“Dentro la Canzone”: un viaggio da fare insieme alla scoperta di emozioni e meraviglie della musica italiana.
La bellezza dei viaggi è che, un po’ come le persone, non sono mai uguali tra loro.
Persino visitare più volte lo stesso luogo restituirà sempre emozioni diverse, perché a seconda della compagnia, del tuo stato mentale, della molla che ti ha spinto a partire, sarai portato a guardarlo con occhi diversi scoprendone aspetti del tutto nuovi come se lì, in fondo, non ci fossi mai stato.
E poi, soprattutto, finiscono con la stessa velocità con cui li hai immaginati.
Ecco, analogamente anche la seconda parte del mio viaggio musicale con la rubrica “Dentro la canzone” è arrivata al capolinea senza che neppure me ne rendessi conto, tempo di un’estate e di un battito di ciglia, o poco più.
È stato bello tornare piccoli per alcuni minuti grazie a “Giocare”, il nuovo lavoro firmato da Renzo Rubino, parlare con Fausto Leali delle sue molte collaborazioni, tra cui quella con Mina, per poi affacciarsi insieme a Erminio Sinni a quella terrazza da cui si vede scorrere la vita e si coglie l’amore nella sua complessa semplicità.
Abbiamo parlato di donne e pianoforte con Francesco Baccini, accolto l’invito di Beppe Carletti dei Nomadi a riscoprire la nostra umanità e insieme le radici da cui proveniamo e riflettuto sulla superficialità del nostro tempo con Alberto Fortis.
Lu Colombo a 40 anni da “Maracaibo” ci ha raccontato il suo nuovo progetto e cosa sia per lei la danza, il giovane e talentuoso Matteo Faustini ha spiegato bene che 1+ 1 è sempre la somma di un intero più un altro intero, mai di due metà.
Ed infine Michele Pecora ci ha deliziati con la sua riflessione sui poeti che sanno mantenere accesi i sogni e riescono a raccontare cose che non hanno direttamente vissuto grazie alla loro potente fantasia.
È inevitabilmente forte la tentazione di “rubare” qualcosa da ciascuno di loro, la passione per la musica, l’energia con cui viene trasmessa o i contenuti che la riguardano.
In ogni caso, proprio come alla fine di ogni viaggio ti scopri a sfogliare all’infinito le foto scattate, anche a chiusura della seconda parte di questa rubrica settimanale si alternano nostalgia, gioia e desiderio.
Sì, il desiderio di riprendere il percorso proprio dove è stato momentaneamente interrotto perché di cose da scoprire e di emozioni da provare, semplicemente partendo dal testo di una canzone, ce ne sono ancora molte.
Sono pronta a risalire sul mio treno, stazione dopo stazione (o per meglio dire canzone dopo canzone) e se vorrete tenermi compagnia, sono certa che il viaggio si rivelerà ancora più curioso ed appagante.