Nella quarta serata del Festival, i tanto attesi duetti. Sbirciamo sul taccuino di Giancarlo Genise esperto Vocal Coach per carpirne il giudizio.
Federica Carta e Shade con Cristina D’Avena
Voci abbastanza pulite, comunicative con un linguaggio giovanile e discografico per teen idol.
Voto 6,5
Nel duetto con Cristina D’Avena, il voto scende purtroppo perché si scivola ad uno stile cartoon che non paga.
Voto 6
Motta con Nada
Dizione pessima, qualsiasi errore tecnico possibile, lui lo fa. Timbro interessante che però non “buca”.
Voto 6
Nel duetto con Nada, grazie anche al nuovo arrangiamento, prende forza e diventa interessante: le voci si sposano bene creando un mix di armonie ben disegnate.
Voto 7
Irama con Noemi
Irama si “auto” clona credendosi ancora ad amici e dimenticando di essere a Sanremo, un brano adatto alle teen idol ma, tecnicamente, un vero disastro.
Voto 6
Con Noemi all’inizio qualche difficoltà anche perché la parte rap mal si combina con la sua voce.
Noemi si scatena poi nella seconda parte sostituendosi, di fatto, alla corista e tale rimane rimanendo backvocals fino alla fine. Sciupata.
Voto7
Patty Pravo e Briga con Giovanni Caccamo
Tiene botta la classe e l’ironia di Patty Pravo con un Briga molto formale, anche se a volte il testo non è perfettamente comprensibile.
Voto 6
Il cambio di arrangiamento e le tre voci insieme, danno una bella sferzata al brano che decisamente ne guadagna.
Voto 8
Negrita con Enrico Ruggeri e Roy Paci
Non riesce a suscitare grandi emozioni, anche se, come sempre ha un ottimo arrangiamento. Senza infamia e senza lode.
Voto 6
Nel terzetto con Ruggeri e Roy Paci, il brano non decolla…anzi patisce qualche forzatura di troppo.
Voto 6
Il Volo e Alessandro Quarta
I tre tenorini mostrano, al solito, una buona preparazione tecnica anche se l’impasto vocale, in alcuni passaggi, non è preciso, risultano comunque, in sintonia. Grande carica emotiva.
Voto 8
Con il violino di Alessandro Quarta il brano diventa più intimista, purtroppo le voci hanno dei “buchi” di impasto.
Voto 7
Arisa e Tony Hadley
Un brano che non mi fa impazzire ma, indiscutibilmente, lei sfoggia capacità tecniche di altissimo livello.
Voto 8
In duetto con Tony Hadley il brano diventa ancora più difficile ma loro riescono nell’intento.
Voto 9
Mahmood e Gué Pequeno
Bravo e radiofonico, mette voglia di ballare. Il brano non richiede grandissimo impegno, poche difficoltà tecniche.
Voto 7,5
Con Gué Pequeno le voci non si discostano molto ed il brano va via liscio.
Voto 7,5
Ghemon e Diodato
Il brano è molto bello, anche se purtroppo non se ne comprende bene il testo, penalizzato da un interpretazione non perfetta.
Voto 6
Insieme a Diodato passa da una dimensione più intimista ad un racconto più marcato. Meglio
Voto 7
Renga e Bungaro
A suo agio sul palco, con qualche errore tecnico nelle parte bassi dell’inizio, parole non sempre pronunciate perfettamente.
Voto 7
Con Bungaro e nonostante la presenza dell’etoile purtroppo, non riesce a suscitare cambi emotivi
Voto 7
Ultimo e Fabrizio Moro
Un timbro il suo, che è sempre molto riconoscibile, anche se parte con una intonazione un po’ imprecisa. Un gran bel testo e una interpretazione intensa e matura da vero cantautore. Tecnicamente, parecchi errori a partire dalla respirazione che ne compromettono il risultato.
Voto 6/7 (la canzone meriterebbe 8)
In duetto con Fabrizio Moro una carica emotiva incredibile: favolosi! Forse non perfetti, ma cantano col cuore e fa la differenza.
Voto 8
Nek e Neri Marcorè
La voce un po’ stanca e tesa, il brano se pur ritmato manca di contrappunto In ogni caso buona interpretazione.
Voto 7
Con Neri Marcorè diventa qualcosa di più ed acquisisce fascino, grazie al nuovo arrangiamento e a Neri Marcorè col quale diventa vera poesia sottolineandone il testo, mettendo così in risalto un brano passato un po’ in sordina.
