É uno degli speaker più amati di RDS ma nel suo curriculum vanta anche prestigiose esperienze legate alla conduzione di trasmissioni televisive e di importanti eventi live. In questa intervista esclusiva a Musica361, Claudio Guerrini si racconta a cuore aperto, confessandoci curiosità e aneddoti legati alla sua lunga e fortunata carriera, svelandoci il suo desiderio più grande.
Claudio, come nasce la tua passione per la musica?
Nasce insieme a me! Ho cominciato da bambino ad ascoltare le radio private che passavano musica “alternativa”, e subito ho amato la black, l’hip hop, il funk, e tutto quello che mi dava emozione e adrenalina.
Quando hai capito che questa passione si sarebbe potuta trasformare in lavoro?
Per anni la radio è stata un semplice hobby: il mio primo sudatissimo stipendio è stato di 100.000 lire! Un vero lavoro è arrivato con il mio primo contratto Rai, e subito dopo con il primo network nazionale: RadioKissKiss.
Qual è il primo brano che hai passato in radio?
Ma io non ricordo nemmeno quello che è passato oggi nel mio programma! Ricordo però il primo pezzo del mio primo giorno di lavoro su RDS l’ho presentato così: “Amici, meglio non potrebbe andare, questa mia avventura inizia col Coolio!“. Battutaccia, ma era “Gangsta’s Paradise” di Coolio. E in effetti mi ha portato bene, dopo tanti anni sono ancora su RDS…
La canzone a cui sei maggiormente legato?
Una poco conosciuta, ma meravigliosa: “Free” di Ultra Natè. Elegante, ballabile, intensa, quasi malinconica. Se non l’avete mai sentita cercatela su Youtube!
Un artista che non hai ancora incontrato e che non vedresti l’ora di poter abbracciare?
Angelina Jolie! Ah, intendi musicale? Non ha mai cantato lei? No, eh? Peccato… Beh, allora Gwen Stefani, bellissima, bravissima e spesso sottovalutata.
Tra i tanti artisti che hai intervistato, ce n’è uno che ti ha emozionato in particolar modo?
Dopo centinaia di interviste e incontri sono diventato un po’ duro e difficile. Ma l’umanità e la spontaneità di Will Smith e l’energia e l’entusiasmo di Shakira mi hanno colpito e piacevolmente sorpreso. I più grandi spesso sono anche i più veri, non sopporto l’eccesso di autostima e la mancanza di autoironia di tanti nostri artisti ‘normali’.
Nel tuo ipod quali canzoni non mancano mai?
L’ipod fa anziano, dai, io sono giovane (ride, ndr). Ho tutto inserito nel mio smartphone, che ho preparato con tanto rap, da 50 Cent a Fabri Fibra, guarnito con molta dance, da Barry White a Calvin Harris, a cui ho aggiunto una spruzzata di rock-pop stile Coldplay, e un filo di italian style… Un pasto completo, forse troppo calorico!
Il tuo primo 45 giri?
‘Alive & Kikcking’ dei Simple Minds. Prima vacanza in Sardegna, primo bacio. Tutto perfetto. Sembrava…
Il tuo primo concerto?
Ero un bambino, ma mi restò impresso a lungo. Quello di Antonello Venditti al Circo Massimo post scudetto della Roma. Non ero un suo fan, ma l’atmosfera era eccitante, surreale, quasi onirica. Ed ero troppo felice!
Progetti presenti e futuri?
Progetto personale appena realizzato: aver comprato una casa a Milano. Lo desideravo da tempo, è la mia seconda città (dopo la Capitale), ci vivo e lavoro molto bene. Progetti di lavoro in arrivo: tanti, forse troppi. Sarà un’estate intensa, ricca di opportunità che spero di cogliere nel modo giusto. Presenterò in Tv la serata finale di un talent per giovani artisti dedicato a Pino Daniele, un concorso di bellezza nazionale, un evento dedicato alla danza e un format sportivo ancora top secret. Sarò animatore dei preshow di Vasco Rossi negli stadi, di alcune tappe del giro d’Italia, e utilizzerò prestissimo una nuova forma di comunicazione che mi sta già regalando tanti stimoli. Oltre alla radio tutti i giorni… Insomma, ho bisogno di molta energia, devo allenare bene mente e fisico!
Oltre che conduttore radiofonico sei anche un apprezzato personaggio televisivo. C’è una trasmissione che moriresti dalla voglia di presentare?
Un mio antico sogno è il programma musicale che ho seguito per anni, e che secondo me manca molto alla tv di oggi: il Festivalbar. Ne ho presentati tanti, in piccolo, nelle piazze, nei locali, perfino negli stadi. Ma l’atmosfera, il fascino, il profumo della musica più bella dell’estate condensata in poche serate con i migliori artisti italiani e internazionali, è ineguagliabile. Ogni tanto si sente parlare di un suo ritorno. Io qualche sera libera ancora ce l’ho (ride, ndr).
Articolo di Tommaso Martinelli.