Vi porterò ancora con me “Dentro la Canzone”
Più o meno 11 settimane fa aprivo la mia valigia e mi preoccupavo di metterci dentro un po’ di esperienza, un pizzico di curiosità e molto entusiasmo.
I viaggi mi hanno sempre restituito quello stato di eccitazione febbrile se vogliamo tipico dei bambini, ai cui occhi anche una piccola conchiglia trovata in spiaggia diventa una ghiotta conquista e ogni nuova cosa una grande scoperta.
È con questo tipo di approccio che mi accingo ad intraprendere i miei viaggi, a prescindere che la meta sia materiale o soltanto ideale.
Del resto poco importa, dato che sono sempre stata dedita a grandi voli pindarici e che per la mia mente non è affatto inconsueto abbandonarsi a mete fantasiose.
Tutto questo è ancora più vero quando c’è di mezzo la musica, che amo profondamente e che con me si è sempre dimostrata amica fedele e, appunto, immancabile compagna di viaggio.
Ecco, la rubrica “Dentro la canzone” si inserisce perfettamente in questo contesto.
È stato un iter che mi ha coinvolto settimana dopo settimana portandomi a conoscere e persino familiarizzare con volti noti del panorama musicale italiano, affrontando insieme a loro temi importanti e parlando di esperienze di vita professionale e personale in quelle che più che
interviste (termine di cui ho profondo rispetto ma che spesso trovo un po’ troppo formale) si sono rivelate chiacchierate a cuore aperto dalle quali ho cercato, meno maldestramente possibile, di isolare emozioni e sensazioni da trascrivere sulla tastiera del mio Pc.
Dentro la Canzone: il viaggio continua
La parola d’ordine, per quanto mi riguarda, è condivisione, non tanto di una foto o di un post ma di pezzi di vita e di musica che raccontati, anche a distanza di tempo, hanno la caratteristica di far battere il cuore.
Ognuno di loro, indistintamente, mi lasciato qualcosa, Orietta Berti, Le Deva, Paolo Vallesi, Red Canzian, Matteo Macchioni, i Dik Dik, Dario Gay, Irene Fargo, Enrico Capuano e Eugenio Finardi e Roberta Faccani.
Dall’omofobia allo scorrere inesorabile del tempo, dagli angeli che vivono sulla terra al delicato tema della donazione fino alla musica ribelle di ieri e di oggi.
Questi alcuni degli argomenti trattati con gli artisti e presi in prestito direttamente dalle loro canzoni, analizzati sotto la lente d’ingrandimento e messi a fuoco per riuscire ad entrare, sempre in punta di piedi, “Dentro la canzone”.
Ma la cosa più bella è sapere che il treno non è giunto al capolinea. Mi attendono ancora dieci fermate ognuna delle quali, ne sono certa, continuerà a regalarmi spunti di riflessione e nuove prospettive per guardare lontano e fermarsi ad ascoltare un brano musicale magari da un’angolatura diversa. Non pretendo migliore, ma diversa.
Per questo ringrazio Mauro, Juditta e l’intera redazione per la rinnovata fiducia che mi auguro di non tradire, né ora né mai.
Ora vado, devo riprendere il viaggio, riaprire la mia valigia e riempirla di parole, emozioni e musica.