Cara, la mia musica tra spazio e tempo

Cara con il suo ultimo singolo “Giulia” celebra la bellezza dell’effimero, racconta di come le avventure che finiscono diventano importanti esperienze 

"Giulia" il nuovo singolo di Cara (Foto Roberto Covi)
“Giulia” il nuovo singolo di Cara (Foto Roberto Covi)

Cara, all’anagrafe Anna Cacopardo, è una cantautrice poliedrica e di talento, nata nel 1999. Giovanissima, ma già con una grande esperienza alle spalle; tra concerti, eventi e collaborazioni di grande successo. Ad aprile, è uscito il suo singolo Verso casa, dove con una lente d’ingrandimento, che si posa sulle abitudini e sulla quotidianità di una città pulsante, si raccontano storie di amore e dolore. Mentre è del 7 giugno il suo ultimo singolo “Giulia”, una partita emotiva che celebra la bellezza dell’effimero, una storia che finisce, un gioco in cui i protagonisti sono le emozioni e i sentimenti. Noi l’abbiamo raggiunta per farci raccontare questo periodo particolarmente florido dal punto di vista artistico.

Ciao Anna, partirei chiedendoti come va?

Alterno i miei momenti, ma questo è un po’ il mio carattere e il mio approccio alla di vita. Vivo come su un’altalena, dove oscillo i miei stati d’animo. Con “Verso Casa”, ad esempio, racconto di questa corsa frenetica, che mi porta la città e la vita; mentre con “Giulia” racconto le avventure che, anche se finiscono, diventano importanti per le esperienze. In sostanza, sto bene, sto cercando di godermi il momento e le cose che mi accadono. Sto cercando di prendermi il presente.

In “Verso Casa” racconti lo scorrere del tempo, una cosa non banale mentre si racconta una storia d’amore e la quotidianità di una città frenetica come Milano…

Sono contenta che sia emersa questa sfaccettatura. Questo brano racconta tante fasi del mio percorso e della mia vita. “Verso casa” è una canzone che nasce dall’immaginazione di una me bambina, in una città come Milano. Dove racconto, attraverso la linea temporale della mia vita, un approccio alla città, alla quotidianità e a tutte quelle cose che possono accadere. Insomma, una fusione tra il mio approccio alla vita, calmo e tranquillo, e quello di una città che non si ferma mai.

Cara (Foto Mehmet_Gurkan)
Cara (Foto Mehmet_Gurkan)

Verso casa” lo possiamo considerare un viaggio tra le esperienze, che esse siano d’amore o di semplice quotidianità?

Certamente sì! È un viaggio che parte e che ti fa guadagnare esperienza. Anche se ritorni al punto di partenza, non riparti mai da zero, ma sempre con un qualcosa in più da mettere nel proprio bagaglio. Vivere il tempo è un’avventura e come tale c’è sempre da guadagnare in esperienza.

In “Giulia” racconti un viaggio tra i momenti e le sensazioni. Vivere ogni istante anche se potrebbe non finire bene?

È il racconto di un’avventura che finisce. È la rappresentazione dell’esperienza che riflette la vita stessa. Nel brano sono presenti una serie di momenti, di partite giocate, di vittorie e sconfitte, di mani strette e rivincite. È la bellezza della vita nel godersi ogni suo momento, senza essere eterna. Non tutto finisce bene, ma talvolta l’importante è vivere certe situazioni.

Ritornando al discorso dell’esperienza, seppur giovanissima hai già un bagaglio importante di concerti e musica alle spalle. Essendo cantautrice, quanto è importante per te e per la tua carriera vivere questi momenti?

Per me è fondamentale! Tutto quello che vivo è pane per la crescita. Dipende tutto da come si elaborano le situazioni. Non credo che ci sia un modo giusto o un modo sbagliato nel vivere le proprie esperienze, ognuno ha il proprio modo. Per il mio percorso, più si ha la forza di attraversare i tunnel più oscuri, più, quando si torna a casa, c’è la possibilità di avere chiarezza nelle cose.

Cara - Verso casa - Copertina
Cara – Verso casa – Copertina

Da sempre i tuoi brani sono presenti nelle playlist delle varie piattaforme digitali facendo anche numeri importanti. È per te una responsabilità confrontarti con i più giovani?

È una bella responsabilità in generale veicolare le mie canzoni. Anche perché mi sono trovata dall’altra parte e per me le canzoni sono da sempre uno strumento di conforto, di condivisione, di riflessione e di chiarezza. Le canzoni sono state le mie migliori amiche. Quindi, sapere che altri, potrebbero ascoltare le mie canzoni e viverle in maniera così intima, mi riempiono l’anima di orgoglio e di consapevolezza. Per me è importante se qualcuno riesce a portare a casa qualcosa dalle mie canzoni. Quindi, cerco di avere cura delle parole e dei messaggi da mandare.

Del 2020 è la tua collaborazione con Fedez nel brano le “Le feste di Pablo”. Milioni di stream e visualizzazioni sulle piattaforme digitali e un’esposizione mediatica importante. Quel momento, lo hai vissuto come un punto di arrivo o un nuovo punto di partenza?

Non mi sono sentita arrivata, ma questo è perché sono molto esigente con me stessa. Ho vissuto quindi come un punto di partenza quella collaborazione, anche se c’è stato comunque un prima e un dopo quel momento. Sono dell’idea che alla fine, tutte le situazioni, siano punti di partenza che ti regalano esperienze sempre nuove.

In conclusione, come sarà la tua estate musicale?

Stiamo lavorando per delle date, ma siamo ancora in work in progress. Spero quindi di poter annunciare tutto il prima possibile.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli

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