Importante interrogativo dell’esperto di tecnologia e nuovi media che fornisce uno spunto di riflessione sul panorama musicale odierno.
Vasco supera i duecentomila biglietti venduti per un solo concerto e, come è giusto che sia, ci si chiede se effettivamente rivedremo artisti con numeri e calibro di questo tipo. Marco Montemagno, esperto di tecnologia e nuovi media, in una delle sue considerazioni giornaliere sulla sua pagina Facebook, si è chiesto dove siano finite le Rockstar. Una prima risposta l’ha data proprio lui, spiegando quanto il cambiamento del mercato musicale dall’analogico al digitale, con l’imponente arrivo dei social, abbia accorciato le distanze tra audience e artista, cambiandone completamente il rapporto. Se prima ci si comprava il vinile e si andava al concerto, perché era l’unica scelta possibile, oggi il concerto è l’ultimo di molti step precedenti, se si arriva a quello vuol dire che si è molto convinti di voler ascoltare un artista dal vivo. Sempre Montemagno prova ad immaginare Bowie o i Rolling Stones (aggiungerei Sex Pistols, nda) nell’epoca attuale, che con tutti i loro esuberi avrebbero generato scandali su scandali, pagine di blog e webzine dedicate solo a loro. È cambiato il mondo, è tutto più che logico. Però attenzione, non si chiameranno Rockstar (anche perché il rock come lo si intendeva è scomparso dal mainstream), ma le nuove star che macinano grandi numeri e hanno un’attitudine moralmente “rock” ci sono eccome.
Partiamo dall’Italia. È un dato di fatto che J-Ax e Fedez abbiano riempito quattro volte di fila il Forum di Assago durante il tour di Comunisti col Rolex. Quattro sold out consecutivi, oltre ad una grande stima numerica, dimostrano quanto ci sia margine di crescita per i loro live futuri. Altri artisti della scena rap hanno molte persone ai concerti, trattando argomenti pungenti, borderline, rock, per esempio Salmo, Guè Pequeno, Marracash. Rimanendo tra i cugini della trap, sono proprio loro ad avere, invece, l’atteggiamento da Rockstar. Si potrebbero citare Sfera Ebbasta o la Dark Polo Gang, i quali, nonostante i contenuti super materialisti pro consumismo, sono icone di rottura, di controtendenza, dal vestiario al linguaggio.
Sono veramente tanti i nomi degli artisti esteri che hanno una popolarità da superstar e un’attitudine da Rockstar, da DJ come Skrillex ad artisti pop. Un giovane che ha fatto qualcosa da Rockstar è sicuramente Ed Sheeran, tre sold out consecutivi al Wembley Stadium, un totale di 240.000 spettatori, lui, una chitarra e una loopstation.
Sarà anche finita l’era del rock (per ora), saranno cambiati i tempi, i modi, la tecnologia, le droghe, le masse, ma le Rockstar si troveranno sempre da qualche parte.