Etichette discografiche indipendenti: EnZone Records

Amo definirla come una mini-major perché non mi pongo limiti rispetto al genere musicale

Etichette discografiche indipendenti: EnZone Records - Regia
Etichette discografiche indipendenti: EnZone Records – Regia

A Fiumedinisi, in provincia di Messina, c’è “EnZone Records”, un’etichetta non vuole restare confinata nel mondo dell’indie ed intende proporsi sul mercato come una mini-major, cioè produrre tutta la buona musica, senza caratteristiche specifiche di genere. Ne abbiamo parlato con Peppe Barbera, founder della label.

Quando nasce “EnZone Records”?

La label nasce nel 2009. Quell’anno incontrai un gruppo di Giardini Naxos, in provincia di Messina. Si trattava di un gruppo di ragazzi, molto giovani ma molto preparati dal punto di vista musicale, che suonavano una sorta di ska contaminato. In quel periodo avevo già uno studio di registrazione e li chiamai per realizzare un loro disco per il puro piacere di registrare la loro musica. Loro accettarono e, una volta che il disco fu pronto, sorse il problema di avere un’etichetta per poterlo distribuire e il cantante del gruppo mi lanciò la proposta di aprire un’etichetta. Poteva sembrare una battuta ma accettai la sfida e nacque così “EnZone”. La presentazione del disco fu fatta a Giardini Naxos e chiamai, come guest, Massimo Varini che si esibì in acustico. Da lì inizio la storia della label.

EnZone Records Beppe Barbera co-founder della label
Etichette discografiche indipendenti: EnZone Records Beppe Barbera co-founder

A proposito, da dove viene il nome della label?

Nacque dalla discussione di quei giorni. Vennero fatte diverse proposte e tra queste spuntò “Enzo Records”, che però sembrava più un nome di persona. Diventò “EnZone” perché Fiumedinisi, la località in cui avevo allora lo studio e oggi oltre allo studio anche la label, ha una particolarità: è al termine di una vallata e c’è un’unica strada di accesso che percorri sia per arrivarci sia per andartene. Insomma, una sorta di “end zone” che quindi diventò “EnZone”.

Etichette discografiche indipendenti: EnZone Records
EnZone Records – Logo

Quali sono i servizi che offri ai tuoi artisti?

Come label ci occupiamo della registrazione del disco, della fase di arrangiamento, se necessario, e do la possibilità al gruppo, o all’artista, di vivere l’esperienza in maniera residenziale, avendo a disposizione, sopra la studio, di una struttura in grado di ospitarli durante la lavorazione, creando quindi anche un’esperienza di tipo umano e, soprattutto, totalizzante rispetto al lavoro che si sta facendo anche perché in quello spazio si continua a parlare e a pensare al disco che si sta registrando, secondo il vecchio e romantico concetto di factory che è andato molto di modo diversi anni fa. Ci occupiamo poi della fase di distribuzione e affidiamo all’esterno la gestione dell’ufficio stampa.

Qual è lo stile dei “EnZone”?

Amo definirla come una mini-major perché non mi pongo limiti rispetto al genere musicale. Pop, ska, rock, country italiano, musica in siciliano e anche jazz sono i benvenuti. L’importante è la qualità, non il genere musicale.

EnZone Records Elise
EnZone Records – Elise

Punte di diamante del tuo roster?

Citerei Triksa, un ragazzo che fa reggae in siciliano. Il suo album è stato prodotto cinque anni fa ma è un album ancora molto ascoltato e che mi ha dato molte soddisfazioni, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista tecnico. I testi, in siciliano, sono pura poesia. Poi ci sono Elise, Madelbo e Nose.

In questo momento stiamo lavorando a tre nuovi progetti, di cui ovviamente non posso ancora parlare, e tra questi ce n’è uno che sarà una grande sorpresa. Nel mese di agosto produrremo i suoi primi tre singoli. Si tratta di un genere che assomiglia a quello di The Weeknd quindi molto contemporaneo. L’artista mi mandò un demo voce e pianoforte e da lì iniziò questo rapporto che, come ti dicevo, sarà una piacevole sorpresa per molti.

 EnZone Records - Triksa
EnZone Records – Triksa

Veniamo ora alle note dolenti. Come è andata in questo lungo periodo di pandemia?

Molto male, ovviamente. Il nostro è un lavoro che ha bisogno di “contatto” con gli artisti e questo mi ha costretto ad un vero e proprio fermo di un anno e mezzo. Ho approfittato per ristimare lo studio, per continuare a  progettare il futuro della label. Dal punto di vista umano, invece, il vivere in un paese quasi completamente isolato dal resto della provincia, mi ha permesso di vivere e respirare contrariamente a molti amici che vivono a Roma o a Milano che si sono trovati chiusi nel loro appartamento e hanno dovuto fare lunghe file al supermercato per poi doversi rintanare in caso, soprattutto nei primi tre mesi di lockdown dello scorso anno. Fiumedinisi è immerso nella natura, è una piccola comunità che, in quel periodo, è diventata una grande famiglia.

EnZone Records - Madelbo
EnZone Records – Madelbo

Come deve fare un artista per proporti la sua musica?

Sul nostro sito che ha pagina dedicata alla ricezione dei demo via mail. C’è anche il mio numero di telefono e mi possono contattare direttamente per poi mandarmi il demo anche via Wetransfer. Ascolto tutto quello che mi arriva e se trovo qualcosa che mi piace contatto l’artista e comunque rispondo a tutti. Assisto, però, al fenomeno contrario, ossia che spesso rispondo ad artisti dando la mia disponibilità e non ottengo risposta, forse perché hanno trovato un’altra label con cui produrre.

EnZone Records - Nose
EnZone Records – Nose

Quale artista del panorama italiano ti piacerebbe produrre?

In questo momento mi pacerebbe lavorare con Caparezza. È un artista che stimo moltissimo e che sa quello che vuole. Scrive con il cuore, non è legato alle logiche di mercato. Ma non è l’unico, perché l’altro con cui mi piacerebbe lavorare sarebbe Raiz, un artista incredibile.

Articolo a cura di Roberto Greco

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