azzurra. Dopo averlo sentito cantare L’immensità e Il pescatore  , in molti erano orientati a pensare si potesse trattare di Gianluca Guidi, Claudio Lippi o Adriano Pappalardo. Insomma cantanti professionisti.
Coruzzi, che ha partecipato anche a Sanremo nel 2015, non è certamente nuovo al mondo della canzone, ma fino a ora non aveva mai potuto esprimere completamente il suo talento musicale. Complice l’altra maschera che deve sempre indossare.
No, non quella dell’irriverente e schietta Platinette, ma quella della televisione, che una volta conosciuto un artista non si sforza di indagarne tutte le potenzialità. Per tutti Coruzzi è Platinette, ovvero un uomo vestito da donna dalla grande capacità oratoria e una cultura senza confini.

Come se già non bastasse tutto questo, Mauro Coruzzi sa anche cantare. Anzi, interpretare.

In fondo è quel che capita a tutti quotidianamente: dobbiamo vestire una maschera col rischio di rimanere legati a quell’immagine per tutta la vita. Per poter essere liberi, dobbiamo allora indossare un altro costume. Una intera esistenza in maschera insomma per dimostrare la nostra credibilità.
Tigre Azzurra, ha sbalordito tutti con la sua voce calda, ritmi perfetti e la una meravigliosa intonazione. Ed è stata più che credibile. Che sia l’inizio di una nuova carriera musicale per Mauro Coruzzi?
Il programma intanto procede a vele spiegate a due sole puntate dal termine. In gara ancora Lupo, Pappagallo, Farfalla, Orsetto, Gatto. Cinque identità da svelare. Voi, avete già capito di chi si tratta?
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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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