Le radio decretano i successi del Festival di Sanremo. Sono lo snodo fondamentale per i brani, misurano il gradimento del pubblico. A Sanremo arrivano in massa per seguire il Festival.
Le radio e il Festival di Sanremo, un legame strettissimo. Sono le radio a decretare i veri successi nati all’Ariston. Quali persone possono essere più qualificate per fare il punto di questo Festival che volte al termine?
Dicono di Sanremo: la parola a Radio Bruno
Georgia Passuello, Georgia come la canzone di Ray Charles. Poteva non vivere di musica? Speaker, giornalista, presentatrice e autrice, collabora con Radio Bruno dal 2009, emittente per cui è a Sanremo per seguire il Festival. Una veterana, che ci racconta così per lei Sanremo.
Da quanti anni segui il Festival da Sanremo?
Questo è il mio undicesimo Sanremo.
Cos’è per te Sanremo?
Sanremo è la più grande festa della musica. Essendo giornalista musicale e speaker radiofonica il Festival è davvero il momento più bello e atteso. Il mio primo pensiero sul Festival corre all’emozione di intervistare tutti i cantanti che si esibiranno, sempre immensa. E poi penso ogni volta che sono dei giorni talmente intensi da volare via: questa è una settimana piena di adrenalina, emozione, si dorme poco… però è bellissima.
La canzone dei Festival passati che canticchi di più qual è?
Sicuramente “Volare”, e poi quella di Francesco Gabbani, “Occidentali’s karma”, che dall’anno scorso non si smette più di cantare: mi è proprio entrata in testa. Mi piacciono anche le canzoni legate alle grandi emozioni: penso ad esempio ai brani portati a Sanremo da Michele Zarrillo e a quelli di Mia Martini. Sono canzoni legate a momenti unici, davvero struggenti.