Da The Voice all’album di esordio “RadioFoxy in FM“, ecco l’intervista alle Foxy Ladies.
Sono state il primo gruppo musicale a partecipare a The Voice of Italy, nella squadra di Raffaella Carrà, e da poco hanno pubblicato il loro primo album dal titolo “RadioFoxy in FM“. Stiamo parlando della Foxy Ladies, il gruppo formato dalle tre sorelle Federica, Ambra e Sara Baccaglini, che si sono raccontate a Musica361.
Siete tre sorelle, unite dall’amore per la musica. Come è nata questa passione?
In casa nostra si respirava continuamente aria di musica e per noi è stato molto naturale iniziare a cantare. La nostra passione condivisa ci è stata trasmessa da nostro padre, che cantava e suonava diversi strumenti, oltre ad essere appassionato di blues e musica black: è stato lui il primo a farci calcare il palco e non abbiamo più smesso.
Lo scorso anno avete partecipato a The Voice of Italy. Che cosa vi ha dato questa esperienza?
L’esperienza di The Voice è stata importantissima per noi. Innanzitutto ci ha fatto ricominciare a cantare assieme, dopo un periodo di pausa in cui ognuna di noi si era dedicata ad esperienze da solista. Poi ci ha fatto vivere la musica in una modalità diversa da quella dei live e delle sale di registrazione, ovvero nella dimensione televisiva, in cui devi imparare a condensare la tua energia in un tempo brevissimo per arrivare al pubblico a casa. Infine ha rinforzato moltissimo il nostro rapporto di sorelle, perché abbiamo affrontato non solo momenti di gioia molto grande, ma anche momenti di stress in cui la nostra unione è stata fondamentale.
Nel talent eravate nel team di Raffaella Carrà. Che rapporto avete con lei?
Con Raffaella abbiamo interagito essenzialmente per lavorare assieme: lei supervisionava la preparazione delle nostre performances e dava tantissimi consigli utili che ci portiamo ben stretti nel nostro bagaglio artistico. Non abbiamo più avuto modo di contattarla, ma ci piacerebbe moltissimo.
A The Voice siete state il primo gruppo vocale. Vi siete sentite in qualche modo responsabili a ricoprire questo ruolo?
Il fatto di ricoprire questo ruolo ci ha fatto sentire molto onorate. Era strano che fino a quel momento nessun gruppo vocale avesse partecipato, ma ciò significa che dovevamo essere noi le pioniere.
è uscito a maggio “RadioFoxy in FM”, il vostro album d’esordio. Che cosa volete comunicare con le vostre canzoni? Quanto c’è di voi e della vostra storia nel disco?
Abbiamo seguito la preparazione del nostro disco e la sua uscita con molta cura e molte attenzioni. Questo è il nostro album d’esordio con brani inediti scritti da noi -i due album precedenti erano dedicati a cover soul e gospel- e nei brani abbiamo messo i nostri messaggi più importanti. Abbiamo parlato di squarci di vita, di emozioni, di sensazioni, in cui molte persone possono riconoscerci, però ciò che è trasversale a tutti brani è l’amore per se stessi e per la vita, la voglia di dare sempre il meglio di sé e la ricerca di un senso positivo alle cose che ci accadono. Queste siamo proprio noi e, anche se a volte siamo state tacciate di “buonismo”, noi la vita la vediamo proprio così; ormai l’attenzione delle persone è catturata molto di più dalle notizie negative, dal gossip, o da cose simili, ma noi siamo molto ferme nel non fare una scrittura di brani lamentosi o negativi. “Radiofoxy in FM” è una carezza all’anima.
Come mai avete scelto il brano “Nero pastello” per presentare l’album?
L’abbiamo scelto per il groove della musica e per i colori che camminano a fianco di questo “nero pastello”: qui le nostre voci si sono espresse con un approccio black che ci rappresenta molto bene. In realtà amiamo tutti i brani del disco per cui non è stato semplice scegliere, però abbiamo deciso di farlo con una canzone carica di energia.
Se ve lo proponessero, partecipereste nuovamente ad un talent show?
Nella strada artistica non si può escludere nulla, anche perché la tv si diletta ad inventare sempre nuovi format. Dal 21 maggio sta andando in onda il programma di Real Time “Cose da non chiedere”, a cui abbiamo partecipato per dare un segnale contro i pregiudizi e la mancanza di rispetto verso le persone; per cui nella scelta delle apparizioni televisive ci guidano molte variabili. Un talent non lo escludiamo.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Nel nostro futuro vediamo sicuramente tantissimi concerti live in cui comunicare e condividere la nostra musica a più persone possibili. Poi vogliamo continuare a scrivere, magari anche in inglese.