Suoni veri e strumenti poveri: così raccontava l’essenzialità del Far West
Ennio Morricone ci ha lasciato un’eredità artistica straordinaria. Talmente ineguagliabile e preziosa da poterne solo fare tesoro senza che il tempo possa appannarla.
Ennio Morricone nella sua straordinaria carriera ha creato colonne sonore indimenticabili, ma il suo nome resterà legato soprattutto al cinema di Sergio Leone. Eccoci alla terza puntata di Musica ed Eroi.
Il poeta delle sette note, scomparso due mesi fa, ha raccontato musicalmente l’eroe del Far West.
Tenebroso. Temerario. Romantico. Cosi il cowboy esprime la sua identità di eroe forte di una camminata sicura e adagiata. Apparentemente spinto da un istinto infallibile, l’eroe dal cappello a tesa larga e pistole alla vistosa cintura deve i suoi successi a una ragione che lo guida facendolo prevalere sui nemici indiani.
Ancora una volta quindi la musica solo strumentale sottolinea la potenza fisica data dal logos che governa la realtà. E che mai potrebbe sbagliare.
Come se fosse essa stessa un’ispirazione divina, la sinfonia orchestrale illumina la saggezza dell’eroe descrivendone pensieri e movimenti. Nonché enfatizzandone la forza rispetto agli avversari.
Ennio Morricone affida a suoni onomatopeici il racconto delle avventure dei cowboy.
In ‘Per un pugno di dollari’ il protagonista della colonna sonora è Alessandro Alessandroni. È suo il tipico fischio del Far West che accompagna l’incedere un po’ mascalzone e un po’ guardingo dell’eroe.
‘Per qualche dollaro in più’ non ha praticamente bisogno di dialoghi. Ocarina, scacciapensieri e carillon raccontano la scena tanto quanto gli sguardi di Clint Eastwood.
‘Il buono, il brutto e il cattivo’ è l’apoteosi della genialità creativa del Maestro. Qui Ennio Morricone può dare il massimo sfogo all’introduzione dei rumori degli stivali e delle pistole. Gli ululati del coyote e l’atmosfera vengono riproposte da flauto soprano e arghilofono.
Strumenti poveri ma esaurienti. Il grande compositore sa disegnare l’essenzialità con la stessa sicurezza del taciturno cowboy. I suoni della realtà ripropongono la sua meravigliosa verità e sincerità d’animo.
C’ era una volta il West si traduce probabilmente nella più coinvolgente orchestrazione di sempre, in grado di suggellare la scena finale con lo stesso trasporto emotivo dei film romantici.
La voce di Edda Dell’Orso senza parole, diventa strumento musicale.
Il Maestro ha saputo così narrare un eroe armato e amato. Uno che salva dai cattivi e dalla corruzione. Senza fare troppa fatica fisica, ma usando soprattutto quella celebrale nei confronti dell’avversario.
Le tattiche e la certezza della vittoria finale trovano così un abbraccio musicale nella sinfonia di Ennio Morricone.
Usiamo l’udito per ascoltare le sue opere. Ci sembra di poter usare contemporaneamente l’olfatto sentendo il profumo del fieno. Un genio…in ogni senso! Mai premiato agli Oscar per queste colonne sonore, ma diventato per eccellenza il più grande compositore del Novecento.