Il famosissimo ed amatissimo cantautore latinoamericano Gian Marco è stato in concerto all’Alcatraz di Milano.
Ha origini liguri, chiavaresi (GE) il cantante più famoso del Perù e che, in tutta l’America Latina, ha venduto milioni e milioni di dischi. Si chiama Gian Marco Zignago (Gian Marco Javier Zignago Alcóver) e nasce a Lima, capitale del Perù, il 17 Agosto del 1970. E’ figlio d’arte poiché il padre Javier Óscar Florencio Zignago Viñas (in arte Joe Danova) è stato un famosissimo compositore e cantante della Nueva Ola e baladas, mentre la madre Regina Alcóver (María Regina Alcóver Ureta) è una celebre attrice, cantante e presentatrice peruviana.
Cresciuto in un ambiente molto creativo e stimolante, Gian Marco già dai primi anni di vita ha cominciato a esprimere la sua passione per la musica partecipando a trasmissioni televisive ed eventi in Sud America.
Ha scritto canzoni per artisti famosi tra cui Luis Enrique, Victor Manuelle, Marc Anthony, Gloria Estefan, Soraya e molti altri. Oggi Gian Marco riempie gli stadi, è acclamato da folle oceaniche di persone che amano profondamente la sua musica, ma che soprattutto gli vogliono bene. Sì, perché è questo sentimento di affetto sincero che riesce a far nascere e crescere nel cuore del suo pubblico che crea con lui un legame forte ed indissolubile.
Tutto questo si è verificato inevitabilmente anche giovedì 24 Marzo 2016 all’Alcatraz di Milano, una delle due tappe italiane del #LIBRE TOUR, dove Gian Marco ha fatto un concerto a dir poco straordinario. Lo spettacolo è durato circa tre ore in cui l’artista peruviano ha parlato, scherzato e riso moltissimo con il pubblico presente, come fosse l’amico di sempre. Ha messo in mostra tutto il suo talento di musicista con la sua fida chitarra e il charango (tipico strumento peruviano a dieci corde), come cantante con la sua voce calda e potente e come cantautore e compositore per i testi mai scontati delle sue canzoni e le melodie mai noiose e sempre azzeccate.
Il pubblico presente da ore fuori dalla discoteca è stato per la maggior parte peruviano e sud americano, ma non sono mancate anche persone che hanno fatto molti chilometri da altri paesi europei per raggiungere il loro beniamino, oltre agli stranieri residenti a Milano e a qualche italiano.
Ha cantato alcuni brani del suo ultimo lavoro discografico Libre dopodiché si è lanciato in una carrellata di canzoni tratte da album precedenti come Hoy, Te mentiria, Me cansé de ti, Canta corazon, Sentirme vivo etc.. che hanno fatto sognare il pubblico presente in sala che ha cantato ogni singola parola.
Gian Marco ha portato con sé una band eccezionale (basso, chitarra, tastiere, batteria e sax) fatta da professionisti incredibili tra cui una presenza femminile alla batteria, quota rosa a cui Gian Marco tiene molto e che ha voluto sottolineare durante la serata presentando i suoi amici e colleghi sul palco. Ci sono stati moltissimi momenti divertenti poiché l’Artista ama intrattenere le persone che vanno a vedere i suoi concerti e più volte li ha ringraziati di cuore per il sostegno e la passione che nutrono per Lui che quest’anno festeggia i suoi 24 anni di una carriera costellata da importanti traguardi e riconoscimenti come tre vittorie al Grammy Latino come Miglior Album Cantautore (2005, 2011, 2012), l’onorificenza che l’UNICEF ha voluto conferirgli come Ambasciatore di buona volontà e molto altro.
Un concerto lungo, allegro, sbalorditivo ed emozionante. Sul palco milanese rimane il ricordo di una serata che ha visto protagonista questo celebre ragazzo peruviano dalle origini nostrane di cui restano impresse la bravura, il coinvolgimento, l’autenticità, la spontaneità e la simpatia, cose che sono difficili da trovare tutte insieme in un unico artista in un solo concerto, nella musica e nell’ambiente discografico di oggi, (sarebbe bello vederne di esempi tanto genuini nel nostro Paese) e forse è proprio vero che il sole caldo del Sud America riempie di un’energia forte e speciale le persone che lì vi nascono e vi crescono, che in quei luoghi meravigliosi hanno le loro antiche origini o come molti nostri connazionali che nel lontano Perù sono emigrate tanti anni fa.
E c’è da sentirsi orgogliosi se un po’ di Italia illumina il Perù.