“Enzo Jannacci. Ecco tutto qui” di Paolo Jannacci ed Enzo Gentile
“Enzo Jannacci era un lucido giullare, surreale come un saltimbanco dall’istinto dadaista e affilato come una spada satirica. Ha dato vita, nelle sue canzoni, ad una galleria di personaggi indimenticabili e, alla fine, talmente assurdi da essere veri più del vero” ha scritto Gino Castaldo e queste sono le parole più adatte a iniziare questa recensione.
“Enzo Jannacci. Ecco tutto qui” è il titolo del libro scritto a quattro mani da Paolo Jannacci, il figlio di Enzo, e Enzo Gentile, giornalista e critico musicale, edito da Hoepli.
Il mio incontro con Enzo (e Paolo) risale oramai a molti anni fa, in quel periodo della carriera del cabarettista, pianista, attore, sceneggiatore e medico, protagonista tra i più amati della musica italiana fin dalla seconda metà degli anni Cinquanta del secolo scorso in cui divideva il palco con Paolo.
Enzo, personaggio talmente poliedrico che per definire il suo intero universo le parole non bastano perché qualcosa sfugge sempre.
Jannacci racconta Jannacci. In realtà Paolo ha cominciato a raccontare Enzo subito dopo la sua morte, quando, nelle note di copertina dell’album “L’artista”, di cui curò sia la produzione sia i nuovi arrangiamenti, scrisse “Chissà cosa diranno gli amici che non ti chiamo più Enzo. Da quando non riesco a incontrarti mi viene solo papà.
Hai cantato con dolori atroci senza riuscire a stare in piedi e hai tirato fuori la più bella voce di tutta la tua carriera. Sei stato eccezionale (…) Io dico che tu hai fatto ancora una volta la differenza e mi rendi orgoglioso di essere tuo figlio (…) Questa volta sono sicuro di aver fatto un ottimo lavoro e che questo sia il nostro più bel disco”.
Ecco… “il nostro più bel disco”. In questa frase Paolo sintetizza il suo amore e il suo rapporto con Enzo e oggi con questo libro lo racconta con lo sguardo del figlio che ha realizzato il proprio percorso di crescita grazie al padre, a Enzo.
Le 252 pagine di questo volume sono arricchite da un prezioso repertorio inedito di fotografie e dal ricordo di Renzo Arbore, Sergio Castellitto, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino e Michele, Gino Paoli, Gianni Rivera, Paolo Rossi, Vasco Rossi e altri, artisti e persone dello spettacolo che a Jannacci vollero bene.
Ricordi, sguardi, aneddoti, fotografie… tutto entra in un lungo viaggio che non si ferma, non si conclude perché, di Enzo, rimane la sua musica, le sue canzoni, le sue poesie, legate a ogni singolo momento della sua vita.
Enzo e la sua Milano. Enzo, il suo continuo racconto della realtà, quella realtà costellata di persone comuni, spesso fragili ed emarginate. Enzo,le sue parole mai vuote, sempre dense di significato, parole che diventano poesie. Parole che diventano cuore ed energia. Parole che diventano musica, la musica di Enzo.