Cirillo ripropone O’Sarracino, Caffellatte ricanta Dragostea Din Tei. La cover funziona
Marcello Cirillo con Demo Morselli. Caffellatte con Haiducii. Ormai lo sappiamo: in estate va di moda il featuring. Ma anche la cover, o perlomeno la citazione di brani già arcinoti, è un modo per riproporre qualcosa di piacevole con una maggiore freschezza. Arrivati a luglio, ormai, le più grandi attese per i brani più nuovi e pronti a contendersi lo scettro di tormentone sono già finite. Ci sono già quasi tutti e chi non si è presentato all’appuntamento entro la scorsa settimana, ormai difficilmente riuscirà a entrare nella memoria delle vacanze. Anche perché ormai in tanti fanno già le ferie ben prima di agosto e, per loro, i viaggi avranno già avuto una colonna sonora. Ora, dunque, è il tempo delle possibili outsider. E’ il momento di quelle canzoni che, con una nuova veste, tornano a riecheggiare nelle nostre orecchie piacevolmente pur essendo già conosciute a memoria.
Marcello Cirillo è il Maestro delle cover a cui dà un’interpretazione talmente personale da trasformare i brani in opere sue.
Questa volta, insieme all’amico Demo Morselli che ne guida l’arrangiamento, Cirillo ripropone O’ Sarracino. Il celebre brano di Renato Carosone compie 65 anni ma non li dimostra. La sentiamo cantare ancora spesso, diventata ormai un must di feste e matrimoni. Tuttavia di solito cambia il suo interprete, ma solo parzialmente qualche ritmo. Del resto Carosone aveva già fatto un lavoro eccezionalmente all’avanguardia che sarebbe un delitto modificarne la struttura. Cirillo ha fatto di più. Mantenendo intatto il lavoro del Maestro Carosone, ecco che il famoso cantante amatissimo anche dalla tv ripropone il brano in una veste dance.
C’è da scommetterci: la versione di Cirillo di O Sarracino potrà esplodere soprattutto in discoteca.
Da canzone jazz, Cirillo e Morselli la fanno diventare un brano da ballare, con un ritmo destinato a fare rimbombare le casse. Non mancano le spumeggianti fantasie del Maestro d’orchestra, con alcune incursioni di fiati e un assolo di inconfondibile fattura. Cirillo non cambia una nota rispetto all’originale. Non si avventura in cambiamenti che risulterebbero odiosi. Diventa piuttosto un perfetto attore, che sa vestire meravigliosamente questi nuovo abito cucito apposta per lui e per le sue qualità. Marcello interpreta il successo con l’atteggiamento (si potrebbe dire la “cazzimma”) ideale per dare credibilità a un brano che rimane nella storia anche grazie alle continue cover. Questa però è particolarmente innovativa, anche perché strizza molto l’occhio ai giovani. E non solo a loro ovviamente. Poi diciamocelo: quando si sente la voglia anzitutto di divertirsi e di fare qualcosa con passione, come in questo caso, il risultato è sempre strepitoso. Farlo nel 2023, però, quando tutti pensano solo al denaro e non alla poesia, richiede coraggio. Bravi.
Altra cover, supportata da strofe nuove (e in italiano) quella di Caffellatte.
Con Haiducii ripropone la famosa canzone rumena Dragostea Din Tei. Quella che faceva ballare già vent’anni fa, colpendo anzitutto per un’estensione vocale che arrivava a raggiungere falsetti incredibili. All’epoca la cantava la stessa Haiducii. Questa volta il brano torna con il titolo Troppo Chic. Altro non è che una versione aggiornata e ancora più dance, con ulteriori suoni a riempire la melodia. Troppo chic è un inno alla musica (forse l’ultima bella e fatta di autentiche note) di cui oggi c’è nostalgia. Sì, guardare al passato è chic, e bisogna esserne fieramente orgogliosi. Specie visti tanti prodotti che siamo costretti a sentire oggi.
Dunque attenzione a cosa sentiremo nelle spiagge e nelle feste di quest’estate. Senz’altro tanti nuovi tormentoni, ma potrebbe capitarci anche qualcosa del passato. Non sarà un sogno: per fortuna c’è chi ancora valorizzare quel che di buono è stato fatto prima della Trap.
A proposito, questa settimana è nelle radio il nuovo singolo di Drillionaire, che unisce tutti i grandi della nostra trap: Sfera Ebbasta, Lazza, Blanco.
Brano ovviamente molto atteso dai fan, ma in tutta onestà non si sentiva la mancanza dell’ennesima collaborazione con tanti protagonisti. Il ritmo è sempre quello: se si aggiungono nuovi suoni tecnologici non si dà più credito musicale a un pezzo che poteva interpretare tranquillamente uno da solo. Sarebbe inoltre gradevole capirne tutte le parole, invece ci si ritrova a doverle cercare sui motori di ricerca. Bontà loro che si possono permettere questo nel 2023: anni fa, quando i testi li trovavi solo su Sorrisi e Canzoni, avremmo scoperto tutto solo una settimana dopo. Capirai che scoperta: l’ennesimo testo pieno di volgarità, che un po’ guarda all’alcol come segno di eroismo e un po’ attacca la superficialità elogiando però il sesso libero a tempo perso. Ecco, questa musica ancora ce la devono spiegare, perché non è né orecchiabile né poetica, eppure ha sempre successo ed è prima in classifica.
Il vero tormentone di iniziò estate, però, sembra essere quello di Fedez e Annalisa con Articolo 31.
Aiutata anche dal concerto di LoveMi, la loro Disco Paradise sta iniziando a prendere il volo. Sebbene, tuttavia, meno di ciò che accadeva a Fedez gli anni passati. L’effetto novità nel recuperare qua e là pezzi del passato sta via via scomparendo. Per il 2024 il signor Ferragni dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per far capire che avrà cambiato canzone.