“La Musica. Nella sua migliore forma, nella sua massima qualità”
“La Musica. Nella sua migliore forma, nella sua massima qualità”. Questo è lo slogan che appare sulla home page del sito di Aldebaran Records, un’etichetta che ha il suo quartier generale a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza. Abbiamo contattato Michael “Deva” Converso, founder della label e ci siamo fatti raccontare la sua storia.
Quando e perchè nasce la tua etichetta?
È una storia particolare. Circa dieci anni fa, quando lavorai al mio primo disco, mi misi alla ricerca di una label per la pubblicazione di quel lavoro, oggettivamente particolare. C’erano diverse realtà interessanti, ma non trovai nulla di paragonabile, perlomeno come filosofia, a Def Jux, Anticon, Ninja Tune, etichette di riferimento. Così rifiutai alcune proposte e feci questa scommessa che si chiama Aldebaran Records. Certo, a oggi sono molto trasversale, ma l’urgenza di base resta.
Dove nasce il nome della tua etichetta?
Dato il ragionamento di cui sopra, volendo adottare un’ottica “spaziale”. “All’opera per l’Algebra, stellare più di Aldebaran”, tanto per citare Gopher.
Se tu dovessi definire, al di là dei generi, lo stile della tua etichetta, che parole useresti?
Domanda difficile, considerando la trasversalità. Ecco, trasversale, forse.
Quali sono i servizi che offrite ai vostri artisti?
Beh, la nostra volontà sta nell’essere concentrati molto sul fisico, sul vinile, anche se siamo appena sbarcati con le nostre produzioni sul digitale. A oggi riusciamo ad avere qualche mezzo in più e ciò ci permette di ragionare in maniera più ampia, quindi anche da un punto di vista promozionale e, speriamo dall’anno prossimo, magari anche dal punto di vista live.
Per la registrazione dei brani musicali degli artisti che lavorano con voi, che scelte avete fatto?
Non esiste una vera e propria formula, dipende dalle situazioni. Per le ristampe il discorso non conta, mentre per le nuove produzioni in realtà lasciamo molto spazio agli artisti, al massimo interveniamo per fare un minimo di selezione per aiutarli a chiudere il progetto con una maggiore precisione e peculiarità.
È sempre più importante, oggi, accompagnare il brano con un video anche per poterlo far mandare in onda alle sempre più crescenti “radio-visioni” che stanno affiancando le radio tradizionali. Come vi siete organizzati?
In effetti non si può dire diversamente. Lo dimostra il trend degli ultimi anni, dove si tende a concentrare le proprie forze su un singolo e non su un album. A oggi stiamo investendo in videoclip promozionali, anche se spesso, in realtà, c’è una fruizione da “cotto e mangiato” che un po’ mi spaventa. A questo bisogna sommare il fatto che inserirsi nelle programmazioni delle diverse emittenti radio è relativamente semplice ma inversamente proporzionale alle loro dimensioni. Non è semplice, ma confido sempre in nuove strade.
Quali sono i problemi di distribuzione che incontra oggi un’etichetta indipendente e come li avete affrontati?
Giusta curiosità. Riguardo al prodotto distribuito in digitale stiamo per affidarci a terzi. Sulla distribuzione del supporto fisico, invece, ci stiamo praticamente distribuendo da soli, lavorando a stretto contatto con i negozi. Questo perché dopo diverse disavventure, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo deciso di andare avanti da soli.
Qual è il vostro stato di salute in questo anno e mezzo caratterizzato dalla pandemia?
Potrei dirti altalenante. La valutazione che in pandemia siano aumentate le vendite dei dischi, penso abbia avuto un forte riscontro solo su mega distributori come Amazon, non tanto per noi. Parlando anche con colleghi e negozianti posso però dire che, allo stesso tempo, c’è andata sicuramente meglio di tantissime altre realtà, perché in fin dei conti siamo riusciti a lavorare anche se con molta fatica. Siamo positivi però, confidiamo in una ripresa collettiva tra non molto.
Quali sono le punte di diamante del vostro roster?
Se guardiamo le ristampe, abbiamo l’onore di aver avuto molti artisti che hanno fatto la storia in Italia nel proprio genere. In fin dei conti, abbiamo dei bei ricordi legati ad ognuno di essi, nessun escluso. Ma confidiamo nelle nuove produzioni cercando di lasciare una traccia nel tempo, grazie ad Ice One, Casino Royale, D-Styles, Ape, Al Castellana, JSP, Novembre87, Mole e altri.
Com’è possibile per un artista proporvi la sua musica?
Può inviarci il materiale ad info@aldebaranrecords.com . Noi concediamo l’ascolto a tutti, ci riserviamo un po’ di tempo solo per valutarli con calma. Chiunque è il benvenuto!
Articolo a cura di Roberto Greco