GionnyScandal, con “Reset” si impara a vivere bene il male

Al debutto con una major, il giovane rapper GionnyScandal ha un messaggio di vita per accettare i demoni di ciascuno.

GionnyScandal, il rapper pubblica RESET
GionnyScandal (Foto © Ufficio stampa).

Lui, GionnyScandal, è al debutto con una major, ma non esattamente un novellino. Sarà forse anche per questo che “Reset”, il disco uscito lo scorso 14 ottobre con la Universal Music, è un titolo azzeccato per tanti punti di vista.

Classe 1991, al secolo Gionata Ruggeri, esordisce nella scena rap italiana dal 2009, grazie anche alla delicata storia familiare che racconta nei suoi test. Con i primi dischi “Haters make me famous” (2011), “Scandaland”, “Mai più come te” (2012),  “Gionata” (2014) si ritaglia uno spazio nel panorama della musica, rap e non solo, fino ad arrivare, appunto, alla svolta con “Scandal”.

GionnyScandal ha appena cominciato l’instore tour, al seguito del quale, ci anticipa, seguiranno dei concerti in giro per lo Stivale: «Il mio booking sta lavorando al tour live che si terrà nelle più importanti città d’Italia, presto sveleró tutto».

Parlando di “Reset”, il rapper racconta dell’impegno di un album così importante: «Penso sia l’album più completo che io abbia mai fatto. Ho cercato di fare quel tipo di disco in cui non skippi (salti, ndr) neanche una canzone, dove ognuna potrebbe essere un possibile singolo. Infatti nella scelta dei singoli è davvero difficile scegliere quale fare uscire prima, ma le classifiche aiutano molto per fortuna».

L’album ha una copertina particolare: GionnyScandal è rappresentato con gli occhi disegnati sulle palpebre. Il motivo trova radici nella cultura indiana: «Pitturare le palpebre degli occhi è un antico rito indiano che si praticava per augurare un ‘nuovo inizio’ a qualcuno, quindi abbiamo pensato che fosse una perfetta rappresentazione del significato di ‘Reset’».

Nella presentazione del disco, si legge che «Va bene anche non stare bene » è il fil rouge presente in tutte le dodici tracce di “Reset”. È lo stesso Gionata a spiegarci che «Va bene anche non stare bene nel senso che bisogna accettare che alcuni demoni non possono essere sconfitti, sono dentro di te e ci rimarranno sempre. L’unica soluzione è imparare a conviverci e accettare il fatto che “non stare bene va bene”. Credo che ognuno di noi sia depresso dal giorno in cui nasce in poi, non a caso ogni gesto che compiamo durante il giorno se ci pensi è messo in atto perché in qualche modo ci rende felici, altrimenti perché lo faremmo?».

Da qui, la lezione di Gionata: «Reset, si può semplicemente resettare il passato e se stessi perché non si può cancellare il male, ma resettarlo ogni giorno sì».

Nonostante questo filo conduttore, nell’album ci sono anche canzoni d’amore (anche se non corrisposto o finito), come “Buongiorno”, il primo estratto in rotazione radiofonica dallo scorso 30 settembre.

Ne chiediamo conto a lui: cosa significa, per GionnyScandal l’amore? «Per me l’amore esiste, ma solo da parte mia. Io so cosa significa amare, ho amato, ma probabilmente non sono mai stato amato per davvero. Le persone confondono un grandissimo affetto con l’amare nel vero senso della parola, pensano che quando si ha un momento di euforia che ti rende estremamente felici mentre sei assieme alla tua compagna o al tuo compagno significa che lo ami, non è cosi».

Lo salutiamo dopo avergli fatto un’ultima domanda, questa volta a proposito del disco con una major: è cambiato qualcosa rispetto ai tuoi dischi precedenti? «Assolutamente si. Dal modo in cui si lavora, agli impegni, al tempo che ho per la mia famiglia e i miei amici. È tutta un’altra storia e sono felice che sia così».

GionnyScandal, il rapper pubblica RESET
La copertina dell’album “Reset” di GionnyScandal.

Tracklist di “Reset”

  1. Reset
  2. Buongiorno
  3. Miami o mi ami?
  4. Pioggia
  5. E invece no
  6. Ho scelto me
  7. La nostra bugia preferita
  8. Non chiamarmi fra
  9. La la la
  10. Ragazzo tatuato
  11. Lo sbaglio più giusto
  12. Voglio tornare a casa.
Condividi su:
Cecilia Uzzo
Cecilia Uzzo
Da quando ho imparato, non ho più smesso di parlare, nemmeno quando dormo. Catapultata da un altro mondo, vivo attraverso una dimensione fatta di viola, di musica, cinema, romanzi e viaggi, (troppo) spesso mentali. Mina vagante di professione, curiosa di natura, sognatrice per passione, scrivo di tutto quello che amo e pure di più.
Top