Dopo il lungo tour estivo, Ezio Bosso torna nel suo ruolo di direttore d’orchestra per un concerto al Teatro La Fenice di Venezia il 17 ottobre, dove dirigerà la prestigiosa Orchestra Filarmonica della Fenice.
Il Maestro Ezio Bosso è uno di quegli artisti che non dovrebbe avere bisogno di presentazioni, ma è sempre un piacere cercare di descriverlo al meglio: torinese di nascita, è un pianista, compositore e direttore d’orchestra. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala, oltre ad aver composto, fra le altre cose, colonne sonore per il cinema, il teatro e la danza.
Nel 2011 gli è stata diagnosticata una malattia neurodegenerativa progressiva, che lo ha messo davanti a non poche difficoltà ma nonostante la quale non si è mai dato per vinto e ha continuato il suo lavoro.
Dalle sue fatiche compositive nasce proprio The 12th Room il suo primo disco solista, un vero e proprio concept album composto da due CD. Il primo contiene quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, undici brani che sono come delle stanze che rivelano da dove proviene e dove si trovano le radici della musica che scrive. Il secondo disco contiene la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. C’è una teoria antica secondo la quale la vita è composta da dodici stanze: sono quelle in cui lasceremo qualcosa di noi, che ci aiuteranno a essere ricordati. Dodici sono le stanze che ricorderemo quando passeremo l’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare.
The 12th Room Tour è anche il nome del tour in piano solo con cui il compositore ha registrato sold out e standing ovation del pubblico in tutta Italia, dando vita ad un dialogo musicale con gli spettatori.
Dopo il lungo tour estivo Ezio Bosso torna nel suo ruolo di direttore d’orchestra per un concerto al Teatro La Fenice di Venezia il 17 ottobre, dove dirigerà la prestigiosa Orchestra Filarmonica della Fenice. Il concerto prevede l’esecuzione di musiche di Johann Sebastian Bach, Felix Mendelssohn Bartholdy e di Ezio Bosso stesso.
Bosso racconta a riguardo di essere felice e preoccupato, sorridente e spaventato. Per lui è un vero debutto, essendo la prima volta che dirige l’Orchestra Filarmonica della Fenice, e al suo fianco avrà uno dei suoi più cari amici: Sergej Krylov, uno dei più grandi virtuosi di violino al mondo.
Il concerto del 17 ottobre viene descritto come una sintesi musicale di coerente bellezza che vuole coinvolgere il pubblico e accompagnarlo in un percorso musicale che parte da Bach, entra negli spazi emotivi della visione creativa di Ezio Bosso e arriva a Mendelssohn, compositore che più di ogni altro aveva la capacità di tradurre in musica la dimensione del viaggio.
A coronamento della filosofia di Ezio Bosso, che da sempre sostiene che «la musica non è di nessuno ma si fa assieme», le prove in preparazione del concerto del 17 ottobre saranno aperte al pubblico: sarà un’esperienza unica, realizzata per la prima volta in Italia, in cui il compositore e direttore d’orchestra si metterà a disposizione del pubblico che potrà seguire passo per passo la costruzione di un concerto di musica classica immergendosi profondamente nelle emozioni che si creano tra direttore ed orchestra.
Sempre a La Fenice si terrà lo studio aperto: un momento di incontro, dibattito, scambio e lezione da vivere con Ezio Bosso per fare musica assieme.
Articolo © Fiorella Vacirca.