Etichette discografiche indipendenti: ViceVersa Records

È fondamentale dare voce a chi altrimenti questa voce non avrebbe possibilità di farla ascoltare

Etichette discografiche indipendenti: ViceVersa Records
ViceVersa Records Enzo Velotto

La  “ViceVersa Records” nasce a Catania su iniziativa di Enzo Velotto, musicista sulle cui spalle ci sono i tamburi di band come i “Kunsertu” e i “Flor de Mal”, prima di approdare a un presente di operatore del settore discografico che continua a suonare.La Catania in cui Enzo ha mosso i suoi primi passi era quella in cui Francesco Virlinzi aveva iniziato a contribuire al cambiamento culturale della città, passi che lo portarono poi a creare “Cyclope Records”, la prima coraggiosa etichetta discografica indipendente dell’isola che produsse le prime incisioni di diversi artisti tra cui Carmen Consoli, Mario Venuti, Moltheni, Brando, Flor, Amerigo Verardi, gli Uzeda, i Nuovi Briganti e i Kunsertu.

Proprio da Enzo Velotto ci siamo fatti raccontare la sua label.

Un passato, e un presente, da musicista poi arriva la scelta di “passare dall’altra parte”: Quando succede?

L’idea l’ho sempre avuta e ne sono sempre stato affascinato ma ero troppo impegnato con la mia attività di musicista. Quando nel 1993 entrai ne “I Flor de Mal”, inanellammo una serie infinita di concerti, apparizioni televisive, interviste radiofoniche e moltissime interviste.

In quel periodo c’era un hype attorno alla Sicilia e alla nostra esperienza perché, pur rifacendoci agli stilemi del grunge, lo interpretavamo in maniera del tutto personale in chiave nazionale e, soprattutto, regionale.

Eravamo qualcosa di totalmente avulso rispetto alle Posse e proprio per questo abbiamo avuto un’attenzione molto alta.

Per motivi sia anagrafici sia di formazione, a me fu delegato il rapporto con l’etichetta, la “Cyclope Records” di Francesco Virlinzi.

Etichette discografiche indipendenti: ViceVersa Records

Mi trovai quindi a essere interfaccia anche nei confronti della Polydor/Polygram, la major che ci distribuiva e in quel momento accumulai conoscenze in quel mondo fatto di responsabili di radio, promoter, discografici, proprietari di locali, giornalisti.

Al termine del mio coinvolgimento con “I Flor de Mal”, l’allora presidente della Polygram Stefano Senardi mi chiamò e mi propose di diventare agente per la Sicilia e la Calabria, cosa che ovviamente accettai.

Era il 1997 e con i primi soldi decisi di aprire una mia etichetta, la “Viceversa Records”. Perché? Intanto per una passione insana nei confronti della musica e perché pensavo, e lo penso ancor oggi, che sia fondamentale dare voce a chi altrimenti questa voce non avrebbe possibilità di farla ascoltare. La nostra prima produzione è del 1997.

Etichette discografiche indipendenti
ViceVersa Records – Logo

Da dove nasce il nome?

Non ho mai sopportato le etichette settorializzate, quelle che per definizione si occupano di un unico genere musicale. Sulla base dell’esperienza della “Voxpop”, che aveva aperto da alcuni anni, decisi di iniziare questo mio viaggio.

Nel mio pensiero, inoltre, c’era l’esperienza della “Cyclope Records” che aveva questa libertà di pensiero rispetto alla musica da produrre. “Viceversa” proprio perché viaggiamo in direzione contraria permettendoci il lusso di produrre ciò che ci piace e oggi può essere un album di folk, domani di world music e la prossima settimana di alternative italiano.

Quali sono i servizi agli artisti che entrano a far parte del vostro roster?

Oggi, oltre alla “Viceversa Records”, abbiamo aperto una piccola label che si chiama “Seltz Recordz”, abbiamo la “Viceversa edizioni musicali” e il “Phantasma Recording Studio”, il nostro studio di registrazione. Possiamo definirci oggi un piccolo gruppo, totalmente indipendente ma ben strutturato.

Ovviamente tutto dipende da cosa che ci propone l’artista perché in caso di un progetto strutturato ci occupiamo del mastering e delle fasi successive.

Nel caso invece l’artista abbia bisogno di essere seguito fin dalle prime fasi embrionali ci occupiamo di tutto, dalla stesura dei brani alla registrazione, all’arrangiamento, al missaggio e a tutte le fasi successive.

La “Seltz Recordz” è invece un’etichetta di servizi, la prima in Italia a fare da incubatrice per artisti più o meno giovani ma anche più o meno esordienti.

Ovviamente sono fatti salvi i criteri relativi alle scelte artistiche che hanno sempre caratterizzato la mission di “Viceversa Records”.

Lo scorso anno, in piena pandemia, si sono aggiunte la “Viceversa booking” e “Kerosene Promo Gang”, il nostro nuovo ufficio stampa e comunicazione per la promozione discografica, eventi e social media management.

Come vi siete organizzati per la produzione dei videoclip?

Abbiamo già prodotto moltissimi video per i nostri artisti. Oggi, senza i contenuti video, si rischia di non essere nessuno perché sono proprio i contenuti video che fanno da traino per la promozione.

Per noi è normale estrarre, da un album, due o tre singoli accompagnati dal relativo videoclip. In questo caso, però, abbiamo deciso di esternalizzare questa attività servendoci di professionalità esterne.

Etichette discografiche
Non abbiamo preclusioni rispetto allo state of art dei brani

Come avete risolto i problemi relativi alla distribuzione delle vostre produzioni?

Fortunatamente non abbiamo mai avuto problemi di distribuzione. Con le prime produzioni, nello specifico con “Stereoscope” di Cesare Basile che fu distribuito da Polygram, abbiamo iniziato a trattare direttamente con le major.

Il successivo, “Book” dei Loup Garou, fu distribuito da EMI. Oggi ci appoggiamo al distributore Audioglobe e, per il digitale, a Believe e a The Orchard.

Quali sono le punte di diamante del tuo attuale roster?

Sono diverse, ti posso citare Anaïs, Nik Marsél, Narazin, Luca Madonia, i Denovo, i Jakaranda, Volwo, Andrea Cassese, Stefano Meli, la giovanissima Miriam Hibou e i 1,21 GGWTTS.

Studio di registrazione ViceVersa Records
Studio di registrazione – produciamo ciò che ci piace

Cosa deve fare un artista per sottoporvi i suoi brani?

Basta inviarci una mail o un messaggio attraverso le nostre pagine social. Non abbiamo preclusioni rispetto allo state of art dei brani, vanno bene sia i provini basici sia i brani già strutturati.

In questo momento, vista la pandemia, non riusciamo a fare attività di scouting ma anche per questo riprenderemo appena possibile.

Articolo  a cura di Roberto Greco 

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