“Fare” musica è un po’ come creare piatti e come lo chef, curiamo la scelta delle materie prime
Senape Dischi, è l’etichetta discografica fondata dal produttore viterbese Sveno Fagotto e dal cantautore milanese Emanuele Patti, con sede nei MobSound Recording Studios di Milano di Alessandro Caneva.
Ne abbiamo parlato con Sveno Fagotto, co founder della label.
Quando e perché nasce la label?
Senape Dischi nasce nel 2021, da pochi mesi, quindi. Abbiamo deciso di mettere in atto un metodo di lavoro che sviluppavamo da diversi anni. Nel tempo è stata una necessità di crescita e di avere una realtà più strutturata.
Da dove viene il nome Senape Dischi?
Ci piaceva l’idea di lasciare una sensazione legata alla cucina. Penso che “fare” musica sia un po’ come creare piatti e che il nostro ruolo sia simile a quello di uno chef. Come lo chef curiamo la scelta delle materie prime, la loro lavorazione e la realizzazione del piatto finito. Inoltre, devo dirti, la senape è un sapore forte che si aggiunge ai piatti, un sapore che li caratterizza fortemente e questo è quello che noi vogliamo fare con la musica: aggiungere senape a brani troppo spesso insapori al fine di creare prodotti che non passino inosservati.
Vuoi definire lo stile di Senape Dischi?
Sicuramente indipendente e giovanile. Cerchiamo di far esprimere i nostri artisti al meglio e facciamo il possibile per non omologarli con gli altri. Cerchiamo di dare spazio alle diverse personalità e di esaltarle, senza appiattirle o omologarle alla massa. E poi divertimento e colore.
Quali sono i servizi che offrite ai vostri artisti?
Partiamo dal punto zero, ossia il brano. Se non è stato ultimato lo terminiamo, lo arrangiamo e lo rendiamo completo. All’interno del nostro staff ci sono persone che si occupano della promozione e della distribuzione digitale. Coordiniamo tutte le attività con uno staff, in cui ci sono anche videomaker e fotografi, al fine di mantenere alta la coerenza al progetto al fine di seguire e tutelare meglio l’artista.
Quali sono le punte di diamante del vostro attuale roster?
Camilla, che è già uscita con due singoli. C’è Giulia che è uscita qualche giorno fa con un singolo e in questi giorni esce il singolo di Sarcasm. A breve uscirà anche il singolo di Emanuele Patti, co-fondatore della label, e alcune new entry di cui è troppo presto parlare.
Come è andata durante la pandemia?
Può sembrare strano ma è andata molto bene. Il lockdown, anche parziale, ha permesso agli artisti di scrivere e lavorare su nuove idee e il nostro lavoro è stato incessante al fine di seguirli nel miglior modo possibile.
Fate scouting, ricevete demo? Come funziona la costruzione del vostro roster?
Facciamo entrambe le cose. Oltre a ricevere via mail o via Instagram proposte cerchiamo i nuovi talenti nei festival e là dove si possono esibire. Il nostro canale Instagram è molto attivo ed è possibile proporsi attraverso la mail senapedischi@gmail.com. Non siamo, per ora, una grossa label e selezioniamo con rigore le nuove acquisizioni.
Quale artista ti piacerebbe che lavorasse con Senape Dischi?
Devo dirti che, di base, sono esterofilo ma, in questo momento mi piacerebbe produrre Madame, artista italiana che trovo particolarmente interessante. Siamo una label “girl-power” e Madame sarebbe adattissima a Senape Dischi.
Articolo a cura di Roberto Greco