Voto 8
Boomdabash e Rocco Hunt
Alta Hit, le voci non sono perfette ma si prestano perfettamente a questo tipo di sonorità.
Voto 7
Nel duetto con Rocco Hunt il brano perde un po’ di “sapore” e lui crea un po’ di confusione, meglio sicuramente i Piccoli Cantori di Milano che gli conferiscono un aurea più carina.
Voto 7
The Zen Circus e Brunori Sas
La voce è molto personale e nonostante tecnicamente ci siano alcune lacune, questo motivetto di base in crescendo con l’inserimento graduale di strumenti, con un finale trionfale in stile rock barocco, fa si che l’esecuzione meriti un gran bel voto.
Voto 7,5
Con Brunori Sas, il duetto diventa un po’ troppo carico e alla fine penalizzante.
Voto 7
Paola Turci con Beppe Fiorello
Qualche errore tecnico, causato anche dalla errata posizione della bocca. L’interpretazione non è pagante e si avverte la sua fatica vocale.
Voto 6
Con Beppe Fiorello molto meglio: chapeau a chi ha deciso di mettere Beppe all’ottava bassa che ha mascherato gli errori di Paola.
Voto 7
Anna Tatangelo con Syria
Un testo ricco di sentimento, affrontato bene anche se a tratti poco precisa, probabilmente per l’emozione.
Voto 7
Con Syria e il nuovo arrangiamento si azzardano agilità pericolose, non tutte precise con le scale non sempre perfette, ma comunque bene, il voto rimane alto.
Voto 7
Ex Otago con Jack Savoretti
Attenzione il ragazzo sa il fatto suo in quanto ad interpretazione! Esecuzione pulita per una dolce ballata. Voce interessante e radiofonicamente riconoscibile.
Voto 7,5
Con Jack Savoretti diventa un sound internazionale
Voto 7,5
Nigiotti con Paolo Iannacci
Ha fatto una bella crescita artistica, parole ben scandite a sottolinearne il significato. Brano molto carico e pieno di intensità, l’errore tecnico di apnea perde importanza per il pathos che suscita all’ascolto.
Voto 8
Con Iannacci la musica diventa un quadro, visibile , palpabile. Forse non sarà un duetto ma è arte allo stato puro.
Voto 8
Bertè e Irene Grandi
Interpretazione e intenzione ai massimi livelli, la sua voce graffiante ed espressiva è a volte imprecisa ma arriva all’anima e si perdona.
Voto 8,5
Con Irene Grandi…..grandi!
Voto 10
Daniele Silvestri e Rancore con Manuel Agnelli
Un testo importante che Daniele sa ben sottolineare, parole ben scandite col giusto peso. Meno bene Rancore.
Voto 7 ( a Daniele 8 Rancore 5/6)
Il duetto con Manuel Agnelli non si capisce fino a che punto metta o tolga… esplode con un urlo la voce interiore conferendo sicuramente epicità al brano.
Voto 8
Einar con Biondo e Sylvestre
Non preciso e calante, tecnicamente molto acerbo. Da Amici a Sanremo il salto è grosso!
Voto 6
Con Biondo e Sylvestre non migliora.
Voto 6
Simone Cristicchi con Ermal Meta
Scrive grandi poesie, l’intonazione potrà non essere perfetta ma non importa a nessuno.
Voto 7
Con Ermal Meta assume un fascino particolare una di quelle canzoni d’amore che resteranno per sempre. Da brividi.
Voto 9
Livio Cori e Nino D’angelo con i Sottotono
Voci sabbiose e sporche per un brano intenso dal colore partenopeo, forse troppo per Sanremo.
Voto 6
Con i Sottotono cambia poco, o nulla.
Voto 6
Achille Lauro con Morgan
Forti problemi di intonazione ma brano sicuramente radiofonico.
Voto 6
Con Morgan non migliora
Voto 6
Giancarlo cosa è cambiato secondo te quest’anno con i Giovani in gara con i Big?
Trovo molto positivo l’esperimento, perché i giovani hanno portato una ventata di aria fresca: un lessico diverso e rinnovato che ha dato alla gara qualcosa in più.
Se era un esperimento lo considero riuscito!
Una nota, assolutamente personale, è questa riflessione: non è strano avere una Patty Pravo o una Loredana Bertè in gara e Alessandra Amoroso super ospite?
A voi l’ardua sentenza…