Sogno di continuare ad emozionarmi ascoltando e pubblicando bella musica, non mi interessano le canzoni che “funzionano” per me una canzone, a prescindere dal genere, funziona quando mi fa vibrare l’anima
Soundinside è uno studio di produzione musicale che si trova a Frattaminore in provincia di Napoli. La label nasce a completamento dell’iniziale progetto di microcosmo produttivo con l’intento di accompagnare gli artisti in cui credono in una fase di crescita, produzione e diffusione della loro musica avvalendoci del supporto di autori, produttori musicali, musicisti, fotografi, videomaker, uffici stampa, grafici e social media manager.
Ne abbiamo parlato con Jex Sagristano, co-founder e label manager dell’etichetta.
La tua avventura inizia con lo studio di registrazione. Quando e perché nasce la tua etichetta?
Aprire un’etichetta discografica è stato sempre un mio sogno, quando abbiamo realizzato lo studio, io e mia moglie Katres (co-fondatrice), ci siamo promessi che lo step successivo sarebbe stato quello di aprire la nostra label.
Lavoriamo entrambi da anni nel campo dello spettacolo, io come fonico in tour e in studio e lei come cantautrice, quindi, non è stato difficile per noi metterci dalla parte dei musicisti perché è lì che siamo sempre stati.
Per questo motivo la nostra etichetta ragiona più con il cuore che con l’intento di fare business, le nostre band non sono un “prodotto” e per scelta abbiamo deciso di non seguire le mode. Per noi vengono prima gli artisti, i loro sogni e il loro bisogno di comunicare attraverso le canzoni.
Dove nasce il nome della tua etichetta?
Soundinside Records nasce nel lontano 2001, era un piccolo studio che avevo realizzato in una mansarda a casa dei miei, in quel periodo registravo tantissimo Hip-Hop, lì è nato anche “Napoli Manicomio” il primo album di Clementino.
Se tu dovessi definire, al di là dei generi, lo stile della tua etichetta, che parole useresti?
Libera, coraggiosa e assolutamente non alla moda.
Quali sono i servizi che offrite ai vostri artisti?
Al nostro roster offriamo tutti i servizi che normalmente vendiamo nel nostro studio di registrazione.
Live in studio ossia video live, promo acustici oltre alla possibilità di registrare e produrre interamente i dischi. Inoltre, abbiamo un ufficio stampa interno e una squadra che lavora a stretto contatto con le band, social media manager e Booking concerti.
Per la registrazione dei brani musicali degli artisti che lavorano con voi, che scelte avete fatto? Usate solo il vostro studio interno?
Assolutamente no! Diversi dischi che usciranno nel 2022 sono stati lavorati fuori dal nostro studio, ma se ci arriva un progetto che ci fa vibrare siamo ben contenti di pubblicarlo. Ci sono poi progetti ai quali abbiamo lavorato a 360 gradi curando ogni passaggio dalla produzione alla pubblicazione in ogni minimo dettaglio come nel caso di Laín con “Line of Light”.
È sempre più importante, oggi, accompagnare il brano con un video anche per poterlo far mandare in onda alle sempre più crescenti “radio-visioni” che stanno affiancando le radio tradizionali. Come vi siete organizzati?
I singoli che abbiamo pubblicato spesso sono stati accompagnati da videoclip. Purtroppo, producendo musica poco o per niente mainstream ci rendiamo conto che non sempre è facile trovare “radio-visioni” disposte a diffondere la nostra musica ma grazie ai nostri partners uffici stampa siamo riusciti comunque a trovare sempre il giusto spazio per i nostri artisti.
Quali sono i problemi di distribuzione che incontra oggi un’etichetta indipendente e come li avete affrontati?
Noi ci siamo affidati a Believe, crediamo sia uno dei distributori digitali più forti, lavoriamo a stretto contatto con una label manager e studiamo strategie per ogni singolo progetto, invece, per la distribuzione fisica siamo molto punk rock, stampiamo i dischi ma preferiamo la vendita ai concerti o sui nostri canali
Qual è il vostro stato di salute in questo periodo caratterizzato dalla pandemia?
La pandemia ci ha messi a dura prova, il nostro settore è stato messo in ginocchio ma non ci siamo fatti prendere dal panico, anzi, durante il primo lockdown la nostra mente partoriva continuamente idee ed è stato proprio quello il momento in cui abbiamo avuto il tempo per riflettere e progettare seriamente l’apertura della nostra label.
Quali sono le punte di diamante del vostro roster?
Fanali, Katres, Laín, Little Pony… ecco, alla fine li ho nominati tutti, anche perché ci sono solo diamanti nel nostro roster.
Un grande sogno per un piccolo discografico. Cosa “sogni” per lo sviluppo della tua label?
Sogno di continuare ad emozionarmi ascoltando e pubblicando bella musica, non mi interessano le canzoni che “funzionano” per me una canzone, a prescindere dal genere, funziona quando mi fa vibrare l’anima. Siamo nati a Gennaio 2021 e abbiamo già pubblicato 12 singoli, 1 disco e ne pubblicheremo altri 2 ad inizio 2022, spero mi arrivi ancora tanta bella musica da produrre e spero che la gente apra gli occhi e se la vada a cercare non solo nelle playlist più in voga su Spotify.
Quali caratteristiche deve avere un esordiente che vi propone la sua musica? Cosa deve fare per potervela sottoporre?
Ascoltiamo tutto quello che ci arriva e rispondiamo sempre a tutti gli artisti che vorrebbero affidare a noi la loro musica.
Non prediligiamo un solo genere, scegliamo di produrre quello che ci emoziona, quello che ci fa piangere, quello che ci fa ridere, quello che ci fa sentire vivi, quello che ci fa riflettere, sognare, quello che ci fa viaggiare con la mente.
Questa è l’unica linea che abbiamo scelto di seguire. La trap l’unica che abbiamo scelto di non seguire ma solo perché è lontana da noi e non sapremmo neanche essere in grado di supportare progetti di quel genere. Per proporre i propri lavori, infine, è molto semplice: basta inviare una mail.