Fabrizio Paterlini è uno dei pianisti italiani più conosciuti, apprezzati e amati a livello internazionale. Un musicista incredibile che con la sua musica emoziona
Fabrizio Paterlini è uno dei pianisti italiani più conosciuti, apprezzati e amati a livello internazionale. Un artista unico e capace di sorprendere, con la sua musica emozionante e senza tempo, milioni di persone sulle varie piattaforme digitali e dal vivo, con concerti incredibili e imperdibili.
Infatti, in oltre 15 anni di carriera, ha girovagato per il mondo, attraverso tour che lo hanno portato a esibirsi dagli Stati Uniti alla Cina (quest’ultima nell’ottobre 2024).
Un musicista incredibile e che si prepara a un super 2025 ricco di musica e di nuovi impegni e noi lo abbiamo raggiunto proprio per farci raccontare l’anno che verrà.
Ciao Fabrizio, inizierei questa intervista chiedendoti come stai?
Sto bene, è un bel momento per me. Sono tornato da una fortunata tournee in Cina ed è stata per me una grande soddisfazione. Realizzare un viaggio così importante e lungo per portare la mia musica in giro, mi fa apprezzare ancora di più lo stare in casa, con la mia famiglia e i miei spazi. Mi sento fortunato e grato per questo momento.
6 date in Cina non sono da tutti, com’è andata?
Sono tanti anni che suono dal vivo e non mi sono ancora mai abituato realmente, ma quando ho suonato nella prima data in Cina, ho provato veramente una grande emozione. Pensare di essere dall’altra parte del mondo, in un contesto così lontano da quello abituale e sapere di esserci arrivato da solo, con la mia musica e la mia volontà, è stata un’emozione molto forte.
Com’è stato il pubblico cinese?
Per me è stato come stare in un altro mondo, ma è stato bello percepire delle impressioni quasi inaspettate. Ho raccolto veramente tante emozioni da chi mi è venuto a sentire. È stato un bel momento di condivisione. In quel momento eravamo così lontani e così vicini.
C’è un segreto che ti porti dietro su come riuscire ad emozionare un pubblico così variegato?
Credo che l’emozione che sprigiona la musica strumentale, dove il pianoforte è lo strumento principale, sia l’unico segreto. È un qualcosa di unico, dove si comunica senza tanti fronzoli, c’è immediatezza, semplicità ed è diretta. Arriva dritta al cuore delle persone.
Anche il fatto che riesci a coniugare tradizione e modernità è sicuramente uno dei motivi per cui riesci ad arrivare alle persone, indipendentemente dall’età, il genere o la cultura…
Mi sono molto concentrato sul suono. Credo che il pianoforte sia un prolungamento delle mie dita. Non canto, però la voce del pianoforte c’è, è presente ed è molto lavorata. Ho cercato per anni di rendere questo suono nel modo migliore e sicuramente, la ricerca sonora, ha avuto un effetto sul pubblico. Molti giovani, ma anche persone avanti con l’età, sono rimasti affascinati dal pianoforte e sono curiosi di scoprire un qualcosa di diverso. Mi piace molto sperimentare, ma prima di tutto sono un pianista!
Questa visione si ritrova anche sulle piattaforme digitali; infatti, hai raggiunto dei numeri clamorosi su Spotify e le altre piattaforme…
Non me l’aspettavo! La cosa che mi fa piacere è che sono ascolti variegati, c’è un pubblico a cui piaccio con quei brani da solo con il piano. Anche Chris Evans, ad esempio, ha portato alla luce un mio pezzo di piano da solo. Poi c’è una fetta di pubblico che ascolta quei brani dove si ritrovano quelle contaminazioni con elettronica o gli archi e altri che mi conoscono per quei brani tratti dalle serie Tv e i Film. Ecco, questo mio diversificare ha sicuramente influito sul pubblico e ho così potuto conquistare una fetta di ascoltatori che altrimenti non mi avrebbero ascoltato. Tuttavia, non penso agli ascolti, ma cerco sempre di rinnovarmi, non ripetermi e di lavorare nella massima onestà possibile. Sono grato e fiero di questi numeri, anche se mi responsabilizzano verso i futuri lavori.
Ami sperimentare, ma ti senti un artista libero?
Sicuramente! Mi piace permettermi di dire di no, seguire il mio momento artistico e fare quello che mi rappresenta meglio.
Il prossimo che anno sarà per Fabrizio Paterlini?
Il prossimo anno si aprirà con un progetto che uscirà in primavera, ma che adesso non anticipo. Invece sono già a lavoro per un progetto interessante con altri due musicisti e con il quale sto provando a comporre… vediamo cosa nasce. Ho delle attese molto alte, anche perché sono due artisti bravi e nelle corde di quello che già faccio. Poi da settembre rinizierò il mio giro per l’Europa con la musica. Insomma, sarà un anno interessante!