Abbiamo intervistato Nicola Begnardi, il chitarrista del gruppo Carne che è da poco uscito con l’ultimo singolo “Limone”, una canzone allegra e ironica in piena linea con l’estate che è appena iniziata.
Ciao, recentemente è uscito il vostro ultimo singolo Limone volete parlarcene?
Certo! Nasce da una collaborazione a più mani di Mirko Carnevali, Luca Zannoni che è il nostro produttore artistico e Valerio Carboni che ci aiuta con i testi, per quanto riguarda il video abbiamo cercato di dare un segnale leggermente diverso dal solito: Limone è un brano estivo ma con alcune “debolezze”. Parliamo di una qualsiasi giornata normalissima, di un week-kend da trascorrere con la persona amata ma è proprio lei a mancare facendo saltare tutti i programmi. Nel video abbiamo dato un colore a questa persona in un mondo in bianco e nero.
Fin dal titolo si capisce che è una canzone allegra e ironica, diversa dal precedente brano “Sarebbe tutto semplice”, come mai questo cambio?
Sì, è vero, abbiamo cercato di dargli un colore un po’ più allegro anche per il periodo estivo: abbiamo cercato di parlare di una brutta esperienza, spiegando però come la vita ci dia comunque qualche speranza, mettendo qualche sorriso e facendo appunto un brano estivo.
Sono due canzoni che riguardano comunque la sfera personale, c’è posto anche per il sociale nei vostri testi?
C’è spazio per la tematica sociale, però diciamo che noi agiamo molto “a sensazione”, quindi quando scriviamo è su qualcosa che accade a uno dei componenti del gruppo, per questo motivo potrebbe capitare in un futuro anche una canzone a tematica sociale.
Qual è il vostro genere e quali sono i vostri gruppi di riferimento?
Non abbiamo un genere predefinito, stiamo cercando di creare qualcosa di nostro, di originale, di conseguenza non riesco a identificarmi in un genere specifico. Diciamo che i nostri brani rispecchiano il mood del momento, se è allegro facciamo un brano allegro, se è un po’ più triste facciamo un brano più triste. Per quanto riguarda i gruppi, i miei genitori fin da piccolo mi hanno sempre fatto ascoltare i classici degli anni ’70, ’80 e anche ’90, quindi l’influenza è molto varia: non c’è un genere specifico.
Mirko Carnevali, altro componente del gruppo, ha partecipato a The Voice of Italy, tu cosa ne pensi dei Talent?
Io personalmente credo che i Talent come qualsiasi altro contest in generale vadano provati se uno se la sente, secondo me Mirko ha fatto la scelta giusta, quella che si sentiva in quel momento e secondo me le sensazioni vanno seguite sempre…
Avete partecipato a Casa Sanremo, cosa ne pensate del Festival?
Negli ultimi anni è stato più bello perché l’ho vissuto, mentre negli anni precedenti ero più piccolo, comunque sono tutti artisti di una certa fama quindi l’aspettativa era buona.
Per quanto riguarda i vostri progetti per il futuro?
In cantiere abbiamo sempre nuove idee che con gli altri collaboratori cerchiamo sempre di sviluppare. Alcune hanno tempistiche un po’ più lunghe legate al mood del pezzo, altre invece sono un po’ più veloci…
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