Francesco Da Vinci, con “Ninù” la mia rivincita

Francesco Da Vinci, “Ninù”  rappresenta il sommo sentimento per eccellenza, l’amore tra due giovani, l’amore per Napoli e la maturazione dell’artista 

Francesco Da Vinci, con “Ninù” la mia rivincita
Francesco Da Vinci

“Ninù” è il nuovo brano che segna il grande ritorno del cantautore Francesco Da Vinci, singolo che anticipa l’uscita del disco d’esordio “Terza generazione”. Prodotto da Nathys e distribuito da Warner Music Italy, “Ninù” racconta di questa storia d’amore, tra abbracci, giri in scooter e qualche incomprensione, per passare poi alle bellezze di Napoli che fanno da cornice a questa storia.

Scritta e musicata dallo stesso Francesco Da Vinci, “Ninù” rappresenta il sommo sentimento per eccellenza, l’amore tra due giovani, l’amore per Napoli e la maturazione di un artista che si è sempre rimboccato le maniche. Un cantante, che nonostante le molte avventure, è ripartito da zero e tra gavetta, esperienze e conflitti interiori, è pronto a tornare in carreggiata.

Ciao Francesco, è un piacere averti sulle nostre pagine. Partirei chiedendoti come va?

Al momento vivo fasi alterne, sto bene e convivo con le mie ansie e le mie paure. Quelle preoccupazioni che regnano in chi sceglie di fare questo mestiere e non sa se ci sarà poi un domani. Ci sono periodi o fasi della vita che vanno bene e altri meno bene. In sostanza posso dire stare bene, anche se mi manca quella spensieratezza degli anni precedenti. La vita è un’incognita e come tale va vissuta.

Napoli come scenario di questa storia, ma cosa possiamo trovare in “Ninù”?

Oltre a raccontare una storia d’amore tra due persone, questo brano è anche una metafora dell’amore che provo per la mia città, Napoli. Io la amo, ma siamo sicuri che anche lei ami me? Ecco, in questa storia io voglio raccontare la difficoltà di conquistare una ragazza e le mie difficoltà di conquistare la mia Napoli. Ovviamente, cerco di raccontare un rapporto bidirezionale.

Francesco Da Vinci - Ninù - cover
Francesco Da Vinci – Ninù – cover

L’amore è una cosa semplice e tu stai complicando le cose”, ma qual è la tua considerazione sull’amore?

L’amore è tutto, è sacrificio ed è amare nonostante i difetti. È accettare il lato bello e il lato brutto delle cose. Comprendere anche se c’è un difetto. Non bisogna amare solo i pregi, sarebbe troppo facile. Se si amassero solo le cose belle, non sarebbe amore ma sola convenienza.

Brano importante per te, a partire dalla scelta del titolo “Ninù”…

Il titolo del brano è dedicato a mia figlia Nina e rappresenta un vezzeggiativo del suo nome. Diciamo che ho utilizzato lei come figura retorica per raccontare l’amore che c’è all’interno del brano.

Oltre il singolo, anche il videoclip, dove all’interno troviamo quartieri e luoghi alla quale sei fortemente legato…

Assolutamente sì! Sono partito e cresciuto da lì. Quelli sono i luoghi da cui è partita la mia vita. Sono nato lì, lì è dove ho mosso i primi passi e lì è dove ho dato i primi calci al pallone. La mia storia è partita in quei quartieri e qui vicoli.

Nella cover del singolo, invece un omaggio a Maradona…

Il calcio è la mia seconda pelle e nonostante lo abbia abbandonato a livello professionale, è un qualcosa che non abbandonerò mai del tutto. Il Napoli è un’altra mia pelle e Maradona è il Santo Graal. Sono una serie di connubi che fanno capire chi è Francesco. Inoltre, quella è la vera maglia di Maradona che adesso tengo in un quadro. Anche qui ci sono diverse sfaccettature, forse questa cover non rappresenterà appieno il brano, ma racconta di me e della mia storia.

Francesco Da Vinci, con “Ninù” la mia rivincita 2

“Ninù” che anticipa anche il tuo disco d’esordio “Terza generazione”. Quali sono i sentimenti e le emozioni che ti porti dietro per questo progetto?

Ci sono fragilità e paure, ma c’è anche coraggio. Spesso bisogna mascherare le proprie insicurezze, altrimenti si passa sempre per vittima e passa poi un messaggio sbagliato. Questo album è una sorta di reazione per me. Il pubblico vedrà le varie anime di Francesco e troverà tutte quelle esperienze fra cinema, teatro e musica, che mi hanno reso l’artista e l’uomo di oggi. Ho cercato di mettere diverse sfumature, tra brani attuali e brani lasciati nel cassetto troppo a lungo; questo progetto sarà per me una forma di riscatto.

Sei nato e cresciuto in mezzo alla musica, ma per te la musica è più una responsabilità o una forma di libertà?

Per me è una forma di libertà. La prima parte della mia carriera l’ho dedicata al calcio, raggiungendo anche buoni livelli nel professionismo, ma la musica è sempre stata la mia strada. La musica ha fatto e continuerà a fare parte della mia vita. Grazie ad essa ho l’opportunità di raccontarmi e di liberarmi. La musica per me è vita!

Oltre all’album, quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Quello che spero di fare, è di ritrovare quella credibilità che ho perso per alcune scelte mie e degli altri. Il mio obiettivo è porre rimedio a quegli errori e quelle fragilità che hanno accompagnato parte della mia carriera. Ho scritto tante canzoni e spero di farle uscire tutte, posizionarmi e far capire chi io sia realmente. Non mi voglio fermare e non mi voglio far più abbattere. Posso però dire che ci sono diversi progetti interessanti sul fronte live. Voglio dimostrare chi sono sul palco!

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli

Condividi su:
Redazione
Redazione
La Redazione di Musica361 è composta da giornalisti, scrittori, copywriter ed esperti di comunicazione tutti con il comune denominatore della professionalità, dell'entusiasmo e della passione per la musica.
Top