Fabrizio Nitti, un viaggio delle emozioni con Il suono

Fabrizio Nitti, un viaggio delle emozioni con Il suono il suo ultimo singolo, scritto con Paolo Agnello e arrangiamenti di Danilo Ballo

Il Suono - Fabrizio Nitti - Copertina
Il Suono – Fabrizio Nitti – Copertina

Fabrizio Nitti è un cantautore che ha fatto della musica la sua ragione vita. Un artista che in oltre trent’anni di carriera ha calcato alcuni dei palchi più importanti e partecipato ad eventi iconici passati alla storia. Dal palco del Festival di Sanremo con I ragazzi innamorati con Paolo Agnello al concerto alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, dal Premio Città di Recanati al Castrocaro. Mille avventure fatte di incontri e canzoni, come Il Suono, l’ultimo singolo scritto con Paolo Agnello,  con gli arrangiamenti di Danilo Ballo e uscito nel 2024. Un brano che racconta la sua passione per la musica, per il suono e per la radio, in un viaggio tra le emozioni, alla ricerca della propria strada e del proprio percorso. Noi lo abbiamo raggiunto per una piacevole chiacchierata.

Ciao Fabrizio e benvenuto sulle pagine di Musica 361. Per iniziare vorrei chiederti come stai?

Ciao a tutti, sto bene ma sempre determinato nelle mie piccole e grandi battaglie. Anche se al momento mi riposo e mi godo un po’ relax… ma sempre pronto se arriva la giusta ispirazione a scrivere.

Il tuo ultimo singolo è Il Suono, scritto con Paolo Agnello, con cui hai collaborato tantissime volte nella tua carriera e con gli arrangiamenti di Danilo Ballo. Cosa rappresenta questo brano per te?

È un omaggio non solo alla musica, ma soprattutto al suono. Quel mix di musica e parole, anche parlata, vedi la radio e a tutti i vari media, ai vari operatori, che portano in giro musica, parole, contenuti. Inoltre, la musica ha un codice univoco per tutti, universale, che tutti comprendono a prescindere dalla lingua, dal tempo e dalle latitudini. Anche se a volte magari non capisci le parole, senti l’emozione. Dove c’è ritmo, tutti ballano, ognuno a suo modo, dove c’è un suono tutti si uniscono, si aggregano.

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Fabrizio Nitti (Foto by Roberto Castruccio)

Un inno alla musica, ma anche alla radio e alla sua magia per festeggiare un anniversario importante. Come mai però questa idea?

Volevo cantare una canzone dove venisse esaltato il sound, il ritmo, ma sempre con una scrittura melodica significativa e un testo spontaneo, ma nello stesso tempo attento e curato… sempre  “in direzione di altri suoni e nuova sintonia”.

Nel tuo immaginario cosa ha rappresentato la radio?

Io amo la Radio. A 14 anni ho collaborato come speaker con una piccola radio della mia città. Facevo un programma di brani a richiesta. Mi piaceva arrivare alla gente e trasmettere loro le canzoni che mi chiedevano. Prima del programma mettevo un po’ di musica a mia scelta. È stato anche così, casualmente, che andando a pescare a caso tra i dischi, ho scoperto maestri storici come Simon & Garfunkel, Led Zeppelin, Eagles e i grandi cantautori italiani come Guccini, Bertoli, De Gregori. Vorrei che le radio diventassero ancora più protagoniste e ancora più coraggiose nella scelta di proposte di qualità, anche se non appoggiate da produzioni importanti.

La musica invece oggi cosa significa per te?

La musica da sempre è il mio modo di raccontare la vita e le emozioni che raccolgo lungo la mia strada. A volte il mio rifugio, la mia forza, con la costante della mia voglia di comunicare a chi ha voglia di ascoltare.

Questo brano è uscito già da qualche mese, ma le emozioni che lo hanno accompagnato all’inizio sono le stesse che provi oggi sapendo che tutti possono ascoltare la canzone?

Le emozioni rimangono in parte le stesse, ma se ne aggiungono poi delle nuove.

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Fabrizio Nitti (Foto by Roberto Castruccio)

Ad accompagnare il brano anche il videoclip, dove alla musica e alla radio unisci il tema del viaggio. È un modo per scoprire nuove destinazioni?

Il viaggio è il mezzo come la musica che ti trasporta. I luoghi e le situazioni diverse rappresentano le diverse emozioni che la musica ci fa provare.

Facciamo un piccolo passo indietro: la tua è una carriera ricca di premi, musica, incontri ed eventi storici. C’è però un momento o un incontro che ricordi con maggior affetto?

A livello umano ricordo gli incontri con Guccini e Bertoli. Ero insieme a Paolo Agnello, rientrando da una delle nostre partecipazioni a Castrocaro. Passando per Bologna e Sassuolo, ore passate con loro ad ascoltare le loro canzoni e loro ad ascoltare le nostre. In un interscambio di complimenti che per me vanno oltre ogni premio. Come palco la partecipazione al Festival di Sanremo e la partecipazione alla manifestazione “Artigiano della Pace” presso la Sala Nervi in Vaticano alla presenza del Papa Giovanni Paolo II.

Tra i tanti momenti della tua carriera, anche quindi la partecipazione al Festival di Sanremo sempre con Paolo Agnello con I ragazzi innamorati, ma che tipo di esperienza è stata per te?

Un’esperienza di palco straordinaria. Dopo anni di gavetta la possibilità di cantare una tua canzone su un palcoscenico così importante. Ora sarebbe il tempo di ritornarci ancora, lavoriamo anche per questo.

Non so se guarderai il Sanremo di Carlo Conti, ma che tipo di Festival ti aspetti?

Guarderò il Festival come sempre con curiosità, con l’unica aspettativa di ritornarci ancora. Ho delle canzoni nel cassetto che mi piacerebbe poter proporre su quel palco.

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Fabrizio Nitti (Foto by Roberto Castruccio)

Il tuo 2025 come sarà?

Continua la promozione del brano Il Suono. Vorrei far arrivare questo brano ovunque. Poi sto preparando alcuni brani per propormi come autore per altri. Per il 2025 invito le produzioni e le case discografiche a scommettere di più sui cantautori. Per un fatto culturale e soprattutto perché c’è un pubblico al di là dello streaming che cerca musica di quel tipo. Una delle forze dei cantautori è il repertorio. Ritengo che avere un repertorio fatto di numerose canzoni, di storie diverse, di argomenti diversi sia un notevole valore aggiunto che da una forza ed una credibilità in più ai concerti e ai live.

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Francesco Nuccitelli
Francesco Nuccitelli
Nato a Roma e cresciuto a pane e musica, oggi è uno speaker radiofonico e un blogger. Laureato in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, ama vivere la musica in tutte le sue forme e incontrare artisti sempre diversi per raccontare le loro passioni e le loro grandi storie. Un motto? «Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni» cit. Oscar Wilde.
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