Il grande valore dell’unicità! Massimo Privitera è il direttore e fondatore di ColonneSonore.net, l’unica rivista ufficiale italiana sulla musica per immagini. Da bimestrale cartaceo è oggi un webmagazine quotidiano, sempre aggiornato.
Tipologia
ColonneSonore.net è un webmagazine dall’aggiornamento quotidiano, ma in precedenza, dal 2003 al 2006, in formato cartaceo bimestrale, di cui si possono scaricare gratuitamente tutti i numeri in PDF nella sezione ‘Extra’ in Archivio rivista cartacea del sito
Qual è il pubblico a cui si rivolge?
Appassionati e collezionisti di colonne sonore ma anche neofiti, di tutte le età e tipologie culturali e sociali.
Che spazio viene dato alla musica?
Ovviamente primario e in tutti i suoi aspetti legati all’immagine, sia essa cinematografica, televisiva, teatrale o videoludica: tutta la musica applicata alle immagini
Musica di tutti i tipi o qualche genere in particolare?
La Musica per Immagini nella sua struttura nativa prevede forme classico-sinfoniche originali ma nel corso degli anni e dell’evoluzione musicale ha abbracciato tutti i generi e sottogeneri sonori, essendo l’unica forma di musica al mondo che in sé contiene tutte le tipologie musicali conosciute e innovative
Perché avete scelto di trattare solo la musica italiana o internazionale o perché entrambe?
Ho prediletto la Film Music perché ne sono appassionato dall’età di 8 anni, quando iniziai a collezionare vinili di musica per film e perché da sempre la considero non un argomento di nicchia come ritenuta dagli accademici e critici con la puzza sotto il naso.
L’Ottava Arte
La Film Music, o come da me coniata ‘Ottava Arte’, ovvero la controparte musicale della ‘Settima Arte’ (il Cinema), è un’Arte che dopo essere stata bistrattata per anni o adorata solo dai cultori e collezionisti, da un po’ di tempo è finalmente assurta agli onori che le spettano di diritto
Come si esprime l’unicità della testata? Quali le caratteristiche che la rendono unica?
ColonneSonore.net è l’unica rivista ufficiale italiana sulla musica per immagini da ben 16 anni oramai,; la sola voce seria e professionale, non solo dal punto di vista giornalistico, della musica applicata nel Bel Paese, dato anche che molteplici riviste cinematografiche e simili trattano questo argomento in maniera sommaria, per nulla e addirittura superficiale
Da quando esiste la testata?
Nasce nel luglio del 2003 grazie ad un gruppo di amici, e successivamente soci, folli che vollero imbarcarsi in un’avventura editoriale senza saperne nulla a riguardo. Uniti dalla tenacia e passione, contro tutto e tutti. Nel tempo siamo riusciti a divenire il punto di riferimento della Film Music in Italia (e non solo)
Qual è stato il percorso di crescita?
Da bimestrale cartaceo a webmagazine il passo è stato imprescindibile data la situazione di crisi editoriale che ha vissuto non soltanto il nostro Paese ma tutto il mondo; l’abbandono del cartaceo ci è costato tantissimo. Il passaggio definitivo al web ci ha aperto un bacino di lettori che non avevamo ampliando le potenzialità della nostra testata. Abbiamo ad oggi 25.000 utenti unici annui che per una rivista considerata erroneamente di nicchia è un traguardo notevole. Non dimentichiamo che i primi abbonati del cartaceo furono Ennio Morricone e Pino Donaggio
Rendere più fruibile l’approccio internettiano…
Come descriveresti la vostra immagine e impostazione grafica?
Il nostro sito ha una navigazione molto fluida e una leggibilità di contenuti scorrevole, seppur i nostri articoli e recensioni non siano brevi, come si usa oggi per rendere più fruibile l’approccio internettiano. Teniamo a diffondere contenuti seri, esaustivi e didattici di un certo rilievo. Chi ci consulta e legge deve addentrarsi nella materia Musica per Immagini ed uscirne edotto come si deve.
Quanto pesano per voi i social nella divulgazione del vostro progetto?
Ci affidiamo soltanto a Facebook e in minima parte a Twitter; niente Instagram.
Tra i social, quale trovi quello più efficace?
Per la nostra tipologia di rivista Facebook è il più interattivo e simultaneo nelle risposte.
Che rapporto avete con gli uffici stampa?
Ottimo e cortese, sia per quanto riguarda i materiali inviati in redazione sia per gli accrediti ad anteprime filmiche, eventi musicali e concerti di musica per film. Rare sono le occasioni in cui ci tocca inseguire o scovare uffici stampa che non sanno fare bene il loro mestiere e che posseggono clienti molto appetitosi per noi.
Esiste ancora la concorrenza tra testate? Se si, come superarla?
Credo vivamente di no
Quali per te, almeno due testate di riferimento per il vostro ambito/settore?
In Italia nessuna, visto che siamo gli unici, All’Estero. Filmmusicreporter e Filmscoremhonthly