Giulia Mei: “Mamma!” il suo nuovo singolo

“Con questo nuovo singolo, c’è una nuova strada da percorrere, una strada con una nuova ricerca musicale e inevitabilmente con una nuova me”

Giulia Mei: “Mamma!” il suo nuovo singolo
Giulia Mei: “Mamma!” il suo nuovo singolo – cover

Giulia Mei, palermitana trapiantata a Bologna, lungo la sua carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti tra i quali il Premio Alberto Cesa, il Premio Bigazzi in qualità di autrice e diversi riconoscimenti durante il Premio Lauzi.

Giulia Mei è finalista dell’edizione 2016, nella quale vince il Premio del pubblico, e delle edizioni 2017 e 2018 di “Musicultura”.

Nel 2018 apre i concerti di Roberto Vecchioni in Sicilia. Ha al suo attivo un Ep, del 2016, dal titolo “Pianopiano” e nel 2019 esce il suo primo album, “Diventeremo adulti”, finalista alle Targhe Tenco nella categoria “Miglior album di esordiente”, che le fa vincere il Premio speciale MEI come migliore artista esordiente femminile lavoro e che è stato proclamato dal Forum del Giornalismo Musicale, una tra le migliori opere prime uscite nel 2019.

Nel marzo 2021 si aggiudica la vittoria al prestigioso concorso per autori “Genova per voi”, concorso che ha consacrato autori di successo come Willie Peyote e Federica Abbate. È uscito in questi giorni il suo nuovo singolo, dal titolo “Mamma!” ed è stata l’occasione per chiamarla e fare una chiacchierata con lei.

Dal tuo singolo “Tutta colpa di Vecchioni” a oggi è passata molta acqua sotto i ponti. Se ti guardi alle spalle cosa vedi?

Vedo una ragazza che ci ha sempre creduto. Ero una ragazza, mentre ora sono una donna che però continua a crederci con l’entusiasmo e l’emozione degli inizi.

Da quel primo album a oggi c’è stato un percorso con tanto studio e tanto impegno ma anche tanta gioia. Oggi, con questo nuovo singolo, c’è una nuova strada da percorrere, una strada con una nuova ricerca musicale e inevitabilmente con una nuova me.

Il tuo “Diventeremo adulti” è stato profetico. Oggi firmi un contratto come autore per Universal.

Mi permetterà di lavorare con loro, con i loro autori e i loro produttori. Sarà una grande esperienza ma anche una bella sfida. Vengo da una storia cantautorale che mi ha sempre fatto scrivere da sola, voce e pianoforte, e ora dovrò confrontarmi e lavorare con altri autori e sento che questo percorso, che è una grande possibilità, mi permetterà di evolvermi e di crescere.

Con chi ti piacerebbe collaborare per un potenziale duetto di un tuo brano?

Non ho alcun dubbio. Mi piacerebbe realizzarlo con Dimartino, un autore che apprezzo profondamente. Lo seguo da sempre e sono contenta che abbia raccolto i frutti del suo lungo lavoro con questa vittoria al festival di Sanremo assieme a Colapesce.

Nel cassetto di Giulia cosa c’è?

Nel mio cassetto ci sono un gruppo di nuovi brani che sfoceranno in un nuovo disco. Il momento è complicato forse per realizzarlo ma sto mettendo assieme i tasselli per la sua realizzazione.

Il nuovo singolo vede già all’opera una serie di collaborazioni che si aggiungono a quella con Vittorio Di Matteo come quella con Dheli, nome d’arte di Gabriele Deliperi, un’artista che ho conosciuto a Bologna, la mia seconda casa. Si tratta di tasselli fatti di nuovi incontri e di nuova musica.

Parliamo ora del tuo nuovo singolo, “Mamma!”.

Anche se può sembrarlo, la canzone non è dedicata a mia madre. Forse è dedicata a tutte le madri, ma la mamma cui faccio riferimento è soprattutto un simbolo della società.

Questo brano parla delle contraddizioni che ci portiamo addosso, di tutte quelle etichette che inseguiamo senza accorgerci di ciò che nella vita è importante, che non è sicuramente un’etichetta o uno status sociale.

Giulia Mei: “Mamma!”
Mi sono lasciata contaminare dalla musica che mi circonda

Il brano parla del ponte di Genova, dei medici, degli infermieri, dei bambini che si esibiscono su “Tik Tok” e anche dei preti, di questa società che si sta sgretolando sotto i nostri occhi.

La mamma cui faccio riferimento è l’interlocutore sociale a cui promettiamo qualcosa, di inseguire qualcosa che ci porti all’interno di un cosiddetto scaffale sociale, che ci incasella all’interno della società.

Il mio “mamma ti prometto che mi laureo” è l’apoteosi dell’ipocrisia, quando la laurea diventa facciata sociale più che veri contenuti legati alla propria vita e all’ambiente che ci circonda.

In questi anni è cambiata anche la tua musica. Cosa ascolti oggi?

Mi sono lasciata contaminare dalla musica che mi circonda e questo brano, che sicuramente è più indie pop dei miei lavori precedenti, lo dimostra. I miei riferimenti culturali continuano a essere il cantautorato italiano di De Andrè, Vecchioni ma ascolto molto anche il nuovo cantautorato italiano, la musica indipendente e il folk inglese, ascolto musica elettronica e dream pop, che mi piace moltissimo.

Da questi ascolti deriva anche il vestito musicale di “Mamma!” che ha un gusto dance, con l’utilizzo di arpeggiator e synth. Sono uscita dalla mia confort zone, quella che mi ha caratterizzato sino ad ora per riuscire ad affrontare anche temi impegnativi grazie ad un sound più leggero.

Giulia Mei: il suo nuovo singolo
Nel mio cassetto ci sono un gruppo di nuovi brani che sfoceranno in un nuovo disco

Palermo e Bologna, le due città della tua vita. Come riesci a viverle?

Se dovessi definire questo periodo della mia vita non ho dubbi, sarebbe “Palermo-Bologna”. A Palermo ho vissuto il primo lockdown poi sono rientrata a Bologna tornando spesso a Palermo ed è qui che è nata “Mamma”.

Amo profondamente queste due città: Bologna è una città giovane, con una vita notturna molto intensa e molto avvolgente mentre Palermo è il luogo in cui sono nata, il luogo che contiene le mie radici.

Buona musica, cara Giulia. Ascoltiamo il tuo “Mamma!” nell’attesa del tuo nuovo album che sarà, viste le premesse, denso di sorprese.

Articolo a cura di Roberto Greco

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