La canzone è una forma di comunicazione, cerchiamo artisti che abbiano già qualcosa da dire e che vogliano intraprendere un percorso di crescita artistica che gli permetta di stare sul mercato
Un’etichetta che produce pop e che ha deciso di stare nel mercato. Ne abbiamo parlato con Ioska Versari, co-founder e direttore artistico dell’etichetta.
Quando e perché nasce l’idea di aprire la vostra label?
Nasce durante la mia esperienza di producer per Mara Maionchi nelle edizioni di Xfactor del 2017 e 2018. In quel contesto ho scoperto qualcosa di diverso da quello di cui mi ero occupato sino a quel momento. Avevo già un’attività come produttore ma non avevo l’occhio sul mercato discografico.
In quella situazione ho avuto la possibilità di lavorare con grande libertà sui mondi artistici dei talenti della squadra di Mara. Per me è stata una grande possibilità che ha dato ottimi risultati, tant’è che nella prima edizione vincemmo con Lorenzo Licitra e nella seconda con Anastasio.
Etichette discografiche indipendenti: Flebo Records
Il lavoro di Mara è sempre stato molto lontano dalle tipiche dinamiche televisive. I nostri artisti non erano scimmiette ammaestrate ma artisti che cercano la strada per la loro musica. Proprio in quella fase ho avuto, per così dire, l’illuminazione. Mi sono chiesto se le capacità che avevo scoperto di avere potesse diventare una label. Con me nell’avventura, sin dall’inizio c’è Rossella Falcone, che aveva lavorato per lungo tempo in Sony Music.
Dove nasce il nome della vostra label?
Anche dal punto di vista dell’uscita economica (ride, nda) è stato un dissanguamento, inoltre le mie iniziali, IV, in inglese significano “flebo”. La nostra label vuole essere un’iniezione di musica sul mercato. Non siamo avulsi alle logiche del mercato, non siamo un’isola autonoma nel mondo della musica.
Abbiamo semplicemente deciso di portare avanti la nostra visione. Mi confronto e mi rapporto con le major da oltre dodici anni. Sappiamo perfettamente che le major da tempo non si occupano più direttamente della produzione artistica e dello scouting. In questi ultimi anni le etichette che l’hanno percepito hanno iniziato a occuparsene contribuendo così al potenziamento del mercato.
Noi siamo appena nati, dopo tutto, ma questo è quello che vogliamo fare: trovare artisti che nel 2021 abbiano qualcosa da dire e che possano stare sul mercato. La canzone è una forma di comunicazione e questa è una visione che rappresenta la vera potenzialità per chi vuole farlo per mestiere. Molti degli artisti dell’ultima generazione non sanno cantare e molto spesso non suonano nessuno strumento musicale ma sanno comunicare.
Quali artisti cercate quindi?
Cerchiamo la voglia di potenziarsi per raggiungere un alto livello di comunicazione. Cerchiamo artisti che abbiano già qualcosa da dire e che vogliano intraprendere un percorso di crescita artistica che gli permetta di stare sul mercato.
Per quanto riguarda i brani, invece, se da un lato preferirei lavorare alla radice, di fatto, oggi anche l’artista che già possieda una dimensione e un’identità sonora e che è disponibile a mettersi in discussione per trasformarsi e trasformarla migliorandola ti da la possibilità di intervenire artisticamente.
Nasce il lavoro di squadra, quello in cui l’autore scrive i testi, il compositore la musica e se l’artista la sa interpretare la interpreta. Spesso si lavora in maniera collettiva sul testo, quindi ancora una volta la squadra. Il lavoro della musica è un migliorarsi continuo e la squadra è fondamentale.
Quali sono le punte di diamante del vostro roster?
Potrei dire tutte. Non abbiamo, in questo momento moltissimi artisti anche perché abbiamo deciso di seguirli a 360°. Con noi oggi c’è Meazza, un cantautore milanese che viene dal rap e che ha iniziato a cantare. Lavoriamo assieme da due anni e oggi c’è una sua identità artistica che sta emergendo.
Nel mese di maggio è in uscita il primo singolo dei La Monarchia, una band toscana che fa pop intriso di sonorità anni ’90. La sfida con loro è stata quella di portare nel 2021 il sound di quegli anni. A questi si aggiunge Tommy Lean, un producer con cui stiamo lavorando a progetti internazionali.
Com’è possibile per un emergente proporvi la sua musica?
È veramente molto semplice. Basta inviare una mail a fleborecords@gmail.com con un link che ci permetta di ascoltare i brani. Rispondiamo sempre a tutti.
Articolo a cura di Roberto Greco