Nato dai jukebox, il Festivalbar è la manifestazione canora italiana che sta più a cuore ai nostalgici.
Non era formale come il Festival di Sanremo, non era solo per teenager come TRL, era il Festivalbar. Dal 1964 al 2007 questo evento ha sancito ufficialmente in Italia l’inizio dell’estate. “Festival-bar” è un nome particolare, non è stato scelto facendo la crasi di qualcosa riguardante musica e chiringuito, bensì con un criterio che ha sempre accompagnato questa manifestazione. Quando, nel 1964, Vittorio Salvetti ideò questo format, lo pensò come una gara fra le canzoni dell’estate: la misurazione delle preferenze del pubblico avveniva attraverso gli ascolti rilevati dai jukebox, disseminati nei bar di tutta Italia (Fonte: Wikipedia). Da ciò nasce lo spirito del Festivalbar: scovare la canzone dell’estate.
Così è rimasto fino al 2007, anche se nell’evoluzione tecnologica si è passati dalla rilevazione dei jukebox agli ascolti radiofonici. Poco importava, il vincitore era secondario, il punto centrale è sempre stato lo spettacolo. Metri di nastri sono stati sovrascritti nelle VHS di ogni casa, perchè guai a perdere l’appuntamento con il programma. Il vero successo del Festivalbar ci fu tra gli anni ’80 e il 2000, quando, acquistato dalle reti Fininvest (Mediaset), venne trasmesso su Canale 5, per poi approdare sul Italia 1 nel 1989. L’amore incondizionato per le canzoni trasmesse in ogni edizione poteva essere colmato dalle storiche compilation della manifestazione.
Due erano i punti forti di questo programma: i presentatori, passati alla storia, e gli artisti, colonna sonora delle estati italiane. Tra coloro che hanno condotto il Festivalbar si ricordano Claudio Cecchetto, Amadeus, Gerry Scotti, Fiorello, Alessia Marcuzzi, Simona Ventura, Elenoire Casalegno, Marco Maccarini, Daniele Bossari, Michelle Hunziker e molti altri. Gli artisti sono elencati in questa tabella delle edizioni.
Il playback era una formula classica di questo programma, abbandonato per la prima volta nel 2002. Una tra le tappe storiche del format era a Lignano Sabbiadoro. L’epicentro dell’evento era la finale, rigorosamente all’Arena di Verona. Verso il finire degli anni ’80, il Ministro dei Beni Culturali negò il proseguimento della finale nella storica arena, per proteggere il patrimonio dell’anfiteatro. In quell’occasione il Festivalbar divenne itinerante, girando le piazze più importanti d’Italia, per poi tornare all’Arena lo stesso anno in cui Vittorio Salvetti morì, lasciando il programma al figlio Andrea.
Il declino è avvenuto dal 2006 al 2008. Tra i molti che si sono interrogati sul perchè, c’è chi ha provato anche a spiegare chi ha “ucciso” il Festivalbar. Tra le ragioni, la crisi economica della discografia in quel periodo (da ricordare il fenomeno iPod emergente, i lettori mp3 e la pirateria). Il mercato della musica era cambiato e il Festivalbar la pagò cara con la mancanza di ascolti. Ma oggi è tutto diverso, oggi il mercato è rifiorito e lo streaming, come i jukebox degli anni ’60, è padrone di questo business. Allora perchè non riportare in auge una manifestazione che ha accompagnato per quasi 50 anni i telespettatori, magari con l’ausilio delle nuove tecnologie web? Probabilmente non accadrà, ma sperare non costa nulla.