Eugenio Bennato sulla scia del “Vento Popolare” il nome del tour che lo ha portato in tutta Italia e all’estero
Eugenio Bennato da sempre promotore di una musica popolare e tradizionale che narra tematiche sociali e culturali legate all’attualità, come l’emigrazione, la guerra, la convivenza tra popoli, gli “ultimi”.
“Vento popolare” è il nome del tour che lo ha portato in tutta Italia e all’estero e che ha fatto tappa il 22 settembre a Castelpagano (BN), ove l’abbiamo intervistato.
Fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare alla fine degli anni ’60 e dei Musica Nova negli anni ‘70, il suo più che cinquantennale percorso artistico ha seguito una linea di coerenza che ha avuto la musica popolare come benzina per alimentarlo.
La musica come elemento immateriale che fa superare le barriere e avvicina i popoli, contribuendo a contrapporre alla logica del profitto la logica della bellezza e del contatto umano
Il suo ultimo album, con l’ensemble “Le Voci del Sud”, è “Qualcuno sulla Terra” che racconta il cammino dell’uomo, attraverso nascite, ribellioni e nuovi equilibri evidenziando come il destino della storia dipenda da ognuno di noi, incluso gli “ultimi” che, costantemente e coerentemente, sono protagonisti della sua musica.
I primi emarginati della sua biografia furono i maestri della tradizione popolare del Sud, che cercò e trovò nelle campagne e villaggi nei primi anni ‘70 per la musica che facevano.
Proseguendo, pensando alla storia del Sud, si è interessato all’insorgenza dei briganti contro l’esercito sabaudo dopo l’unità d’Italia. Per arrivare poi, agli emarginati del nostro tempo che, come spesso ha sottolineato, possono apportare alla nostra cultura occidentale una grande energia nuova.
E Napoli può considerarsi città dell’accoglienza, del rispetto e della valorizzazione delle diversità, come canta nel suo ultimo brano “Welcome to Napoli” (2022).
Napoli, città del mare, ove tutto si contamina, come nella musica. Così come si contaminano i tanti giovani da tutto il mondo che ai suoi live ballano sui ritmi della musica etnica del sud, la stessa che con la “Taranta Power” da lui fondata nel 1998, ha portato all’interno della World Music.
Video intervista e articolo a cura di Domenico Carriero